CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII legislatura

La Commissione Agricoltura e la difficile situazione finanziaria del Consorzio di bonifica del Basso Sulcis


Cagliari, 16 giugno 2005 - La difficile situazione finanziaria del Consorzio di bonifica del Basso Sulcis, dallo scorso settembre gestito dai "consorziati" dopo undici anni di "commissariamento", è stata esaminata, ed approfondita, dalla commissione Agricoltura ed Ambiente del Consiglio regionale, presieduta da Alberto Sanna. Nel corso di una lunga audizione, i rappresentanti del Consorzio di bonifica (il presidente Lai, il direttore Vacca ed il sindaco revisore Gibillini), dopo una rapida illustrazione della attuale situazione finanziaria, hanno sollecitato iniziative concrete, immediate, per permettere anche al "Basso Sulcis" di svolgere il suo importante ruolo nel comparto agricolo isolano.

I consorzi di bonifica, come hanno anche ricordato i consiglieri Fedele Sanciu, Paolo Terzo Sanna ed Antonio Calledda, hanno il compito non solo di distribuire l'acqua necessaria alle produzioni agricole, ma anche quello di provvedere alla bonifica ed alla difesa idrogeologica dei territori nei quali operano. Compiti impegnativi ai quali si deve far fronte utilizzando anche risorse finanziarie proprie, facendo pagare ai consorziati, in buona sostanza, i servizi forniti.

Il Consorzio di bonifica del Basso Sulcis, che opera su oltre 76 mila ettari, con 5 mila ettari serviti da reti irrigue, ma solamente 1000 effettivamente irrigati,  "proprietario" di un grande invaso, di alcune vaste aziende agricole, che fornisce acqua al consorzio industriale ed all'Esaf, per chiudere i conti ha bisogno di far pagare circa 450 euro "per ogni ettaro irrigato" ai soci consorziati, più altri euro per le spese generali, per gli interventi di bonifica, per quelli di manutenzione delle reti e delle strutture consortili, per comprare dall'Enel l'energia elettrica necessaria per "sollevare" l'acqua distribuita. Attività alle quali si fa fronte con un organico di 64 persone, più una decina di lavoratori a "tempo determinato", chiamati, quando servono, per lavori particolari o interventi straordinari.

Il bilancio, in queste condizioni, si chiude chiaramente in deficit e la situazione finanziaria complessiva, come quella degli altri consorzi di bonifica sardi, con la sola eccezione di quello di Olbia, è "estremamente precaria".

La Giunta ha annunciato di voler procedere al riordino dei Consorzi, ha ricordato Alberto Sanna. E gli interventi non riguarderanno solamente la parte relativa alla distribuzione dell'acqua, hanno aggiunto Giuseppe Fadda, Elio Corda e Giuseppe Cuccu, ma "intanto servono interventi immeditati, perché la stagione irrigua è cominciata da tempo, gli agricoltori hanno seminato e devono irrigare, se vogliono ottenere i raccolti sperati".

La Quinta, quindi, affronterà nuovamente, nei prossimi giorni, il "problema dei Consorzi" e solleciterà, proporrà, le "iniziative politiche" necessarie per evitare che entrino, in crisi irreversibile, anche questi importanti organismi consortili, che possono svolgere un grandissimo ruolo nel rilancio del settore agricolo sardo. (mc)


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