Nota stampa
della seduta n. 353 pomeridiana del 14 dicembre 1998


Il Consiglio regionale ha ripreso i suoi lavori sotto la presidenza dell'on. Gian Mario Selis.

Giovedì scorso il Consiglio regionale aveva incominciato l'esame della legge finanziaria e di bilancio con l'illustrazione dei provvedimenti affidata al relatore di maggioranza on. Sassu (Progr. Fed.) e di minoranza on. Casu (F.I.). Oggi si è iniziata la discussione delle leggi.

Disegno di legge n. 459 
Bilancio annuale e pluriennale
della Regione (Legge finanziaria 1999).

Disegno di legge n. 460
Proposta di bilancio per il 1999
e di bilancio pluriennale per gli anni 1999-2000.

Primo degli oratori nel dibattito è stato l'on. Balletto (F.I.) con un intervento imperniato sulle critiche ai provvedimenti, alla maggioranza ed all'assessore alla Programmazione, per aver varato uno strumento non valido a raggiungere i fini dichiarati.
Secondo Balletto lo sviluppo può ottenersi con strade diverse da quelle scelte dalla Giunta e dall'assessore. Nel DPEF non si intravedono possibilità di allargamento della base produttiva e di potenziamento dei servizi, ne può essere chiamato in soccorso il Piano per il lavoro da poco approvato perchè anch'esso errato nelle premesse e nelle indicazioni finali.
Balletto ha detto inoltre che le risorse ricercate dall'assessore sono incerte o comunque onerose per la Regione considerato che sta sempre più aumentando il carico dei debiti. Le somme messe a disposizione sono in ogni caso irrisorie e non sufficienti a realizzare le intenzioni della Giunta. E per altro i mutui contratti e da contrarsi (per il '99 sono 994 miliardi) sono tali che la Regione può dirsi già avviata verso la bancarotta. Sono, infatti, già 4582 i miliardi che la regione Sardegna doveva alle banche alla fine del 1997.
I nuovi debiti sono l'espressione più perniciosa della politica della allegra spesa pubblica, ha detto Balletto; una politica mascherata come manovra risolutrice dei problemi della Sardegna.
Il bilancio regionale è compromesso dagli oneri per l'incidenza dei mutui, ha insistito Balletto, che ha elencato una serie di cifre a conferma della sua tesi.
Secondo Balletto, che a tale scopo ha sciorinato ancora somme e percentuali, nel prossimo futuro ogni 100 lire spendibili della Regione più di 12 lire sono destinate alla copertura degli oneri finanziari. La proposta dell'Assessore e della Giunta è perciò da rigettare perchè porta senza dubbio al fallimento ed al dissesto.
Balletto ha quindi esaminato il settore delle entrate statali e comunitarie rilevando contraddizioni tra le asserzioni contenute nella manovra e la realtà delle risorse aggiunte disponibili.
Non è in questo modo, ha esclamato Balletto, che si deve formulare una proposta di bilancio. La realtà è che la Giunta è incapace di programmare senza finalizzare la spesa all'assistenza.
Annunciato che F.I. presenterà numerosi emendamenti per cambiare completamente la manovra finanziaria, Balletto ha detto che il Polo ritiene che anche per la Regione si deve esercitare il vincolo del 3% così come è stabilita dal trattato di Maastricht. Non si vede infatti perchè i parametri di Maastricht non debbano essere estesi anche alle regioni essendo esse parti integranti dello Stato italiano.
Forza Italia, ha concluso Balletto, insisterà su questo punto e fonderà la sua politica di opposizione nel tentativo di far rispettare il parametro del 3% nel rapporto tra le risorse disponibili e la possibilità di contrarre nuovi mutui.

La manovra economica ed il Bilancio per il triennio sono la prova che, finalmente, la Regione ha cambiato il proprio metodo di programmare spese ed interventi: l'on. Busonera (Progr. Fed.) ha giudicato positivamente la manovra finanziaria presentata dall'esecutivo, la prima che trova riscontro dalle linee e dalle indicazioni contenute nel Documento di Programmazione economica e finanziaria recentemente presentato dall'Esecutivo ed approvato dal Consiglio.
La nuova manovra di Bilancio, ha aggiunto Busonera, deve essere giudicata quantomeno innovativa perchè la spesa è stata qualificata ed indirizzata in modo particolarmente razionale e trasparente. Tra l'altro si è puntato su interventi particolarmente importanti quali quelli legati alla valorizzazione delle risorse umane e materiali della Sardegna.
Il recupero dei centri storici, l'adeguamento dell'amministrazione regionale, la riforma della formazione professionale e l'aumento dei finanziamenti per la scuola, l'Università e la cultura sono interventi particolarmente qualificanti, ha aggiunto Busonera, che mostrano come la Giunta sia realmente sensibile a quelle che sono le reali esigenze dell'Isola.
Questa manovra finanziaria, ha detto ancora Busonera, è la più coerente con il nuovo modo di governare che ha caratterizzato questo fine di legislatura ed è una indicazione preziosa anche per la prossima.
È necessario dare, quindi, ha concluso Busonera, un giudizio positivo, su questa manovra economica e sulle linee politiche alle quali si ispira.

La Finanziaria ed il Bilancio della Regione sono passati forse sotto silenzio. L'attenzione politica, ha detto l'on. Frau (A.N.), è sembrata concentrata sul Piano per il lavoro, con un programma assolutamente inattuale. Si è così trascurata la manovra economico-finanziaria regionale che mostra infatti, troppi punti oscuri.
Intanto, ha aggiunto Frau, questa maggioranza anche se è riuscita a portare la manovra in aula nei termini previsti, sarà costretta a ricorrere all'esercizio provvisorio almeno per un mese. La prima promessa non osservata da questa poco efficiente coalizione. Ed anche questa manovra è tutta una somma di inadempienze che questa Giunta sta collezionando dalla sua nascita.
Frau ha, quindi, analizzato alcune delle promesse fatte in molte occasioni dal presidente Palomba, quali quelle del rilancio delle infrastrutture, dell'agricoltura, del turismo, l'approvazione del master-plan, la continuità territoriale, la metanizzazione dell'Isola e tanti altri mirabolanti traguardi che non si sono assolutamente raggiunti.
I gioielli della Giunta, ha aggiunto Frau, non sembrano tali, forse sono un po' di bigiotteria che questa Giunta non potrà certamente mostrare con orgoglio. Ma A.N. è una forze politica nazionale seria e proporrà interventi costruttivi e coerenti con le proprie posizioni politiche. Quanto prima, quindi, A.N. presenterà un piano di intervento teso al rilancio delle piccole e medie imprese, dell'agricoltura, del contenimento della spesa pubblica, della reale valorizzazione delle risorse naturali ed ambientali della nostra isola.
Concludendo il suo intervento, Frau ha auspicato che gli elettori sappiano valutare bene anche questa manovra finanziaria, assolutamente carente ed insufficiente ad affrontare la realtà sarda. Una manovra finanziaria inconsistente, che deve essere giudicata negativamente e, quindi, bocciata.

L'on. Schirru (Progr. Fed.), dopo aver espresso un giudizio positivo sulla manovra finanziaria, ha sottolineato gli investimenti per le infrastrutture, fondamentali per la crescita e lo sviluppo della Sardegna che potrà così partecipare alla ripresa nazionale.
I problemi da risolvere sono tanti, ha aggiunto Schirru, ma gli impegni che si stanno assumendo fanno ben sperare. Per Schirru, l'art. 7 della Finanziaria è uno dei punti caratterizzanti della manovra perchè si potranno programmare le risorse a livello locale con il rilancio degli investimenti anche per il recupero dei centri storici. In questa Finanziaria vi sono inoltre aspetti particolari, riguardanti le ripartizioni della legge n. 25, il finanziamento straordinario per le Province per le scuole, la viabilità e le disinfestazioni. In questo modo i finanziamenti regionali vengono consolidati, anche se non si realizza ancora il decentramento finanziario.
Secondo Schirru, il settore della sanità merita però una maggiore attenzione per far fronte alle emergenze dovute alle tossicodipendenze.
Sarebbe pertanto opportuno, ha concluso Schirru, un passo in avanti in questa direzione.

L'on. Casu (F.I.), dopo aver rilevato che in un'occasione come quella dell'esame del bilancio, la presenza della Giunta e di consiglieri in aula è molto scarsa ha affermato, entrando nel merito del provvedimento, che ciò che si evince dalla lettura del bilancio è un forte indebitamento che pone la Sardegna in una posizione di all'erta, di vera e propria vigilia di un crac finanziario.
Ripetendo ciò che poco prima aveva dichiarato il collega di gruppo on. Balletto, Casu ha ricordato le cifre riferite ai debiti contratti e da contrarsi da parte della Regione per concludere che con il carico dei debiti esistenti non si doveva affrontare massicciamente il problema dell'occupazione, con soluzioni fondate sulla creazione di nuovi mutui.
Casu ha quindi fatto un'analisi dello stato dell'economia e della società in Sardegna alla vigilia del 2000, affermando che servizi e scuola sono in una situazione di arretratezza. "Spendiamo denari e rivoli ma non riusciamo e smuovere le acque della disoccupazione"; nè, ha aggiunto, si compie un passo in avanti in settori che sono funzionali a quello sviluppo che tutti richiedono.

Critico e polemico anche l'intervento dell'on. Boero (A.N.) che ha denunciato la quasi totale assenza di esponenti politici, specialmente dai banchi della maggioranza.
Il bilancio è l'appuntamento più importante per l'assemblea, eppure, ha sottolineato Boero, a questo importantissimo appuntamento sono troppo pochi i consiglieri che si presentano attenti e puntuali. Così questa Giunta continua a dilapidare risorse, a contrarre mutui, a decidere interventi che non avranno alcun risultato positivo.
L'esecutivo ed il Consiglio avrebbero dovuto concentrare le magre risorse isolane su alcuni precisi obiettivi, ha aggiunto Boero, sui settori più adeguati alla realtà sarda; avrebbero dovuto esaminare con attenzione i dati e le indicazioni fornite dalle migliori società di analisi del mondo e trarne le opportune indicazioni. Invece, nulla di tutto questo, ha aggiunto Boero. Ed anche questa manovra finanziaria nasce dalla necessità di dare risposte a tutte le richieste che giungo dagli amici, specie ora che si avvicinano le elezioni regionali. Questo Esecutivo, inoltre, ha trascurato proprio l'agricoltura e l'ambiente, i due settori nei quali si sarebbe dovuto investire in modo massiccio. Questa Giunta, in sostanza, ha deciso che l'agricoltura sarda deve morire, mentre l'ambiente può tranquillamente essere distrutto.
Questa è una legge senza significato, senza alcuna rilevanza, ha detto ancora Boero, l'ennesima dimostrazione del fallimento al quale è giunta questa maggioranza durante una legislatura assolutamente vuota ed inutile. Questa manovra deve essere cancellata, deve essere assolutamente modificata, proprio perchè non ci sono stanziamenti significativi per quei comparti che dovrebbero essere, al contrario, potenziati. Eppure la Sardegna dovrebbe essere un'isola felice, senza disoccupati, anzi, si dovrebbero importare lavoratori dagli altri paesi; ma questo risultato si sarebbe potuto ottenere se al governo regionale fossero andate persone serie e non quelle che governano solamente per tenere conto dei desideri e delle richieste dei loro amici e parenti.
L'agricoltura, l'ambiente, la natura, sono i pilastri portanti del sistema economico sardo, ha concluso Boero, ma questa maggioranza, questa coalizione hanno fatto di tutto per distruggere proprio il settore agricolo e la grande risorsa rappresentata dall'ambiente naturale dell'isola. Un fallimento completo, che gli elettori certamente puniranno con il loro voto.

Per l'on. Marco Tunis (F.I.), il voto del proprio gruppo non sarà positivo, come hanno già evidenziato gli interventi degli esponenti del Polo. La manovra proposta è "dissennata" e senza senso, ha proseguito Tunis, ma è necessario precisare che la manovra è "semiblindata". In passato, si assisteva al consociativismo, ma stavolta l'opposizione ha presentato pochi emendamenti, mentre la maggiore responsabilità è dell'Ulivo sardo. Se è giusto che la maggioranza si assuma la responsabilità delle proprie scelte,  è altrettanto giusto che tutti i cittadini sardi sappiano che questa manovra è stata decisa dalla maggioranza e da una parte dell'opposizione "virtuale".
L'opposizione, ha proseguito Tunis, non ha alcuna possibilità di controllo, mentre la finanziaria subirà un vero e proprio "assalto alla diligenza" da parte di questa maggioranza che cercherà di spendere in modo clientelare le risorse finanziarie a disposizione.
Tunis ha poi rivolto ulteriori critiche alla manovra di bilancio ed alla maggioranza, sottolineando il "vertiginoso aumento dell'indebitamento della Regione" per reperire risorse "destinate ad essere sprecate".
In conclusione, Tunis ha affermato che l'unico settore in crescita riguarda la disoccupazione, mentre il risanamento e lo sviluppo rimangono lontani.


I lavori del Consiglio riprenderanno
domani alle ore 10.00