Nota stampa
della seduta n. 272 pomeridiana del 13 marzo 1998
Il Consiglio regionale ha ripreso i suoi lavori sotto la presidenza dell'on. Sergio Milia e successivamente dell'on. Gian Mario Selis
Disegno di legge n. 382/A
Disposizioni per la formazione del bilancio annuale
e pluriennale della Regione (Legge finanziaria 1998)
Disegno di legge n. 383/A
Bilancio per l'anno finanziario 1998 e bilancio
pluriennale per gli anni 1998-2000
Programma n. 39/A
Proposta di programma pluriennale per gli anni 1998-2000.L'Assemblea ha esaminato l'articolo 33 relativo all'inserimento dei fondi di rotazione, e l'emendamento collegato presentato da Forza Italia. Nella discussione sono intervenuti gli onorevoli Balletto (F.I.), Pittalis (F.I.), Balia (Fed. Dem.), Secci (Ppi), Scano (Assessore alla Programmazione), Piras (Ppi), Bonesu (PSd'Az.), Casu (F.I.), Bertolotti (F.I.).
L'articolo, votato per parti a scrutinio segreto dietro richiesta di F.I., è stato approvato.
All'articolo 34, riguardante la copertura finanziaria, è stato presentato un emendamento. Nella discussione sono intervenuti gli onorevoli Gianfranco Tunis (Ppi), Scano (Assessore alla Programmazione), Marco Tunis (F.I.), Balletto (F.I.), Biggio (A.N.) e Bonesu (PSd'Az.).
L'emendamento è stato quindi ritirato. L'articolo è stato approvato.
L'ultimo articolo, il 35 è stato approvato.
Si è ripresa quindi la discussione sugli articoli e gli emendamenti che erano stati accantonati. L'emendamento 176 collegato all'art. 30, è stato riformulato ed articolato diversamente rispetto al precedente 171. La Giunta lo ha dichiarato accoglibile "come intendimenti da proporre all'esecutivo nella formazione della manovra di assestamento del bilancio prevista per il prossimo mese di maggio". Come si ricorderà, l'emendamento di A.N. individuava i settori di intervento fra le attività produttive più importanti, quali l'agricoltura, l'artigianato, la pesca, il commercio ecc. E li proponeva all'attenzione della Giunta.
L'Assessore Scano ha condizionato però l'accoglimento dell'emendamento ad una indicazione da aggiungere: che gli interventi "siano in linea con i piani di sviluppo programmati dalla Giunta".
L'on. Bruno Dettori (Misto) si è augurato che l'emendamento non rappresenti "una camicia di forza" per la Giunta, mentre l'on. Bonesu (PSd'Az.) ha rilevato che non si può stabilire nella legge finanziaria ciò che si dovrà fare nella manovra di assestamento successiva. L'on. Marteddu (Ppi) si è detto favorevole all'emendamento; anche l'on. Vassallo (R.C.) ha detto di condividere il documento di impegno per la Giunta.
Secondo l'on. Casu (F.I.) l'Esecutivo non sarà in grado di incidere seriamente sull'economia sarda per cui ha dubbi sul "buon esito" delle indicazioni contenute nell'emendamento. Cionostante il suo gruppo valuterà, in sede di votazione, l'atteggiamento da tenersi.Il consigliere Lippi (F.I.) ha ribadito, in premessa, che la posizione della maggioranza, nel corso del dibattito, si è dimostrata arrogante, per poi affermare che "è strano che l'emendamento proposto da A.N. non porti la firma dei compagni di percorso di F.I.". Ha invitato quindi il gruppo di A.N. a riconsiderare seriamente la svolta che ha deciso al termine del dibattito sulla finanziaria, e che ha portato ad una intesa con la maggioranza. Tuttavia, ha concluso, questo episodio non potrà scalfine l'asse costituitosi dall'inizio della legislatura tra F.I. e A.N.
Anche l'on. Balletto (F.I.) ha criticato la maggioranza "prepotente e prevaricatrice" e la manovra finanziaria che ha voluto imporre all'Aula ed ai sardi in forma blindata,.
Censure per l'atteggiamento della maggioranza sono venute inoltre dall'on. Serrenti (PSd'Az.) che ha messo in dubbio anche la volontà di rivedere le norme del Regolamento consiliare. Si è comunque complimentato con l'opposizione per aver condotto un lavoro di denuncia e di controllo, nell'ambito della manovra, serio ed approfondito. Quanto alla posizione di A.N., Serrenti ha affermato che c'è stata una capitolazione in cambio di una promessa, difficilmente mantenibile perchè le casse della Regione sono ormai vuote. Secondo Serrenti si sono vanificati 12 giorni di lotta comune. Solo se la Giunta indicasse, nella finanziaria, le risorse necessarie per attuare questi interventi sarebbe un risultato positivo. Così come è stato proposto questo emendamento è una sconfitta politica e Serrenti ha invitato il gruppo di A.N. a ritirarlo.
Alcune considerazioni, prima di entrare nel merito dell'emendamento presentato dal suo gruppo, sono state svolte dall'on. Locci (A.N.). L'oratore ha ricordato, ad esempio, la lunga e coerente azione svolta sempre da A.N., un partito di programma, che sa svolgere un ruolo di opposizione, che non cede alle promesse, alle lusinghe, alle offerte di qualunque genere. A.N. è però una forza politica che ha un proprio progetto politico e lo porta avanti nell'interesse dei sardi.
Il dibattito sulla finanziaria, comunque, non conclude la lotta politica, non segna la fine di una opposizione netta e chiara. "Siamo alternativi al centro-sinistra" ha concluso Locci, ma abbiamo presentato all'Aula un progetto politico che è molto simile a quello di F.I., mentre non è simile a quello dei sardisti" e l'Aula lo deve valutare. Se lo dovesse approvare, A.N., nel proprio ruolo distinto e distante da quello della maggioranza, controllerà con coerenza e grande attenzione che questa Giunta e la stessa maggioranza, della quale nessuno si fida, lo attui in pieno.Le motivazioni che sono alla base dell'emendamento presentato da A.N. sono state giudicate positivamente dall'on. Floris (F.I.). Sono, anzi, la sintesi delle critiche che tutto il Polo ha mosso a questa manovra finanziaria, assolutamente inconcludente, lacunosa e superficiale. Quello che a Floris non piace, però, è il credito che l'emendamento "concede" a questa maggioranza. Nel dibattito sull'assestamento e sul documento di programmazione economica avverrà il vero confronto.
Un emendamento come questo non ha senso, ha concluso Floris, perchè politicamente ha scarso significato. L'oratore, comunque, si è detto certo che A.N. non abbandonerà il suo tradizionale ruolo e che l'asse F.I.-A.N. non sarà certo incrinato da questo emendamento. Anche perchè dietro questa manovra non c'è nulla: la battaglia politica, quindi, continuerà.Il sistema bipolare impone il rispetto dei ruoli, la maggioranza governa e la minoranza controlla e stimola. Non sono possibili accordi, in termini di governo e di gestione del potere, tra chi governa e chi controlla. L'on. Pittalis (F.I.), intervenendo sull'emendamento proposto da A.N. ha rivendicato alla sua parte coerenza e chiarezza di posizioni politiche.
L'emendamento di A.N., ha aggiunto Pittalis, è stato ispirato da concetti seri e molto validi: è uno strumento di stimolo per una maggioranza che trascura ed ignora i tradizionali settori dell'economia isolana. Su un punto Pittalis, però, ha criticato A.N., sottolineando come sia inutile, anzi dannoso accettare che le richieste di A.N. vengano accolte "compatibilmente con le indicazioni del Consiglio e con i programmi della Giunta". Si tratta di una intesa, quindi, con una maggioranza che non ha mai mantenuto i suoi impegni, le sue promesse. Con quali risorse si realizzeranno questi impegni? si è chiesto Pittalis. Sarà come al solito un impegno che non sarà osservato. Ma F.I., il Polo, porteranno avanti la loro opposizione intransigente per ribaltare questa situazione politica, nell'interesse della Sardegna.Anche l'altro emendamento aggiuntivo allegato all'art. 31, che era stato sospeso, è stato rimesso in discussione. Vi si chiedeva un ridimensionamento dell'indennità degli assessori tecnici, ancorandolo alla media delle entrate di ogni tecnico, fatta sugli ultimi tre anni precedenti la nomina ad assessore, aumentata del 10 per cento. Da quella che appariva una piccola schermaglia tra il presentatore dell'emendamento, l'on. Bonesu (PSd'Az.), e il relatore di maggioranza on. Secci (Ppi), la discussione si è ampliata impegnando numerosi consiglieri. Hanno parlato, a favore e contro l'emendamento, Pittalis (F.I.), Secci (Ppi), l'assessore al bilancio Scano che si è affidato al responso dell'Aula, Zucca (Progr. Fed.), Bonesu (PSd'Az.), Macciotta (Misto), Murgia (Fed. Dem.), Serrenti (PSd'Az.), Casu (F.I.), Balia (Fed. Dem.), Vassallo (R.C.), Balletto (F.I.), Montis (R.C.) e Biggio (A.N.). Dal capogruppo sardista è stato chiesto lo scrutinio segreto. L'emendamento, sostenuto dalle opposizioni, è stato respinto dall'Aula.
La manovra finanziaria che abbiamo presentato, ha detto successivamente Palomba (Presidente della Giunta), non si è voluto modificare ben sapendo che la vera manovra sarebbe stata discussa a maggio dopo i suggerimenti venuti da questo dibattito e dopo la Conferenza sul lavoro.
Secondo Palomba il progetto della Giunta e della maggioranza coincide con le indicazioni contenute nell'emendamento in discussione. Il dibattito cui si è assistito e quello in corso si sono svolti democraticamente nel rispetto della chiarezza dei ruoli di maggioranza e opposizione.
La norma che viene proposta nell'emendamento è un principio cui la Giunta si atterrà e per il perseguimento del quale sarà utile la collaborazione democratica e costruttiva di tutte le forze presenti in Assemblea.Si è quindi proceduto alla votazione dell'emendamento, a scrutinio segreto come richiesto dal capogruppo sardista Bonesu. L'emendamento è stato approvato.
I lavori del Consiglio riprenderanno
domattina alle ore 10,30.