Nota stampa
della seduta n. 341 pomeridiana del 12 novembre 1998


Il Consiglio regionale ha ripreso i suoi lavori sotto la presidenza dell'on. Salvatore Zucca e successivamente dell'on. Sergio Milia.

In apertura di seduta sono state date  le comunicazioni relative a:


Il Presidente  ha comunicato che i tre consiglieri Giancarlo Ferrari, Giuliano Murgia e Nardino Degortes hanno aderito al gruppo di Federazione Democratica, mentre i consiglieri Bruno Dettori e Vincenzo Demontis hanno aderito al gruppo Federazione Democratica e Socialista - Progressisti Sardegna. Visto il regolamento interno dell'Assemblea i due gruppi si intendono, quindi, regolarmente costituiti.

Sulla comunicazione del Presidente è intervenuto il consigliere Biggio (A.N.) il quale ha contestato la validità di queste costituzioni di gruppi.

Il Presidente ha ribadito la decisione della presidenza sulla costituzione dei nuovi gruppi consiliari.

Sull'argomento è intervenuto anche l'on. Locci (A.N.) che ha ribadito la posizione del suo gruppo: è illegittima la costituzione in quanto Federazione Democratica nacque nel dicembre del '94 e non poté quindi presentarsi alle elezioni, che si tennero nel giugno di quell'anno. Locci si è anche chiesto perché tale opportunità è stata invece negata al gruppo di Rifondazione Comunista.

Sull'ordine dei lavori è successivamente intervenuto l'on. Bonesu (PSd'Az), il quale ha chiesto che venga assegnata alla competente Commissione, entro il termine di 15 giorni, la proposta di legge sulla tutela paesistica, giacente dal 1995.

L'assessore on. Ballero ha annunciato che la Giunta dovrà prendere decisioni sulla materia nella prossima settimana e perciò sarebbe opportuno attendere un provvedimento di legge che, ha detto, sarà depositato in Consiglio tra qualche giorno.

Anche l'on. Balia (F.D.S.P.S.) ha sostenuto che si deve dare alla Giunta il tempo per intervenire sulla materia ed ha quindi chiesto almeno 30 giorni di tempo.

Tale termine è stato accolto dal Consiglio.


Legge rinviata n. CCCVII -
Interventi per la riconversione
delle aree minerarie.

Il Consiglio ha proseguito l'esame della legge di riforma dell'Emsa partendo dall'articolo 6, al quale sono stati presentati numerosi emendamenti.
Sugli articoli e sugli emendamenti presentati da numerose parti poltiche, sono intervenuti, anche più volte, gli onorevoli Balletto (F.I.), La Rosa (relatore - Misto), Marteddu (Ppi), Macciotta (Misto), Bonesu (PSd'Az),  Locci (A.N.), Marroccu (Progr. Fed.), Salvatore Sanna (Progr. Fed.), Montis (Misto), Pittalis (F.I.), Falconi (Progr. Fed.), Cugini (Progr. Fed.), Boero (A.N.) e l'Assessore all'industria Pinna

Concluso l'esame degli articoli, il Presidente ha posto in votazione gli ordini del giorno  A e B presentati dall'opposizione. Sono stati entrambi approvati.

Prima della votazione, l'on. Balletto (F.I.), in una breve dichiarazione di voto, ha ripercorso il tormentato iter seguito dalla legge. Le posizioni e le proposte di Forza Italia, particolarmente critica nei confronti della gestione pubblica dell'intero settore minerario, hanno portato ad un certo miglioramento del testo legislativo proposto dalla maggioranza.
Certamente c'è ancora molto da fare per razionalizzare l'intero comparto e Forza Italia, ha aggiunto Balletto, continuerà nella sua azione di stimolo, di controllo e di miglioramento della situazione complessiva del settore estrattivo isolano.
Per queste ragioni, ha concluso Balletto, il gruppo di Forza italia voterà a favore della legge.

Anche l'on. Lippi (F.I.), premesso che la legge ha avuto un iter tormentato, ha annunciato il suo voto favorevole.

L'on. Murgia (F.D.) ha invece ravvisato nel riesame in Aula del provvedimento un momento peggiorativo, dovuto soprattutto alla soppressione dell'agenzia per le risorse geologiche ed ambientali (ARGEA), decisione che porta alla dispersione di un notevole patrimonio, rappresentato dalla preparazione del personale tecnico dell'ex EMSA.
Tuttavia, ha detto Murgia, nonostante gli aspetti negativi che presenta il provvedimento, la legge è necessaria ed è quindi necessario votarla favorevolmente.

Critico nei confronti delle scelte di politica economica effettuate nel settore minerario anche l'onorevole Biggio (A.N.), il quale ha ricordato come le miniere sarde abbiano avuto momenti di grande "professionalità" solamente quando erano i privati a gestire le industrie estrattive. Ma l'Emsa ha segnato uno degli episodi più bui della storia economica sarda. L'Emsa è stato un vero, grande fallimento e la maggioranza non può pretendere di scaricare le sue colpe sulle opposizioni.
Alleanza Nazionale, ha concluso Biggio, voterà a favore di questa legge pur giudicandola incompleta, perché è necessario chiudere un capitolo buio e doloroso. A.N., comunque, continuerà ad operare per cercare di portare a termine le riforme necessarie per rendere migliore e più efficiente la macchina regionale e per dare risposte concrete alle esigenze della società sarda.

L'on. Salvatore Sanna (Progr. Fed.), ha sostenuto che il provvedimento rappresenta un ulteriore passo nella strada delle riforme, un provvedimento che il Consiglio, nella sua interezza, ha a lungo approfondito, dibattuto ed infine varato. "E' questo ciò che importa".

Un giudizio positivo è stato espresso dall'on. Giuseppe La Rosa (Misto).
La legge è incompleta, ha aggiunto La Rosa, e molti problemi sono rimasti aperti ed ad essi si dovrà trovare una qualche soluzione. La legge, comunque, deve essere applicata tenendo conto delle reali esigenze, delle potenzialità, delle risorse umane e professionali che nelle zone minerarie esistono e sono di grande importanza.
I problemi esistenti, ha concluso La Rosa, devono ora essere affrontati e risolti ed il Consiglio dovrà farlo nel minore tempo possibile e nel modo migliore.

Terminate  le dichiarazioni di voto, il Presidente ha posto in votazione la legge nel suo complesso.

Questo il risultato:
Votanti 57,
Favorevoli 56
Contrari 1.

Il provedimento è stato approvato

Prima della chiusura della seduta l'on. Amadu (Misto-UDR) ha chiesto la fissazione dei termini in 30 giorni per la discussione in Commissione del disegno di legge n. 443 presentato dall'Assessore alla Sanità on. Paolo Fadda.


Il Consiglio sarà
riconvocato a domicilio.