CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII legislatura

Il Consiglio regionale riprenderà i suoi lavori venerdì, 15 ottobre


Cagliari, 8 ottobre 2004 - Il Consiglio regionale si riunirà venerdì, 15 ottobre, alle ore 10.00. Lo ha deciso il presidente dell'Assemblea regionale, Giacomo Spissu, al termine di una breve conferenza dei presidenti dei gruppi, convocata proprio per decidere la programmazione dei lavori.
Il Consiglio si occuperà di mozioni, saranno, infatti, discusse: la n. 6, Vargiu, Pisano, Cassano, Dedoni, La Spisa, Sanjust, Sanciu, Ladu, Onida, Murgioni, Cappai, Capelli, Oppi, Amadu, Randazzo, Franco Cuccu, Biancareddu, Lombardo, Paolo Terzo Sanna, Pili, Rassu, Petrini sulla necessità che il Parlamento esamini la proposta di legge nazionale approvata dal Consiglio regionale della Sardegna sulla istituzione dell'Assemblea Costituente; la n. 8, Pili, la Spisa, Diana, Vargiu, Ladu, Sanjust, San-ciu, Rassu, Liori, Paolo Terzo Sanna, Moro, Milia, Artizzu, Randazzo, Matteo Sanna, Licandro, Cappai, Dedoni, Murgioni, Onida, Cassano, Petrini, Pisano, Capelli, Franco Cuccu sul blocco della continuità territoriale per la mancata convocazione della conferenza dei servizi da parte della Regione e la mancata proposta di oneri di servizio pubblico per il triennio 2005-2007, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del regolamento del Consiglio; a questa è stata "abbinata" la mozione n. 10, Atzeri, Scarpa sulla continuità territo-riale a rischio e sulla mancata scelta fra il regolamento CEE 2408/92 e l'articolo 87 del trattato comunitario che farà perdere ai sardi il diritto acquisito.
L'Assemblea, infine, discuterà la mozione n. 9, Cassano, Vargiu, Pisano, Artizzu, Sanciu, Rassu, Liori, Paolo Terzo Sanna, Petrini, Atzeri, Milia, Licandro, Moro, Scarpa, Franco Cuccu, Diana, La Spisa, Capelli, Onida, Amadu, Randazzo, Oppi sulla mancata predisposizione del cosiddetto obbligo formativo, ovvero del programma degli interventi inerenti all'esercizio del diritto-dovere all'istruzione e formazione, finalizzato al conseguimento di una qualifica professionale entro il 18° anno di età da parte dei giovani in possesso della licenza media, previsto dalla legge 28 marzo 2003, n. 53.


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