Nota stampa
della seduta n. 406 antimeridiana del 30 aprile 1999
Il Consiglio regionale ha ripreso i suoi lavori sotto la presidenza dell'on. Gian Mario Selis, quindi dell'on. Salvatore Zucca.
Dopo le comunicazioni di rito del Presidente è intervenuto sull'ordine dei lavori l'on. Petrini (Misto) per chiedere che venga iscritto all'ordine del giorno il provvedimento sulle Fondazioni, strumento fondamentale per lo sviluppo della cultura.
Anche l'on. Falconi (Progr. Fed.) intervenendo sull'ordine dei lavori ha chiesto l'inserimento all'o.d.g. del progetto di legge n. 441 sull'Artigianato che è di particolare importanza ed urgenza.
Il Presidente ha ribadito che se c'è la volontà del Consiglio regionale qualsiasi argomento già definito dalle Commissioni può essere portato in Aula e discusso. Ma condizione essenziale è, come già detto ieri, l'assicurazione da parte dell'Assemblea di garantire la presenza del numero legale.
D.L. n. 522 "Norme autorizzative alla
partecipazione della Regione alla missione
umanitaria in favore dei profughi del Kosovo".Il provvedimento intende promuovere la partecipazione della Regione agli aiuti in Kosovo attraverso un intervento operativo e finanziario diretto che dovrà essere approvato dalla Giunta Regionale. Attraverso l'impiego di uomini e mezzi si intende così dare vita ad un nucleo attivo e operativo fuori dai confini nazionali per un efficace intervento assistenziale, come sollecitato dagli organi dello Stato alle Regioni attraverso il Dipartimento della Protezione civile.
Tale intervento operativo diretto sarà possibile grazie agli accordi fra il nostro Paese e l'Albania, nazione che dovrebbe ospitare tale missione umanitaria e sarà posto in essere grazie anche alla collaborazione delle organizzazioni del volontariato.
Si prevede di organizzare e coordinare un modulo assistenziale logistico-sanitario, dotato di mezzi, attrezzature materiali e volontari. Il costo dell'intervento sarà di un miliardo e settecento milioni.L'on. Montis (PDCI) ha illustrato le finalità del disegno di legge e lo spirito di solidarietà che le ha motivate. Ma ha anche aggiunto che questa solidarietà concreta deve essere rivolta non solo alle popolazioni del Kosovo, ma anche a quelle della Serbia: nelle guerre infatti le vittime non hanno partito o bandiere; sono vittime da qualsiasi parte esse si trovino. Ha ricordato anche che altre regioni italiane stanno promuovendo iniziative legislative a favore dei profughi.
Questo provvedimento giunge in Aula perché tutti i Capigruppo erano d'accordo sulla necessità di esaminarlo ed approvarlo, in tempi brevi e senza modifiche. Il capogruppo del Partito Sardo d'Azione, Salvatore Bonesu, ha confermato l'adesione del suo gruppo a questa iniziativa.
Ma, ha aggiunto Bonesu, porre sullo stesso piano l'aggredito e l'aggressore non è certamente possibile. Gli abitanti del Kosovo non stanno abbandonando volontariamente la loro terra.
L'intervento dell'on. Montis e la sua proposta di modificare sostanzialmente il provvedimento in esame potrebbe, quindi, costringere il PSd'Az a ritirare la sua adesione a questo progetto di legge.Intervenendo nella discussione generale, Vassallo (Misto-Rif.) ha espresso aspre critiche alle affermazione dell'oratore precedente, che a suo giudizio si configurano come strumentalizzazioni del tutto gratuite. Ha espresso la necessità di attuare gli interventi previsti dal progetto di legge, senza aprire un dibattito di merito che potrebbe portare molto lontano, quanto a responsabilità e cause del conflitto in atto.
La missione umanitaria è giusta e deve essere portata avanti. L'onorevole Diana (Progr. Fed.), in un suo breve intervento, ha sottolineato come i sardi che parteciperanno alla missione umanitaria interverranno per portare sollievo a chi soffre, senza distinzione di appartenenza a questa o a quella "parte".
L'on. Casu (F.I.) ha parlato a favore delle popolazioni kosovare ed ha definito astratta ed impraticabile la tesi dell'on. Vassallo, anche perché non esisterebbero possibilità materiali per coordinare iniziative assistenziali con le popolazioni serbe. "Milosevich è un pazzo e l'estrema ratio per fermarlo non poteva che essere il bombardamento aereo, con tutto ciò che una guerra comporta".
L'on. Petrini (Misto-R.I.) parlando sull'argomento ha voluto sottolineare che chiunque sta soffrendo in questo momento a causa della guerra merita la solidarietà, e più che mai i feriti di entrambe le parti devono essere aiutati a livello sanitario. Per questo si associa alle espressioni di solidarietà anche per le vittime dei bombardamenti.
L'assessore dell'Ambiente Pasquale Onida, parlando a nome della Giunta, ha affermato che l'iniziativa nasce in linea con le attività umanitarie messe in essere dal Governo e con le politiche nazionali in tal senso. Trattandosi di attività internazionali e non avendo la Sardegna competenze primarie in tali materie bisogna attenersi strettamente, pena il possibile rinvio del provvedimento da parte del Governo, alle direttive generali del Governo centrale.
Conclusa la discussione generale e votato il passaggio all'esame del testo e degli emendamenti collegati, il Consiglio ha dibattuto sul merito del provvedimento. Sono intervenuti Bonesu (PSd'Az); Montis (PDCI).
Infine la votazione finale. La legge è stata approvata all'unanimità.
Proposta di legge n. 174 (Bonesu); PL n. 487 (Ladu);
PL n. 494 (Balia, Manchinu, La Rosa, Dettori);
DL n. 497 (Giunta). Tutela paesistica delle coste
della Sardegna. Pianificazione paesistica.
Misure di salvaguardia paesistico-ambientale.La discussione generale sul provvedimento (testo unificato delle varie proposte) si era conclusa nei giorni scorsi per cui, riprendendo l'argomento, il Consiglio ha votato ed approvato il passaggio all'esame dell'articolato e dei numerosi emendamenti (25) ad esso collegati.
Nel corso del dibattito sono intervenuti, anche più volte, gli onorevoli Bonesu (PSd'az.), Bertolotti (F.I.), Usai P. (Progr. Fed. - relatore), Cogodi (assessore agli Enti locali), Diana (Progr. Fed.).
Nel corso della votazione, a scrutinio segreto, dell'emendamento n. 8, presentato dagli onorevoli Bertolotti e Masala, è mancato il numero legale. La seduta è stata sospesa ed il presidente Zucca ha convocato i capigruppo per decidere sul proseguo della tornata consiliare.
Al termine della Conferenza dei capigruppo, protrattasi per lungo tempo, il Presidente Selis ha comunicato all'Assemblea sull'ordine del giorno deciso e sul metodo da seguire nel proseguo dei lavori.
L'accordo dei capigruppo prevede la sospensione della seduta e la convocazione del Consiglio per martedì alle ore 10.
Martedì si dovrebbero riprendere i lavori con i progetti di legge sulla tutela paesistica e sui Piani territoriali paesistici. Se venisse a mancare il numero legale, si accantonerà il provvedimento per passare all'esame del progetto di legge sull'invaso della Diga Cantoniera. Se l'Assemblea non garantirà, anche in questo caso, il numero legale, il Consiglio dovrà esaminare il disegno di legge sull'Ente unico del Flumendosa (provvedimento estremamente complesso e ricco di ben 80 emendamenti).
Stesso criterio per questo argomento: in mancanza del numero legale l'attività legislativa sarà definitivamente conclusa e si darà corso ai discorsi di chiusura della XI legislatura.
I lavori riprenderanno
Martedì 4 maggio alle ore 10.