CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII legislaturaSoddisfazione del Centrosinistra per l'approvazione della legge sulla salvaguardia del territorio. Dopo la decisione del Tribunale amministrativo regionale: "Non avevamo dubbi"
Cagliari, 25 novembre 2004 - Un risultato significativo e importante nell'ottica di quel nuovo progetto di "sviluppo sostenibile" che la Maggioranza di governo intende portare avanti, secondo il programma che si è data a inizio legislatura. Questo in sintesi il giudizio delle forze politiche che sostengono la Giunta, espresso questa mattina nel corso di una conferenza stampa (ancora in corso quando è giunta la notizia del rigetto del ricorso dei sindaci al Tar per una sospensiva della delibera salvacoste della giunta), dopo l'approvazione notturna testo di legge unificato concernente le "Norme urgenti per la salvaguardia e la tutela del territorio regionale". "Un progetto di sviluppo" è stato detto, che mira ad avviare una crescita della Sardegna nel segno della tutela "del patrimonio ambientale che rappresenta il bene economico per eccellenza".
La soddisfazione della Commissione all'urbanistica è stata manifestata da Matteo Pirisi (DS, che della commissione è il presidente) per il quale "la legge, che la prima della legislatura, si inserisce in maniera organica nel programma della maggioranza". "Una legge di sviluppo - ha ribadito Pirisi - che non guarda solo all'immediato ma getta lo sguardo al medio e lungo periodo".
Pirisi in particolare ha ripercorso le tappe del provvedimento sia in commissione che in aula, sottolineando il ruolo positivo svolto dalla Commissione. "Non certo nella direzione della legge votata alla Camera, con la fiducia imposta da Berlusconi, per la legge delega ambientale", provvedimento per il quale si dovrà valutare, ha detto Pirisi, una eventuale impugnazione della Regione.
"E' sicuramente la prima legge importante della legislatura", ha detto Antonio Biancu, capogruppo della Margherita, in quanto propedeutica al Piano Paesaggistico regionale. "Si tratta di un lavoro positivo, di un provvedimento che ha tenuto conto dei diritti acquisiti e contrariamente a quanto si è detto, anche delle esigenze dei comparti produttivi, dall'agricoltura, all'industria all'artigianato".
Sul concetto di nuova via per lo sviluppo ha ribadito Stefano Pinna (capogruppo di Progetto Sardegna) per il quale "certamente si pone fine a una condizione di anarchia paesaggistica". Pinna ha sottolineato come il "Paesaggio sia il bene economico per eccellenza ed è in capo alla responsabilità della Regione". Sia per il Paesaggio, e sia per il territorio (che come afferma il codice Urbani) è competenza dei comuni, "è indispensabile un sistema di regole senza le quali non vi è libertà ma un ritorno allo stato di natura", ha detto Pinna. "Anche le comunità locali devono essere sottoposte a regole, perchè una sussidiarietà selvaggia rappresenta la negazione stessa del principio di sussidierietà".
Per Licheri (Prc), la decisione del Tar rappresenta "la risposta alla demagogia ed al populismo". Nella vicenda, ha detto ancora il rappresentante di RC, "sono emersi i due modi di interpretare la salvaguardia dell'ambiente e lo sviluppo".
Rispondendo ad alcune domande dei giornalisti, Nazareno Pacifico (DS) ha osservato che il vincolo dei 2 mila metri è temporaneo "per scongiurare l'anarchia urbanistica" in attesa della definizione del Piano paesaggistico. "Il dibattito proseguirà pertanto ora su una base virtuosa del confronto fra Giunta e consiglio".
Per Carmelo Cachia (Udeur) la decisione del Tar non può rendere più forte il "partito dei vincoli" come paventato da alcuni, anche se ovviamente "la legge è pur sempre perfettibile, ma è arrivata in ritardo".
Positivo il giudizio anche di Pierangelo Masia (Sdi-Su) per il quale la legge si sarebbe potuta fare meglio ma occorreva fare presto per non lasciare senza regole un settore tanto delicato. E' una legge transitoria che deve portare alla definizione del Piano paesaggistico. Proprio sulla capacità di fare leggi importanti si sperimenterà il lavoro di questa maggioranza.
"Una norma che traccia la direttrice di uno sviluppo sostenibile, che sarà il punto di riferimento fondamentale per il Piano paesaggistico", ha aggiunto Chicco Porcu (Progetto Sardegna), sul quale la maggioranza è perfettamente unità come la approvazione della legge ha dimostrato.
La necessità che si avvii immediatamente una costruttiva concertazione fra Regione ed enti locali, è stata sostenuta da Gavino Manca (Margherita), per il quale sarà un atto fondamentale la definizione dei fondi da destinare ai Puc.
Sulla "differenza sostanziale dell'idea di sviluppo della Sardegna fra maggioranza e opposizione" si è soffermato Adriano Salis (RI), il quale ha ricordato l'esempio della legge delega votata dalla Camera ieri a vantaggio degli abusi edilizi. "Si è persino parlato addirittura di acheocondono - ha detto Salis - che per fortuna è stato scongiurato. Le regole devono esservi e devono essere più forti degli uomini".(l.p.)
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