Nota stampa
della seduta n. 216 pomeridiana dell'11 settembre 1997
Il Consiglio regionale ha proseguito i lavori sotto la presidenza dell'on. Gian Mario Selis e dell'on. Salvatore Zucca
Conclusione della discussione
sul Disegno di legge n. 87/A -
Tutela e valorizzazione della cultura
e della lingua della Sardegna.L'Assemblea ha proseguito l'esame degli articoli e dei numerosi emendamenti presentati da diversi gruppi politici, del Disegno di legge che prevede interventi per tutelare e valorizzare la lingua e la cultura della Sardegna.
Sugli articoli e sugli emendamenti sono intervenuti, anche più volte, gli onorevoli: Bonesu (PSd'Az); Frau (A.N.); Zucca (relatore, Progr. Fed.); Serrenti (assessore alla Pubblica Istruzione); Masala (A.N.); Paolo Fois (Progr. Fed.) e Biggio (A.N.).
Prima della votazione finale, vi sono stati alcuni interventi per dichiarazione di voto.
L'on. Montis (Rif. Com.) ha affermato che è passato il tempo in cui si agitava il problema della lingua quale premessa del separatismo. Nel corso del dibattito di questi giorni sono state fugate alcune perplessità, anche se permangono alcuni dubbi sull'uso del sardo negli uffici delle amministrazioni. Montis ha poi preannunciato il voto favorevole del proprio gruppo, con l'augurio che la legge possa cementare l'unità del popolo sardo.
Nel 1993 aveva votato contro questa legge convinto che la rottura dell'unità linguistica rappresentasse la rottura dell'unità nazionale. Oggi, ha detto l'on. Usai (A.N.), questo rischio non c'è più, ma l'opposizione alla legge nasce da altri motivi. Non esiste differenza etnica tra i sardi e gli italiani, ha aggiunto Usai per il quale la lingua italiana rimane come momento unificante di tutta l'Italia.
I problemi della Sardegna sono ben altri, ha concluso Usai, e questa legge servirà per creare un altro carrozzone clientelare. Usai ha concluso annunciando il proprio voto contrario.Contrario, come tutti gli altri esponenti del suo gruppo anche l'on. Boero (A.N.), il quale ha sottolineato che "questa legge non serve a niente. E' una legge che servirà solo a far girare un po' di danari nelle tasche dei soliti portatori di gazzosa", ma non produrrà assolutamente alcun altro beneficio.
Al Disegno di Legge n. 87 sarebbe stato opportuno collegare anche la proposta di legge, a firma M.F. Tunis, per l'insegnamento dello Statuto regionale nelle scuole isolane. E l'on. Marco Tunis, (F.I.), è intervenuto, per dichiarazione di voto, proprio per lamentare come la Commissione cultura non abbia unificato l'esame dei due provvedimenti e come non sia stato recepito un contributo fornito da un consigliere di opposizione.
Tunis ha, comunque, confermato di voler insistere per giungere all'approvazione del progetto di legge "presentato ben due mesi prima di quello della Giunta" ed ha annunciato il voto favorevole al provvedimento in esame.Il voto contrario di A.N. è stato annunciato dall'on. Frau (A.N.) che ha rivendicato al proprio gruppo la battaglia per l'unità nazionale che si difende, ha detto, anche con l'unità linguistica. I sardi sono italiani di Sardegna, ha aggiunto Frau, e non esiste una lingua sarda, bensì esistono diverse parlate. La lingua italiana è unificante, ed è assurdo pensare che il sardo possa essere equiparato all'italiano. La legge che si sta per approvare, ha concluso Frau, può essere "un grimaldello per scardinare l'unità italiana" come dimostrano alcune dichiarazioni di rappresentanti della Lega.
Per l'on. Pittalis (F.I.) dal dibattito sono emersi spunti critici molto interessanti. Le preoccupazioni di A.N. sono giustificate, ha proseguito Pittalis, ma si devono valorizzare tutti gli aspetti della specialità nei quali rientra anche la lingua. Non si può permettere che su questi argomenti possa legiferare qualcun altro. La legge può dare adito a preoccupazioni perché la cultura non si può imbrigliare con comitati o organismi burocratici. Occorrerà quindi vigilare anche perché la cultura non diventi un pretesto di lottizzazione e di clientele.
Pittalis ha concluso preannunciando il voto favorevole del gruppo di F.I.La votazione finale ha dato il seguente risultato:
- Presenti 66;
- votanti 63;
- maggioranza 32;
- si 54;
- no 9;
- astenuti 3.La legge è stata approvata.
I lavori del Consiglio riprenderanno
domani alle ore 9,30