Nota stampa
della seduta n. 296 pomeridiana del 26 maggio 1998
Il Consiglio regionale ha ripreso i suoi lavori sotto la presidenza dell'on. Gian Mario Selis e dell'on. Sergio Milia.
Prosecuzione della discussione del
testo unificato dei PL 172 - 198,
interventi a sostegno dell'editoria
locale e dell'informazione.Il Consiglio regionale ha ripreso la discussione sulle proposte di legge riguardanti la disciplina ed il sostegno alle iniziative editoriali e del settore dell'informazione locale.
Nel dibattito sugli articoli e sui numerosi emendamenti ad essi collegati sono intervenuti, anche più volte, Pittalis (F.I.), Balletto (F.I.), Ghirra (Progr.Fed.), Paolo Fois (Progr. Fed.), Oppia (F.I.), Lippi (F.I.), Ballero (assessore della P.I.), Masala (A.N.), Marteddu (Ppi), Schirru (Progr. Fed.), Casu (F.I.), Amadu (Misto) e Bonesu (Psd'Az).Concluso l'esame dell'articolato e dei relativi emendamenti sono cominciate le dichiarazioni di voto.
Sono intervenuti diversi consiglieri:L'on. Floris (F.I.), premesso che il provvedimento interviene a regolamentare un settore che mostrava chiari segni di sgretolamento ha affermato, riferendosi alla Rai, che la Regione non può sostituirsi ai cittadini che già pagano il canone d'abbonamento. Non è ammissibile infatti, ha aggiunto, che la Regione fornisca risorse ad una rete pubblica che dedica il minimo dello spazio ai problemi della Sardegna.
Paolo Fois (Progr. Fed.) ha precisato che "non si prevede una lira a favore della Rai" ma che è prevista in legge la possibilità di una convenzione che regoli gli aspetti finanziari e quegli altri aspetti che finora la Rai è restia a fissare con la Regione in quanto non ne riconosce la validità come interlocutore. Il provvedimento è quindi utile al fine di migliorare i rapporti con la dirigenza di Rai Tre.
La legge è stata difesa "perchè è meglio fare una legge che non farla" dal capogruppo del Psd'Az. L'onorevole Bonesu, tuttavia, ha considerato il provvedimento come "una legge a futura memoria" perchè entrerà in vigore non prima della primavera del 1999. Ci sono inoltre punti molto oscuri, come l'esclusione dalle provvidenze delle aziende che producono programmi e prodotti tecnologici avanzati, esclusione che consiglierà la presentazione di una apposita proposta di legge a sostegno delle piccole imprese, anche artigiane, che operano in questo particolare settore.
Partendo dal principio che una brutta legge è meglio di nessuna legge l'onorevole Bonesu ha annunciato il suo voto favorevole.Anche il consigliere Frau (A.N.) è intervenuto per annunciare il voto favorevole del suo gruppo ad un provvedimento che disciplina in modo organico il settore dell'informazione. Dopo aver ricordato che la proposta di legge n. 172 è stata presentata da Alleanza nazionale, che si è voluta far carico di avviare una normativa a favore dell'editoria libraria e dell'informazione locale, Frau ha sostenuto che a causa della cattiva ripartizione delle risorse molte iniziative editoriali sono fallite impoverendo il panorama culturale dell'isola.
Il lavoro del Consiglio è stato giudicato buono dal relatore Ghirra (Progr. Fed.). Un buon lavoro fatto, comunque, da una Regione povera. Un buon lavoro al quale dovranno fare seguito iniziative concrete per dare "pari opportunità" a quei piccoli operatori che rischiano in proprio "ed in Sardegna sono molto pochi" e che spesso non sono messi in condizione di affrontare con serenità il mercato.
Proprio perchè è il mercato, ha aggiunto Ghirra, che determina il successo o l'insuccesso delle diverse iniziative produttive.
Comunque, ha concluso Ghirra, questo è il primo passo per giungere al reale riordino di un settore di grande importanza culturale ed anche sociale. Il Consiglio, comunque, deve prendere in esame tutti gli altri aspetti, come quello delle piccole iniziative anche artigianali, molto frequenti nel mondo editoriale sardo, e mettere a punto gli strumenti legislativi necessari per il loro sostegno.Successivamente ha preso la parola il consigliere Balletto (F.I.). "Meglio questa legge, ha detto, che niente". Questo provvedimento infatti, per Balletto, presenta luci ed ombre, molti aspetti confusionari nonché molta demagogia spicciola e troppa parcellizzazione degli interventi. Non si tiene conto, invece, dell'aspetto meritocratico. E tuttavia, ha aggiunto Balletto, la legge forse farà ordine in un settore nel quale imperversa il caos. Se fossero stati recepiti alcuni emendamenti migliorativi presentati dal suo gruppo, ha concluso l'oratore, probabilmente il provvedimento avrebbe raggiunto lo scopo di disciplinare seriamente il settore. Ma ciò non è avvenuto.
Il voto favorevole del gruppo di Forza Italia è stato, quindi, annunciato dal capogruppo Pittalis, il quale ha tuttavia confermato le molte perplessità già espresse nel dibattito sul provvedimento. Pittalis, in particolare, si è soffermato sugli aspetti che riguardano la Rai e l'editoria libraria. Per la Rai, Pittalis ha lamentato "eccessiva attenzione", a discapito delle iniziative private, specie di quelle minori.
L'onorevole Pittalis, comunque, ha annunciato una "grande attenzione" alla applicazione di queste nuove norme, per impedire preoccupanti discriminazioni ed un uso "clientelare" delle scarse risorse disponibili.Messo in votazione con il sistema elettronico il provvedimento è stato approvato all'unanimità:
55 consiglieri presenti e 55 voti favorevoli.
Il Consiglio riprenderà i lavori
domani mattina alle ore 10.