CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII legislatura

Vitrociset: "Un confronto Regione-Governo-Azienda per impedire la smobilitazione a Macchiareddu". L'audizione delle organizzazioni sindacali davanti alla VI Commissione


Cagliari, 10 febbraio 2005 - Un tavolo di confronto che veda impegnati il Governo, la Giunta, la Vitrociset oltre ai rappresentanti sindacali al fine di trovare soluzioni adeguate per evitare il rischio di chiusura dello stabilimento di Macchiareddu. Lo chiede la Commissione industria, presieduta da Giovanni Giagu, al termine della audizione avvenuta stamani con le rappresentanze sindacali. Al centro, la situazione dello stabilimento di Assemini e la più complessiva situazione societaria di una azienda leader nel settore delle tecnologie elettroniche sui sistemi d'arma missilistici.

"La commissione - ha affermato il presidente Giagu - si attiverà con urgenza per sensibilizzare direttamente il Presidente della Giunta e l'assessore all'industria affinchè si avvii un confronto serrato col Governo e con l'azienda per fugare ogni timore di chiusura di una realtà industriale altamente avanzata coma quella di Macchiareddu. E' singolare, come è stato ampiamente osservato da molti intervenuti che ciò avvenga in una regione in cui è molto forte la presenza di servitù militari".

Quanto ad alcune notizie diffuse dagli organi di informazione su alcuni possibili spiragli che facciano intravedere una soluzione, i rappresentanti sindacali hanno espresso forti dubbi e timori, ritenendo anzi che un passaggio all'Enav di alcune attività della Vitrociset potrebbe accelerare la eventuale smobilitazione nella zona di Macchiareddu.

Come hanno spiegato i rappresentanti sindacali - erano presenti Giorgio Pavanetto (Cgil), Piero Vargiu (Cgil), Salvatore Carta (Cisl), Salvatore Lai (Cisl) e Carboni (Cgil)- la Vitrociset che occupa  oltre ottanta dipendenti e opera nel campo delle tecnologie elettroniche ad altissima specializzazione nel settore della revisione di strumenti d'arma sofisticati (missilistica), ma anche nel settore civile, ed in particolare nel campo della taratura e certificazione  di strumentazioni aeroportuali, rischia di perdere una parte importante della propria attività se la società, come si teme, rinunciasse alle gare d'appalto dell'Enav per la revisione degli strumenti aeroportuali.

Il timore delle organizzazioni sindacali e delle maestranze, tutte ad altissima professionalità, è che vi sia un non dichiarato tentativo di ridurre l'attività dello stabilimento di Macchiareddu, fino e renderlo non competitivo e quindi portarlòo alla smobilitazione totale. E ciò che è più grave, è stato sottolineato, non è solamente il danno occupazionale ma anche la perdita di una realtà produttiva ad altissima tecnologia in grado di trovare commesse importanti nel settore civile anche considerando la posizione baricentrica nello scacchiere mediterraneo.

Nel corso dell'audizione hanno chiesto chiarimenti ed espresso considerazioni tutti i consiglieri presenti. Per l'on Salvatore Mattana (Ds), la situazione delle maestranze è di  grande difficoltà ; si tratta di una azoienda a tecnoligia avanzata,  he rischia di essere messa in discussione e sulla quale dovrebbe dare risposte anche il Governo. Per l'on Silvio Cherchi (Ds), non ci si può certamente permettere di perdere altre realtà produttive e in particolare altamente qualificate come questa. Occorre aprire un confronto con tutti i soggetti interessati per indfividuare le soluzioni. Per l'on Mariano Contu (FI), E' opportuno verificare i possoibili interventi del ministero della difesa e il contributo che la Regione può dare alla soluzione del problema. L'on. Vincenso Floris (Ds), ha aggiunto l'esigenza di disegnare un piano industriale che vada nella direzione di una riconversione dell'azienda verso il settore civile.(l.p.)


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