Nota stampa
della seduta n. 329 antimeridiana del 30 settembre 1998
Il Consiglio regionale si è riunito sotto la presidenza dell'on. Salvatore Zucca. L'ordine del giorno dei lavori prevede l'esame dei disegni di legge che disciplinano e riorganizzano gli uffici ed il personale regionale.
Esame del testo unificato del PL 22 Masala, Locci, E. Usai,
Frau - e del DL 101"Disciplina del personale regionale e
dell'organizzazione degli uffici della Regione" e della PL 27
e dei DL 249-438-440-442 e 429 "Inquadramento straordinario
nel ruolo unico dei dipendenti dell'Amministrazione regionale;
Norme in materia di personale; Proroga del termine di utilità
delle graduatorie dei concorsi; Norme sul rapporto di lavoro
a tempo parziale, sul comando e sul distacco di personale"Il Consiglio regionale ha ripreso l'esame dei provvedimenti che prevedono il riordino dell'apparato burocratico regionale. I testi proposti all'esame dell'Aula prevedono una diversa organizzazione degli uffici regionali tenendo conto anche dei più recenti decreti governativi in materia di decentramento amministrativo e di riordino delle strutture degli enti locali, i cosiddetti "Bassanini".
L'Aula si era già occupata del riordino e della riorganizzazione degli uffici e del personale dell'amministrazione regionale in un'altra tornata di lavoro. L'esame però era stato sospeso perché erano stati presentati moltissimi emendamenti che rischiavano di stravolgerne il significato.
Il testo del progetto di riforma era stato quindi trasmesso alla commissione competente per l'esame degli emendamenti e per un approfondimento di alcune norme che sembravano in contrasto con quelle nazionali in materia di personale e di funzionamento degli uffici delle amministrazioni locali.
Il nuovo testo predisposto dalla Prima commissione consiliare, Autonomia e Riforme, prevede il recepimento delle nuove disposizioni nazionali in materia di riforma economico-sociale della Repubblica contenute nelle leggi n. 421 del 1992 e n. 59 del 1997.
Sono state, però, introdotte delle modifiche formali, per una migliore "esplicitazione" di alcune norme.
In particolare, la Commissione ha apportato alcune significative correzioni in materia di direzione politica e direzione amministrativa, di controllo interno di gestione, sulla responsabilità dirigenziale e dei compiti dei dirigenti. I componenti la commissione Autonomia e Riforme hanno anche approfondito le norme che riguardano l'assegnazione temporanea di mansioni superiori, i processi di mobilità, la regolamentazione dei comandi, la disciplina delle incompatibilità, il rapporto di lavoro a tempo parziale, le modalità di accesso al lavoro.
Con particolare attenzione sono state anche esaminate le norme che prevedono la costituzione della dirigenza.
In generale, quindi, il provvedimento detta norme che disciplinano l'organizzazione degli uffici dell'Amministrazione regionale, dell'Azienda foreste demaniali, degli enti pubblici regionali non aventi natura economica, nonché i rapporti di lavoro del personale dipendente, in armonia con le norme fondamentali sancite dalla legge 421 del 1992. Una normativa transitoria regolamenta la prima costituzione della dirigenza, normativa necessaria per assicurare la funzionalità dell'amministrazione e degli enti nel periodo di trapasso dall'attuale al nuovo regime normativo.
La commissione ha quindi ritenuto opportuno non accogliere, nel provvedimento in esame, istanze individuali, di gruppi o di categorie del personale che devono invece essere esaminate in sede di rinnovo contrattuale. Alcuni problemi, difficilmente risolvibili in sede contrattuale, sono affrontati in un "collegato" che sarà esaminato dall'Aula in questa stessa tornata di lavoro.
Il "collegato" prevede una nuova sistemazione per alcune categorie di lavoratori, inquadrati nei ruoli dell'amministrazione regionale con particolari provvedimenti, ed alcune norme necessarie per sanare situazioni di disparità di trattamento esistenti nei confronti dei dipendenti di enti e consorzi regionali.
Prima dell'inizio della discussione generale l'on. Floris (F.I.), intervenendo sull'ordine dei lavori, ha chiesto un esame generale separato dei diversi provvedimenti. Anche se l'argomento è "unico", infatti, si tratta di progetti legislativi tra loro "profondamente differenti" perchè intervengono anche per "sanare" alcune particolari situazioni. Floris ha, quindi, proposto la discussione sul 101 e 22, per poi passare all'esame degli altri provvedimenti.
La proposta dell'esponente di F.I. è stata condivisa dell'on. S. Sanna (Progr. Fed.) e dall'assessore agli Affari generali e Personale Tonino Loddo.
Il presidente Zucca ha, quindi, aperto la discussione generale sul testo unificato del DL 101 e della PL 22.
L'on. Manunza (UDR) intervenendo per primo nella discussione, ha detto che nella definizione del provvedimento si sarebbe dovuto prospettare e prevedere una effettiva riorganizzazione dell'amministrazione, ma sono intervenuti una serie di norme che hanno rappresentato un momento di disturbo, per cui si è proceduto paradossalmente in senso inverso, rendendo più difficile la riforma e allontanando il modello di una revisione programmata secondo un quadro generale.
Tutte le proposte della Giunta, ha aggiunto, sono in sofferenza ed ancora da approvare. E questo è accaduto per il malvezzo degli opportunismi politici che, tra l'altro, hanno fatto sì che si cassasse il suo nome come "vecchio" proponente della riforma presentata nel 1996, quando era assessore agli Affari generali.
Sarebbe imbarazzante, ha ancora detto, se non vi fossero risposte agli interrogativi che pone la proposta di riforma. E si correrebbe il rischio di varare una riorganizzazione di tutti i servizi gravata da pregiudizi, provvisorietà e confusione in un sistema già di per sé caotico.
Manunza ha ricordato che già 20 anni fa si presumeva che la riforma potesse correggere tutto il sistema dell'impiego pubblico, ma il provvedimento a suo tempo varato (ed in particolare la legge n. 51) hanno addirittura peggiorato la situazione, creando nuovi guasti. Per risolvere i quali ora è necessario approvare il provvedimento in esame; solo così può crearsi motivazione nel personale del settore dell'impiego pubblico.
L'oratore ha suggerito che si dovrebbero adottare gli stessi principi della 421, individuando concreti meccanismi che fungano da volano per il riordino e l'efficienza dell'apparato amministrativo regionale. Tali meccanismi (responsabilizzazione, organizzazione, metodizzazione dei piani di riforma, misure correttive) potrebbero non essere definitivi, tuttavia questa è la strada da imboccare se si desidera invertire la rotta in questo fondamentale settore della gestione regionale.
La Giunta, ha concluso Manunza, deve dare risposte agli interrogativi che da quest'Aula verranno nel corso dell'esame del provvedimento. Non si dimentichi, ha detto, che esso appare provvisorio e subordinato ad altri provvedimenti.
Dalle risposte e dagli aggiustamenti che saprà dare la Giunta, dipenderà il voto dell'oratore.Dopo l'intervento dell'on. Manunza il Presidente ha proposto il passaggio all'esame degli articoli, la proposta è stata approvata.
Su richiesta del presidente della Commissione autonomia on. S. Sanna, i lavori sono stati brevemente sospesi per permettere un rapido esame, da parte della Prima, degli emendamenti presentati al provvedimento.
Alla ripresa dei lavori l'on. Biancareddu (F.I.) ha chiesto di poter presentare alcuni emendamenti migliorativi. Il regolamento prevede, infatti, che gli emendamenti possano essere presentati prima della conclusione della discussione generale. "La conclusione anticipata della discussione generale, ha concluso Biancareddu, ci ha impedito di presentare alcuni emendamenti. Chiediamo di poterli presentare ora".
Il presidente Zucca ha ricordato le norme regolamentari ed ha però aggiunto che se l'Aula si esprimesse "all'unanimità" a favore dell'accoglimento di questi emendamenti, sarebbe possibile la loro presentazione ed il loro accoglimento.
Dal canto suo l'on. Lorenzoni (Ppi) ha lamentato come in sede di discussione generale sulla prima stesura del provvedimento avesse presentato alcuni emendamenti, che ora invece non sono stati allegati al provvedimento. Ha, quindi, chiesto la riapertura dei termini per poter ripresentare gli emendamenti già presentati nella precedente occasione.
Sull'argomento sono intervenuti anche gli onorevoli Macciotta (Misto) e Sanna (Progr. Fed.).
L'on. Macciotta, relatore dei diversi provvedimenti, dopo aver ricordato che quello in discussione è un testo diverso dal precedente, "tanto è vero che è un testo B", si è dichiarato a favore dell'accoglimento dei diversi emendamenti, anche perchè "alcuni colleghi sono stati colti di sorpresa proprio dalla brevità della discussione generale".
L'on. Sanna (Progr. Fed.), dal canto suo, ha ricordato come alcuni emendamenti presentati dal collega Lorenzoni siano stati esaminati ed in parte accolti durante i lavori di istruzione svolti dalla Prima Commissione. Altri sono stati, invece, respinti. Ma si è, comunque, dichiarato a favore della possibilità di presentare gli emendamenti già preparati dai colleghi e "bocciati sul filo di lama" dalla rapida conclusione della discussione generale. Ha tuttavia puntualizzato che non si possono riaprire i termini per la presentazione dei chissà quanti altri emendamenti".
L'on. Liori (A.N.), premesso che la legge è importante, ha ritenuto che gli emendamenti presentati (anche quelli relativi al primo testo) sono accoglibili e sarà l'Aula a deciderne l'accoglimento nel corso dell'esame del provvedimento.
Secondo il capogruppo dei progressisti federativi Cugini, gli emendamenti già pronti possono essere presentati. D'accordo anche il capogruppo dei popolari Marteddu il quale ha aggiunto che però questo fatto "straordinario" non deve essere assunto come precedente ma deve essere ritenuto come una eccezione accolta dalla volontà dell'Aula in un particolare momento.
Il Presidente ha quindi accordato ulteriori cinque minuti di sospensione perché gli emendamenti venissero presentati sia da parte dei capigruppo, sia da parte di singoli consiglieri.
Gli emendamenti sono stati accolti e, per permettere il loro esame da parte della Commissione competente, la seduta è stata aggiornata a questo pomeriggio.
Ad inizio di seduta il Presidente aveva annunciato la presentazione di
I lavori del Consiglio riprenderanno
questo pomeriggio alle ore 17