Nota stampa
della seduta n. 346 antimeridiana, pomeridiana e notturna
del 4 dicembre 1998


Il Consiglio regionale ha ripreso i suoi lavori sotto la presidenza dell'on. Gian Mario Selis e, successivamente, dell'on. Salvatore Zucca e dell'on. Sergio Milia.

Esame DL 447
Norme concernenti interventi finalizzati
all'occupazione ed allo sviluppo
del sistema produttivo regionale
e di assestamento e rimodulazione del bilancio

Il Consiglio ha proseguito l'esame degli articoli e degli emendamenti del disegno di legge n. 447. Ieri sera l'Assemblea si era arenata sull'art. 5 (società miste, privati, enti pubblici), poi sospeso in attesa che si trovasse un accordo tra gli schieramenti politici in merito ad alcuni emendamenti.

In mattinata il dibattito è ripreso dall'art. 6 "Interventi per la promozione dello sviluppo industriale".

Nella discussione sono intervenuti, anche più volte, gli onorevoli: Salvatore Sanna (Progr. Fed.), Balletto (F.I.), Bertolotti (F.I.), Casu (F.I. - relatore ), Masala (A.N.), Macciotta (Misto), Sassu G. (Progr. Fed - relatore), Biggio (A.N.), Paolo Fois (Progr. Fed.), Bonesu (PSd'Az),   Bruno Dettori (FSD-PS), Marteddu (Ppi), Cugini (Progr. Fed.), Lorenzoni (Ppi), Floris (F.I.), Palomba (Presidente della Giunta),  gli assessori al Bilancio Scano  e all'Agricoltura Ferrari.

La seduta è stata quindi sospesa ed aggiornata alle ore 15 del pomeriggio.

 In apertura di seduta l'on. Bonesu (PSd'Az) ha chiesto la votazione a scrutinio segreto dell'emendamento n. 59, con il quale si intende sopprimere l'art. 10 del Piano per il lavoro. Poiché non era presente in Aula la maggioranza dei consiglieri, la seduta è stata sospesa per un'ora.

Alla ripresa dei lavori, il Consiglio ha ripreso l'esame degli articoli del Piano per il lavoro, e dei numerosi emendamenti presentati.

Sugli articoli e sugli emendamenti sono intervenuti, anche più volte, gli onorevoli Bonesu (PSd'Az.), Giuseppe Sassu (Progr. Fed. - relatore di maggioranza), Vassallo (Misto), Pittalis (F.I.), Balletto (F.I.), Casu (F.I.- relatore di minoranza), Cugini (Progr. Fed.) e l'assessore al Bilancio Scano.

Dopo una nuova sospensione dovuta alla mancanza del numero legale rilevata in una votazione a scrutinio segreto, il Consiglio ha ripreso la discussione dell'articolo 13 (Contributi in conto interessi per ristrutturazioni edilizie e manutenzioni straordinarie).

Alla ripresa dei lavori, il presidente Selis ha auspicato un sereno confronto tra maggioranza ed opposizione per proseguire proficuamente l'esame del Disegno di legge, ed ha indetto la votazione dell'emendamento n. 136 presentato all'articolo 13, con il quale si prevedono contributi in conto interessi per ristrutturazioni edilizie e manutenzioni straordinarie.

La votazione, a scrutinio segreto, ha avuto il seguente risultato:
Presenti 43
Votanti 42
Astenuti 1
Favorevoli 3
Contrari 39.

È stato quindi posto in votazione l'articolo 13. Per dichiarazione di voto è intervenuto l'on. Balletto (F.I.), il quale ha criticato l'atteggiamento della maggioranza, accusata di aver proposto un Piano per il lavoro assolutamente non in grado di affrontare e risolvere il grave problema della disoccupazione e del rilancio del sistema economico isolano.

L'articolo, giudicato tecnico, è stato difeso dall'on. Sassu. (Progr. Fed. - relatore di maggioranza) che ha anticipato il voto a favore da parte dei gruppi della maggioranza.

L'on. Casu (F.I. - relatore di minoranza) ha criticato, dal canto suo, l'articolo in esame e l'intero provvedimento, giudicandolo "una manovra di bilancio, che bloccherà l'attività delle future Giunte regionali".

Il piano "di elargizione" presentato dalla Giunta è stato criticato anche dall'on. Bonesu (PSd'Az.), che ha sottolineato come gli interventi previsti per contributi in conto interessi si riveleranno un "grande beneficio per le banche, solitamente molto vicine al potere".
Anche Bonesu ha anticipato il voto contrario al provvedimento.

Voto contrario è stato annunciato, a nome del gruppo di F.I., anche dall'on. Lombardo, che ha giudicato l'articolo in esame, come l'intero provvedimento, una "semplice manovrina di assestamento del bilancio regionale".

Voto contrario è stato annunciato anche dall'on. Frau (A.N.) che ha ripetute le critiche mosse, al Piano per il lavoro, anche dagli altri oratori della minoranza.

Il proprio voto contrario, come quello del suo gruppo, è stato annunciato, con una breve dichiarazione di voto, anche dall'on. Boero, (A.N.).

L'impostazione generale del Piano è stata criticata anche dall'on. Cadoni (A.N.), il quale ha esaminato gli interventi regionali previsti per alcune leggi particolari, quale quella per l'acquisto e la ristrutturazione delle case, che non porteranno alcun beneficio ai sardi, ma permetteranno nuovi, lauti, guadagni agli istituti creditizi isolani.

Anche l'on. Pirastu (F.I.) ha vivamente contestato l'impostazione generale del Piano per il lavoro, giudicandolo contrario anche alle indicazioni comunitarie.

Il capogruppo di F.I. on. Pittalis, ha riassunto le critiche degli oratori delle opposizioni affrontando aspetti particolari e contestando l'impostazione "assistenzialistica" del Piano, auspicando invece scelte "in favore della libera iniziativa" e dello sviluppo della "imprenditorialità". F.I., quindi, voterà contro questo Piano ed accentuerà la propria "sfida propositiva e programmatica" alle forze della coalizione.

Il Piano è stato, invece, difeso dall'on. Petrini (R.I.I.) che ha sottolineato la validità degli aspetti socialmente più validi, quelli che prevedono interventi a favore delle categorie meno favorite e delle persone meno fortunate e più povere.

Il Consiglio ha poi votato, per parti, l'art. 13. Il primo comma è stato respinto, quindi tutto l'articolo è stato considerato "decaduto" come gli emendamenti aggiuntivi a questo presentati.

L'on. Balletto (F.I.) ha quindi, chiesto la votazione dell'emendamento n. 135, aggiuntivo, perchè potrebbe essere inteso come "autonomo" e, quindi, un "articolo sostitutivo".

La richiesta è stata considerata valida dalla Presidenza.

Contro questa decisione si è pronunciato l'on. Zucca (Progr. Fed.), mentre a favore si è dichiarato l'on. Bonesu (PSd'Az.). Il Presidente ha, quindi, sospeso brevemente l'esame dell'emendamento, per permettere un rapido controllo dei "precedenti" in materia.

I lavori dell'Assemblea sono, quindi, proseguiti con gli interventi, anche ripetuti, dei consiglieri: Casu (F.I.), Biggio (A.N.) e Balletto (F.I.).

L'esame del provvedimento è continuato fino a notte inoltrata; in particolare si è dilungato intorno all'articolo 14 che prevede la concessione dei contributi per la creazione di società miste tra privati ed enti locali come strumenti per far crescere l'economia.

Verso l'una di notte il dibattito è stato acceso dagli interventi dell'on. Biggio (A.N.), che ha preso le distanze da chi "intende utilizzare l'arma dello sterile ostruzionismo", e dall'on. Secci (Ppi) che ha richiamato i consiglieri dell'opposizione a svolgere con serietà il ruolo di rappresentanti democratici del popolo sardo nel momento in cui si discute un provvedimento di grande importanza per la Sardegna.

A Secci hanno ribattuto Casu (F.I.) e Frau (A.N.). L'ostruzionismo, hanno detto, è uno strumento legittimo che viene usato per evitare che una disposizione dannosa venga approvata dal Consiglio. Anche gli oniorevoli Aresu (Misto), Balletto (F.I.), Bonesu (PSd'Az) e Boero (A.N.) hanno criticato Secci per il tono usato, sentendosi offesi per essere stati tacciati di scarsa serietà nello svolgimento del proprio mandato.

Conclusa la polemica si è ripreso con l'esame degli emendamenti collegati all'articolo 14.
Nel frattempo l'Aula si era sfoltita e a sostenere il ruolo dell'opposizione erano rimasti gli onorevoli Pittalis, Balletto, Casu e Lombardo di F.I., Biggio, Frau e Boero di A.N. e i sardisti Bonesu e Serrenti che si sono alternati nel compito di criticare puntigliosamente l'articolo e sostenere i propri emendamenti.

Per dichiarazione di voto sono intervenuti gli onorevoli Boero (A.N.), Casu (F.I.), Biggio (A.N.) e Cugini (Progr. Fed.). Quest'ultimo ha sostenuto la necessità di approvare celermente la legge per consentire di spendere le somme destinate all'anno in corso.
Cugini ha anche proposto l'aggiornamento dei lavori a domani mattina e ha rivolto all'opposizione un appello alla riflessione.

Dopo una breve sospensione per tentare di trovare un possibile accordo sul proseguo dei lavori, si è passati alla votazione degli emendamenti e dell'articolato, che è stato approvato alle 3 del mattino. Dopo di che i lavori sono stati sospesi.


Il Consiglio riprenderà i suoi lavori
sabato 7 dicembre alle ore 10