Nota stampa
della seduta n. 271 antimeridiana del 13 marzo 1998

 


Il Consiglio regionale ha ripreso i suoi lavori sotto la presidenza dell'on. Sergio Milia, successivamente dell'on. Gian Mario Selis, quindi dell'on. Salvatore Zucca.

Disegno di legge n. 382/A
Disposizioni per la formazione del bilancio annuale
e pluriennale della Regione (Legge finanziaria 1998)
Disegno di legge n. 383/A
Bilancio per l'anno finanziario 1998 e bilancio
pluriennale per gli anni 1998-2000
Programma n. 39/A
Proposta di programma pluriennale per gli anni 1998-2000.

Il Consiglio ha proseguito l'esame della legge finanziaria e di Bilancio con l'esame degli articoli, momentaneamente sospesi nella seduta di ieri. Sull'art. 29 quater (campi sosta) si era svolta la discussione generale e dovevano essere esaminati gli emendamenti.Sull'argomento sono intervenuti gli onorevoli Scano (Assessore al Bilancio), Frau (A.N.) e Noemi Sanna (A.N.), prima di passare alla votazione. L'art. 29 quater è stato approvato.

L'art. 30, posto successivamente in discussione, fa riferimento ad una disposizione della finanziaria del 1997 che prevedeva l'intervento regionale per il controllo e la sicurezza degli impianti in alcune attività produttive. Modica la previsione di spesa: 800 milioni. Gli emendamenti sono stati presentati da Forza Italia, che chiede la soppressione della norma e da Alleanza Nazionale che prevede l'impegno della Giunta ad intervenire con stanziamenti, nel prossimo disegno di legge di assestamento del bilancio, a favore dell'agricoltura, del commercio, dell'artigianato, del turismo, della pesca, dell'industria.
Il dibattito è stato ampio. Vi hanno partecipato gli onorevoli Balletto (F.I.) e Masala (A.N.), che ha sostenuto che con il suo emendamento intende sollecitare con forza la Giunta - nel presupposto che la vera manovra finanziaria avverrà a maggio con la legge di assestamento, come affermato dall'Assessore al bilancio - perché recepisca una norma che serve a ristabilire equilibrio nella ripartizione delle risorse.

L'Assessore Scano ha detto di recepire la proposta di A.N. con la dovuta attenzione, considerato il carattere politico dell'emendamento, ed ha proposto la riformulazione della richiesta per rimodularla in sintonia con le linee programmatiche di sviluppo fatte proprie della Giunta.

Dopo gli interventi degli onorevoli Balletto e Casu (F.I.) l'articolo è stato posto in votazione ed approvato, mentre la discussione sull'emendamento è stata sospesa.

I maggiori oneri derivanti dall'applicazione degli accordi sindacali, riguardanti i dipendenti della Regione costituiscono il contenuto dell'articolo 31 della legge finanziaria, che determina la relativa spesa in 34 miliardi per il 98 e 27 miliardi per il 1999. I due emendamenti collegati tendono, uno a ridurre di 10 miliardi lo stanziamento e l'altro ad introdurre sulla legge un articolo aggiuntivo che modifica l'entità delle indennità per gli assessori regionali.

Sull'articolo e sugli emendamenti sono intervenuti l'assessore al bilancio Scano, Bonesu (Psd'Az), Secci (Ppi) e Casu (F.I.). Articoli ed emendamenti sono stati approvati.

L'Assemblea ha esaminato, quindi, l'articolo 32, al quale è stato presentato un emendamento della Giunta regionale. L'articolo "ridetermina i limiti di impegno" autorizzati da leggi di spesa approvate negli anni precedenti. L'articolo è stato illustrato dall'assessore al Bilancio, mentre è stata criticata, per alcuni suoi aspetti, dall'on. Balletto, (F.I.). Il relatore Secci, dal canto suo, si è dichiarato contrario all'emendamento presentato dagli onorevoli Pittalis, Balletto e altri di F.I., mentre si è detto favorevole all'accoglimento di quello presentato dalla Giunta.

Sull'articolo e sugli emendamenti è intervenuto l'on. Balletto (F.I.). L'emendamento n. 134, votato a scrutinio segreto, è stato respinto. L'emendamento 170, della Giunta, votato a scrutinio segreto, è stato approvato. Lo scrutinio elettronico ha, infatti riportato 38 votanti, con 36 voti favorevoli e 2 contrari.

Il Presidente Zucca, confortato dal parere dei segretari, ha dichiarato valida la votazione perchè presenti in aula tre consiglieri che non hanno partecipato al voto. Ai 38 votanti, come risulta dalla votazione elettronica, quindi si devono aggiungere i tre "presenti" che devono essere considerati "astenuti". Il congedo di un consigliere, autorizzato dall'Assemblea, inoltre, fa abbassare il quorum dei presenti e, quindi, ha confermato Zucca, la votazione deve "intendersi valida".

L'interpretazione del Presidente è stata contestata dall'on. Pittalis (F.I.), il quale ha chiesto il rispetto delle norme sinora seguite.
Anche l'on. Bonesu (PSd'Az.) ha chiesto la rigida applicazione delle norme seguite per le votazioni col sistema elettronico.
L'on. Balia (Fed. Dem.), dal canto suo, ha ribadito la necessità di una "sorveglianza" da parte dei segretari, ai quali spetta anche il compito di accertare la presenza dei consiglieri in Aula.
L'on. Zucca ha, quindi, ricordato quanto deciso dal Consiglio nella seduta dello scorso mercoledì e che avvalora questa tesi.
L'on. Casu (F.I.), ha ricordato come si sia sempre accettata la presenza dei consiglieri, secondo quanto risulta dai dati della votazione elettronica, ai quali si può eventualmente aggiungere chi richiede il voto segreto.
L'on. Marteddu (Ppi) ha, invece, chiesto una interpretazione autentica degli articoli che regolano il sistema delle votazioni e delle relative presente. Marteddu si è comunque detto d'accordo con la interpretazione dell'on. Balia.
Il segretario Piras (Ppi), invece, si è dichiarato favorevole alla convalida dei dati emersi dallo scrutinio elettronico, ed ha sollecitato la modifica del Regolamento su questi temi.
Il consigliere Balletto (F.I.) ha, sostenuto la validità della votazione e quindi la mancanza del numero legale. Questa votazione, infatti non è assimilabile a quanto previsto dall'articolo 8 del Regolamento, che "prevede in particolari casi l'accertamento del numero legale" prima della votazione.
Il consigliere Marco Tunis (F.I.), intervenuto per fatto personale ha contestato la "sua presenta" al momento della votazione.
Il capogruppo dei Progr. Fed. Cugini ha, brevemente, avvallato l'interpretazione data dal presidente Zucca.
Per l'on. Paolo Fois (Progr. Fed.), questa vicenda, analoga ad altri episodi avvenuti in Aula, impone una immediata modifica del Regolamento per evitare episodi di notevole importanza. Fois, infatti, ha ricordato come il tabulato dei risultati non debba e non possa essere utilizzato per accertarne la presenza dei consiglieri in Aula, mentre l'unico accertamento può avvenire solo grazie all'appello, che deve essere chiesto esplicitamente.
L'on. Biancareddu (F.I.), anche per ragioni amministrative, ha chiesto che si usi un metodo unico: se il tabulato accerta le presenze è l'unico accertamento valido. Non può essere considerato "autorevole" solamente il parere dei consiglieri segretari.
L'on. Edoardo Usai (A.N.), dopo aver illustrato il funzionamento del sistema per le votazioni elettroniche, ha ricordato come la "presenza" venga registrata prima dell'espressione di voto e quindi come i votanti siano registrati con assoluta precisione.
La posizione dell'on. Balia sarebbe stata condivisibile se i segretari accertassero la presenza degli "astenuti" al momento del voto, ha dichiarato l'on. Cadoni (A.N.) ma l'accertamento viene fatto "dopo" la votazione e, quindi, non è probante.
L'on. Masala (A.N.) ha ricordato come il tabulato della votazione riporti i nomi dei presenti, dei votanti e degli astenuti, se i nomi non risultano è evidente che "siamo assenti".
Alcuni oratori hanno, poi, contestato la possibilità da parte dei segretari di accertare la presenza o meno dei consiglieri in Aula.
L'on. Lombardo (F.I.) ha contestato, infine, il potere dei segretari di "accertare" la presenza di un consigliere o meno in Aula, perchè uno, anche se presente, può decidere di non votare.
Per porre termine ad una discussione particolarmente accesa, il presidente Zucca non ha più concesso la parola a nessuno e, su richiesta del capogruppo di F.I. Pittalis, ha convocato la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi.

Alla ripresa dei lavori, dopo una schermaglia procedurale, si è proceduto alla votazione dell'art. 32, a scrutinio segreto, come richiesto da Pittalis di F.I. e per commi.

L'articolo è stato approvato nella sua interezza originaria.

Il Presidente a questo punto ha sospeso la seduta.

 


I lavori del Consiglio proseguiranno
nel pomeriggio alle ore 17