Nota stampa
della seduta n. 335 pomeridiana del 7 ottobre 1998
Il Consiglio regionale ha ripreso i suoi lavori sotto la presidenza dell'on. Sergio Milia e quindi dell'on. Salvatore Zucca
Esame della P.L. 454 - "Finanziamento integrativo
della legge regionale 7/6/1984, n. 28 a favore di cooperative e società giovanili nel settore turistico
e della produzione di beni e servizi".Il provvedimento consentirà il rifinanziamento, con 28 miliardi, della legge regionale n. 28. Conclusa nella seduta antimeridiana la discussione generale, il provvedimento è stato brevemente illustrato dall'assessore al Lavoro, on. Luca Deiana. La validità della legge n. 28 è stata confermata dall'esponente della Giunta il quale ha anche sottolineato la "vitalità" delle aziende che hanno usufruito dei benefici previsti dalla legge sulla imprenditorialità giovanile. Oltre l'87 per cento di queste imprese giovanili hanno proseguito e proseguono la loro attività. Nel periodo preso in esame dall'assessorato al Lavoro, che va dal 1986 al 1996, il numero degli occupati in queste iniziative è praticamente raddoppiato. Altro particolare importante è il "costo" per ogni occupato, che non supera i 90 milioni, mentre negli altri settori industriali si sfiora il miliardo di lire. Tra l'altro possono accedere alle provvidenze della 28 anche le "piccole cooperative" con un minimo di 3 soci. Un giudizio estremamente positivo su questa legge, quindi, e l'assessore Deiana ne ha sottolineato la validità e la grande capacità propulsiva che la 28 ha messo in moto.
Concluso il breve intervento dell'assessore Deiana, il Consiglio ha approvato il passaggio all'esame degli articoli.
Sugli articoli e sui numerosi emendamenti, presentati da diverse parti politiche, sono intervenuti, anche più volte, i consiglieri: Bertolotti (F.I.), Deiana (assessore del Lavoro), Gian Franco Tunis (Ppi), Pittalis (F.I.), Amadu (Misto-UDR), Secci (Ppi), Scano (assessore del Bilancio), Balletto (F.I.), Boero (A.N.), Bonesu (PSd'Az), Sassu G. (Progr. Fed.), Biggio (A.N.), Falconi (Progr. Fed.), Cugini (Progr. Fed.) e Casu (F.I.).
Nel corso della discussione è stato approvato un emendamento presentato da diversi consiglieri dell'opposizione e della maggioranza (alcuni di questi ultimi avevano successivamente ritirato la propria firma) che autorizza lo stanziamento di 130 miliardi per incentivi a favore delle imprese industriali ai termini della legge regionale n. 15. La Giunta e la maggioranza avevano espresso contrarietà nei confronti dell'emendamento perché la somma era già prevista nell'ambito del Piano generale dell'occupazione e del lavoro che dovrà fra breve essere discusso in Consiglio, ma l'Aula si è comportata diversamente.
La proposta di legge complessiva è stata quindi approvata con 64 voti favorevoli, uno contrario ed un astenuto.
Esame del testo unificato del PL 22 e del DL 101 "Disciplina del personale regionale e dell'organizzazione degli uffici della Regione", della PL 27 e dei DL 249-438-440-442 e 429 "Inquadramento straordinario nel ruolo unico dei dipendenti dell'Amministrazione regionale; Norme in materia di personale; Proroga del termine di utilità delle graduatorie dei concorsi; Norme sul rapporto di lavoro a tempo parziale, sul comando e sul distacco di personale".
Il Consiglio ha ripreso la discussione della legge di riforma del personale regionale affrontando la disposizione più complessa dell'intero articolato, contenuta nell'art. 77 e riguardante la individuazione della dirigenza della Regione. All'articolo sono stati collegati 13 emendamenti.
Nella discussione sono intervenuti, anche più volte, gli onorevoli Loddo (assessore del Personale), Pittalis (F.I.) e Palomba (Presidente della Giunta regionale) il quale ha illustrato l'atteggiamento della Giunta nei confronti di un emendamento di grande rilevanza presentato dall'assessore Loddo.
In pratica, vista la diversità degli orientamenti all'interno dell'Esecutivo, i singoli Assessori sono liberi di votare secondo coscienza per cui l'esito della proposta emendativa viene affidato alla discussione ed alla volontà dell'Aula.Sono inoltre intervenuti i consiglieri Floris (F.I.), Cugini (Progr. Fed.), Bonesu (PSd'Az) e Macciotta (relatore).
L'on. Macciotta (relatore) ha in questa sede motivato la contrarietà della Commissione all'emendamento dell'assessore Loddo sostenendo che i commissari hanno voluto assicurare, nella transizione tra il vecchio ed il nuovo regime, l'apparato dirigenziale necessario per il funzionamento della Regione salvando il principio della responsabilità dell'assessore per quanto riguarda le funzioni politiche. Sono stati individuati per questo motivo 140 dirigenti con responsabilità nei diversi settori dell'Amministrazione pubblica, 133 dei quali sono esistenti o previsti in concorso.
A sua volta l'on. Loddo ha affermato che "nel rispetto delle convinzioni e delle idealità differenti, la Giunta si rimette al giudizio dell'Aula non solo per l'emendamento da lui presentato (il 14) ma anche per tutti gli altri 12 emendamenti collegati all'art. 77".
In soccorso alla posizione di Loddo è intervenuto successivamente l'on. Randaccio (R.I.), mentre il sardista Bonesu ha criticato l'atteggiamento della Giunta che viene meno alla esigenza della collegialità.
Successivamente sono intervenuti gli onorevoli. Biancareddu (F.I.), Salvatore Sanna (Progr. Fed.);, Lorenzoni (Ppi) e Pittalis (F.I.). Quest'ultimo ha accusato di cinismo il presidente Palomba, reo di presiedere una Giunta priva di unitarietà ed ha censurato l'assessore Loddo invitandolo a dimettersi in quanto ha presentato un emendamento a nome della Giunta non avendone l'avallo ed il consenso.
Conclusa la discussione generale si è passati alla votazione dell'emendamento n. 14 dell'assessore Loddo. Per dichiarazione di voto è intervenuto l'on. Randaccio per ribadire che il provvedimento di legge nel suo complesso è importante e innovativo e che l'emendamento Loddo rifletteva una linea di pensiero sulla quale si intendeva approfondire e discutere. "Questa posizione è stata contrastata e utilizzata strumentalmente da alcune parti politiche", ha detto, annunciando che i "diniani" voteranno a favore dell'emendamento per coerenza.
Il Consiglio ha respinto l'emendamento "assessoriale" e successivamente ha approvato, compresi alcuni emendamenti legislativi, l'intero art. 77.
Superato lo "scoglio" dell'art. 77, il Consiglio ha affrontato gli ultimi articoli del provvedimento con gli interventi degli onorevoli. Pittalis (F.I.), Bonesu (PSd'Az) e Loddo (Assessore del personale); nonché gli articoli 18, 54 e 56 il cui esame era stato sospeso nel corso della discussione svolta nella scorsa settimana. Gli articoli sono stati approvati, mentre due emendamenti, presentati dall'assessore Loddo, sono stati respinti.
Il presidente Zucca ha, quindi, comunicato l'avvenuta presentazione di tre ordini del giorno.
Il primo riguarda l'istituzione del Servizio per le Politiche di Pari Opportunità presso la Presidenza della Giunta.
Il secondo è relativo al nuovo ordinamento professionale del personale regionale.
Il terzo prevede l'annullamento della graduatoria del concorso per la dirigenza.L'ordine del giorno n. 1, sulla Commissione per le pari opportunità, è stato brevemente illustrato dalla prima firmataria, on. Schirru (Progr. Fed.). Il relatore Macciotta e la Giunta hanno espresso il loro parere favorevole sui tre ordini del giorno, che sono stati posti in votazione ed approvati.
Si è quindi ripresa la discussione sul Testo unificato. Intervenendo per dichiarazione di voto, l'on. Pittalis (F.I.), ha ricordato come "non può uscire luce dal buio". Il provvedimento proposto dalla Giunta, quindi, non poteva proporre una riforma efficiente e di buon livello. Nei prossimi anni, chi andrà a gestire la Sardegna, sarà costretto a porre mano a questa nuova sistemazione dell'organizzazione regionale. Ci sono tuttavia alcuni punti positivi, ma esistono disparità di trattamento e diversità di impostazione che imporranno correzioni e modifiche in tempi brevissimi.
Forza Italia, ha aggiunto Pittalis, proporrà subito l'esame di alcuni provvedimenti che, in parte, porranno rimedio a queste ingiustizie. Il capogruppo di F.I. ha comunque stigmatizzato la possibilità, prevista dall'art. 6, di ricorrere a "collaboratori esterni". L'amministrazione non può ricorrere ad esperti e collaboratori esterni, abdicando ai propri doveri ed alla propria potestà.
Altro punto sul quale Forza Italia non è d'accordo è quello relativo ai rapporti con le rappresentanze sindacali. Forza Italia, comunque, voterà a favore del provvedimento, pur conscio che sarà necessario di porvi mano immediatamente.
Si tratta, comunque, di un provvedimento di riforma, di quelle riforme delle quali la Sardegna ha urgente, improrogabile, bisogno.Il gruppo sardista, ha detto l'on. Bonesu, voterà a favore della legge perché ha contribuito con convinzione alla sua formulazione. Questo Consiglio, ha detto ancora, può operare e fare le riforme prima della chiusura della legislatura. In questo provvedimento ciò che è mancato è la compattezza della Giunta che in più occasioni ha dimostrato di non avere il sostegno della maggioranza che dovrebbe sostenerla.
La posizione del gruppo misto-UDR, che voterà a favore di questo provvedimento di legge, è stata illustrata dall'on. Marracini. Nella discussione degli articoli e degli emendamenti ci sono state contrapposizioni pretestuose, ha ricordato l'oratore. Se l'Aula avesse potuto lavorare con maggiore calma e con più tranquillità si sarebbe potuta mettere a punto una legge migliore. E' mancata la concertazione tra le parti, ha aggiunto Marracini, ed il contributo che le organizzazioni sindacali avrebbero dovuto e potuto dare è stato ignorato.
In questa vicenda, ha sottolineato l'esponente dell'UDR, si è notata l'assoluta assenza di coesione nella maggioranza. La Giunta ha anzi collezionato una lunga serie di sconfitte e non ha fornito alcun proficuo e costruttivo suggerimento. Una vicenda dalla quale questo esecutivo dovrebbe trarre le giuste e doverose considerazioni di ordine politico.L'on. Salvatore Sanna (Progr. Fed.), presidente della prima Commissione che ha elaborato nel corso di due anni il testo unificato dei progetti di legge 22 e 101, ha annunciato il voto favorevole del suo gruppo ed ha invitato il Presidente a fissare nel calendario dei lavori i collegati alla legge.
Dopo aver sottolineato il lavoro che è stato svolto dai commissari, ed in particolare dell'on. Masala e dell'on. Macciotta, ha detto che si è dimostrato che questo Consiglio ha al proprio interno tutte le capacità necessarie per il processo riformatore di cui la Sardegna ha bisogno. Ha quindi criticato l'assenza, in queste giornate di lavoro, di quelli che nelle piazze e nei convegni parlano di riforme ed in particolare ha sottolineato che il Consiglio non è contro il sindacato, come qualcuno ha voluto sostenere, ma è fermo e deciso nell'affermare la priorità dell'Assemblea democratica nelle decisioni importanti. Concludendo ha criticato l'istituto della concertazione.L'onorevole Frau (A.N.) anticipando il voto favorevole della sua parte politica, ha ricordato come il provvedimento sia frutto anche di una proposta di legge, la n. 22, presentata proprio dal suo gruppo. D'altro canto A.N., anche con il fattivo contributo del proprio capogruppo Masala, ha sempre avuto grande attenzione per i problemi della riforma della Regione. "Abbiamo sempre auspicato una Regione efficiente e snella, ha aggiunto Frau, in grado di dare risposte alle esigenze delle popolazioni sarde".
Questa è una legge che può favorire l'ammodernamento della struttura regionale ed A.N., anche nell'esame dei prossimi provvedimenti "collegati", darà il suo fattivo contributo proprio per dare vita ad una Regione snella e più vicina ai sardi."Una giornata importante nella storia della legislatura". L'ha così definita l'on. Bruno Dettori (Misto), che ha aggiunto parole di compiacimento per il compito difficile ma puntuale sostenuto dal relatore on. Macciotta e si è augurato che da parte dell'apparato burocratico della Regione, con il lavoro, la competenza e la responsabilità si dia giusto coronamento alla riforma in via di approvazione.
Intervenendo per dichiarazione di voto, l'assessore Loddo ha sottolineato come, in questa occasione, si sia vissuta una esperienza importante, svolta alla luce del sole. Il Consiglio ha esistato una grande riforma, ha aggiunto Loddo, e sono state approvate una serie di innovazioni legislative di grande importanza.
"Molte scelte del Consiglio non le condivido, ma le rispetto, ha aggiunto Loddo. Ma le posizioni personali devono essere rispettate anche dagli altri". L'assessore Loddo, dopo aver rivendicato il diritto di sostenere le proprie convinzioni, ha chiesto il rispetto della propria coerenza personale ed ha ribadito il diritto di portare avanti le proprie idee e le proprie convinzioni politiche. Questa legge, alla cui elaborazione l'assessore ha collaborato negli ultimi mesi, è comunque una buona riforma e darà buoni frutti.Concluse le dichiarazioni di voto, il presidente Zucca ha messo in votazione, con il sistema del voto elettronico, l'intero provvedimento che è stato approvato all'unanimità.
La votazione ha avuto, infatti, questo risultato:
Presenti 57
Votanti 57
Favorevoli 57.
I lavori del Consiglio regionale
riprenderanno mercoledì 14 ottobre alle ore 10.