CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII legislatura

"La Sardegna per crescere deve puntare sulla istruzione, cultura e ricerca". Il presidente del consiglio regionale alla cerimonia di consegna dei diplomi ai maturati dell'istituto agrario Duca degli Abruzzi di Elmas


Cagliari, 16 settembre 2004 - Non c'è futuro senza istruzione, cultura, ricerca, innovazione e la scuola ha un ruolo insostituibile in questo processo di evoluzione della società sarda. "La Sardegna può salvarsi, stare al passo, competere coi i fenomeni di evoluzione del mondo, solamente se miglioriamo la nostra conoscenza, sviluppiamo la ricerca, puntiamo con decisione sulla preparazione professionale. La competizione tra le diverse società è difficile, ma i più bravi, i più preparati riescono, in ogni caso, ad emergere, ad affermarsi".

Il presidente del Consiglio regionale, Giacomo Spissu, partecipando alla cerimonia della consegna dei diplomi ai giovani maturati dell'istituto agrario Duca degli Abruzzi, di Elmas, che si è svolta, nella mattinata, nell'aula magna del grande complesso (trentacinque ettari, con aule, laboratori, impianti di trasformazione, immersi nel verde dei frutteti, degli oliveti, delle vigne, tra i campi lavorati o pronti ad esserlo, "un campus" più che un plesso scolastico) ha voluto ricordare come anche la Sardegna, non ricca di risorse naturali, alle prese con le difficoltà che la congiuntura internazionale accentua nelle realtà economiche meno sviluppate, "può competere con i più forti solamente accrescendo la conoscenza, puntando sulla ricerca".

Ne sono una prova i brillanti risultati che gli operatori isolani hanno ottenuto nei settori più evoluti, ed anche l'agricoltura lo è. Gli oli, i vini, molti prodotti del comparto agricolo sardo sono ormai di notevole qualità e si stanno affermando sui più selettivi e competitivi mercati mondiali.

"Si deve investire molto nella sperimentazione, nella preparazione, nella formazione culturale delle giovani generazioni, ha aggiunto Spissu. I giovani impegnati negli studi devono essere sostenuti, devono essere messi in condizione di apprendere ed approfondire le loro conoscenze in ambienti moderni e confortevoli, devono poter andare a fare ricerca ed esperienza anche all'estero. Contemporaneamente, si devono preparare le condizioni migliori per favorire il loro ritorno nella nostra isola".

La Regione, in passato, ha promosso iniziative interessanti; l'ampliamento della comunità europea impone, però, scelte e decisioni più moderne ed incisive.  "E la Regione è decisa ad investire molto" nel campo del sapere. Sono numerosi quelli che si sono affermati fuori dai confini dell'Isola, perché le capacità intellettuali non fanno certo difetto ai sardi. Le possibilità di "esportare sapere e professionalità, quindi sono reali" ed i nuovi Paesi della Unione Europea, gli Stati divisi dal nostro dal mare hanno "bisogno" di grandi professionalità per crescere rapidamente, per sviluppare realtà economiche e sociali che hanno ancora grandi potenzialità inespresse".

"La scuola? Ha un ruolo, una missione insostituibile". L'istituto agrario duca degli Abruzzi, nella sua storia ultracentenaria, ha mostrato grande capacità di educare, formare giovani che hanno saputo "crescere, diventare uomini di grande preparazione, di notevole sapere e di affermarsi nei diversi settori".


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