Nota stampa
della seduta n. 396 pomeridiana del 21 aprile 1999


Il Consiglio regionale riunito sotto la presidenza dell'on. Sergio Milia, quindi dell'on. Gian Mario Selis, ha proseguito l'esame della parte seconda della Proposta di legge n. 429 sul riordino del personale regionale.

Esame della PL 249, parte seconda, Balia,
Degortes, Manchinu. Sanna S., Marteddu.
Modifiche alla legge regionale 13 novembre
1998 n. 31 (Disciplina del personale regionale
e dell'organizzazione degli uffici della Regione),
assunzione delle funzioni dei centri di servizi
culturali ed altre norme in materia di personale.

Il Consiglio ha proseguito l'esame della seconda parte della proposta di legge 429, sul riordino della struttura amministrativa regionale. Nella mattinata i lavori si erano conclusi con l'approvazione dell'art. 15 /septies. I lavori sono quindi ripresi con l'esame dell'articolo 15/octies, al quale sono stati presentati numerosi emendamenti dalle diverse parti politiche. Sono intervenuti, anche più volte, gli onorevoli: Balletto (F.I.), Bonesu (PSd'Az.), Pittalis (F.I.), Loddo (assessore agli Affari generali), Schirru (Progr. Fed. - relatrice), Biancareddu (F.I.), Petrini (Misto), presidente Selis, Zucca (Progr. Fed.), Milia (F.I.), Piras (Ppi), Lorenzoni (Ppi), Macciotta (Misto).

Nel corso della discussione di un emendamento presentato dall'on. Lorenzoni, che proponeva la creazione di uffici stampa nei gruppi consiliari, il dibattito si è spostato su analogo argomento, ma riferito all'Ufficio stampa del Consiglio.

È stato l'on. Pittalis (F.I.) a sollevare la questione richiedendo spiegazioni al presidente Selis circa la nomina del suo addetto stampa a responsabile del servizio. "Ritengo che il Presidente voglia eliminare questa ombra che, se non chiarita, ha detto, avrebbe il sapore di operazione elettoralistica".

L'on. Selis ha subito replicato affermando che non di nomina definitiva si tratta ma di reggenza temporanea, motivata dal fatto che l'Uffucio stampa era da tempo senza guida. Ha precisato inoltre che l'argomento era stato più volte portato all'attenzione dell'Ufficio di presidenza e che, non essendosi mai presa una decisione, aveva lui stesso provveduto alla nomina del suo addetto stampa, già in forza all'Ufficio stampa, sulla base di una attenta valutazione dei curricula dei giornalisti in organico al servizio. Dunque nessun intento elettoralistico ma solo la necessità di riordinare, in via provvisoria, l'attività dell'Ufficio stampa. La nomina definitiva, ha concluso, sarà materia del nuovo Ufficio di presidenza e del nuovo Consiglio.

Milia (F I ) è allora intervenuto per dichiarare che l'argomento della nomina non è stato mai portato ufficialmente all'attenzione dell'Ufficio di presidenza: "eravamo contrari a che si facesse qualsiasi nomina prima della conclusione della legislatura".

Al che il presidente Selis ha replicato che, dopo aver soprasseduto a lungo, ha dovuto, per esigenze dettate dalla necessità di un buon funzionamento del servizio stampa, provvedere a nominare un responsabile per un periodo di pochi mesi. "Tra l'altro, ha aggiunto, rinunciando all'addetto stampa personale".

L'on. Pittalis, dopo aver riconosciuto al presidente Selis una correttezza esemplare nell'esplicazione delle sue funzioni per tutto il corso della legislatura, ha però insistito sul fatto che la nomina sarebbe dovuta essere di stretta pertinenza dell'Ufficio di presidenza.

Nel dibattito sono intervenuti anche l'on Petrini (Misto) per affermare che il Consiglio avrebbe voluto volentieri fare a meno di assistere ad "incidenti di questo tipo"; Biancareddu (F I) per ricordare quanto giusta fosse la sua richiesta di dimissioni di Selis dalla presidenza del Consiglio in quanto, come cadidato alla presidenza della Regione, non più in grado di garantire la posizione di "super partes"; ed infine di Zucca (prog. Fed.) che ha sostenuto la inaccettabilità dell'assunto di Biancareddu in quanto la Costituzione consente l'istituto dell'elettorato attivo e passivo.

A conclusione del breve ma acceso dibattito, sono anche intervenuti il sardista Bonesu ("l'argomento deve essere riportato alla sede appropriata e cioè all'Ufficio di presidenza"), il popolare Piras ( "da parte di Selis si è sempre rispettata la trasparenza") ed infine lo stesso presidente Selis ("ho sempre seguito il metodo della grande convergenza su ogni decisione del Consiglio, ed anche in questo caso ho seguito gli stessi criteri").

Chiuso l'"incidente" si è ripreso il dibattito sul provvedimento di legge in discussione. Al penultimo articolo della proposta di legge, il I5 undecies, sono allegati ben 43 emendamenti. La prosecuzione, data l'ora tarda, è stata rinviata a domani mattina.


I lavori del Consiglio riprenderanno
domattina alle ore 10.