CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII legislaturaIl primo anno di attività del Consiglio regionale nella XIII legislatura
Cagliari, 9 agosto 2005 - Bilancio positivo, lo dicono i numeri, del primo anno di attività del Consiglio regionale in questa tredicesima legislatura. L'Aula, in 114 sedute, ha approvato 20 provvedimenti, alcuni notevolmente importanti.
Per la legge di pianificazione urbanistica e tutela del territorio regionale, la "salva-coste", ad esempio, sono state necessarie 23 sedute, durante le quali si sono avuti 21 interventi nella discussione generale e 6 per questioni procedurali. I consiglieri, in quella occasione, anche per la delicatezza del tema in esame, sono intervenuti 147 volte nella presentazione e discussione degli articoli e degli emendamenti e 633 volte per dichiarazione di voto; in 29 occasioni hanno chiesto la parola sull'ordine dei lavori, sul regolamento e su altre questioni incidentali. Ventitré sedute sono state necessarie anche per approvare la manovra finanziaria e di bilancio 2005-2007. Alla legge Finanziaria, che proponeva alcune "riforme" in materie delicate, quali quelle degli enti locali, del personale, dell'agricoltura, dei lavori pubblici e della sanità, sono stati presentati, illustrati, discussi e votati 384 emendamenti, mentre alla legge di bilancio ne sono stati presentati 118. Due provvedimenti importanti, di "grande qualità", approvati con 274 ore e 5 minuti di lavoro in Aula (108 ore e 5 minuti per la salva-coste, 165 ore e 55 minuti per la manovra finanziaria).
Particolarmente nutrita la partecipazione al dibattito sulle dichiarazioni programmatiche del presidente Soru (5 sedute), lunga la discussione sull'assestamento di bilancio (7 sedute) e quella sul Documento di programmazione economica e finanziaria (Dpef), conclusa, dopo due giorni di sedute "ad oltranza", l'antivigilia di Natale.
L'Assemblea regionale, inoltre, ha licenziato provvedimenti di notevole interesse generale ed ha raggiunto l'unanimità, con una certa celerità, quando ha approvato gli interventi urgenti per fare fronte all'alluvione che ha colpito l'Ogliastra, ed altre zone dell'Isola, o l'istituzione del Consiglio delle autonomie locali, quest'ultimo provvedimento impugnato poi dal Governo davanti alla Suprema Corte.
Questo primo anno di attività è stato caratterizzato anche da una intensa attività ispettiva e di proposta: sono stati presentati 162 progetti di legge, 38 disegni dalla giunta e 124 proposte di iniziativa consiliare; 1 proposta di legge nazionale; 297 interrogazioni, a 107 è stata data risposta scritta; 110 interpellanze, 9 delle quali svolte in Aula; 6 programmi e documenti, 3 dei quali approvati; 1 regolamento.
Sono state presentate 43 mozioni, 19 delle quali sono state discusse in Aula e 5 approvate; 18 gli ordini del giorno approvati.
Le sedute delle commissioni permanenti sono state 369; alcune commissioni hanno svolto o sono ancora impegnate in indagini conoscitive di grande interesse, avviate per approfondire la situazione delle strutture sanitarie dell'Isola, lo stato e le condizioni del sistema sanitario isolano, la presenza di uranio e di altri materiali pericolosi nelle basi militari sarde, la difficile situazione del comparto agricolo, fortemente indebitato ed in grave crisi anche per il preoccupante andamento dei mercati internazionali.
Le commissioni, inoltre, hanno espresso 5 pareri finanziari, 34 pareri in attuazione di diverse leggi regionali, approvato 8 risoluzioni, discusso 3 interrogazioni, effettuato 29 sopralluoghi e svolto 100 audizioni.
"Un anno di buon lavoro", ha commentato il presidente dell'Assemblea sarda illustrando i dati consuntivi ai giornalisti. Forse il Consiglio avrebbe potuto lavorare più speditamente, ma la "prima esperienza" della elezione diretta del presidente della Giunta ha, in qualche modo, costretto anche l'Assemblea ad una specie di rodaggio. Le cose, quando alla ripresa dei lavori sarà esaminato, ed approvato, dall'Aula il nuovo regolamento interno dell'Assemblea regionale, dovrebbero migliorare, perché sono state previste nuove norme che, pur garantendo tutti i diritti alle minoranze, permetteranno alla maggioranza di portare avanti il "proprio programma di governo", evitando inutili perdite di tempo e sterili manifestazioni di ostruzionismo. Alla ripresa autunnale dei lavori, ha aggiunto il Presidente, l'Aula esaminerà il DPEF recentemente licenziato dalla Terza commissione. In autunno, inoltre, saranno discussi importantissimi provvedimenti: dalla legge elettorale e sulla forma di governo, al nuovo Statuto, alla riforma degli assessorati e della struttura amministrativa regionale. Per il primo anno di questa tredicesima legislatura, quindi, un giudizio positivo e la soddisfazione di aver gettato le basi per un lavoro ancora più proficuo e spedito. (mc)
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