CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII legislaturaI casi dei centri di trapianto del fegato e dei maialetti "taroccati" discussi dalla commissione Sanità del Consiglio regionale
Cagliari, 21 settembre 2004 - I "casi" dei due centri di trapianto del fegato, che sa-rebbero dovuti essere istituiti in Sardegna, e l'importazione di maialetti "taroccati" dall'Olanda sono stati discussi dalla Commissione Santità del Consiglio regionale, presieduta da Pierangelo Masia.
La Settima, infatti, ha esaminato le due mozioni presentate, su questi argomenti, dai consiglieri Milia, Cappelli ed Oppi, per quanto riguarda i centri trapianto, e dal con-sigliere Atzeri per la vicenda dei maialetti importati dall'Olanda.
L'interpellanza Milia - Capelli - Oppi, sulla istituzione del Centro regionale trapianti presso l'Azienda ospedaliera Brotzu di Cagliari e sulla stipula di una convenzione tra la stessa Azienda Brotzu e l'Azienda San Giovanni Battista di Torino, che avrebbe fornito una consulenza chirurgica e di indirizzo trapiantologico, sembra superata dal-le ultime decisioni della Giunta regionale, tanto che il presentatore, Roberto Capelli, si è detto "parzialmente soddisfatto" della risposta dell'assessore Dirindin. La vi-cenda dei maialini, invece, è ancora del tutto aperta, perché Giuseppe Atzeri, l'esponente sardista che la ha riproposta, si è dichiarato assolutamente insoddisfatto delle dichiarazioni dell'assessore regionale.
L'istituzione di due centri di trapianto del fegato, hanno ricordato i presentatori della interpellanza, era stata decisa perché, a Cagliari, alcuni interventi erano già stati ef-fettuati, con successo, per la notevole preparazione tecnico-scientifica dell'équipe che opera in questo particolare, e delicato, settore. A Sassari stavano per essere realizzate le condizioni che avrebbero permesso di istituire, anche nell'ospedale Santissima Annunziata, un centro simile. L'Azienda sanitaria n. 1 di Sassari, a que-sto proposito, aveva a suo tempo raggiunto un accordo con il Politecnico Umberto I di Roma per una futura collaborazione.
La decisione di bloccare tutto e di stipulare le convenzioni con il centro di Torino, secondo gli interpellanti, aveva creato non poche perplessità, anche per gli elevati costi che le aziende ospedaliere sarde avrebbero dovuto sopportare.
Dubbi fugati dall'assessore Dirindin, che ha ricordato come sia stato istituito il solo centro trapianti dell'ospedale Brotzu, in attesa che l'azienda di Sassari raggiunga gli standard previsti per l'istituzione di una struttura simile. Quanto alle "convenzioni, non ne è stata firmata alcuna, perché tutto è ancora alla fase dei preliminari, delle "bozze".
In futuro, quindi, anche Sassari potrebbe essere dotata di una simile struttura d'avanguardia, ma non è da trascurare l'ipotesi che in Sardegna venga autorizzato un solo centro.
Molto, in sostanza, dipenderà dal numero dei trapianti, dalla preparazione delle è-quipes chirurgiche e dalla qualità delle strutture disponibili.
"Insoddisfacente", invece, la posizione della giunta per quanto riguarda la vicenda dei maialini "taroccati". "Questi animali arrivano in Sardegna in condizioni precarie e viaggiano senza osservare le norme sanitarie nazionali e comunitarie. I servizi sani-tari e quelli veterinari della Sardegna, inoltre, non sono in condizioni di"controllare l'arrivo di animali, che possono essere malati o infetti" e che causano, come avvenu-to in passato, gravissimi danni al patrimonio zootecnico isolano.
L'importazione di questi suinetti, ha aggiunto Giuseppe Atzeri, crea un grave danno all'immagine dei prodotti della Sardegna, è la prova che la nostra isola è assoluta-mente "indifesa", che vengono violate tutte le leggi in materia sanitaria e non vengo-no garantiti i diritti dei consumatori e dei produttori sardi di "porceddus".
Una posizione, ha ricordato Giuseppe Atzeri, segnalata anche in passato, ma che non ha portato ad interventi decisi ed efficaci.
Iniziative, ha risposto l'Assessore, che non potranno essere prese neanche ora, per-ché molte delle norme violate sono di competenza nazionale ed internazionale e la Regione non ha la potestà per intervenire in queste materie.
Però, hanno "consigliato" lo stesso Atzeri e gli ex assessori Oppi e Capelli, la regio-ne può intraprendere i necessari passi per chiedere maggiori controlli alle autorità governative ed europee, può avviare una campagna di sensibilizzazione perché i prodotti sardi siano tutelati e difesi, anche dalle organizzazioni dei produttori, può fa-re in modo che le strutture veterinarie regionali evitino il ripetersi di "arrivi incontrol-lati" di animali, di palesi "frodi" nei confronti degli ignari consumatori.
La Commissione, al termine della discussione delle due mozioni, "avvenuta in un cli-ma di propositivo confronto", come ha commentato il presidente Pierangelo Masia, nei prossimi giorni avvierà l'esame della manovra di assestamento del bilancio, per le parti di sua competenza, incontrando, giovedì mattina, lo stesso assessore Dirin-din. (mc)
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