CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII legislatura

Il centrodestra chiede l'Istituzione di una Commissione d'inchiesta sulle zone interne della Sardegna


Cagliari, 20 ottobre 2004 - Cinque filoni di indagine per approfondire la reale situazione delle zone interne dell'Isola.
Una commissione d'inchiesta sulla condizione economica e sociale delle zone interne della Sardegna, è stata chiesta dai gruppi consiliari del centrodestra.
Stamattina, in una conferenza stampa, il primo firmatario Roberto Capelli, vicecapogruppo dell'UDC, e i consiglieri Giorgio La Spisa (Forza Italia), Giorgio Oppi (UDC), Nello Cappai (UDC), Giovanni Moro (AN), Silvestro Ladu (Fortza Paris) hanno illustrato le ragioni che hanno motivato la richiesta presentata al presidente del Consiglio regionale.
"Non è una caccia alle streghe, ha esordito Roberto Capelli, vogliamo solo conoscere la reale condizione delle zone interne della Sardegna. Solo con un'indagine approfondita e preventiva della situazione si possono predisporre interventi mirati che servano a salvare le zone più disagiate". La commissione, ha proseguito Capelli, dovrà agire su cinque punti: innanzitutto dovrà verificare la capacità e l'incidenza della scuola e della formazione sulla crescita e trasformazione culturale dei giovani. La situazione non è certo rosea: negli anni '60 i comuni dell'interno del nuorese avevano il primato per numero di laureati, oggi la zona è all'ultimo posto in Italia. Ma la commissione d'indagine dovrà anche fare una verifica dei fondi pubblici disponibili e la loro ripartizione, i modi di utilizzo delle risorse disponibili per lo sviluppo da parte della pubblica amministrazione, dovrà verificare la gestione degli strumenti normativi di sostegno all'imprenditoria locale da parte del sistema bancario e le responsabilità politiche e gestionali degli enti pubblici e privati a qualsiasi livello coinvolti nella promozione dello sviluppo socio economico delle zone interne.
La situazione è gravissima, ha concluso Capelli, il malessere, dovuto al sottosviluppo economico e al disagio sociale non ammette ulteriori ritardi e soprattutto richiede il coinvolgimento di tutte le forze politiche. "Oggi la piana di Ottana è un cimitero di ciminiere spente non possiamo più tollerare che si facciano investimenti che non producono neanche un posto di lavoro. Pertanto, prima di decidere cosa fare, è necessario conoscere bene la situazione".
Dello stesso parere Silvestro Ladu , capogruppo di Fortza Paris, che ha specificato che la verifica dovrà essere "seria, attenta e scrupolosa per decidere come spendere al meglio le risorse".
Per Giorgio La Spisa, capogruppo di Forza Italia, è necessario agire subito e dare risposte adeguate. "Le commissioni d'indagine, in passato, hanno dato sempre ottimi risultati, siamo sicuri che anche questa volta riusciremo a conoscere in dettaglio la situazione".
Si è soffermato soprattutto sulla situazione di Ottana, il capogruppo dell'UDC Giorgio Oppi. "Vogliamo capire come mai, ha detto, dopo un investimento di 200 miliardi di vecchie lire, non ci sono stati risultati".
La situazione dell'Anglona è stata al centro dell'intervento del vicecapogruppo di AN Giovanni Moro che ha detto che la zona, già fortemente depressa sarà "uccisa" dal decreto Soru. (R.R.)


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