CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII legislatura

Giudizio positivo, seppur con qualche "consiglio", dei rappresentanti dell'Anci e delle organizzazioni sindacali sulle norme in materia di promozione dell'occupazione, sulle quali lavora la commissione Industria del Consiglio


Cagliari, 29 giugno 2005 - Il testo unificato delle proposte di legge 21-33-81, che fissa nuove norme in materia di promozione dell'occupazione, sul quale sta da tempo lavorando la sesta commissione, Industria e Lavoro, del Consiglio regionale, presieduta da Giovanni Giagu, è "una buona base di partenza, sulla quale costruire un provvedimento adeguato, in grado di affrontare una realtà complessa quale è quella sarda".

 I rappresentanti dei comuni aderenti all'Anci, i rappresentanti delle tre Confederazioni sindacali, incontrati, separatamente, nella mattinata dalla commissione consiliare hanno, in buona sostanza, espresso un giudizio "sufficientemente positivo" sul lavoro sin qui fatto. Il testo, frutto anche di un costante confronto con l'assessorato competente, un ulteriore approfondimento proprio con l'assessore Salerno è in programma domani mattina, sembra abbia bisogno solamente di qualche picciolo ritocco, di qualche aggiustamento, per renderlo aderente alle esigenze della società sarda.

Anche raffrontandolo con i provvedimenti predisposti dalle altre regioni italiane, la Sardegna è buona ultima nell'applicazione della cosiddetta legge Biagi, il testo in esame presenta alcune caratteristiche di "buon interesse". Certamente, un maggior coinvolgimento delle amministrazioni locali è auspicabile, secondo i rappresentanti dell'Anci, così come un più incisivo decentramento degli organi amministrativi e delle commissioni che programmeranno le diverse attività potrebbe rendere maggiormente incisive le future scelte. Ad ogni modo esistono ancora gli spazi, la Commissione deve concludere il suo lavoro preparatorio prima di trasmetterlo all'Aula, per la definitiva approvazione, per limare e migliorare il testo del provvedimento. A questo proposito il rappresentante dell'Associazione dei comuni ha annunciato che, nei prossimi giorni, l'Anci invierà un documento con alcune proposte di "modifiche, a nostro parere migliorative, sulle quali sarà sempre possibile un costruttivo confronto".

Un documento di "proposte" è stato, invece, consegnato, alla fine dell'audizione, dai rappresentanti delle confederazioni sindacali, i quali hanno illustrato i punti più "delicati" sui quali occorre fare qualche "altro sforzo", per mettere a punto un provvedimento più incisivo e moderno. In particolare, le richieste di sindacati riguardano il ruolo ed i compiti dell'Agenzia del lavoro, che dovrebbe essere di coordinamento e promozione, la diversa composizione delle commissioni tecniche e "politiche", che dovrebbero vedere una più consistente presenza delle organizzazioni sindacali e datoriali, diversi e più stretti rapporti con il mondo della scuola, della formazione professionale, delle imprese, per garantire sbocchi occupazionali ai molti giovani attualmente senza un lavoro stabile.  Un'attenzione particolare, quindi, dovrà anche essere dedicata alle norme che riguardano i precari, i sottooccupati, i giovani utilizzati per i progetti obiettivo, i vecchi co.co.co, hanno in sostanza ricordato i rappresentanti sindacali, che godono di poche, se non inesistenti garanzie. "Comunque, hanno confermato i sindacalisti al termine della loro esposizione, le basi ci sono, per costruire qualcosa di buono e duraturo".

La Sesta proseguirà i suoi lavori domani mattina, "incontrando" l'assessore Salerno. (mc)


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