CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII legislaturaParere positivo, ma con alcune osservazioni, della Seconda commissione sulla manovra finanziaria
Cagliari, 2 febbraio 2005 - La Seconda commissione del Consiglio regionale, Politiche comunitarie, Diritti civili, Editoria, presieduta da Paolo Pisu ha espresso, a maggioranza, il proprio parere positivo, per le materie di competenza, sulla manovra finanziaria e di bilancio predisposta dalla Giunta regionale.
La Commissione, dopo aver giudicato positivamente l'impostazione complessiva della manovra, perché "è assolutamente necessario ridurre il deficit e razionalizzare la spesa", ha tuttavia avanzato alcune proposte per "evitare i tagli decisi per alcuni settori particolarmente delicati ed importanti".
L'incremento degli stanziamenti destinati al cofinanziamento dei POR, i Piani comunitari di sviluppo, è stato giudicato positivamente (per la misura 4.4, i finanziamenti per la promozione ed il sostegno delle filiere produttive e dei sistemi di supporto, passano, complessivamente, nei due capitoli di competenza da poco meno di 1 milione di euro del 2004 ad oltre 11 milioni di euro del 2005; per la misura 4.7, assistenza tecnica, anche in questo caso divisa in due capitoli, si passa da 1 milione 800 mila circa ad oltre 9 milioni di euro); altri interventi, ma meno significativi, sono stati proposti anche per quanto riguarda i progetti di Interreg, quelli che riguardano le iniziative "frontaliere" Sardegna-Corsica.
Giudizio positivo anche per quanto riguarda lo stanziamento di 200 mila euro, per finanziare borse di studio da destinate "a giovani iscritti nelle università con sede nella Regione e che svolgono tesi di laurea finalizzate alla migliore conoscenza dei problemi della cooperazione allo sviluppo e della collaborazione internazionale".
Perplessità e riserve, invece, per gli interventi a sostegno dell'editoria. Se non è stato giudicato negativamente l'incremento delle somme disponibili per "spese per la pubblicazione di opere di particolare valore e la promozione di interventi di sostegno destinati alla concessionaria del servizio radiotelevisivo", passate da 150 mila a 320 mila euro, e di quelle "per l'acquisto di opere editoriali a scopo di sostegno", cresciute da 550 mila a 570 mila euro, qualche riserva critica è stata espressa per "i tagli" decisi per quanto riguarda il contributo da erogare per "la produzione dei notiziari regionali e locali col sistema del linguaggio mimico gestuale dei sordi", sceso da 50 mila a 30 mila; per il capitolo relativo ai contributi per l'acquisto di materie prime e di servizi, ridotto da 150 mila a 115 mila euro; per la drastica riduzione dei contributi alle aziende editoriali per l'abbattimento dei costi di prestampa e stampa e per il miglioramento dei servizi di distribuzione dei giornali, passati da 400 mila a 100 mila euro, e per gli interventi a favore delle imprese radiotelevisive per le spese per il collegamento con le agenzie di stampa e banche dati, nonché per la predisposizione di programmi per la diffusione della lettura della stampa periodica locale nella scuola, nei posti di lavoro e nelle emittenti televisive e per la realizzazione di programmi finalizzati all'integrazione europea, che passano da 300 mila a 150 mila euro.
Le preoccupazioni, hanno scritto nel loro parere i componenti la Seconda commissione, riguardano, quindi, "il previsto taglio di oltre il 40% dello stanziamento concernente il sostegno agli immigrati, da 347 mila a 200 mila euro, pur prendendo atto che in questo settore si interverrà anche con i fondi POR, tra cui segnatamente quelli destinati alla misura 3.4, concernente le politiche del lavoro volte all'inclusione di soggetti a rischio", e la rilevante riduzione dell'UPB 11.047, concernente il sostegno all'editoria ed all'informazione, "che passa da 1.600 mila euro a 1.285 mila euro, pur se motivata dalla obiettiva necessità di rivedere i criteri di erogazione previsti dalla legge regionale 3 luglio 1998, n. 22, che sono attualmente inadeguati a valorizzare e promuovere le produzioni culturali di maggiore qualità, una riduzione di oltre il 20 per cento dello stanziamento appare obiettivamente eccessiva e desta legittime preoccupazioni, in ordine al mantenimento di un quadro di pluralismo in un settore nel quale emergono numerosi segnali di grave crisi produttiva e occupazionale; in particolare non si condivide l'ipotesi di ridurre da 50.000 a 30.000 € la dotazione del capitolo11232-00, concernente i contributi alla produzione di notiziari televisivi per sordi".
I consiglieri dell'opposizione, dal canto loro, hanno espresso un giudizio complessivamente negativo in quanto "i tagli operati incidono in misura eccessiva sulle aree sociali più deboli ed esposte (tra cui si ricordano, in particolare, i giovani e gli immigrati) e si riduce significativamente il sostegno, fino ad ora sempre garantito, al pluralismo dell'informazione ed alla circolazione delle idee". (mc)
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