CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII legislatura

Il presidente del Consiglio, on. Spissu, ha inaugurato a Pattada l'anno scolastico. "Un riconoscimento alle realtà dell'interno e un impegno del Consiglio a migliorare la qualità dei servizi nei piccoli centri". Parte dalla scuola il progetto di riscatto sociale ed economico


Cagliari, 20 settembre 2004 - "Inaugurare in un paese dell'interno (a Pattada) l'anno scolastico ha un valore simbolico: è il nostro impegno per dare voce alle realtà dell'interno dell'isola garantendo servizi di qualità per favorire la permanenza della gente ed evitare la piaga dello spopolamento. Pattada è la realtà emblematica di un paese che lotta per sopravvivere, ricca di cultura e di tradizioni, ma ancora povera d'occasioni di lavoro. La scuola è il primo passo di questa rivincita": lo ha detto questa mattina, intervenendo alla cerimonia inaugurale dell'Istituto comprensivo, il presidente del Consiglio regionale, on. Giacomo Spissu. Sua la scelta d'essere presente a Pattada, per sottolineare l'importanza che le zone interne "devono avere nel progetto di sviluppo della Sardegna".

Un anno scolastico "impegnativo", quello che si è iniziato oggi: lo ha definito così il dirigente scolastico Giovanna Racimolo, ricordando l'avvio di una riforma sicuramente difficile e non del tutto indolore. L'obiettivo della scuola è quello "di stare bene insieme", in un progetto che offra ai giovani possibilità d'affermazione.

Pattada conta, dalla materna alla media inferiore, 360 alunni. Il complesso scolastico è ampio e accogliente; la partecipazione dei genitori elevata e la professionalità degli insegnanti riconosciuta. Ci sono gli ingredienti necessari perché il progetto vada avanti anche per "conservare la memoria del territorio", come ha auspicato l'assessore della cultura, Gian Mario Manca. La scuola - ha precisato il sindaco, Antonello Deiosso - "deve funzionare come agenzia formativa" con la consapevolezza che "la vera, grande risorsa del territorio sono i ragazzi".

Sulle difficoltà dei piccoli centri, impegnati in una battaglia di sopravvivenza, si è soffermato il presidente Spissu, ricordando come da molti anni sia in atto una "fuga dai paesi dell'interno verso le coste", dove sono le maggiori città dell'isola e (si presume) una migliore qualità della vita. Molti territori sono poveri di "materie prime", ma la scuola diventa "un bacino minerario" in grado di generare risorse intellettuali; questa - ha aggiunto Spissu - è la vera sfida che anima chi ha a cuore il futuro dell'isola che, attraverso la cultura, deve difendersi dal pericolo della globalizzazione: "se avremo difficoltà a competere sui costi di produzione con paesi dove il costo del lavoro è molto più basso, potremo puntare sulla conoscenza per affermarci". Si tratta, tuttavia, di un investimento a lunga scadenza, del quale dobbiamo essere tutti consapevoli. Se la scuola italiana è un modello per molti paesi europei nonostante una riforma che genera "scompiglio e incertezza", la scuola sarda soffre d'alcune malattie che vanno coraggiosamente curate, "prima, fra tutte, la dispersione". Due ragazzi su tre non concludono il percorso scolastico col diploma; ciò dipende da molti fattori, ambientali e di prospettiva, ma i rimedi ci sono e bisogna metterli in pratica.

L'anno scolastico - ha ricordato il presidente del Consiglio regionale - s'inizia all'insegna di alcuni forti disagi, dalla carenza di organici a quelle "misure di razionalizzazione" annunciate dal governo: altro non sono che i tagli delle classi. Quest'ultimo - ha sottolineato - "è un problema gravissimo e il dirigente scolastico regionale, che spesso ragiona su dati numerici e statistiche, dovrebbe cominciare a preoccuparsi". La dispersione scolastica è una piaga, infatti, che va combattuta con grande impegno rappresentando "per le nostre comunità, uno spreco inammissibile".

Aula magna gremita da alunni (c'era anche chi oggi si è seduto per la prima volta in un banco. Auguri), genitori e insegnanti in un clima festoso di inizio di un progetto che durerà alcuni anni. L'on. Spissu ha visitato l'istituto, apprezzando le molte attività svolte. (adel)


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