Nota stampa
della seduta n. 339 antimeridiana del 6 novembre 1998
Il Consiglio regionale ha ripreso i suoi lavori sotto la presidenza dell'on. Gian Mario Selis,e successivamente dell'on. Salvatore Zucca.
In apertura di seduta il Presidente ha comunicato che dal 22 ottobre scorso Rifondazione Comunista non ha più un suo gruppo nell'assemblea regionale e che il Consigliere Vassallo ha aderito al gruppo misto, nel quale sono confluiti anche gli onorevoli Bruno Montis e Marina Concas.Il Presidente ha anche comunicato inoltre che è stata presentata una petizione per la modifica della legge istituiva della XIII Comunità montana "Sarcidano-Barbagia di Seulo" e l'inserimento del comune di Nurallao nella XIII Comunità montana.
Sono state date quindi le comunicazioni relative a:
Proposta di legge n. 429/A
Completamento del DL n. 101 per
l'attuazione della legge n. 421 del 1992.L'on. Marteddu (Ppi), intervenendo sull'ordine dei lavori, ha chiesto il rinvio in commissione del provvedimento.
La richiesta è stata accolta.
Legge rinviata n. CCCVII -
Interventi per la riconversione
delle aree minerarie.Il relatore on. La Rosa (Misto) ha ricordato i motivi che hanno determinato il rinvio da parte del Governo della legge di riordino del'EMSA, che riguardano il metodo di inquadramento del personale nella costituenda Agenzia per le risorse geologiche ed ambientali (ARGEA) e le incentivazioni per l'esodo ed il reimpiego dei lavoratori dell'EMSA e delle società controllate.
La Commissione ha apportato modifiche e ha deciso la soppressione di commi della legge per superare i rilievi governativi, ha detto La Rosa, ma ha anche corredato la legge di nuove iniziative, compresa una nuova destinazione dei beni patrimoniali dell'Ente minerario. In questo modo sono state rispettate le tre direttrici alla base del provvedimento di riforma: il superamento del sistema EMSA; la costituzione dell'Agenzia per le risorse geologiche e ambientali (ARGEA) ed infine gli interventi per la riconversione delle aree minerarie.Secondo l'on. Balletto (F.I.), l'istruttoria delle leggi deve svolgersi rispettando i diritti di chi partecipa alla formazione delle leggi stesse. Balletto ha ricordato che nel momento dell'unificazione di diversi provvedimenti che avevano portato alla formulazione della legge rinviata, non gli era stata data la possibilità di intervenire nella fase istruttoria in qualità di presentatore di uno dei provvedimenti successivamente unificati.
Balletto ha poi ricordato che la Commissione industria non aveva avuto la possibilità di esprimere un suo parere sul provvedimento prima del suo arrivo in Aula.
Queste sono procedure illegittime, ha proseguito Balletto, ed è pertanto necessario rivedere il regolamento.
Entrando nel merito della legge rinviata, Balletto ha lamentato il ritardo con il quale la legge rinviata è tornata in Aula. Evidentemente non c'era alcuna urgenza; si conferma comunque che questa è una "legge di facciata", in quanto l'EMSA non viene cancellato.
Dopo aver sottolineato alcuni aspetti del provvedimento rinviato che fanno ritenere che la liquidazione dell'Ente possa protrarsi all'infinito, ulteriore dimostrazione di cattiva gestione, Balletto ha affermato che il testo modificato a seguito del rinvio è peggiorativo rispetto al precedente, ed ha concluso augurandosi che gli elettori sappiano giudicare serenamente quando si dovrà eleggere il prossimo governo regionale.Anche l'on. Casu (F.I.) è voluto intervenire sull'argomento che nel corso della legislatura è stato oggetto di numerosi suoi contributi oratori. Lo ha ricordato all'Aula precisando che la Commissione che era stata costituita allo scopo di far luce sul passato dell'EMSA non ha per niente funzionato e che la disposizione di legge regionale di riforma è nata male perchè non rispetta la parità di diritti di tutti i cittadini, laddove coloro che sono stati dentro il "carrozzone" sono premiati mentre altri che ne sono al di fuori non hanno possibilità di essere impiegati nelle nuove strutture che nasceranno in seguito alla riforma.
L'on. Macciotta (Misto) ha sottolineato il proprio dissenso verso gli interventi di Balletto e Casu: il nuovo testo è migliorativo, in quanto si è risposto non solo ai rilievi del Governo, ma anche ad aspetti ampiamente discussi in Commissione. La gestione liquidatoria andrà avanti, ha aggiunto Macciotta, ma non si poteva fissare un termine tassativo vista la complessità della situazione.
Infine, ha concluso Macciotta, non si può sostenere che gli Enti si siano moltiplicati; semmai era necessario evitare di disperdere un patrimonio acquisito che costituisce un bene prezioso per la Sardegna.Secondo l'on. Lippi (F.I.) permangono perplessità sul provvedimento nonostante le puntualizzazioni dell'on. Macciotta. Certo è che l'EMSA ha condizionato alcuni segmenti dell'attività istituzionale nella ricerca di sostegni alle sue intraprese deficitarie. Così come è vero che si deve uscire dalle logiche di sovvenzionamento altrimenti non vi sarà speranza di crescita per l'industria in Sardegna.
Venendo al rinvio da parte del Governo, Lippi ha precisato che i rilievi sono stati sollevati su parti del provvedimento sui quali l'opposizione aveva espresso in sede di discussione forti dubbi di legittimità.
Lippi. ha quindi dato lettura di alcuni passi della relazione programmatica per il 1999 del Consiglio di aministrazione dell'EMSA, riguardanti il trapasso all'IGEA di alcune aziende controllate dall'Ente. Tali decisioni hanno scavalcato la volontà del Consiglio che aveva indicato nell'ARGEA l'agenzia strumentale che avrebbe dovuto regolare il nuovo assetto dell'Ente riformato e sono in assoluto dispregio del programma (liquidazione, commissariamento, privatizzazione, ecc.) che era stato stabilito.
Concludendo, Lippi ha affermato che se non cambieranno le logiche sarà necessario rivolgersi alla magistratura.L'on. Montis (Misto) ha subito annunciato che sia lui che l'on. Concas voteranno a favore del provvedimento "ritoccato" in seguito al rinvio da parte del Governo. Ed ha spiegato il motivo del suo assenso alla legge. Anche se, ha detto l'oratore, si sta assistendo ad una bagarre determinata dalla destinazione del patrimonio ex minerario dell'EMSA, patrimonio che è dei sardi e che ai sardi deve rimanere.
Non devono essere vari soggetti a decidere sulla dislocazione delle risorse patrimoniali, territoriali, impiantistiche, ma deve essere avviato un programma, un progetto generale che abbia una visione dell'intero territorio e che individui in tali risorse le opportunità di sviluppo economico in altri settori di attività.
Secondo Montis dovranno poi essere le amministrazioni locali, con propri progetti stralcio, a cercare i nuovi processi di rilancio dopo il degrado determinato dalle coltivazioni minerarie. Si deve quindi provvedere, dopo i 18 mesi previsti per la liquidazione e la privatizzazione dell'EMSA, ad una proroga per stabilire (e deve essere il Consiglio regionale a farlo) il futuro di tutta la zona ex mineraria.Tre mesi fa, ha ricordato l'on. Boero (A.N.), questa legge era stata giudicata inutile: non si doveva sopprimere l'Ente, ma semmai un modo di governare clientelare. Occorreva una riforma dell'intero sistema regionale. Il rinvio del Governo non ha destato sorprese, perchè la legge era palesemente illegittima.
Dopo aver precisato di parlare a titolo personale, Boero ha ricordato di aver suggerito a suo tempo di accantonare questa legge. "Si doveva evitare di creare un nuovo mostro che ingoierà tanti soldi", ha proseguito, ma gli emendamenti che aveva presentato erano stati respinti, e gli emendamenti riguardavano proprio i punti sui quali il governo ha espresso i rilievi.
Boero ha proseguito esprimendo ulteriori critiche sulla legge, proponendo la riforma dell' EMSA e non la sua soppressione, perchè solo in questo modo si possono ottenere notevoli risparmi della spesa pubblica.
Secondo Boero, il patrimonio immobiliare dell'EMSA dovrebbe essere trasferito ai Comuni che ne facciano richiesta. Invece si preferisce continuare con un'economia assistita, provocando ulteriori danni all'economia della Sardegna.
Occorre difendere i principi basilari della democrazia, ha concluso Boero, riferendosi ad alcuni concetti espressi negli articoli del provvedimento, e produrre buone leggi. Questa in discussione non è una buona legge perchè produrrà ulteriori sprechi e consentirà la prosecuzione della gestione clientelare del potere.Il capogruppo di F.I. on. Pittalis si è chiesto, intervenendo a sua volta, se il Governo nel rinviare la legge abbia voluto suggerire modifiche che molto aggiungono in peggio; di qui l'invito alla maggioranza a votare per conto suo il provvedimento, perchè l'opposizione non si sente corresponsabile del disegno di legge.
Il suo gruppo, ha aggiunto Pittalis, ha predisposto circa 30 emendamenti, volti a sopprimere quegli enti inutili (ARGEA, IGEA, ecc.) che complicano il futuro dell'ex EMSA, creano altri carrozzoni ma non si preoccupano invece del destino delle maestranze e del personale comunque occupato e da occupare.
Occorre, ha detto Pittalis, che i beni patrimoniali possano essere trasferiti in maniera semplice ai comuni nei quali le aree ex minerarie ricadono. Ed infine ha rivolto un invito al presidente del Consiglio per riattivare la commissione di inchiesta sull'EMSA "perchè l'opposizione vuole e deve sapere dove sono finite le risorse dell'ente, quali le disamministrazioni, quali le ricadute in termini economici e di occupazione e quali gli sperperi a danno della comunità isolana".
Pittalis ha anche invitato al confronto con la maggioranza ma ha soprattutto insistito sulla necessità di far riprendere il lavoro alla Commissione di inchiesta dell'EMSA.L'assessore all'Industria Pinna, a conclusione della discussione generale, ha ricordato che la legge ha carattere di urgenza, dovuta a diverse ragioni: la realtà mineraria è fortemente ridimensionata e quindi l'EMSA non è più necessario. Occorre quindi superare la logica del passato anche perchè la Regione deve ritirarsi da certe attività produttive e deve semmai sostenere il sistema di imprese esistenti. Inoltre, tutto il vecchio sistema era in perdita.
Questo processo è in corso, ha aggiunto Pinna, e si procede verso le privatizzazioni, come previsto dalla linea politica della Giunta che ha adottato adeguate procedure per accelerare le dismissioni di diverse attività.
Questa legge, che è una buona legge, è necessaria, per risanare i territori ex minerari e dare un'alternativa di sviluppo alle popolazioni interessate. Per di più, ci si deve adeguare rapidamente alla normativa europea.
Il testo proposto risponde ai rilievi del Governo, ha aggiunto Pinna, e salvaguardia i patrimoni professionali acquisiti che costituiranno l'organico dell'ARGEA, recependo la proposta dell'opposizione sulla preclusione nei confronti dei dirigenti dell'EMSA, ente che, pur avendo commesso errori, ha anche operato bene.
Dopo essersi soffermato su diversi punti della legge, criticati dall'opposizione, l'assessore Pinna ha concluso sostenendo la necessità di una rapida approvazione del provvedimento.Il passaggio all'esame degli articoli, votato a scrutinio segreto dietro richiesta dell'on. Biancareddu (F.I.), è stato approvato.
Successivamente alla votazione l'on. Salvatore Sanna (Progr. Fed.) ha chiesto la sospensione della seduta per dare modo alla Commissione da lui presieduta di esaminare i numerosi emendamenti collegati al testo del provvedimento.
La richiesta è stata accolta.
Il Consiglio riprenderà i suoi lavori
nel pomeriggio alle ore 16,30.