Nota stampa
della seduta n. 383 antimeridiana del 24 marzo 1999
Il Consiglio regionale ha ripreso i suoi lavori sotto la presidenza dell'on. Gian Mario Selis
Documento n. 59 - Risoluzione sulla crisi
del comparto agricolo e dell'allevamento
ovino e caprinodella SardegnaIl Consiglio ha proseguito l'esame della risoluzione approvata dalla Commissione Agricoltura sulla crisi del comparto ovi-caprino.
Nella seduta pomeridiana di ieri si era conclusa la discussione generale e l'ordine del giorno dei lavori dell'Aula prevede, per la seduta antimeridiana odierna, la replica della Giunta e la votazione finale del documento. Il Consiglio dovrà, quindi, occuparsi di alcuni provvedimenti che riguardano il personale regionale.
La posizione della Giunta è stata illustrata dall'assessore all'Agricoltura. "Si è trattato di un dibattito vero e franco, ha detto Ferrari. Gli oratori hanno parlato liberamente; all'interno dei diversi schieramenti si sono registrate anche posizioni differenti. Tutti gli oratori hanno dimostrato di conoscere i temi in discussione e li hanno affrontati con serietà e senza subire condizionamenti di alcun genere".
Esaminando le diverse posizioni emerse nel dibattito, Ferrari ha ricordato come secondo alcuni consiglieri non si possono discutere ed approvare risoluzioni in fine legislatura, ma c'è bisogno di atti concreti. Secondo altri, invece, questa risoluzione era ed è una buona base di discussione col Governo. Due modi diversi di affrontare i temi della crisi dell'agricoltura sarda, due diverse filosofie che indicano anche come si intende il futuro del settore agricolo sardo.
Il comparto agricolo isolano deve crescere e le aziende devono diventare più moderne ed in grado di produrre utili, di operare senza assistenzialismo. La situazione sarda impone, è chiaro, interventi di sostegno, iniziative in grado di favorire il processo di razionalizzazione e di potenziamento delle strutture aziendali, ma sono interventi destinati a ridursi, perché le scelte e le decisioni saranno sempre più di competenza europea.
L'assessore Ferrari ha, quindi, affrontato ed approfondito tutti i temi più scottanti della "vertenza agricoltura" in generale. Il problema del credito deve essere affrontato in sede nazionale. Le banche sarde hanno accolto molte volte gli inviti della Regione, ma servono iniziative concrete a livello nazionale e comunitario. Per l'agalassia la regione ha messo a punto interventi tempestivi ed ha stanziato le relative risorse finanziarie. Se lo scenario generale è mutato, il Consiglio faccia le sue nuove proposte e l'esecutivo accoglierà queste indicazioni immediatamente.
Ferrari si è quindi, soffermato sui problemi delle risorse idriche e della refrigerazione del latte, fattori essenziali per la produzione agricola. Ma non si può assolutamente "auspicare" un ente unico di gestione delle risorse idriche. La capacità di invaso dei bacini isolani, in questi anni, è cresciuta di molto. Ma non si può ipotizzare un unico ente di gestione delle acque invasate. Un organismo unico regionale per la programmazione degli interventi e degli utilizzi idrici può forse essere istituito, ma non è assolutamente realistico prevedere un unico ente di gestione delle risorse idriche disponibili. I Consorzi di bonifica, infatti, razionalizzati ed unificati, possono svolgere i loro compiti istituzionali e non c'è bisogno di sopprimerli e di sostituirli con un ente unico.
Per quanto riguarda la refrigerazione del latte Ferrari ha ricordato come "tecnicamente" i risultati della conservazione col freddo non siano i migliori possibili. La produzione del latte ovino può essere meglio programmata, con la fecondazione artificiale, la dilatazione del periodo dei parti ed un migliore utilizzo delle risorse alimentari. Ma sono tanti i temi sui quali Consiglio e Giunta devono confrontarsi, così come utilmente si confrontano le organizzazioni che partecipano al tavolo verde e che hanno proposto soluzioni realistiche per risolvere questa difficile situazione che attanaglia il mondo dei campi.
Ferrari ha anche rivendicato, a proprio merito, l'attività svolta nei confronti del governo e della Commissione europea; "l'assessore ha incontrato il Ministro, ma ha anche lavorato molto bene con i funzionari ministeriali; l'assessore ha spesso incontrato i responsabili della Comunità europea ed, anche in quella sede, ha utilmente incontrato i funzionari europei". In questi incontri sono stati affrontati temi difficili, per molti dei quali è stata trovata una qualche soluzione. La Giunta, però, non può agire in contrasto con le direttive comunitarie e non può operare quando ci sono precise e vincolanti indicazioni da parte comunitaria. Esistono, comunque, precise indicazioni da parte dell'esecutivo e sono operanti nell'isola norme in grado di favorire l'ammodernamento delle strutture produttive.
La Giunta, quindi, si adopererà per far accogliere dalla Comunità europea i piani di risanamento dei diversi settori, cercherà di superare gli ostacoli comunitari alla applicazione di norme in grado di risanare i settori agricoli. Il settore zootecnico è troppo importante per l'economia sarda e per il suo risanamento tutti devono impegnarsi. Certamente non si possono attuare norme per le quali esistono "procedure di infrazione" da parte della Commissione Europea, ma gli altri strumenti a disposizione sono validi ed efficaci, come i piani pluriennali plurifondo.
Per queste ragioni l'assessore ha chiesto che non venga approvata la risoluzione predisposta dalla Quinta Commissione, perché "non applicabile" da parte della Giunta, anche perché contiene indicazioni in contrasto con le norme europee e proposte che non appaiono realizzabili in questi ultimi mesi di legislatura. Forse il prossimo Consiglio potrà prendere decisioni su questi importanti argomenti e dare nuove e differenti indicazioni per lo sviluppo dell'agricoltura isolana, ma non sembra possibile che decisioni di questa importanza possano essere prese in questa situazioni particolarmente difficile e quando non c'è il tempo necessario per la loro applicazione. Pertanto, l'assessore ha proposto che questa risoluzione non venga messa in votazione.Intervenendo per dichiarazione di voto, l'on. Marrocu (Prog. Fed.) ha preannunciato il proprio voto favorevole alla risoluzione, evidenziando nel contempo la necessità di attivare la legge regionale n. 4 sugli interventi per i settori in crisi.
L'on. Piras (Ppi), a nome del suo gruppo, ha quindi chiesto di sospendere la votazione della risoluzione che, a suo parere, dovrebbe essere riesaminata dalla Commissione Agricoltura per arrivare ad un documento unitario.
L'on. Masala (A.N.), ha chiesto chiarimenti sul significato del termine "unitario".
Per l'on. M. F. Tunis (F.I.), l'intervento dell'on. Piras mira a sviare la discussione su un tema così importante, per poi "aizzare la piazza" e fomentare la protesta dei pastori. Tunis si è quindi dichiarato contrario alla richiesta di sospensione.
L'on. Marteddu (Ppi) ha sostenuto che la Giunta ha espresso un articolato parere sulla risoluzione, modificandone il significato. Pertanto è necessario integrare la risoluzione con le proposte della Giunta, riportando il documento in Commissione, rimandandone la votazione in serata.
D'accordo con la proposta di Marteddu si è dichiarato l'on. Cugini (Progr. Fed.). Il riesame del documento, però, deve essere compiuto con l'assessore all'Agricoltura.
Per l'on. Pittalis (F.I.) la richiesta di sospensione è un fatto politico: la maggioranza ha di fatto "sfiduciato" l'Assessore e la Giunta. L'Assessore infatti ha criticato la risoluzione che, a suo parere, non porterà ad alcun risultato. Pertanto F.I. non intende condividere le responsabilità del centro sinistra e si dichiara contro la sospensione.
L'on. Montis (Misto) si è dichiarato contro la sospensione, in quanto, a suo parere, non esiste la volontà di arrivare ad un documento unitario.
Secondo l'on. La Rosa (R.I.I.) è necessario concludere la discussione e votare la risoluzione. Pertanto si è dichiarato favorevole ad una breve sospensione, purchè si voti in mattinata.
Il Presidente ha quindi messo in votazione la proposta di una breve sospensione, che è stata accolta.
Alla ripresa dei lavori il presidente della Quinta Commissione ha illustrato alcune modifiche migliorative proposte alla risoluzione in discussione. L'on. Marrocu ha, in particolare, illustrato come la risoluzione deve "impegnare" la Giunta a predisporre tutte le iniziative concrete necessarie per far uscire l'agricoltura sarda dalla grave crisi che la attanaglia. Le proposte, secondo Marrocu, sono particolarmente utili e l'oratore ha auspicato che la Giunta faccia proprio questo documento.
Sulle proposte indicate dall'on. Marrocu è intervenuto il capogruppo di F.I., on. Pittalis, il quale ha giudicato improponibili e inaccettabili, anche formalmente, dal Consiglio gli emendamenti proposti.
Favorevole alle modifiche proposte dal presidente della Commissione Agricoltura si è invece dichiarato il capogruppo Progressista Federativo, on. Cugini, il quale ha vivacemente respinto le critiche e le accuse mosse dall'on. Pittalis. Se le critiche al documento sono quelle dell'esponente di F.I., ha aggiunto Cugini, la loro inconsistenza rafforza la decisione del gruppo Progressista Federativo di votare a favore della risoluzione predisposta dalla Commissione Agricoltura.
Sulla risoluzione è intervenuto anche l'on. Balia (FSD-PS) il quale ha sottolineato l'importanza che il settore zootecnico riveste nel sistema economico isolano. Sono molti i problemi urgenti sui quali si deve intervenire, sono molti i temi da affrontare e da definire. Le indicazioni fornite dall'assessore Ferrari sono "serie, esauriente, improntate al necessario realismo". Balia ha, quindi, proposto l'approvazione della risoluzione della Commissione Agricoltura.
Sulla ammissibilità o meno degli emendamenti orali è intervenuto anche l'on. Masala (A.N.), secondo il quale le proposte dell'on. Marrocu sono frutto di un tentativo di trovare un qualche accordo tra maggioranza e Giunta. Le proposte illustrate dal presidente della Commissione sono, quindi, "proposte politiche che non vanno in direzione del rilancio dell'agricoltura isolana".
Tra l'altro, ha aggiunto Masala, questi emendamenti sono stati presentati ed illustrati dopo la fine della discussione generale e la replica della Giunta e sono, quindi, improponibili.
Secondo Masala, quindi, non devono essere "accolti" ed il Consiglio deve votare esclusivamente il testo iniziale della risoluzione n. 59.L'on. Vassallo (Misto - Rif. Com.), per dichiarazione di voto, ha preannunciato il proprio voto favorevole, pur rilevando che nel documento, a suo parere, non sono evidenziate le carenze della politica agricola nazionale ed europea. Se non verranno rimossi, però, alcuni vincoli europei, la risoluzione non avrà alcun effetto.
La risoluzione, ha detto l'on. Paolo Fois (Progr. Fed.) ha lo scopo di individuare soluzioni per la crisi del settore ovicaprino. Il documento è anche una sorta di "testamento politico" di questa maggioranza rispetto ai rapporti tra la Sardegna e la Comunità Europea. Manca però la critica alla politica europea per il settore, critica che potrebbe essere espressa con un emendamento che introduca la volontà di operare per modificare l'attuale politica comunitaria. Fois ha preannunciato il proprio voto favorevole.
Sulla risoluzione in esame è intervenuta, per dichiarazione di voto, anche l'on. Petrini (R.I.I.). Dopo aver ricordato l'importanza delle produzioni ovi-caprine, la possibile nuova utilizzazione del latte e di tutti i suoi sottoprodotti, Petrini ha sottolineato come il pastore deve puntare sulla qualità e deve diventare imprenditore a tutti gli effetti. La Regione deve, quindi, intervenire per modificare la difficile situazione sarda. Così come le banche devono valutare perchè sono cresciuti i debiti degli agricoltori e come le stesse banche hanno sempre lucrato sul risparmio del mondo agro-pastorale. Concludendo il suo intervento Petrini ha annunciato il suo voto favorevole al documento sulla crisi del comparto ovi-caprino.
Ricordando di aver già affermato di non essere disponibile ad approvare documenti inutili, l'on. Masala (A.N.), ha affermato che, dopo le dichiarazioni dell'assessore Ferrari, appare chiaro che la risoluzione può impegnare solo la futura Giunta. Il documento, nel sancire il fallimento della politica agricola di questa Giunta, è quindi "a futura memoria". Siccome si deve dare un segno di fiducia al mondo agro pastorale, non ci si può sottrarre al voto favorevole.
Le proposte del Presidente della Quinta Commissione sono state giudicate "valide e decisamente migliorative" dal presidente del gruppo del Ppi. L'on. Marteddu ha, quindi, denunciato il formalismo eccessivo che, strumentalmente, impedisce il reale miglioramento del documento sulla crisi del comparto ovi-caprino sardo.
Esaminando nel merito la risoluzione, Marteddu ha criticato il modo di porre i problemi del settore agricolo da parte di una rappresentanza minoritaria di quel mondo all'attenzione della classe politica isolana. Ma i problemi dell'agricoltura sarda, in rapporto con le scelte comunitarie, impongono decisioni tempestive ed iniziative politiche autorevoli ed approfondite. La risoluzione proposta è, quindi, lacunosa e "datata". Per queste ragioni il gruppo del PPI si asterrà al momento del voto.L'on. Piras (Ppi), dopo aver preso atto che "tutti sono diventati esperti di agricoltura", ha ricordato che con l'assestamento di bilancio per il 1998 si era votato un documento di sostegno al settore dell'agricoltura, documento che però non aveva sortito alcun effetto. Oggi, a pochi mesi dalle elezioni, si presenta un documento nel quale si danno poche risposte fumose e di nessuna utilità.
Per questi motivi, d'accordo con l'on. Marteddu, Piras ha preannunciato la propria astensione.Le modifiche proposte alla risoluzione della Quinta Commissione sono state accolte, con sorpresa, anche dall'on. Montis (Misto-PDCI), che non le avrebbe certamente votate. Il documento in esame è lacunoso e deficitario, perché non tiene conto della nostra appartenenza all'Unione europea, delle regole del mercato, delle iniziative che si devono prendere immediatamente per dare risposte concrete alle numerose esigenze del settore agricolo. La verità è che manca un progetto globale dell'esecutivo regionale per il settore agricolo. La risoluzione in esame è, quindi, un buon testo di partenza e gli esponenti del Partito dei Comunisti italiani voteranno in suo favore.
Con parole di apprezzamento per l'Assessore all'Agricoltura, l'on. Cugini (Progr. Fed.) ha sottolineato che il documento impegna la Giunta a rendere attuabili tutte le iniziative possibili. Dopo aver espresso rammarico per il mancato perfezionamento del testo, Cugini ha preannunciato il voto favorevole del proprio gruppo.
Lo scenario che si presenta, in questo finale di legislatura, nell'ambito del centro sinistra è di totale caos. Il capogruppo di F.I., on. Pittalis, ha duramente attaccato la maggioranza, lacerata da forti contrasti ed incapace di proporre una linea politica unitaria, in nessun settore. La Giunta non è in grado di assumere un qualunque impegno non solo in campo agricolo, ma in nessuno dei comparti produttivi isolani.
Questa Giunta, ha aggiunto Pittalis, non è in grado di affrontare non solo situazioni di crisi ma neanche di affrontare l'ordinaria amministrazione. E queste forze politiche, incapaci di andare avanti, di proporre una soluzione valida e realistica alla crisi del settore agricolo, ora ripropongono soluzioni ed ipotesi che non "sono altro che carta straccia, perché non ci sono soldi per l'agricoltura sarda".
Per queste ragioni il gruppo di F.I. non vuole assolutamente essere complice e corresponsabile di queste scelte errate ed intempestive. La risoluzione in esame, quindi, può forse essere votata solamente se considerata una piattaforma sulla quale lavorare per il reale rilancio dell'intero comparto agricolo.Intervenendo sull'ordine dei lavori, l'assessore Scano ha affermato che, pur apprezzando gli emendamenti proposti dall'on. Marrocu, condivide la decisione del Presidente Selis. La Giunta si atterrà agli indirizzi del Consiglio, all'interno dei vincoli posti dalle leggi nazionali ed europee perché non può fare altrimenti.
Sui vincoli di bilancio, Scano ha affermato che nel bilancio 99 c'è la più alta dotazione di risorse finanziarie per il settore agricolo.La votazione finale, per appello nominale richiesto dall'on. Pittalis, ha dato il seguente risultato:
presenti 70
votanti 58
maggioranza 38
astenuti 12
sì 58.La risoluzione è stata approvata.
Il presidente Selis ha ricordato, a proposito dell'occupazione del Consiglio, che il fatto è stato segnalato alle autorità competenti e che, per il futuro, verranno adottate misure rigorose per evitare il ripetersi di fatti così gravi.
I lavori proseguiranno
nel pomeriggio alle ore 16.