Nota stampa
della seduta n. 207 pomeridiana del 23 luglio 1997

 


Il Consiglio regionale, presieduto dall'on. Selis e successivamente dall'on. Zucca, ha ripreso i lavori.

Disegno di legge n. 270 -
Istituzione della tassa regionale
per il diritto allo studio universitario.

L'on. Zucca (Progr. Fed.) ha ricordato che in Commissione, sul provvedimento, c'è stata l'unanimità dei presenti. Ha poi sollecitato l'approvazione della legge.

L'on. Frau (A.N.) ha contraddetto l'on. Zucca in quanto in Commissione ci sono state due astensioni. Secondo Frau la Sardegna poteva non applicare questa tassa. Ha infine ribadito il proprio disaccordo sul provvedimento.

Votato il passaggio all'esame degli articoli, questi sono stati approvati con emendamenti.

Per dichiarazione di voto, l'on. Frau (A.N.) ha affermato che "la tassa è una gabella che colpisce i ceti più poveri". Dopo aver delineato un quadro delle inefficienze del sistema universitario, ha annunciato l'astensione del gruppo di A.N.

La votazione finale ha dato il seguente risultato:
Presenti 57
Votanti 46
Maggioranza 24
Astenuti 11
Si 46.

Il provvedimento è stato approvato.

 


Intervenendo sull'ordine dei lavori, l'on. Balletto (F.I.), ha affermato che dopo la Conferenza dei Capigruppo, era stata convocata la Commissione industria per l'esame di un provvedimento a favore dell'EMSA. La Commissione è però andata deserta, e numerosi commissari si sono lamentati per non essere stati avvisati.
Balletto ha accusato l'assessore Pinna di "mancanza di riguardo" verso i consiglieri in quanto non si è presentato in Commissione.

Il Presidente ha risposto che verificherà quanto è successo.

"L'irritualità" della convocazione d'urgenza è stata lamentata anche dall'on. Gianfranco Tunis (Ppi), presidente della Sesta Commissione, il quale ha giustificato il suo ritardo ed ha chiesto una nuova convocazione straordinaria della Commissione industria.

L'accaduto è stato stigmatizzato dall'on. Biggio (A.N.), che ha giudicato negativamente questa seduta straordinaria convocata in deroga al regolamento assembleare. Troppe volte, però, queste convocazioni non hanno seguito "e ciò rappresenta una mancanza di riguardo nei confronti delle istituzioni", una mancanza di riguardo che sarebbe meglio evitare.

Ai due oratori ha brevemente risposto il presidente Selis, annunciando che si cercherà di evitare che le riunioni vadano deserte.

 


Proposta di legge n. 320 - Modifiche
alla legge sull'istituzione di un ufficio speciale
di informazione e di collegamento
con sede a Bruxelles.

Il relatore on. Paolo Fois (Progr. Fed.) ha ricordato il consenso unanime raggiunto in Commissione per poi illustrare il provvedimento. E' stato stabilito il numero del personale da destinare all'Ufficio, nonché il trattamento economico integrativo per il costo della vita a Bruxelles.
Fois ha proseguito ricordando che in questo modo sarà garantita la funzionalità dell'Ufficio per il raggiungimento degli scopi di collegamento con l'attività del Parlamento Europeo, in raccordo con le altre regioni europee.
Con la legge in discussione, l'Ufficio di Bruxelles potrà entrare in piena operatività.

L'on. Pirastu (F.I.), riferendosi alla legge istitutiva dell'Ufficio di Bruxelles, ha affermato che questo rappresenta un segno dell'inefficienza della Giunta che non è riuscita a far conoscere l'esistenza dell'Ufficio, vanificando l'importante iniziativa varata a suo tempo dal Consiglio.

La scarsa utilità dell'Ufficio di Bruxelles è stata sottolineata dall'on. Cadoni (A.N.) il quale ha ricordato come quella struttura avrebbe dovuto svolgere un importante compito: conoscere tempestivamente leggi e provvedimenti europei. Invece, tutto sembra si sia ridotto ad una indennità al personale inviato nell'Ufficio presso la Comunità Bisogna cambiare sistema, ha concluso Cadoni, perché al Consiglio serve un reale ufficio presso la Comunità.

L'apertura dello sportello di Bruxelles è un fatto molto positivo. Ma l'on. Amadu (Misto - CDU), ha anche ricordato che questa spesa è del tutto improduttiva, mentre la Sardegna avrebbe avuto bisogno di ben altre strutture. "Non ci serve la consulenza di qualche esperto, ha concluso Amadu, ma iniziative più serie".
Amadu, nel passaggio all'esame degli articoli, ha chiesto il voto segreto.

L'on. Bonesu (PSd'Az), ha chiesto il rispetto degli accordi raggiunti in Conferenza di capigruppo che prevedevano l'esame e l'approvazione con voto palese dei provvedimenti in esame.

Alla richiesta si è associato l'on. Scano (Progr. Fed).

Il Presidente ha sospeso i lavori ed ha convocato la Conferenza dei Capigruppo.

Alla ripresa della seduta, il Presidente ha comunicato che si proseguirà con la votazione sulla proposta di legge 320 per poi esaminare la proposta di legge 250.

L'on. Amadu (Misto-CDU) ha comunicato il ritiro della richiesta di voto segreto ed ha preannunciato il voto contrario.

L'on. Paolo Fois (Progr. Fed.), ha affermato che le critiche di Amadu riguardano non il provvedimento in discussione, bensì la legge istitutiva dell'Ufficio di Bruxelles, e che quindi, a suo parere, sono infondate. Fois ha ribadito che l'Ufficio deve essere al servizio della Regione e che è necessario impartire opportune direttive. Sulle osservazioni mosse dall'on. Cadoni, Fois non ha escluso la possibilità di ricorrere agli emigrati sardi per funzioni per le quali abbiano le necessarie professionalità.

Approvati gli articoli, la votazione finale della Proposta di legge 320 ha dato il seguente risultato:
Presenti 61
Votanti 47
Maggioranza 24
Astenuti 14
Si 46
No 1.

Il provvedimento è stato approvato.

 


Proposta di legge n. 250 -
Sulla disciplina dell'attività di cava

 

Il relatore on. Pietro Fois (Rinnovamento Italiano), si è rimesso alla relazione scritta.

Votato il passaggio all'esame degli articoli, questi sono stati approvati con emendamenti.

Nella discussione sugli articoli e sugli emendamenti sono intervenuti l'on. Bonesu (PSd'Az.) e l'assessore all'industria Pinna.

La votazione finale ha dato il seguente risultato:
Presenti 58,
Votanti 58,
Maggioranza 30
Si 57
No 1.

Il provvedimento è stato approvato.

 


Elezione di un componente
del Consorzio obbligatorio fra gli I.A.C.P.
in sostituzione di A. De Martis, dimissionario.

A conclusione delle operazioni di voto è risultato eletto Pier Francesco Garau con 45 voti, 10 astenuti.

 


Il Consiglio regionale
sarà riconvocato a domicilio

 

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