CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII legislatura

Una proposta di legge di riordino dei Consorzi di bonifica presentata, nel corso di una conferenza stampa, dai consiglieri del centrosinistra e sardista della Quinta commissione


Cagliari, 26 luglio 2005 - Il Centrosinistra prosegue il suo cammino sulla strada delle riforme ed intensifica la sua azione di ammodernamento dei settori ambientale ed agricolo: "lavoriamo, con decisione, alla razionalizzazione dell'utilizzo della risorsa acqua, stiamo mettendo a punto numerosi interventi per ridare vigore e valore al settore agricolo". Il presidente della commissione Agricoltura ed Ambiente del Consiglio regionale, Alberto Sanna, illustrando, in una conferenza stampa, la proposta di riordino e modifica dei Consorzi di bonifica, si è soffermato sull'importanza che "questi due temi" hanno nel programma politico della coalizione chiamata a governare la Regione ed ha voluto sottolineare come, su argomenti di questa importanza, la maggioranza sia "aperta ad un reale confronto, pronta a cogliere i suggerimenti che vengono da tutte le parti politiche e sociali ". 

Ne è una prova la nuova proposta di "legge quadro in materia di Consorzi di bonifica", alla cui stesura hanno collaborato tutti gli esponenti del centrosinistra della Quinta, ma anche il consigliere sardista che di questa commissione fa parte.

Il testo del provvedimento, a firma Alberto Sanna, Giuseppe Cuccu, Giuseppe Atzeri, Carmelo Cachia, Antonio Calledda, Elio Corda, Giuseppe Fadda, Giommaria Uggias, "un testo aperto", che si differenzia anche profondamente rispetto a quello presentato, sulla stessa materia, dai consiglieri della minoranza, sarà, quindi, una favorevole occasione per approfondire i diversi problemi che condizionano, negativamente, il settore primario sardo e che devono "essere assolutamente rimossi", se si vuole ridare fiato e slancio al mondo agricolo isolano.

La situazione attuale è difficile: i nove Consorzi di bonifica "sono oberati dai debiti, hanno organici sovradimensionati, devono far pagare agli agricoltori costi e tariffe che non sono più sopportabili. Occorre, quindi, cambiare metodo, si devono attuare scelte coraggiose per alleggerire i costi delle aziende, per fornire servizi reali, efficienti, a costi controllati".

I Consorzi di bonifica, non è in "discussione il loro numero, almeno per ora, ma le recenti gestioni", devono fornire acqua, agli agricoltori, a prezzi equi, avviare il necessario processo di ricomposizione fondiaria, garantire la corretta gestione delle risorse disponibili, realizzare una reale politica di tutela ambientale.

"Certamente, il provvedimento presentato dai consiglieri della maggioranza è perfettibile, ma è un passo necessario", ha aggiunto Alberto Sanna, perché questo testo dovrà essere coordinato con il provvedimento sull'autorità d'ambito (la gestione regionale della risorsa "acqua", sulla quale sta lavorando l'assessore Mannoni), con quelli sul riordino dell'assistenza tecnica e degli enti strumentali e di ricerca, che operano nel mondo agricolo sardo.

Intanto, però, è necessario partite da alcuni punti fermi: il prezzo dell'acqua deve essere unico in tutta la Sardegna; sugli agricoltori devono gravare, esclusivamente, le spese "collegabili all'attività agricola"; i costi degli interventi dei Consorzi a favore della collettività devono essere coperti dalla collettività stessa, quindi dalla Regione; il costo del personale deve assolutamente diminuire, gli organici devono essere fissati in base ai compiti svolti, gli esuberi potranno essere trasferiti ad altri enti regionali o a quelli locali, in alcuni casi si potrà puntare sul loro prepensionamento; gli interventi di bonifica o la realizzazione delle nuove opere dovranno essere "coordinati" dalla stessa Regione; gli stessi Consorzi dovranno predisporre i necessari piani di classificazione e riparto dei loro comprensori (per stabilire "costi giusti per i servizi erogati"), secondo quanto previsto dalla stessa legge Serpieri, del 1937, non ancora attuata; il risanamento finanziario degli stessi organismi di bonifica deve essere attuato in tempi brevissimi, pena l'inutilità di ogni intervento di riforma.

Con particolare attenzione, ha aggiunto Alberto Sanna, sono stati affrontati i problemi delle elezioni degli organi di amministrazione degli stessi Consorzi, la scelta dei direttori generali, ai quali è affidato il delicato compito di "garantire" l'efficiente e corretta gestione amministrativa degli stessi "importantissimi" organismi.

Una legge di riforma, quindi, urgente, particolarmente sentita, "anche perché dimostra, conferma, che le riforme le deve e può fare il Consiglio", come ha ribadito il sardista Giuseppe Atzeri. Un provvedimento sul quale si dovrà lavorare, "perché il ruolo dei Consorzi è indispensabile, nel processo di sviluppo dell'agricoltura", come ha ricordato Giuseppe Cuccu. Un testo sul quale sarà opportuno "un confronto con le organizzazioni professionali, per mettere a punto quegli strumenti necessari per garantire acqua, a costi contenuti; ma anche per avviare il necessario processo di riordino fondiario, senza il quale non si cresce", secondo Giommaria Uggias. Una proposte che permetterà di valorizzare le capacità "dei Consorzi, che hanno fatto delle cose valide, utili; che permetterà di fare chiarezza sui costi che, troppo spesso, gli stessi Consorzi devono sopportare per distribuire acqua raccolta e fornita da altri enti regionali (è il caso del Consorzio della Sardegna meridionale, in perenne "lotta" con l'EAF, che vuole "applicare" le sue tariffe al mondo agricolo); come sarà giusto scorporare i costi dei servizi "pubblici" da quelli forniti agli agricoltori", come ha, ancora una volta, ricordato Siro Marrocu. Un testo di "livello, che permetterà di avviare la riforma di enti di grande importanza, fissandone compiti e ruoli; di ripartire in modo equo, tra il "pubblico" ed i consorziati, le spese di un'attività da valorizzare e razionalizzare", come ha, dal canto suo concluso, Antonio Biancu.

La proposta di legge, la seconda su questa delicata materia, è ora all'attenzione della stessa Commissione "proponente", che deciderà, nei prossimi giorni, come e quando avviarne l'iter preparatorio, per trasmetterla, in tempi brevi, al definitivo esame dell'Aula. (mc)


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