Nota stampa
della seduta n. 279 pomeridiana del 18 marzo 1998

 


Il Consiglio regionale ha ripreso i suoi lavori sotto la presidenza dell'on. Gian Mario Selis

In apertura dei lavori il Presidente ha comunicato che, a seguito di una conferenza dei capigruppo, l'Assemblea si riunirà nuovamente il 31 marzo per alcuni adempimenti da assumere entro quella data tra i quali, l'esame del bilancio interno del Consiglio.

Dimissioni on. Scano

Il Presidente ha letto la lettera di dimissioni inviata dall'on. Scano il 17 gennaio scorso, al momento della sua elezioni ad Assessore al Bilancio.

Sulle dimissioni è intervenuto il capogruppo Progressista Federativo on. Cugini, il quale ha ricordato l'impegno politico e civile dell'on. Scano ed ha sottolineato il particolare valore morale del suo gesto.
L'incarico di assessore, comunque, non è certamente incompatibile con la elezione al Consiglio, quindi Cugini ha rivolto l'invito al Consiglio di respingere le dimissioni, Cugini si è anche rivolto al collega Scano, chiedendogli una "serena riflessione" e di rivedere, quindi, le sue decisioni.

L'on. Scano, presentando le sue dimissioni, è stato coerente con i suoi principi, ha affermato l'on. Bonesu (PSd'Az.). ma anche il PSd'Az è coerente con una proposta di legge che ha presentato sull'abolizione dell'incompatibilità tra gli incarichi di assessore e consigliere.
Pertanto, ha concluso Bonesu, il PSd'Az. voterà contro la richiesta di dimissioni.

Le dichiarazioni dell'on. Cugini e dell'on. Bonesu sono state ripresa dall'on. Balia, del gruppo Fed. Dem., che ha ricordato anche la posizione che il suo gruppo aveva preso quando si era discussa la legge sulla "incompatibilità" tra i due incarichi.
Per questa ragione l'on. Balia si è dichiarato favorevole a respingere le dimissioni.

L'on. Fantola (Misto) si è espresso per l'accoglimento delle dimissioni dell'on. Scano. Al momento della presentazione della lettera, ha aggiunto Fantola, avevamo espresso apprezzamento per quell'atto, coerente con l'impegno manifestato dall'on. Scano sul problema dell'incompatibilità.
Fantola si è poi soffermato sul tema dell'incompatibilità, definita "una delle battaglie del movimento per le riforme", movimento che ha raccolto quasi 100 mila adesioni dovute alla coscienza dei cittadini, contro chi si è adoperato per evitare il referendum su questo tema.
Fantola ha poi ricordato come il Consiglio abbia abrogato l'incompatibilità, segnando "la fine del movimento riformatore e il ritorno nella palude", ed ha poi concluso con la dichiarazione di voto a favore delle dimisisoni.

Il presidente del gruppo popolare on. Marteddu ha sostenuto che era necessaria una riforma complessiva della legge elettorale e del sistema istituzionale. Introdurre un modello diverso e parziale ha naturalmente creato squilibri nel sistema ed ha intaccato il bipolarismo anzichè sostenerlo.
Si sono creati così momenti di pericolo per la rappresentanza democratica. Bisogna quindi affrontare il problema alla radice.
"Scano è stato coerente e quindi respingiamo le dimissioni" ha affermato. Tuttavia serve la riforma generale del sistema per la quale i popolari sono totalmente disponibili.

La posizione di R.C. è stata illustrata dal capogruppo on. Vassallo, il quale ha apprezzato il gesto dell'on. Scano, ma ha contestato che la legge sulla non incompatibilità sia un "atto di conservazione".
La Sardegna deve fare grandi passi in avanti, ha aggiunto Vassallo, e la materia deve essere esaminata con grande attenzione, perchè il cammino sulle "riforme reali" deve essere ripreso e deve essere realmente incisivo.
Il significato politico della incompatibilità tra assessore e consigliere deve, comunque, essere ulteriormente approfondito. In ogni caso il gruppo di R.C. valuterà, con grande serenità, il lavoro di assessore o di consigliere che svolgerà l'assessore Scano.

Per l'on. La Rosa (Misto), il quale ha affermato di sentirsi a disagio perchè la stima per l'on. Scano non si può esprimere con un voto, tutto ciò che si è detto in Aula è già a conoscenza dell'on. Scano il quale ha presentato le dimissioni in piena coscienza e responsabilità.
Alla fine di questo dibattito, ha concluso La Rosa, se l'on. Scano vorrà ritirare le dimissioni, lo farà in piena libertà. Ma se si andrà al voto, il voto sarà favorevole alle dimissioni.

L'on. Masala, capogruppo di A.N., si è congratulato con coloro che lo hanno preceduto per l'abilità con la quale sono riusciti a spostare il tema del discorso. Tuttavia costoro non hanno fatto altro che creare confusione, quella confusione che si sarebbe potuta evitare votando a favore o contro, senza altre valutazioni.
A.N. è stata perciò tirata per i capelli nel dibattito, per cui è costretta a riaffermare i principi che ispirano le sue convinzioni in questa materia.
La questione sulla quale si deve decidere, ha aggiunto, è se sia legittimo che possa essere contestato da altri, sia pure all'interno del Consiglio, chi in coerenza con i propri principi decida di dimettersi.
Scano rivendica di essere libero della proprie scelte. Abbiamo il potere di interferire sulle sue scelte? Masala ha detto di no, a prescindere dal giudizio sull'incompatibilità o meno tra assessore e consigliere regionale.

"Stiamo caricando un pò' troppo di significato politico le dimissioni dell'on. Scano": il capogruppo di F.I., on. Pittalis, ha riconosciuto al capogruppo del maggior partito presente in Consiglio, grande equilibrio e notevoli capacità personali. Ma le decisioni dell'on. Scano riguardano le sue scelte assolutamente personali.
Per queste ragioni il gruppo di F.I. ha lasciato liberi i suoi consiglieri di votare assolutamente secondo la loro coscienza. Personalmente, Pittalis ha dato atto della grande coerenza e dignità mostrata anche in questa occasione dall'on. Scano ed ha anticipato che, se si dovesse votare su queste dimissioni, voterà contro la loro accettazione.

Dopo aver ringraziato il Consiglio per le parole di stima nei suoi confronti, l'on. Scano ha ricordato di aver presentato le dimissioni per un fatto di coerenza, non perchè l'incompatibilità costituisca un principio assoluto, in quanto è relativo al contesto politico. La parola ora è al Consiglio, ha detto ancora Scano, e se il Consiglio le respingerà, rimane il dovere di riflettere.

Prima di procedere alle votazioni, il Presidente ha sospeso la seduta ed ha convocato la Conferenza dei Capigruppo.
Alla ripresa dei lavori, il Presidente ha comunicato che si procederà alla votazione a scrutinio segreto.
La votazione ha dato il seguente risultato:
Presenti 73
Votanti 72
Maggioranza 37
Favorevoli alle dimissioni 41
Contrari alle dimissioni 31
Astenuti 1 (l'on. Scano non ha partecipato al voto).
L'Assemblea ha accettato le dimissioni.

Il Presidente ha ringraziato l'on. Scano del quale ha evidenziato la coerenza.

Prima della conclusione della seduta, l'on. Balletto (F.I.), ha chiesto la fissazione dei termini per la discussione in Aula dei progetti di riforma dell'Ente Minerario Sardo.

 


Il Consiglio sarà
riconvocato a domicilio.