CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII legislaturaLa commissione Agricoltura ha discusso, con l'assessore Addis, le "emergenze" lingua blu e peste suina
Cagliari, 13 ottobre 2004 - "Emergenze lo sono sempre, ma forse la lingua blu e la peste suina sono meno preoccupanti di quanto non pensassimo". La commissione Agricoltura del Consiglio regionale, presieduta da Alberto Sanna, ha affrontato altri due "casi spinosi" che affliggono il comparto agricolo sardo, esaminando, con l'assessore Addis (accompagnata da due dirigenti dell'assessorato) appunto i problemi legati ad una possibile recrudescenza della blue tongue e della peste suina.
I dati forniti dalla stessa assessore, tuttavia, hanno un po' rassicurato i commissari,. Da aprile ad oggi i focolai di lingua blu sono stati una novantina, in tutta l'isola, ed i capi morti un centinaio scarso, i focolai di peste suina sono stati più o meno lo stresso numero, ma gli episodi sono apparsi decisamente circoscritti e controllabili.
Certamente non bisogna abbassare la guardia, ma accrescere l'opera di prevenzione, ha chiesto Giuseppe Atzeri, perché gli scarsi controlli, i "troppi furbi", rischiano di far entrare in una crisi irreversibile la zootecnia sarda.
"In un mercato globale la qualità è tutto. Se i prodotti sardi perdono credibilità, chi li comprerà più? Sono necessari interventi di prevenzione", ha confermato Paolo Terzo Sanna, ma si devono razionalizzare le produzioni, per renderle competitive sui mercati nazionali ed esteri.
Un discorso che investe anche altri aspetti produttivi, hanno ricordato Antonio Calledda ed Elio Corda, sui quali si può intervenire se si conoscono i dati certi e se si hanno programmi realistici e moderni.
Programmi e progetti che devono essere aperti alle innovazioni, ha detto Nello Cappai; che devono anche essere flessibili, per adeguarsi alle mutate esigenze del mercato, come ha suggerito Giovanni Moro. Perché il sistema agricolo è e deve essere "un comparto produttivo, ha ricordato Silvestro Ladu, per dare risposte concrete a molte migliaia di famiglie isolane".
Un sistema che deve adattarsi alle direttive comunitarie, lo scorso primo ottobre so-no state pubblicate le linee guida della nuova PAC, la politica agricola comunitaria, che propongono novità non tutte favorevoli per l'agricoltura isolana, e che non può sottrarsi alle norme dell'Unione Europea, ha ribadito l'assessore Addis. Una situazione difficile, delicata, nella quale bisognerà muoversi con grande attenzione, ha aggiunto Giuseppe Fadda, le "nostre norme devono essere in linea con quelle comunitarie, e non si può sgarrare", perché partono i procedimenti di sanzione e si rischia di perdere i finanziamenti europei. "Essenziali, ha confermato Alberto Sanna, se si vuole migliorare il settore primario sardo".
Lingue blu e peste suina, comunque, sembrano sotto controllo, ma la Commissione e l'Assessorato certamente continueranno a "vigilare", intervenendo anche presso gli altri assessorati competenti (il responsabile della Sanità, Dirindin, impegnata nella conferenza Stato-Regione ha dovuto saltare l'appuntamento odierno), per evitare pericolose recrudescenze.
"La Commissione è pronta, comunque, a collaborare attivamente con tutti coloro che hanno a cuore le sorti del mondo agricolo sardo", impegni in tal senso sono stati presi dall'Assessore e dai componenti la Quinta, anche per cercare di risolvere gli altri problemi che rendono difficile la vita del mondo dei campi, a partire da quello del credito, "sull'accordo con le banche poche novità, ma qualche caso sembra sia stato risolto", a quello del riordino complessivo degli interventi strutturali, "perché insistere su produzioni in crisi? Sarebbe meglio cercare nuove strade, nuovi mercati".
Il settore ha bisogno di nuove scelte strategiche, hanno unanimemente concordato i componenti la Quinta ed il responsabile della politica agricola della Giunta. Per utilizzare nel modo migliore le risorse comunitarie, quelle nazionali ed i pochi fondi regionali dei quali si dispone (l'insieme, comunque, rappresenta una discreta, buona, base di manovra), c'è bisogno di idee innovative, di scelte moderne. La Commissione e l'Assessorato, pur nel rispetto dei loro diversi ruoli, possono e devono collaborare, per mettere a punto questi progetti, per elaborare i programmi dei quali si sente, non da oggi, l'assoluta necessità. (mc)
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