Nota stampa
della seduta n. 336 pomeridiana del 14 ottobre 1998


Il Consiglio regionale ha ripreso i suoi lavori sotto la presidenza dell'on. Gian Mario Selis per esaminare i provvedimenti collegati alla legge di riforma dell'amministrazione e del personale regionali.

In apertura di seduta sono state date le comunicazioni relative a:


Esame del testo unificato della PL 27 e dei DL 249-438-440-442
"Inquadramento straordinario nel ruolo unico dei dipendenti
dell'amministrazione regionale del personale delle Usl della Sardegna,
comandato ai sensi dell'art. 44 del DPR n. 761 del 1979"
e della PL 429 "Completamento del DL n. 101 per
l'attuazione della leggen. 421 del 1992".

Il Consiglio ha avviato l'esame dei provvedimenti collegati alla legge di riforma della amministrazione e del personale regionali, recentemente approvato dall'Assemblea regionale. Si tratta di un complesso di norme con le quali si vogliono affrontare e definire alcune questioni in materia di personale da tempo pendenti. La Prima commissione ha, infatti, unificato i diversi progetti di legge presentanti su questo argomento da alcuni consiglieri e dalla giunta regionale ed ha predisposto un testo unico, con il quale si propongono le soluzioni per alcune "questioni" particolarmente delicate e per le quali si impone una sistemazione definitiva.

Esistono, all'interno della amministrazione regionale e nei diversi enti che alla stessa Regione fanno capo, situazioni anomale di disparità di trattamento che hanno creato tensioni e conflitti. Con questi provvedimenti si tenta, quindi, di riportare ad una certa uniformità lo stato giuridico del personale a vario titolo dipendente dalla Regione e dagli enti strumentali, anche in vista del passaggio al nuovo ordinamento in attuazione della legge n. 421 del 1992.

In particolare si prevede il passaggio nel ruolo ordinario della Regione dei dipendenti del Centro di programmazione, così come si prevede una sistemazione per i dipendenti dell'Ersat, dell'Eaf e dei Consorzi di Bonifica che da almeno un anno prestano servizio presso gli uffici regionali.

Vengono proposte soluzioni anche per il personale regionale distaccato presso altre amministrazioni o enti strumentali e per il personale delle Asl comandato presso l'amministrazione regionale.

Il provvedimento, inoltre, prevede una norma particolare per porre termine alla anomala situazione nella quale si sono venuti a trovare i dipendenti dell'azienda di Tanca Regia, di Abbasanta, all'atto del trasferimento di quella azienda alla Regione, situazione non dissimile da quella degli ex dipendenti dell'albergo Moderno di Cagliari. Infine, si fissano i compensi per i componenti delle commissioni, dei comitati e degli altri consessi operanti presso l'amministrazione e gli enti regionali e le norme sullo svolgimento dei concorsi per l'assunzione agli impieghi regionali.

La Proposta di legge n. 429, invece, mira ad integrare le disposizioni di carattere generale contenute nel DL 101, per dare efficienza ed efficacia a tutto il sistema del pubblico impiego regionale. Con questo provvedimento, tra l'altro, si prevede il trasferimento di funzioni alle Province, la soppressione dei ruoli speciali ad esaurimento, l'esercizio delle funzioni dei centri di servizi culturali e nuove norme sul trattamento di fine rapporto.

La Proposta di legge n. 429, inoltre, si occupa della disciplina del lavoro a tempo parziale, del trasferimento alle Province delle funzioni in materia di difesa ambientale e si definiscono i rapporti di lavoro del personale del Craai, così come viene disciplinato il passaggio ai Comuni del personale che si occupa del funzionamento delle case per anziani. E' anche disciplinato lo svolgimento dei concorsi interni, necessari per dare maggiore fluidità agli inquadramenti che verranno disposti con la legge di attuazione della 421/1992 e dalle norme di modifica della legge regionale 27/1987.

Il provvedimento è stato illustrato dall'on. Macciotta (Misto - Democratici per la Sardegna), il quale ha sottolineato l'importanza delle norme in esame. Il relatore, in particolare, si è soffermato sulle ragioni che hanno consigliato di modificare il criterio proposto nei DL originari per l'inquadramento, nei ruoli regionali, del personale comandato o distaccato da altre amministrazioni pubbliche. Il personale, in sostanza, sarà inquadrato nell'ente di provenienza e "solo a domanda" passerà all'ente in cui si trova in distacco.È stata stabilita al 1° luglio 98, la data entro la quale devono essere maturati i requisiti per il passaggio.
Anche in questo provvedimento, ha aggiunto Macciotta, si è ritenuto opportuno applicare il principio di onnicomprensività della retribuzione dei dirigenti dell'Amministrazione e degli altri enti regionali.
Si tratta di un complesso di norme, ha concluso il relatore Macciotta, di particolare importanza, perchè in grado di rendere efficiente e funzionale la macchina amministrativa regionale e perchè permetterà di sanare situazioni particolarmente delicate che durano ormai da troppo tempo.

L'on. Marco Tunis (F.I.) ha inteso fare alcune osservazioni al testo unico della Commissione dopo aver premesso che molti altri progetti di legge concernenti la situazione del personale regionale sono all'esame della Commissione prima, provvedimenti, ha detto, che sarebbero dovuti essere compresi nella riforma generale dell'apparato burocratico della Regione. Da essi si evince che non sono state risolte situazioni di dipendenti che per ragione di scadenza dei termini sono stati penalizzati rispetto ad altri colleghi.
Tunis ha quindi ricordato che con la approvazione della riforma del personale non si è dato ascolto alle aspettative di molti altri dipendenti di qualifica, grado e funzione diverse. Tuttavia, ha aggiunto, alcuni dei provvedimenti approvati privilegiano o, quantomeno, danno risposte ad alcune categorie che sono "vicine" agli ambienti governativi della Regione.
Per i motivi su esposti Tunis ha affermato che non si "ritrova in questo provvedimento" ed ha quindi fatto appello alla Giunta perchè nell'esame dei disegni di legge si usi obiettività e misura.

Sia gli onorevoli Bonesu (PSd'Az.), che Salvatore Sanna e Cugini (Progr. Fed.), hanno chiesto al Presidente la sospensione della seduta per integrare il testo unico in discussione con la proposta di legge 429, altro collegato alla legge di riforma del personale regionale.

È stato perciò deciso, anche dopo l'intervento dell'on. Bertolotti (F.I.) che ha chiesto tempi più lunghi per dare modo ai consiglieri di conoscere nel dettaglio il testo che sarà esitato dalla Commissione, di sospendere i lavori per circa due ore, quindi di distribuire il nuovo testo all'Aula e di rinviare a domattina la discussione. Nel frattempo potranno essere presentati emendamenti al provvedimento modificato, entro le ore 9 di domani.

Alla ripresa dei lavori il Presidente della Prima Commissione, on. Salvatore Sanna (Progr. Fed.) ha comunicato che, essendo stata scartata l'ipotesi dell'unificazione dei testi della Legge 429 e del testo unico precedentemente esaminato, la Commissione ha stabilito che il primo provvedimento sarà portato in Aula in altro momento. È quindi possibile, secondo l'on. Sanna, proseguire nella discussione del testo unico votando il passaggio all'esame degli articoli.

In seguito a tale dichiarazione il Presidente ha posto in votazione il passaggio all'esame degli articoli, che è stato approvato.


Il Consiglio è riconvocato
per domattina alle ore 10.