Nota stampa
della seduta n. 310 pomeridiana del 22 luglio 1998


Il Consiglio regionale ha ripreso i suoi lavori sotto la presidenza dell'on. Sergio Milia, e successivamente dell'on. Gian Mario Selis.

In apertura di seduta sono state date le comunicazioni relative a:


Prosecuzione dell'esame
del Testo Unificato DL 90 - PL 322
Norme per la classificazione
delle aziende ricettive.

Il Consiglio ha ripreso i lavori nel pomeriggio con l'esame dell'articolato del provvedimento che disciplina la classificazione delle aziende ricettive. Questa mattina erano stati approvati cinque dei 25 articoli più cinque allegati di cui si conforma la legge.

Nel corso del dibattito sono intervenuti, anche più volte, gli onorevoli Oppia (F.I.), Falconi (relatore - Progr. Fed.), Biggio (A.N.), per chiedere la votazione a scrutinio segreto dell'art. 6; Cadoni (A.N.), Salvatore Sanna (Progr. Fed.), Marrocu (Progr. Fed.), M.F. Tunis (F.I.) per chiedere la votazione a scrutinio segreto dell'emendamento n. 2 dell'art. 7; Boero (A.N.) per chiedere il voto segreto dell'art. 23 e annunciare che le opposizioni avrebbero abbandonato l'Aula; Paba (Assessore al Turismo), Bonesu (PSd'Az) che ha chiesto il voto segreto sull'allegato A1; Biancareddu (F.I.) per chiedere lo scrutinio segreto sull'allegato E ed annunciare abbandono dell'Aula da parte delle minoranze.

Anche per la votazione finale è stato richiesto lo scrutinio segreto.

La legge è stata approvata con 41 voti favorevoli ed uno contrario.

Esame del programma n. 40
Razionalizzazione dei servizi ospedalieri della Regione sarda.
Stralcio del piano sanitario regionale ai sensi dell'art. 1, comma ter
del DL 17 maggio 1996, n. 280, convertito nella legge 20 luglio 1996, n. 382.

Il Consiglio si è occupato dello stralcio del piano sanitario regionale. Il programma presentato dalla Giunta era stato esaminato e bocciato in una delle precedenti tornate consiliari d'Aula. Il relatore del provvedimento, on. Ladu, si è rifatto a quanto detto in quella occasione, riservandosi di approfondire alcuni particolari aspetti nel corso della discussione sugli articoli, ai quali sono stati presentati alcuni emendamenti giudicati "migliorativi".

Critico, invece, l'intervento del capogruppo del PSd'Az, on. Bonesu, il quale ha ricordato come nel precedente esame da parte dell'Aula fossero emerse particolari perplessità ed il piano fosse stato criticatoe bocciato proprio per la sua impostazione generale. Il piano sanitario regionale, secondo Bonesu, accentra le strutture ospedaliere nei due maggiori centri isolani: Cagliari e Sassari. Lungo la Carlo Felice, nel tratto da Oristano a Sassari, uno dei più pericolosi e con un altissimo numero di sinistri, infatti, non esiste neppure una struttura di Pronto soccorso.
Per ciò che riguarda il Microcitemico di Cagliari, una delle strutture più specializzate che esistono nell'Isola, invece, il piano prevede un suo accorpamento con altri ospedali. Quindi, ha aggiunto Bonesu, una struttura di ricerca altamente specializzate, l'unica che vede la Sardegna all'avanguardia nel settore della ricerca, cura e prevenzione della talassemia corre il rischio di perdere le sue peculiari caratteristiche.
Queste sono scelte che devono essere assolutamente contestate, ha concluso Bonesu, perchè non tengono conto delle reali esigenze della società sarda.
Il piano stralcio deve essere, dunque, profondamente rivisto e riesaminato, per mettere a punto un programma sanitario che tenga conto della realtà sarda e dei bisogni reali della società isolana.

L'on. Ladu (Ppi), dopo aver precisato che la relazione è stata già svolta in una precedente seduta, ha illustrato le linee guida del Piano che prevede il mantenimento di strutture ospedaliere periferiche sul territorio, pur se esiste una centralità di Cagliari e Sassari.
Per quanto riguarda le osservazioni dell'on. Bonesu, Ladu ha precisato che le strutture di pronto soccorso saranno individuate nel piano sanitario regionale.
Ladu ha poi sostenuto che l'ospedale Microcitemico sarà potenziato in funzione del particolare ruolo svolto, evitandone l'accorpamento con altri ospedali.

L'on. Liori (A.N.), evidenziato che il problema della razionalizzazione delle strutture ospedaliere è molto sentito in tutta la Sardegna, ha affermato che il piano non risponde alle esigenze della cittadinanza ed alle richieste di migliore qualità del servizio sanitario.
Secondo Liori è necessario che l'assessore alla Sanità predisponga e presenti il Piano sanitario generale e che si cessi di approvare "stralci e pezzetti" che non soddisfano, creano confusione e soprattutto non producono servizi completi quali si richiedono in una regione civile.
Concludendo, Liori ha ricordato che la Sardegna è ultima, fra le regioni d'Italia, a disporre di un piano sanitario regionale.

Nella discussione generale è intervenuto anche l'on. Macciotta (Patto dei democratici), il quale si è soffermato su alcuni aspetti particolari.
Su questo Programma si è lavorato a lungo e con grande serietà, ha detto Macciotta. Questo documento è però una prima tappa del programma di razionalizzazione della rete ospedaliera isolana ed è il primo tentativo di arrivare agli standards finaziati del Parlamento.
Durante la discussione che si è svolta a suo tempo in Aula, ha aggiunto Macciotta, questo progrmma è stato "caricato di temi e di osservazioni non pertinenti".
Il Consiglio, in quella occasione, aveva bocciato questo stesso provvedimento più per ragioni localistiche che per ragioni obiettive. La Commissione, dopo quella bocciatura, ha lavorato a lungo, accogliendo molte delle proposte emerse in quel dibattito ed ha tenuto conto delle diverse realtà esistenti in molte parti dell'Isola. Questo programma, quindi, è stato profondamente modificato e migliorato.
Questo Consiglio è sovrano, ha aggiunto Macciotta, ma forse si comporta in modo non adeguato quando si esaminano provvedimenti di particolare importanza , quale è questo. Il Consiglio sembra quasi colpito da una strana febbre, che rischia di vanificare il lavoro svolto in questi quattro anni. Il muro contro muro che si sta verificando in questi tempi può impedire che si porti a compimento il lavoro, anche buono, svolto con l'apporto di tutti; forse si rischia di arrivare ad una paralisi completa dell'attività politica. E questo non deve accadere. I consiglieri regionali, il Consiglio non devono perdere un altro anno senza affrontare i reali problemi dell'isola. Se entro l'autunno la Giunta approverà il Piano sanitario, il Consiglio, lavorando a tappe forzate, può e deve approvare questo Piano.
Il muro contro muro può impedire che il Consiglio affronti temi di grave importanza, ha aggiiiunto Macciotta, che devono essere messi a punto nell'interesse della società. Questa frenesia pre-elettorale, che sembra aver colpito molti, troppi consiglieri, non deve impedire, quindi, che si lavori con serietà e coscienza.
Se il piano sanitario sarà approvato, comunque, almeno in questo campo l'Assemblea regionale avrà svolto il suo compito. Se si continuerà con una sterile contrapposizione, come è avvenuto anche in questi giorni, anche la Sardegna appare destinata ad un ben triste destino.
Macciotta ha, quindi, fatto appello ad un maggiore senso di realismo, perchè i problemi esistono, ma devono essere affrontati superando quei localismi che, spesso, hanno portato a soluzioni pasticciate ed insoddisfacenti. Occorre superare questi contrasti, questi steccati. Questo piano stralcio può e deve essere migliorato, deve essere esaminato ed approfondito in molti suoi aspetti particolari. Ma i risultati saranno accettabili solamente se si arriverà ad un confronto costruttivo.
Nei diversi ruoli, partendo anche da posizioni differenti, ha concluso Macciotta, il lavoro può essere molto utile, se il Consiglio, i consiglieri sapranno lavorare tenendo ben presenti gli interessi generali, superando quindi i deteriori particolarismi che sembrano condizionare l'attività di questa Assemblea regionale.

L'on. Amadu (Misto), nel condividere quanto detto dall'on. Macciotta, ha espresso un particolare apprezzamento per il lavoro svolto dalla commissione Sanità, preannunciando comunque il proprio voto contrario al provvedimento in quanto molti problemi della sanità si aggraveranno per i ritardi della Giunta nel settore. Non c'è una volontà politica coerente, ha aggiunto Amadu, e, mentre da anni si parla di piano sanitario regionale, oggi si discute un documento che è la fotografia della sitauzione esistente.
Per Amadu ci si dovrebbe calare nei panni dei cittadini che chiedono servizi sanitari efficienti; occorre più prevenzione, con uno sforzo corale che indichi i punti di convergenza per un salto di qualità dell'intero settore.
Amadu ha poi ricordato i problemi del 118, delle guardie mediche e di ospedali che si avviano a scomparire. Purtroppo esiste ancora il clientelismo che mortifica la vera professionalità. Amadu ha concluso invitando il Consiglio ad un impegno costante al di là delle posizioni di partito.

L'assessore della Sanità on. Paolo Fadda ha affermato che la Giunta ha cercato di capire le ragioni per cui qualche mese fa il Piano era stato bocciato dal Consiglio. Si è quindi modificato il Piano in quei punti che l'on. Bonesu ha ricordato: il Microcitemico, l'isolamento dal punto di vista sanitario di alcune note zone dell'isola, la mancanza di centri di pronto soccorso lungo 120 chilometri della superstrada Sassari-Cagliari, l'accorpamento delle strutture sanitarie nei capoluoghi di Cagliari e Sassari.
Fadda ha quindi auspicato che il provvedimento in esame venga approvato perchè è parte integrante del Piano sanitario regionale.

Votato il passaggio all'esame dei paragrafi del documento, questi sono stati approvati con emendamenti.

Nella discussione sugli emendamenti sono interventi gli onorevoli Murgia (Fed. Dem), Biancareddu (F.I.), Bonesu (PSd'Az), Cucca (Progr. Fed.), Fadda (assessore alla Sanità).

Prima della votazione conclusiva, per dichiarazione di voto, è intervenuto l'on. Biggio (A.N.), il quale anche a nome del suo gruppo ha ribadito il ruolo dell'opposizione. Ci sono molte cose che vanno modificate, ha detto Biggio, sono molte le scelte che devono essere fatte proprio per dare risposte concrete alle esigenze della società sarda. Per le ragioni ampiamente illustrate nel suo intervento dal collega Liori, Biggio ha confermato l'astensione del suo gruppo.

Il Presidente ha, quindi, posto in votazione il provvedimento con sistema del voto palese.

La votazione ha avuto il seguente esito:

Presenti 52
Votanti 52
Astenuti 15
Favorevoli 37.


I lavori del Consiglio proseguiranno
domani alle ore 10.00.