CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII legislaturaLa Seconda commissione ed il difensore civico
Cagliari, 20 luglio 2005 - La nomina del nuovo difensore civico regionale, che si sarebbe dovuta effettuare entro tre mesi dall'inizio della legislatura, è stata sospesa dalla legge regionale 25 febbraio 2005, n. 4, con la quale il Consiglio regionale si è dato sei mesi di tempo per riesaminare la legge del 1989 sul difensore civico, con l'obiettivo di infondere nuovo slancio ad un'istituzione la cui efficacia nella tutela dei diritti dei cittadini è risultata negli ultimi tempi alquanto appannata.
Con questo obiettivo è stata unitariamente presentata da tutti i componenti della Seconda Commissione del Consiglio regionale una proposta di legge, che la Commissione ha approvato all'unanimità nella seduta del 14 luglio 2005.
La proposta, di cui è primo firmatario il presidente della Commissione Paolo Pisu, ha stabilito in particolare di abbreviare da cinque a tre anni la durata del mandato del difensore civico, rendendo però possibile, per una volta soltanto, la sua riconferma. Si è inteso così consentire al Consiglio di verificare in un più breve lasso di tempo ed eventualmente confermare la validità della sua scelta.
Di rilievo è anche la decisione di attribuire al difensore civico la stessa indennità spettante ai presidenti degli enti regionali, individuando un ragionevole punto di equilibrio tra l'esigenza di ridurre un'indennità finora immotivatamente equiparata a quella dei consiglieri regionali e l'esigenza, ugualmente valida, di mantenerla ad un livello adeguato all'elevata qualificazione che si richiede al difensore civico.
>