CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII legislatura

Presentata, in conferenza stampa, una proposta di legge dei sardisti Giuseppe Atzori e Beniamino Scarpa "per la tutela dei consumatori e degli utenti"


Cagliari, 12 aprile 2005 - Bombardati da una miriade di messaggi pubblicitari, troppi dei quali ingannevoli, sottoposti a pressioni psicologiche raffinate, i "poveri" consumatori troppo spesso sono schiacciati "dagli abusi e dalle frodi di mercato" e non sanno come difendersi. Almeno quelli sardi, perché quelli italiani ed europei possono, in caso di necessità, rivolgersi alla legge e chiedere "giustizia per le prevaricazioni, i torti, i danni subiti", secondo quanto prevedono le norme nazionali in materia, approvate nel 1996 (con l'introduzione del capo XIV bis nel codice civile), confermate nel 1998 (la legge 281), ribadite con la modifica della Seconda parte della Costituzione (3/2001), o quelle comunitarie, a partire dalla Carta dei diritti fondamentali (del 1973) e le direttive emanate tra il 1992 ed il 1998.

In Sardegna, invece, le leggi nazionali e le direttive comunitarie non "sono state recepite", non sono stati predisposti gli strumenti giuridici ai quali fare ricorso in caso di palesi violazioni dei diritti che i cittadini hanno in materia di "salute e qualità della vita".

Una grave "dimenticanza", a cui vogliono porre rimedio i consiglieri regionali del Partito sardo d'azione, Giuseppe Atzeri e Beniamino Scarpa, con la loro proposta di legge che prevede "Norme per la tutela e la promozione dei diritti dei consumatori e degli utenti", depositata nei giorni scorsi negli uffici del Consiglio e presentata, ufficialmente, nel corso di una conferenza stampa.

Il provvedimento, un testo agile di otto articoli, propone una serie di iniziative per tutelare meglio la salute dei consumatori, per garantire la qualità dei prodotti, per favorire una incisiva ed adeguata "informazione, educazione e formazione dei consumatori e degli utenti". La proposta di legge prevede, tra l'altro, l'istituzione della Consulta regionale dei consumatori e degli utenti (col compito di dare un parere preventivo sulle iniziative in materia di tutela della salute, di garanzia della qualità dei prodotti, ma anche sul controllo dei prezzi e sulla informazione pubblicitaria) e dello sportello del consumatore e dell'utente (un nuovo organismo in grado di fornire consulenze gratuite e tenere un registro con le denunce e le segnalazioni sulle violazioni in questa delicata materia). Sono anche previsti particolari criteri per il "riconoscimento" delle associazioni di difesa dei consumatori (due anni di attività, non avere fini di lucro, avere una diffusione regionale, almeno 200 iscritti e non avere conflitti di interesse) alle quali viene affidato "ufficialmente" un importante ruolo di assistenza, anche giuridica, e di garanzia del rispetto delle leggi vigenti in materia.

Una "iniziativa certamente non nuova", hanno ricordato i proponenti, che questa volta si spera "vada a buon fine". In un mercato sempre più vasto ed importante come quello europeo, con almeno 350 milioni di consumatori, "ci devono essere i mezzi per difendersi da pubblicità ingannevoli, da iniziative commerciali truffaldine", ha aggiunto Giuseppe Atzeri. Anche recentemente, infatti, si sono verificati clamorosi casi di "imbrogli" commerciali, con "preoccupanti danni per la salute degli ignari consumatori".

Il Consiglio regionale, "anche per confermare il proprio diritto-dovere a proporre ed approvare le leggi", ha concluso Giuseppe Atzeri, deve esaminare queste proposte, tutte le proposte di iniziativa consiliare, per dare "risposte concrete alle esigenze della società sarda, specialmente quando di tratta di difendere la salute ed i diritti dei cittadini". (mc)


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