CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII legislatura

Il Consiglio regionale discuterà, in tempi brevi, il futuro dei lavoratori dell'Esaf. I capigruppo consiliari hanno assicurato il loro impegno ai rappresentanti sindacali dei dipendenti dell'Ente sardo acquedotti e fognature


Cagliari, 15 marzo 2005 - I problemi legati al futuro dei lavoratori dell'Esaf, l'Ente sardo acquedotti e fognature, che gestisce la distribuzione dell'acqua potabile in quasi tutti i comuni dell'isola, saranno affrontati in "tempi brevi". Lo hanno assicurato i capigruppo consiliari ad una folta delegazione di rappresentanti sindacali, preoccupati per il destino di quasi 600 dipendenti di un Ente "storico" che sarà "inglobato" nella nuova struttura del gestore unico del servizio idrico sardo, nel corso di un incontro sollecitato proprio dai dirigenti di tutte le sigle sindacali presenti all'interno dell'Esaf.

La Giunta regionale ha presentato, nei giorni scorsi, un disegno di legge per risolvere "questo caso", ma le norme predisposte dall'assessore degli Affari generali hanno sollevato perplessità e timori. I sindacalisti hanno, inoltre, ricordato come il passaggio da una gestione pubblica ad una di "tipo privatistico" porterà ad un notevole aumento dei prezzi al consumo, con disagi per gli utenti, ed il rischio di "far perdere ai lavoratori, che passeranno alla nuova società, qualifiche e diritti acquisiti in  tanti anni di lavoro".

Con dati e documenti, i rappresentanti sindacali hanno anche spiegato come si passerà dagli attuali "prezzi, che saranno pure politici, ma sono gli unici in grado di non appesantire i bilanci delle famiglie sarde", a cifre anche dieci volte superiori, negando o rendendo troppo oneroso "un diritto", come ormai viene riconosciuto in molti paesi europei l'utilizzo, a costi contenuti, dell'acqua potabile.

Preoccupazioni e timori che saranno, comunque, fugati in tempi brevi, hanno concordato Siro Marrocu, Giorgio La Spisa, Eliseo Secci, Luciano Uras, Giuseppe Atzeri, Mario Bruno, Mario Diana, Peppino Balia e Giuseppe Pirisi (presidente della commissione di merito che esaminerà il disegno di legge della Giunta), assicurando i rappresentanti dei dipendenti dell'Esaf che il dl dell'esecutivo sarà esaminato con grande attenzione, che si cercheranno le opportune intese, che la "concertazione" con le parti sociali, quando si parla di riforme, è un metodo sul quale tutti sono d'accordo.  

In tutti i casi, hanno confermato i capigruppo presenti all'incontro, i diritti acquisiti dovranno essere garantiti, come saranno tutelate le professionalità e tutte le garanzie sindacali conquistate in anni di lavoro e costruttivo confronto.

Certamente, si dovrà avviare una massiccia opera di razionalizzazione dell'intero comparto, per ridurre perdite e sprechi, come si dovranno trovare le opportune soluzioni per rendere più economico un servizio "essenziale" in ogni sistema economico e sociale evoluto.

Il Consiglio regionale, comunque, ha le capacità politiche necessarie per elaborare ed approvare una buona legge, su questa delicata materia, anche proponendo modifiche al provvedimento proposto dall'esecutivo, tenendo conto, in tutti i casi, delle reali esigenze dell'intera società sarda. (mc)


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