CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII legislaturaL'indagine conoscitiva della Commissione agricoltura sui "problemi": prezzo del latte, lingua blu, peste suina. Necessarie nuove scelte politiche
Cagliari, 28 settembre 2004 - "Per uscire dalla crisi? Nuove iniziative politiche e scelte operative moderne". Domani mattina, la commissione Agricoltura del Consiglio regionale, presieduta da Alberto Sanna, riprenderà i suoi lavori per fare un pri-mo bilancio sui tre temi caldi che rendono pesante una situazione che è eufemistico giudicare difficile: prezzo del latte, lingua blu, peste suina. Problemi sui quali la Commissione ha lavorato alacremente, incontrando i rappresentanti degli operatori, degli industriali caseari, dei tecnici impegnati nella trasformazione e commercializzazione, delle organizzazioni professionali, dei consorzi di tutela. Argomenti sui quali la Quinta dovrà lavorare ancora molto, prima di riuscire a trovare le soluzioni idonee per fare uscire il settore da una crisi che rischia di decretarne il definitivo tracollo.
Un primo, sintetico bilancio lo ha fatto, però, il rappresentante della Copagri, Venan-zio Piras, il quale, con grande schiettezza ha detto che non si possono affrontare i problemi del settore zootecnico senza conoscere i dati esatti e, a proposito del latte, che "il prezzo lo fa chi ha i soldi, non certamente gli allevatori".
Le numerose audizioni, comunque, hanno permesso ai consiglieri della commissione Agricoltura di approfondire alcuni aspetti particolari, che vanno dall'esigenza di conoscere in maniera approfondita la realtà zootecnica ed agricola isolana, da qui l'utilità di un osservatorio delle produzioni, che permetta di programmare lavorando su dati"certi", alla necessità di diversificare le produzioni, cosa che gli operatori più attenti al mercato fanno da tempo, e di puntare sulla qualità.
Argomenti che saranno approfonditi, anche con altre audizioni o incontri, perché il comparto agricolo isolano presenta una miriade di realtà, dovute alle differenti con-dizioni ambientali, pedologiche e climatiche delle diverse zone della Sardegna.
La realtà del comparto agricolo, ha ricordato Alberto Sanna, presidente della Commissione, presenta una incredibile serie di sfaccettature, di diversità delle quali è necessario tener conto, se si vuole mettere a punto un programma di intervento che serva, realmente, a far invertire la rotta.
La crisi, in sostanza, può essere superata se il Consiglio, e la Regione, riusciranno a mettere a punto un programma di sviluppo che tenga conto delle esigenze dei mer-cati, della necessità di accrescere le esportazioni a prezzi maggiormente remunerativi.
La qualità e la tipicità delle produzioni, ha aggiunto Paolo Terzo Sanna, vice presi-dente della Quinta, sono caratteristiche "vincenti", sulle quali si deve puntare. E la qualità può permettere di "spuntare" prezzi maggiori ai produttori agricoli, ai trasfor-matori ed ai distributori; gli uni e gli altri, però, devono lavorare all'unisono ed essere attenti alle evoluzioni dei mercati, alle richieste dei consumatori.
Le capacità tecniche esistono, però è necessario elaborare un moderno progetto di sviluppo, anche per il comparto agricolo, prendendo esempio dagli altri paesi, alcuni dei quali hanno stabilito un tetto alle produzioni, altri hanno fissato rigidi disciplinari per i loro prodotti di qualità. Aspetti e prospettive che la Commissione agricoltura approfondirà nelle sue prossime sedute. (mc)
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