Nota stampa
della seduta n. 324 antimeridiana del 9 settembre 1998
Il Consiglio regionale ha ripreso i suoi lavori sotto la presidenza dell'on. Gian Mario Selis, e dell'on. Sergio Milia.
Prosecuzione della discussione generale
del DPEF - Programma n. 48 - Legge
15 aprile 1998, n. 11, art. 4.Il primo ad intervenire nella seduta odierna è stato l'on. Berria (Progr. Fed.) il quale si è detto preoccupato per quanto sta avvenendo nella realtà del territorio isolano, colpito da imbarbarimento che si manifesta nell'incremento della criminalità diffusa ed in particolare negli attentati contro gli amministratori. "È una sconfitta dello Stato e della Regione, ha detto Berria, sconfitta che può essere compensata da una politica di riequilibro che rimetta le aree dell'Isola, maggiormente depresse sotto i vari aspetti, nell'alveo della speranza e della fiducia verso le istituzioni".
Berria ha quindi affrontato i vari problemi che pesano sulle popolazioni dell'interno e ha poi rivolto un appello a tutti i soggetti politici e sociali affinché vengano date risposte alle esigenze. Ed a questo proposito si è detto certo che la qualità delle scelte che si stanno facendo dovrebbero portare miglioramenti nelle condizioni sociali ed economiche dell'Isola.
La stagione si espone a molte interpretazioni, ha detto ancora Berria, ma è evidente il tentativo da parte della Giunta di intervenire con tutti gli strumenti a sua disposizione per mitigare le difficoltà del presente e per porre le basi, nell'immediato futuro, di una ripresa economica che rappresenta la prima pietra per l'abbattimento del malessere sociale. Il documento di programmazione economica finanziaria presentato dalla Giunta, che tra l'altro è stato ben accolto da tutti i settori del Consiglio (pur con le dovute perplessità su alcuni punti), è la migliore prova dell'impegno del Governo regionale in questo senso.
A nome dei Progressisti Federativi, Berria ha annunciato il voto favorevole del gruppo al DPEF.Il Documento di programmazione economica e finanziaria proposto dall'assessore Scano è "un'idea" condivisibile anche da parte di Forza Italia. Gli obiettivi a medio e lungo termine contenuti nel DPEF sono stati giudicati positivamente anche dal capogruppo di F.I..on. Pittalis ha, infatti, confermato come uno strumento programmatorio di questo genere sia effettivamente in grado di affrontare le gravi emergenze che condizionano pesantemente la società sarda.
Le lungaggini e gli esasperanti rinvii sopportati per la costante incapacità della Giunta in carica di decidere qualcosa e di attuare le indicazioni del Consiglio, però, di fatto vanificano e renderanno inutili e poco efficienti questo strumento di programmazione economica.
Questa Giunta, tra l'altro, non ha mai fornito tempestivamente i documenti finanziari e di bilancio di sua competenza. E l'Assemblea non ha mai potuto giudicare, con serenità, questi documenti importantissimi per combattere la disoccupazione e la crescente richiesta di lavoro.
Quindi, uno strumento teoricamente valido, ha aggiunto Pittalis, ma vanificato dalla incapacità politica e progettuale di questo esecutivo; una incapacità che emerge da tutti gli atti di governo, come è stato confermato anche dall'elenco dei beni immobiliari regionali che la Giunta ha recentemente deciso di alienare. Decisione che presta il fianco a numerose critiche, ha aggiunto Pittalis, perchè molti dei beni in vendita sembrano destinati ad imprenditori "contigui" a questa giunta o ad alcuni assessori.
In questi quattro anni, questa maggioranza ha fatto scappare molti imprenditori seri, ha vanificato gli sforzi compiuti dalle forze politiche per cercare di rilanciare l'economia sarda. Il documento, ha aggiunto Pittalis, è comunque largamente condivisibile per la sua impostazione generale e per il rigore che mette in mostra. Però le iniziative della Giunta vanificano quanto previsto nel DPEF. Il tentativo di privatizzazione compiuto con l'EMSA è clamorosamente fallito, ha aggiunto l'esponente di F.I., così come un fallimento si rivelerà la decisione di contrarre nuovi debiti.
La verità è che non si propongono soluzioni realistiche e concrete, per diversi comparti economici, e si trascurano gli interventi che realmente possono favorire una concreta crescita dell'economia. La realtà sociale isolana, ha aggiunto Pittalis, ha invece grande necessità di decisioni e scelte politiche moderne e realistiche.
Il DPEF, quindi, come strumento programmatorio operativo, ha concluso Pittalis, ha una sua dignitosa validità. La grande preoccupazione del gruppo consiliare di F.I. è che questo strumento sia vanificato dai limiti, dalle incapacità politiche che questa Giunta e questa maggioranza hanno costantemente mostrato.Dopo aver giudicato positiva la serietà e la qualità del dibattito, l'assessore della Programmazione on. Scano ha sottolineato la novità reale e l'utilità del DPEF e soprattutto l'uso che ne è stato fatto "poiché si è di fronte ad una riforma non "parlata" ma fatta; perchè è qualcosa che rimarrà in quanto stiamo modificando l'edificio delle leggi di programmazione che venne elevato nel 1975".
Scano ha quindi affermato che la vecchia programmazione non esiste più da molti anni poiché si era ridotta a documenti privi di contenuto. Di qui è nato il DPEF, pur con i limiti di cui l'assessore riconosce l'esistenza e che ha anche sottolineato nel contesto del Documento. Il quale - ha ripetuto Scano - non è il punto di arrivo ma quello di partenza: in pratica è l'anello di congiunzione tra il vecchio sistema di programmazione ed il nuovo modello.
Scano ha quindi detto che in una coscienza moderna del rapporto stato-mercato sta crescendo la necessità di trovare nuovi strumenti, costruendo qualcosa di nuovo, sia per quanto riguarda la strumentazione sia per quanto riguarda le procedure ed il metodo politico di fondo.
È da sottolineare la scelta della programmazione-contabilità e bilancio come asse politico-programmatico.
Altro fondamento del DPEF è la concezione certamente nuova di porsi come strumento per richiamare dall'esterno sapere, conoscenza ed esperienze. Da non sottovalutare infine un altro elemento: la situazione deficitaria del bilancio e di conseguenza l'accelerazione dell'indebitamento. Scano ha detto a questo proposito che "avendo sulle spalle questa gravosa eredità" si arriverà nel giro di alcuni anni ad un indebitamento di 1.000 miliardi l'anno.
Il problema non è la solvibilità del debito, quanto l'irrigidimento del bilancio rispetto ai piani di sviluppo mirati a risolvere problemi come produzione e occupazione.
Parlando del rapporto tra il DPEF ed il "pacchetto lavoro", Scano ha affermato che non è possibile non ricorrere all'indebitamento ma ha anche aggiunto che nel Documento si sottolineano le necessarie cautele nel ricorrere al prestito. L'indebitamento serve anche per liberare risorse da utilizzare con criteri nuovi e certamente con il dovuto rigore. Ma rigore non vuol dire irrigidire la programmazione nei confronti dei piani che si vogliono raggiungere; significa razionalizzarla!
Gli oneri del "pacchetto lavoro" sono alti ma sono - ha detto Scano - necessari a patto che vi sia contemporaneamente una politica di risanamento della situazione finanziaria regionale. Il sacrificio finanziario - ha ribadito - è eccezionale ed oneroso ma l'investimento per il lavoro e lo sviluppo è una esigenza improcrastinabile purché naturalmente sia compatibile e coerente con le altre esigenze di bonifica della spesa generale.
Si deve insomma piegare l'insieme della spesa agli obiettivi dello sviluppo e del lavoro. Si tratta di realizzare una sintesi alta tra gli investimenti ed il risanamento della spesa. Su questo punto dovranno essere giudicati, valutati cioè nella nostra capacità di centrare gli obiettivi.
Infine una precisazione: "Il DPEF è il vero assestamento del bilancio. Ad esso seguirà, spero al 30 settembre, la presentazione e la discussione del bilancio di previsione 1999".
Concluso l'intervento dell'assessore, il gruppo di F.I. ha chiesto la sospensione di mezz'ora (che è stata accordata dal Presidente) per consentire di definire gli emendamenti da allegare al testo del DPEF.Alla ripresa dei lavori, in sede di esame dei vari paragrafi del DPEF e degli emendamenti ad esso presentati, sono intervenuti, anche più volte, gli onorevoli Casu (F.I.), Biggio (A.N.), l'assessore della Programmazione Scano, Vassallo (R.C.), B. Dettori (Misto - Patto dei Democratici), Lippi (F.I.), Bonesu (PSd'Az.), Macciotta (Misto), Secci (Ppi).
In sede di dichiarazioni di voto l'on. Bonesu (PSd'Az.) riferendosi al problema dell'indebitamento ha detto che si sta sottovalutando la situazione ed ha citato a questo proposito alcune ipotesi che porterebbero la Regione allo sfascio. Ha comunque dato atto all'assessore di aver inquadrato nel Documento la problematica, per cui il voto del suo gruppo sarà di astensione.
Dal canto suo l'on. Balia (PSFD) ha sostenuto che con il DPEF si manifesta una innegabile svolta nella politica programmatica. Lo stesso Documento è da condividere nella sua globalità, pur con gli aggiustamenti che si rendono o si sono resi necessari.
Concludendo, Balia ha rimarcato che esistono alcune incongruenze tra il DPEF ed il Piano per il lavoro. Bisognerà quindi rendere le due cose compatibili con l'adeguamento del Piano per il lavoro al documento di programmazione. Infine l'espressione del voto: il suo gruppo voterà a favore.Giudizio positivo è stato espresso anche dall'on. B. Dettori (Misto - Patto dei Democratici) il quale ha giudicato un "fatto estremamente positivo" la presentazione di un Documento chiaro e ben definito di programmazione economica e finanziaria.
Dettori ha anche ricordato il lungo elenco di incompiute "monumenti all'imbecillità" presenti in tutte le parti della Sardegna. Il DPEF permetterà di evitare questi scempi e questi sprechi illogici, che impediscono realmente lo sviluppo della società isolana.
È necessario un salto culturale, comunque, per permettere gli imprenditori seri di proporre e realizzare iniziative economiche valide. La chiarezza di questo documento, inoltre, permette di capire come la Giunta intende muoversi anche per combattere la grave disoccupazione che pesa sulla società sarda.
Le posizioni emerse nel dibattito, le indicazioni fornite dallo stesso assessore hanno chiarito molti punti oscuri e Dettori ha, quindi, annunciato il proprio voto favorevole.Un giudizio decisamente negativo su "questo nuovo libro dei sogni" è stato espresso dall'on.Marracini (Misto - UDR) il quale ha ricordato la necessità di iniziative serie e concrete, in grado di garantire non solo l'ingresso ma la permanenza nell'Europa, un obiettivo al quale sembra si vogliano legare i destini dell'Isola.
Servono nuove iniziative, una diversa attenzione per i problemi dei giovani e della società sarda, problemi assolutamente trascurati dal Documento di programmazione proposto dall'Esecutivo.
Per queste ragioni Marracini ha anticipato il voto contrario degli esponenti dell'URD.Il capogruppo dei Progressisti federativi, l'on. Cugini, ha subito annunciato che il suo schieramento voterà a favore del DPEF ed ha sottolineato che lo spirito del Documento consente di aprire le porte a tutte le forze politiche per eventuali apporti nelle fasi successive (provvedimenti coordinati e collegati con il DPEF).
Anche l'on. Vassallo (R.C.), nell'annunciare il voto favorevole al Documento di programmazione ha detto che la svolta che si richiedeva è contenuta nel piano presentato dalla Giunta. In esso si indicano le linee guida ma si constatano anche le carenze della struttura regionale, mentre si evidenzia uno sforzo di grande portata per favorire lo sviluppo ed il lavoro, d'intesa con le autonomie locali e con le forze sociali.
Concluse le dichiarazioni di voto il Presidente Milia ha posto in votazione, col sistema del voto elettronico il DPEF presentato dalla Giunta. La votazione ha avuto questo risultato:
presenti 71,
votanti 68,
astenuti 3,
favorevoli 41,
contrari 27.Il DPEF è stato quindi approvato.
I lavori del Consiglio
riprenderanno alle ore 17.