CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII legislatura

Un ordine del giorno unitario, primo firmatario l'on. Frau, per chiedere il salvataggio della Nuova Scaini di Villacidro


Cagliari, 2 febbraio 2005 - Nel corso del dibattito sulla situazione industriale isolana e sugli interventi promessi dal governo per risolvere la crisi del settore, si parlerà anche della Nuova Scaini di Villacidro, la fabbrica di accumulatori in crisi da anni e per il cui salvataggio sono stati presi numerosi e solenni impegni, finora mai mantenuti.

il consigliere regionale Alessandro Frau, tutti i presidenti dei gruppi e numerosi consiglieri della zona, hanno preparato un ordine del giorno, che sarà proposto all'assemblea regionale, con il quale si chiede di inserire il complesso industriale di villacidro nel progetto di recupero delle aree industriali in crisi. il documento, che si allega integralmente, propone anche la convocazione di un tavolo di trattative, presso il ministero delle attività produttive, al quale dovrebbero partecipare il governo, la giunta regionale, l'Eni (il gruppo pubblico proprietario della Nuova Scaini), le organizzazioni sindacali, per trovare una soluzione industriale che permetta il riavvio della produzione (tra l'altro particolarmente richiesta dal mercato nazionale ed internazionale).

l'ordine del giorno unitario sollecita anche le opportune iniziative politiche necessarie per garantire, ai 141 dipendenti dell'industria in crisi, di poter usufruire, nel 2005, degli ammortizzatori sociali previsti dalle leggi in vigore.

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

TREDICESIMA LEGISLATURA

 

ORDINE DEL GIORNO  FRAU, MARROCU, BIANCU, PINNA, LICHERI, CACHIA, LA SPISA, OPPI, VARGIU, DIANA, LADU, FLORIS, ATZERI, ORRU', LANZI, FADDA G., CUCCU   sulla drammatica situazione della Nuova Scaini s.r.l. di Villacidro

Il Consiglio Regionale

premesso che il processo di privatizzazione della Nuova Scaini srl con la procedura di liquidazione dopo 5 anni (30 aprile 1999) non è ancora approdato ad alcun risultato positivo;

considerato che questa incresciosa situazione ha visto negli anni innumerevoli iniziative di mobilitazione e di lotta promosse dalle organizzazioni sindacali, dalle istituzioni locali sino allo sciopero della fame proclamato dai lavoratori;

visto che le precedenti iniziative promosse dalla giunta regionale non hanno sinora consentito di individuare né un percorso, né tanto meno soluzioni che consentano il riavvio dell'attività produttiva;

constatato che tutto ciò è dovuto all'atteggiamento liquidatorio dell'Eni, che, in quanto titolare della quota di minoranza della società, non può sottrarsi alla propria responsabilità, nel condurre ad una conclusione positiva il processo di privatizzazione;

vista, inoltre; la drammatica situazione in cui si trovano i 141 lavoratori e le loro famiglie che rischiano dal primo gennaio 2005 di essere escluse dagli ammortizzatori sociali prevista per le situazioni di crisi;

impegna la giunta regionale

1) a verificare la possibilità di includere la crisi della nuova Scaini srl all'interno delle aree di crisi industriale;

2) a richiedere con urgenza la convocazione di un tavolo nazionale presso il ministero delle attività produttive con la partecipazione del governo, della giunta regionale, dell'Eni, delle organizzazioni sindacali affinché si ricerchi una soluzione per il riavvio della attività produttiva;

3) a porre in essere con urgenza tutti quegli adempimenti necessari affinché i 141 lavoratori possano usufruire nel 2005 degli ammortizzatori sociali.

f.to

Cagliari, 28 gennaio 2005                                                                                                           


>