Nota stampa
della seduta n. 208 pomeridiana del 4 agosto 1997

 


Il Consiglio regionale ha ripreso i lavori sotto la presidenza dell'on. Selis.
In apertura di seduta sono state date le comunicazioni riguardanti:

 


Il Presidente ha comunicato di aver ricevuto dall'on. Palomba la seguente una lettera con la quale il Presidente della Giunta ha chiesto un rinvio di 48 ore per le sue dichiarazioni programmatiche:

Signor Presidente,
rilevanti fatti politici intervenuti nelle ultime ore tra alcuni partiti della costituenda coalizione di governo richiedono una rapida fase di consultazione negli organismi degli altri partiti.
In questa situazione, ritenendo comunque necessario che si assicuri un governo alla Regione, Le chiedo di fissare, per le dichiarazioni e per la presentazione della Giunta, una prossima seduta del Consiglio Regionale fra 48 ore.
Cordialità

Federico Palomba

Il Presidente ha informato l'Assemblea che ai sensi dell'art. 81 del Regolamento possono intervenire un consigliere della maggioranza ed uno dell'opposizione.

L'on. Scano (Progr. Fed.) ha affermato preliminarmente che la decisione del Presidente del Consiglio, che pure rispetta, lascia il campo a perplessità, soprattutto circa l'applicazione del Regolamento consiliare. Infatti il Consiglio è stato convocato con all'ordine del giorno le dichiarazioni del presidente Palomba. Poichè Palomba ha dichiarato di non essere pronto ed ha chiesto un rinvio di 48 ore, e non di 488, ed il Presidente del Consiglio ha rinviato all'Assemblea l'onere della decisione, si pone a questo punto, ha concluso Scano, un problema: se il Consiglio approva. nulla quaestio, ma se non approva la richiesta, che cosa accadrà?

In seguito ad una richiesta di precisazione da parte dell'on. Pittalis, capogruppo di F.I., il presidente Selis ha insistito sulla applicazione dell'art. 81 adducendo che esistono precedenti in materia. Ha quindi accordato la parola a Pittalis che, intervenuto a nome dell'opposizione, ha vivacemnete contestato la richiesta di rinvio.

Pittalis ha giudicato questo nuovo rinvio come la prova di un assoluto fallimento dell'Ulivo sardo, incapace di capire la realtà isolana; assolutamente non in grado di dare risposte concrete alle richieste, alle esigenze degli agricoltori, dei piccoli imprenditori, dei disoccupati sardi. La verità, ha aggiunto Pittalis, è che la Sardegna è prigioniera di una "banda" impegnata solamente nella spartizione del potere, dei posti di governo e di sottogoverno. In questa situazione il polo delle libertà (F.I., A.N. e CDU), non vuole essere accumunato alle forze di maggioranza. Per una questione di dignità, l'on. Palomba avrebbe dovuto trarre le opportune conseguenze politiche, partendo da quei 29 voti raccolti al momento della sua rielezione. Invece, nulla di tutto questo.

Pittalis, dopo aver ricordato che anche le forze di centro hanno gravi responsabilità in questa gravissima situazione, "la peggiore a memoria d'uomo", ha sottolineato come le forze moderate siano pronte ad assumersi le proprie responsabilità, anche a livello di governo. Ma in un quadro di grande chiarezza e di rispetto dei ruoli.
Esiste un tempo per tutto, ha concluso Pittalis, e questo è il tempo per l'on. Palomba di abbandonare il campo, dopo aver chiesto "scusa ai sardi, per quello che non ha fatto".

L'opposizione deve svolgere il proprio ruolo, ha detto l'on. Scano (Progr. Fed.), che ha poi proseguito affermando che si sente all'interno di una forza politica, non di "una banda".
Vi sono delle difficoltà nel centrosinistra per la formazione della Giunta, ha proseguito Scano, difficoltà e novità che nelle ultime ore hanno indotto Palomba a chiedere un rinvio. Ieri si è appreso di un documento su un "patto di consultazione" tra due forze della maggioranza, oggi un'altra forza ha avanzato nuove proposte. Sono fatti che impongono una riflessione, ha proseguito Scano, perchè l'intendimento è quello di dare una Giunta alla Regione. Il Presidente della Giunta ha facoltà di richiedere un rinvio, come avvenuto in passato.
La situazione politica sarda, ha detto ancora Scano, è sotto tiro da chi vuole delegittimare il Consiglio per andare al suo scioglimento ed arrivare ad elezioni in un clima da "ultima spiaggia" in modo da favorire chi ha il controllo dei mezzi di informazione. In questo modo si va verso l'imbarbarimento della politica. "Stiamo attenti, ha concluso Scano, a non fare come chi, nella nave che affonda, va in cabina a prendere la valigia ol il cappello".

Dopo l'intervento dellon. Scano ha chiesto di parlare, per una breve dichiarazione, l'on. Masala (A.N.).

Sulla richiesta avanzata in base all'art. 95 del Regolamento, che prevede una breve dichiarazione per motivare l'astensione o il proprio voto, si è aperta una discussione pregiudiziale e la presidenza ha deciso di non "concedere" l'intervento per "dichiarazione di voto", in quanto i tempi si sarebbero dilatati oltre misura, in contrasto con l'art. 81 che prevede, in casi simili, l'intervento di due soli oratori, uno a favore ed un contro la proposta di rinvio.

La decisione della presidenza è stata condivisa in pieno dall'on. Masala, il quale, in un brevissimo intervento ha precisato che la richiesta di chiarimento dell'on. Scano, sulla interpretazione più corretta da dare all'art. 81 del Regolamento, era "quanto meno giustificata ed opportuna". Il Consiglio si è riunito per ascoltare le dichiarazioni del presidente della Giunta e la seduta odierna era stata "ufficialmente" chiesta dallo stesso presidente Palomba, ha ricordato Masala. Il mancato rispetto dei termini fissati imporrebbe il "trasferimento ad altro ruolo, della trattazione dell'argomento". In Aula, infatti, non cè il presidente della Giunta, ed il Consiglio non può ascoltare le previste dichiarazioni programmatiche. Quindi, ha concluso Masala, il presidente Palomba non ha titolo per considerarsi presidente della Giunta.

Il Consiglio ha, quindi, approvato per alzata di mano la richiesta dell'on. Palomba di un rinvio di 48 ore.

 


I lavori del Consiglio riprenderanno
mercoledì 6 agosto alle ore 17.

 

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