CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII legislatura

L'<altra> Rifondazione giudica positivo un anno di governo della giunta Soru e giustifica il voto favorevole al Dpef. E' stata impressa un'accelerazione ai problemi sociali più urgenti. Polemica a distanza con il gruppo guidato dall'on. Uras.


Cagliari, 14 settembre 2005 - L'<altra> Rifondazione, quella che ha votato sì al Dpef e resistito alla diaspora, ha illustrato - in conferenza stampa - il bilancio di un anno di Giunta Soru. Si è presentata al gran completo, i tre consiglieri (Antonello Licheri, capogruppo, Paola Lanzi e Pinuccio Fadda, il segretario regionale Velio Ortu, l'assessore Maddalena Salerno) per ribadire il significato del voto favorevole al documento di programmazione economica e finanziaria e ribadire l'intenzione di una conciliazione che, alla vigilia del congresso del partito (il mese venturo) viene definito un atto di buon senso.

"Di segno positivo", ha detto Ortu, il giudizio complessivo sull'esperienza di centrosinistra; ci sono segnali favorevoli "che cominciano ad incidere sul tessuto socio-economico; ma anche sull'innovazione", si stanno colmando storici ritardi, si affrontano alcuni temi forti, vecchi cavalli di battaglia del partito. Due le priorità alle quali Rifondazione non rinuncia: il lavoro e la smilitarizzazione dell'isola; su entrambe "c'è apprezzamento per le iniziative del presidente Soru".

Sul lavoro Rifondazione ribadisce che la battaglia non riguarda solo l'intervento straordinario, ma anche le strategie di crescita del Pil, il cui effetto dovrà essere l'aumento dell'occupazione.  La materia è vasta, sconfina con la povertà (giudizio positivo quello espresso a riguardo sulle misure previste in Dpef), con le iniziative sociali (nel piano socio assistenziale è inserito il reddito di cittadinanza) e con l'organizzazione dei servizi per l'impiego (l'ex collocamento), "pratica" rimasta sette anni nel cassetto che l'assessore Salerno (persino minuzioso il suo rendiconto sulle cose fatte e in cantiere) ha rispolverato.

"Questa" Rifondazione non condivide (ne ha gradito) il voto contrario al Dpef dei tre consiglieri Uras, Pisu e Davoli, ed ha voluto - ha detto Licheri - "fare  chiarezza" sul processo politico che ha portato alla spaccatura sul voto, legittimando quello favorevole. Ha ribadito, il capogruppo, che quella del Prc al centrosinistra è "un'alleanza organica e non un patto di desistenza che permette di decidere, di volta in volta, il comportamento in aula". E quando si fa parte di una maggioranza condividendone metodi e programmi, non ci si può tirare fuori ad ogni contrarietà. Ciò non significa che il giudizio sia "completamente" positivo; trasporti, energia, comunicazione sono stati definiti "punti deboli" dell'azione di governo; ma sull'altro piatto della bilancia vi sono altri aspetti importanti, più avanzati rispetto ad altre Regioni (è stata citata l'esperienza campana sul reddito di cittadinanza, che rischia l'impasse perché fondato esclusivamente sull'assistenza anziché, come previsto dalla legge sarda, sull'inserimento delle attività produttive). Giudizio positivo anche su istruzione (compresa quella professionale), che ribadisce il primato del pubblico sul privato e va contro gli effetti "nefasti" della riforma Moratti.

L'assessore Maddalena Salerno ha fatto un riepilogo dell'attività di Giunta, rammentando gli interventi a favore delle categorie svantaggiate e, in generale, una linea di governo "senza alcuna incongruenza rispetto al programma elettorale", sul quale si era consumata l'intesa. Il giudizio critico espresso dall'on. Uras? Un momento di tensione non sconfessa l'appartenenza alla stessa linea politica. Far polemica non serve.

L'on. Paola Lanzi ha invece confermato l'attenzione del partito sul problema delle servitù militari, "non meno importanti del lavoro". La necessità di "tenere alta la tensione", non solo per gli indennizzi ai pescatori, suggerisce un'azione più complessa, come quella di tenere informata l'intera popolazione su rischi e danni derivanti da questa scomoda presenza. Ed ha riproposto una conferenza internazionale sulla smilitarizzazione del Mediterraneo, di cui si dovrebbe fare promotore il presidente Soru, per allargare il raggio di azione e consolidare le basi della convivenza pacifica. (adel)


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