Nota stampa
della seduta n. 407 antimeridiana del 4 maggio 1999
Il Consiglio regionale ha ripreso i suoi lavori sotto la presidenza dell'on. Gian Mario Selis, e dell'on. Salvatore Zucca.
In apertura di seduta sono state date le comunicazioni relative a:
Nell'aprire i lavori il presidente ha comunicato che il Governo ha rinviato la legge regionale 25 marzo 1999 - Costituzione dell'Azienda speciale per la lotta contro le talassemie ed altre malattie disgenetiche.
Il Presidente ha quindi ricordato che secondo gli accordi raggiunti dalla Conferenza dei capigruppo verranno posti in discussione gli articoli e gli emendamenti della Proposta di legge di tutela paesisticaPL n. 174 - 487 - 494 e DL 497
"Tutela paesistica".Messo in votazione l'emendamento aggiuntivo all'articolo 1 è stata contestata la mancanza del numero legale e il Presidente ha aggiornato la seduta alle ore 10,20.
Dopo la sospensione dei lavori per un ora a termine di regolamento, il consiglio ha nuovamente votato, a scrutinio segreto, il primo emendamento dell'art. 1 del provvedimento.
Essendo venuto a mancare il numero legale, in ossequio alle decisioni della Conferenza dei capigruppo, il provvedimento sulla tutela paesistica è stato accantonato e si è cominciato l'esame del disegno di legge n. 470 denominato "Diga cantoniera".Disegno di legge n. 470 "anticipazione
finanziaria per l'entrata in esercizio
della Diga cantoniera sul Tirso".Il provvedimento consente di indennizzare con nove miliardi di lire, a titolo transattivo, l'ENEL, concessionario degli impianti idroelettrici delle dighe di Busachi e Santa Chiara. La somma sarà a carico, per 6 miliardi, della Regione e per altri 3 miliardi del Consorzio di bonifica dell'Oristanese, che dovrà anche procedere allo smantellamento degli impianti ed alla apertura dei varchi nella diga di S. Chiara.
In pratica con questo provvedimento si darà l'avvio effettivo al sistema di invaso che non pochi vantaggi porterà all'economia agricola dell'Alto oristanese ed all'autonomia di gran parte della Sardegna centro meridionale in materia di approvvigionamenti idrici.L'on. Diana (Progr. Fed.), intervenendo sull'ordine dei lavori, ha chiesto il reinserimento del progetto di legge sui PTP, dato che probabilmente il numero legale è ripristinato.
Intervenendo sull'argomento, l'on. Bonesu (PSd'Az.) ha da parte sua espresso giudizio contrario ricordando i precedenti accordi della Conferenza dei capigruppo.
Ha successivamente preso la parola l'on. Vassallo (Misto - R.C.) che ha da parte sua sostenuto la richiesta del consigliere Diana.
Illustrando la posizione dell'esecutivo, l'assessore Cogodi ha sottolineato la necessità di riprendere l'esame dei Piani territoriali paesistici perché, per "un mero disguido", alcuni consiglieri non hanno potuto prendere parte alle operazioni di voto.
Le decisioni adottate in sede di capigruppo in aula devono essere rispettate. Il capogruppo di F.I., on. Pittalis, ha confermato che "la forma è anche sostanza" ed ha ricordato come sui PTP il numero legale sia mancato ben due volte.
Gli accordi prevedevano l'esame di un altro punto all'ordine del giorno, in caso di bocciatura del testo unificato per i Piani territoriali paesistici, bocciatura confermata in ben due votazioni. È il caso di passare agli altri provvedimenti all'ordine del giorno, particolarmente importanti ed attesi, come quello sulla istituzione dell'Ente unico forestale.Chi ha affermato che l'Aula è sovrana dice il vero. Ma il capogruppo di A.N. on. Masala ha sottolineato come l'aula si sia espressa ben due volte in modo negativo. D'altro canto lo stesso assessore Ballero aveva chiesto la sospensione dell'esame di questo provvedimento.
È stata la maggioranza, quindi, a far sospendere quell'esame ed è stata sempre la maggioranza, che tale deve essere in Aula e non nei corridoi, a fare mancare il numero legale su un provvedimento del quale ora vuole, invece, l'esame e l'approvazione. Masala ha concluso chiedendo il passaggio all'esame del secondo punto all'ordine del giorno dei lavori concordato in sede di conferenza dei presidenti dei gruppi.L'on. Cugini (Progr. Fed.) riconoscendo giuste e motivate le argomentazioni dell'opposizione ha tuttavia invitato a rispettare l'ordine dei lavori stabilito dalla Conferenza dei capigruppo.
L'on. Piras (Ppi), concordando con la richiesta dell'assessore Cogodi, ha richiesto che venga riproposto l'esame del provvedimento sui PTP e degli altri altrettanto importanti provvedimenti all'ordine del giorno.
L'on. Petrini (Misto) ha fatto rilevare che il far mancare il numero legale con l'abbandono dell'Aula, da parte dell'opposizione non è comportamento corretto e dimostra la volontà di voler intralciare il buon andamento dei lavori. Questa dichiarazione ha provocato le reazioni dell'opposizione ed il Presidente Selis è dovuto intervenire per sedare le tensioni createsi.
Continuando l'on. Petrini ha detto che l'Aula è sovrana e può decidere se proseguire nell'esame del provvedimento sui piani territoriali paesistici.Intervenendo sull'argomento, l'on. Balia ha sottolineando che la normativa sui PTP è sicuramente importante e sarebbe doveroso che l'Aula la discutesse. Tuttavia, ha proseguito, non si possono non rispettare gli accordi già assunti, perché oltretutto si rischierebbe di proseguire le sedute in modo probabilmente sterile. Ha quindi proposto che si proceda con l'ordine del giorno programmato, invitando le opposizioni a consentire successivamente l'esame del PTP.
Il presidente Selis, a conclusione del breve dibattito, ha ricordato l'andamento dei lavori fin qui svolti e le determinazioni assunte dalla Conferenza dei capigruppo. Pertanto occorre attenersi ad esse e proseguire con l'ordine del giorno annunciato in avvio di seduta. Successivamente una ulteriore riunione della Conferenza dei capigruppo potrà eventualmente decidere il proseguo dei lavori consiliari.
Ripreso l'esame dell'annunciato disegno di legge n. 470, l'on. Bonesu (PSd'Az.) ha detto che ancora una volta la Regione deve intervenire con proprie risorse perché il Governo centrale ha disatteso le promesse circa la soluzione del problema idrico in Sardegna. Ha ricordato che due anni or sono si è svolta una esaltante inaugurazione della diga con la presenza addirittura del Capo dello Stato.
Quanta e quale sia la considerazione della quale gode la Sardegna, da parte del Governo centrale, è stata sottolineata dall'on. Balletto (F.I.). Il Governo infatti non dà i soldi necessari per far funzionare gli invasi realizzati con grandi sacrifici finanziari e la Regione deve intervenire, con fondi propri, per sollevare "altri dalle loro responsabilità".
Ma non è giusto che i politici isolani, la Giunta regionale sbandierino con grande clamore risultati ed iniziative di nessun conto. Nella diga del Tirso, inaugurata con spiegamento di forze e con l'arrivo del Capo dello Stato, non viene invasata neanche una goccia d'acqua.
È giusto, quindi, finanziare questo provvedimento, ha aggiunto Balletto, ma è giusto sottolineare l'inefficienza della classe politica sarda, incapace di governare la realtà sarda e di far rispettare al governo i suoi impegni. Comunque Balletto si è dichiarato favorevole alla diga ed al provvedimento con il quale si vuole finanziare il suo completamento.L'on. Casu (F.I.) in riferimento al progetto di legge, ha espresso la necessità che ci si avvii ad un pieno utilizzo della importante struttura, che andrebbe a beneficio di un importante settore economico quale l'agricoltura, ed ha ricordato a questo proposito la situazione di svantaggio dell'agricoltura sarda rispetto alle altre realtà del mercato. In conclusione, ha ribadito che lo sforzo finanziario richiesto vale realmente il beneficio che ne risulterebbe.
L'assessore del Bilancio Scano, premesso che non c'è motivo per creare tensioni politiche su questo argomento ("un'opera che porterà soltanto vantaggi alla Sardegna") ha sollecitato l'approvazione del provvedimento.
Il Presidente ha quindi posto in votazione il passaggio all'esame dell'articolato e dei nuovi emendamenti, che è stato approvato. Nel corso del dibattito sono intervenuti, anche più volte, gli onorevoli Vassallo (R.C.), Secci (Ppi - relatore), Scano (assessore Bilancio), Bertolotti (F.I.), Frau (A.N.), Bonesu (PSd'az.), Sanna G. (PSd'Az.), Biggio (A.N.), Cugini (Progr. Fed.).
Concluso l'esame del testo il Consiglio ha votato il provvedimento nella sua interezza. Questo il risultato:
Presenti 49
Votanti 48
Si 48
Astenuti 1.
Il Consiglio approva.Disegno di legge n. 457
Istituzione dell'Ente Foreste DemanialiIl Consiglio ha quindi iniziato l'esame del disegno di legge n. 457, presentato dalla Giunta regionale per l'istituzione dell'Ente Foreste Demaniali. Il provvedimento, partendo dagli studi fatti in questi ultimi anni in materia di gestione ambientale, prevede una sostanziale modifica degli Enti che attualmente operano nell'interessante anche se difficile mondo della forestazione e della gestione dei boschi esistenti.
Il disegno di legge, partendo proprio dai particolari rapporti esistenti tra territorio e forestazione, ipotizza la realizzazione di un unico ente regionale al quale affidare la gestione del patrimonio boschivo pubblico ed i necessari interventi per il suo progressivo accrescimento. In Sardegna l'attività forestale pubblica interessa quasi 175 mila ettari, 124 mila dei quali gestiti dall'Azienda forestale e poco più di 50 mila dagli ispettori forestali, da lavoro ad oltre 5.200 persone.
Il settore, tra l'altro, è regolato da norme ormai superate, mentre il patrimonio boschivo ambientale ha bisogno di leggi moderate, efficienti, efficaci.
Il patrimonio ambientale ha, infatti necessità di operazioni che sarà possibile effettuare quando entrerà in vigore questo provvedimento, messo a punto proprio per permettere interventi rapidi e massicci sull'importantissimo settore.
Il DL prevede una dotazione finanziaria, per il primo anno, di oltre 210 miliardi, che sarà necessario incrementare per dare risposte alle notevoli e crescenti esigenze del settore.
Il disegno di legge, con un notevole coinvolgimento delle comunità locali, prevede la elaborazione di un piano pluriennale di forestazione; nuovi strumenti di gestione del settore; una profonda riforma del comparto forestale; l'istituzione di un ente unico nell'ambito della riforma generale della Regione autonoma della Sardegna, la ristrutturazione e l'ampliamento delle competenze dell'Azienda Foreste demaniali della Regione sarda, l'utilizzo delle potenzialità economiche dell'ente, lo snellimento delle procedure burocratiche necessarie per chi opera nel settore forestale, il ripristino dei compiti propri dell'Assessorato della Difesa dell'Ambiente e degli ispettorati ripartimentali; nuove possibilità di operare nel complesso sistema ambientale.
Ai 45 articoli del disegno di legge, ai quali è allegata una tabella sulla organizzazione interna tecnico-funzionale, sono stati presentati 92 emendamenti: 80 dall'on. Manunza, 10 dalla Giunta regionale, 2 da esponenti di A.N.Il capogruppo dei Popolari on. Marteddu ha sottolineato che la relazione presentata dalla Giunta regionale è articolata e ben motivata. Le Commissioni Prima e Quinta hanno espresso ii loro pareri su un provvedimento che è certamente complesso anche per le risorse che mette in moto.
L'istituzione dell'ente unico significa mettere in piedi un sistema organizzato che porterà benefici all'isola ed in particolare al patrimonio boschivo; ma non solo: avrà risvolti positivi anche dal punto di vista dell'economia nel suo complesso. È augurabile, pertanto, ha concluso Marteddu, che questo Consiglio consegni alla prossima legislatura una riforma auspicata e necessaria.Il disegno di legge è stato analizzato anche dall'on. Bonesu (PSd'Az.), il quale si è particolarmente soffermato sulla necessità di organizzare nel migliore dei modi gli interventi in campo forestale ed ambientale. I danni idrogeologici, ad esempio, sono notevoli proprio perché spesso mancano le necessarie operazioni conservative dei boschi esistenti.
In questo settore operano alcuni enti ed Aziende e il testo proposto dall'esecutivo ha proprio come scopo principale quello di occupare in un unico organismo quelli già esistenti e di prevedere le dotazioni finanziarie necessarie per far funzionare nel modo migliore il nuovo Ente regionale.
Il testo in esame è senza dubbio perfettibile, ha aggiunto Bonesu, ma il futuro della Sardegna passa anche attraverso il recupero e la valorizzazione della sue ricchezze boschive e naturalistiche. Ed è giusto che questa valorizzazione venga garantita anche con l'istituzione di un nuovo ente che può permettere una reale razionalizzazione degli interventi in questo particolarmente importante settore.L'on. Marrocu (Progr. Fed.) ha ricordato le incongruenze della vecchia legislazione che vengono superate da questo provvedimento. Ha poi detto che investire centinaia di miliardi in un settore delicato come quello delle forestazione significa fare della Sardegna un'isola verde ed un esperimento che forse è l'unico nel mondo.
C'è una novità nel provvedimento: quello di mantenere la disciplina privatistica del lavoro, fatto estremamente positivo e innovativo.Un riferimento preciso alla forestazione in Sardegna, alla necessità di recuperare i boschi percorsi dal fuoco era stato fatto dall'on. Montis (Misto - PDCI)) nella seduta inaugurale di questa legislatura. E lo stesso tema è stato riaffrontato da Montis il quale ha auspicato che il tema della forestazione, del recupero dei boschi, venga affrontato con maggiore impegno nella prossima legislatura.
Con questa legge si potrà intervenire su 200 mila ettari di terre pubbliche. Ma in Sardegna esistono 530 mila ettari di terre in mano ai Comuni ed agli altri enti locali. Con risorse finanziarie adeguate, intervenendo in modo moderno ed efficace nel settore della forestazione, che deve interessare anche i terreni dei privati, si potrebbero creare moltissimi nuovi posti di lavoro, nuova ricchezza, per trasformare la Sardegna in una bellissima isola verde.
Montis, concludendo il suo intervento, ha auspicato la sollecita approvazione del disegno di legge in esame ed ha anticipato il proprio voto favorevole.L'on. Pittalis (F.I.) dopo aver detto che il provvedimento è importante soprattutto per l'occupazione e per la salvaguardia del patrimonio boschivo, ha ricordato che F.I. ha dato il suo contributo politico, in sede di commissione, nella fase di esame del disegno di legge della Giunta regionale.
Secondo Pittalis alcuni emendamenti presentati dalla Giunta introducono delle novità e correggono in meglio il provvedimento "che va nella direzione giusta e approderà come un complesso normativo di estremo interesse".
Concludendo, Pittalis ha sottolineato che, tuttavia, da parte della Giunta si è evidenziata una certa approssimazione laddove si prevede la dotazione organica. A giudizio di F.I. sarebbe opportuno prevedere una tabella con dati precisi sugli organici e sulle assunzioni fatte e da farsi.
Il suo gruppo, ha detto, sosterrà il provvedimento.Il provvedimento, trasmesso dalla Giunta lo scorso mese di settembre, è stato esaminato ed approfondito con grande cura dalla Prima Commissione consiliare. Il presidente della Commissione Autonomia, on. S. Sanna (Progr. Fed.) ha voluto ricordare come il provvedimento non abbia particolare valenza solo nel settore della forestazione, ma rivesta notevole importanza perché in grado di intervenire nel più vasto comparto della tutela e valorizzazione della "risorsa ambientale regionale".
Sanna, dopo aver ricordato il lavoro svolto dalla Commissione, ha sottolineato come qualche riserva sia stata fatta solo dall'on. Manunza, il quale ha presentato anche numerosissimi emendamenti.
Il testo licenziato dalla Commissione è senza dubbio perfettibile, ha aggiunto Sanna, e nella prossima legislatura questo stesso provvedimento potrà essere migliorato in sede di prima applicazione. Qualche perplessità esiste, ha aggiunto Sanna, per ciò che riguarda il personale e la gestione del patrimonio dell'Azienda foreste demaniali. Gli emendamenti proposti dalla Giunta non sembrano, tra l'altro, in grado di far superare queste perplessità. Sarà necessario, quindi, un loro rapido esame in Commissione per cercare una sintesi che tenga conto delle posizioni emerse nel corso dei lavori preparatori.
Concludendo il suo intervento, Sanna ha voluto ricordare come la Prima Commissione ed il Consiglio abbiano licenziato, tra l'altro, due grandi testi di riforma: quello dell'amministrazione regionale e quello dell'istituzione dell'Ente unico forestale. Un risultato qualitativo e quantitativo di notevole interesse, ottenuto da "consiglieri asini" che hanno fatto molto di più dei loro predecessori di altre legislature.L'assessore all'Ambiente Onida, ha esordito esprimendo viva soddisfazione per il fatto che il provvedimento è approdato alla discussione in Aula e sottolineando che il testo finale, così come è stato esitato dalle Commissioni consiliari, è stato approfondito e utilmente snellito, in modo da rendere più trasparente ed efficaci i provvedimenti adottati.
Nel puntualizzare alcune parti del provvedimento di legge giudicati di particolare rilevanza, Onida ha illustrato il senso ed il significato degli emendamenti presentati dalla Giunta, in particolare per quanto riguarda il rapporto di lavoro con i dipendenti.
Onida ha quindi sottolineato la valenza politica del provvedimento, che tende a valorizzare ed incrementare il lavoro importante e significativo svolto finora dall'Azienda foreste demaniali.
Si è quindi avviato a conclusione sottolineando che la realizzazione del nuovo ente di forestazione potrà gettare le basi per una ulteriore valorizzazione delle risorse ambientali e per una ulteriore crescita economica.
Il Consiglio riprenderà i lavori
questo pomeriggio alle ore 17