CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII legislaturaLa riforma federalista del governo penalizza le Regioni a statuto speciale. Dichiarazione del presidente del Consiglio, on. Spissu, sul vertice delle Regioni autonome a salvaguardia delle prerogative degli statuti.
Cagliari, 4 agosto 2004 - La riforma federalista penalizza le Regioni a statuto speciale. Lo afferma il presidente del Consiglio, on. Giacomo Spissu, condividendo la "forte preoccupazione" con i colleghi delle Regioni e delle province autonome di Trento e Bolzano, riunitisi ieri a Trieste per valutare gli effetti di un disegno di legge - approvato il 26 luglio dalla Commissione affari costituzionali della Camera - "confuso e non privo di contraddizioni", che svilisce i principi fondamentali dell'autonomia regionale..
In particolare, in un ordine del giorno proposto anche dalla Sardegna, i presidenti rilevano che l'automatica applicazione della riforma alle Regioni speciali e alle Province autonome, modifica "in modo implicito ed immediato" i loro statuti "anche con sacrificio delle condizioni di particolare autonomia gią possedute"; svilisce le garanzie procedimentali in base alle quali le modifiche degli statuti speciali "richiedono la consultazione delle assemblee legislative" non prevedendo neppure alcuna forma di consultazione; restringono gli spazi in materia di tutela della salute.
Essendo agganciate al Senato federale (ben lontano, peraltro, da una connotazione di Camera delle Regioni mentre la Camera dei deputati diventerą affatto impermeabile agli interessi territoriali) per la con testualitą delle elezioni, la durata e l'anticipato scioglimento delle Assemblee non dipende pił da una loro decisione, ma dalla durata dello stesso Senato federale.
Anche l'introduzione del controllo di merito su leggi regionali da attivarsi in presenza di lesione dell'interesse nazionale, costituisce un forte arretramento rispetto alla riforma del 2001 dando della nozione di interesse nazionale un'interpretazione discrezionale, tanto pił pericolosa in quanto presa in assenza del coinvolgimento delle Regioni. In sostanza - sottolinea l'on. Spissu - il governo si riappropria di una "clausola di supremazia" che mortifica la specialitą degli statuti, la cui ragion d'essere ha profonde radici storiche, culturali, economiche e sociali.
Il presidente Spissu ha assunto l'impegno, d'intesa con i colleghi di Friuli Venezia Giulia, Sicilia, Val d'Aosta, Trento e Bolzano, di intraprendere, con la ripresa dei lavori parlamentari a settembre, "un'azione a tutela delle prerogative delle autonomie speciali, anche con una specifica iniziativa del Consiglio regionale sardo", che introduca i correttivi necessari a salvaguardia delle discipline statutarie che governano le condizioni delle autonomie speciali. (adel)
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