Nota stampa
della seduta n. 182 pomeridiana del 6 marzo 1997
Alla ripresa dei lavori il Consiglio, sotto la presidenza dell'on. Milia, ha proseguito l'esame del DL 317.
Discussione ed approvazione DL 317 -
Bilancio di previsione 1997
dell'Azienda Foreste demaniali.L'Assemblea ha approvato con 44 voti a favore e 2 astenuti, il bilancio di previsione dell'Azienda Foreste demaniali per il corrente esercizio finanziario.
Al provvedimento erano stati presentati tre emendamenti, due dei quali modificavano alcune norme previste nella legge di assestamento del bilancio regionale del 1996 e nella Finanziaria 1997.
Su questi argomenti si è aperto un dibattito sull'ammissibilità o meno degli emendamenti.
L'on. Secci (PPI), presidente della Commissione bilancio ha illustrato i risultati ai quali era giunta la Terza Commissione, divisa tra favorevoli e contrari all'accoglimento e discussione dei tre emendamenti presentati dall'Esecutivo.
Personalmente, l'on. Secci, si è detto favorevole all'accoglimento de tre emendamenti, ma ha anticipato che alcuni colleghi si sarebbero, invece, dichiarati contrari.
Infatti gli onorevoli Masala (A.N.), Casu e Balletto (F.I.), hanno sottolineato la "irricevibilità" di queste proposte avanzate dalla Giunta, in quanto non si riferivano al bilancio dell'Azienda foreste demaniali, ma ai più generali impegni di spesa dell'Esecutivo. Inoltre, questi emendamenti avrebbero previsto aumenti di spesa quando il bilancio regionale non è stato ancora approvato dal Governo.
L'on. Casu ha, quindi, proposto la ripresentazione di questi emendamenti sotto forme di Disegno di legge, da esaminare ed approvare in tempi brevi.Sugli emendamenti l'assessore Sassu, a nome della Giunta, seppure condividendo i rilievi formali avanzati sui tre emendamenti, ha ricordato come la loro presentazione fosse conseguenza "della necessità di garantire una corretta gestione dei fondi regionali" e si è quindi rimesso alle decisioni dell'Aula.
Il presidente Milia, anche secondo quanto emerso nei lavori della Conferenza dei presidenti dei gruppi, ha dichiarato "non pertinenti" con il testo in esame gli emendamenti proposti e li ha, quindi, dichiarati "irricevibili".
Il Consiglio ha, quindi, approvato il bilancio di previsione dell'Azienda foreste regionali per il 1997.
DL n. 24 - Commissione
di inchiesta sull'EMSAL'Assemblea, quindi, ha discusso ed approvato, all'unanimità, il documento n. 24, presentato dai consiglieri di Forza Italia per l'istituzione di una commissione di inchiesta, ai sensi dell'articolo 123 del Regolamento interno, sull'attività dell'EMSA.
Gli onorevoli Lippi e Balletto (F.I.), illustrando le ragioni della proposta, hanno ricordato come il sistema delle partecipazioni regionali sia in grave crisi ed abbia fallito gli obiettivi per i quali era stato istituito.
Balletto, anzi, ha ricordato come tutto il sistema delle società regionali che operano nel comparto minerario sia ormai in una crisi irrisolvibile e come la Commissione d'inchiesta possa permettere di approfondire e di capire le ragioni di questo fallimento.
L'EMSA, ha aggiunto Balletto, è costato almeno 200 miliardi, la Sardabauxiti più di 60 miliardi. I conti delle altre società sono ugualmente in passivo e gravano pesantemente sui bilanci regionali.Successivamente, in sede di dichiarazione di voto, l'on. La Rosa (R.C.) ha precisato che la sua posizione di firmatario della proposta per l'istituzione della Commissione di inchiesta è in linea con gli impegni che la maggioranza e la Giunta hanno nel tempo proseguito.
Non vi è dubbio, ha affermato La Rosa, che svolgere un accertamento su un lungo periodo di gestione di un ente regionale possa essere utile al fine di capire le diverse situazioni anche degli altri enti.L'on. Murgia (Misto), si è espresso a favore della proposta che rappresenta una ricostruzione della storia dell'EMSA e con essa della storia delle miniere sarde considerato che l'ente nacque dal fallimento di società minerarie.
Anche l'on. Scano, (capogruppo dei Progr. Fed.), ha annunciato il voto favorevole del gruppo, ma ha aggiunto che "in questa iniziativa si sente un certo sapore propagandistico". L'importante è che si voglia ricercare delle verità che fino ad oggi non si sono avute.
Secondo l'on. Secci (PPI), il sistema delle Commissioni di inchiesta non è il più adatto a fare chiarezza sulla situazione degli enti e, nel caso specifico, sulla storia dell'EMSA. Tuttavia siccome è difficile o non esattamente interpretabile una posizione di contrarietà anche il gruppo dei Popolari voterà a favore della proposta.
Per Forza Italia ha parlato quindi il capogruppo on. Pittalis, il quale riferendosi all'intervento di Scano ha detto che sono diverse da quelle della mera propaganda le ragioni che hanno portato alla richiesta della Commissione di inchiesta.
"La propaganda non è propria del nostro agire, ha detto Pittalis, semmai è caratteristica della Giunta Palomba; a noi preoccupano soltanto i destini dei lavoratori, non solo dell'EMSA ma di tutti gli enti regionali sardi".E' stata chiesta una Commissione di inchiesta, ha detto l'on. Balia (PSFD), e poichè c'è una necessità di capire, di conoscere, di individuare, quindi, i problemi di quell'Ente, vien da sè che anche il mio gruppo voterà a favore dell'istituzione della Commissione. Tanto più che i lavoratori avranno solo da guadagnare da questa iniziativa.
L'on. Montis (R.C.), ha poi voluto ricordare che cosa ha rappresentato per la Regione l'EMSA e l'utilizzazione che di volta in volta ne è stata fatta. Va bene dunque l'inchiesta, ma a condizione che i lavoratori non ne subiscano eventuali effetti negativi e si cerchi la verità ascoltando tutte le campane e non limitandosi a sentire solo la classe dirigente. A queste condizioni il voto di R.C. sarà favorevole.
Discussione congiunta del PL 203 - Balletto
e PL 261 - Sassu e più sulle Norme in materia
di bilancio e contabilità generali della Regione.L'esigenza di fissare nuove norme in materia di bilancio e di contabilità della Regione aveva spinto l'on. Balletto a presentare una proposta di legge su questo delicato tema. Questa proposta di legge, dopo il suo iter naturale, è ora all'esame dell'Aula. L'oratore, però, non ha "capito" come si possa parlare di "discussione congiunta" con il PL 261, presentato dall'on. Sassu e dagli altri componenti il gruppo Progressista Federativo, quando questo secondo provvedimento non è stato esaminato della Commissione competente.
A meno che, ha aggiunto Balletto, non si voglia bocciare la PL 203 per utilizzare poi la PL 261 come testo sostitutivo. Una operazione di questo tipo non sarebbe assolutamente "accettabile".
La maggioranza ha i suoi numeri, ha ricordato Balletto, ma deve assumersi la responsabilità legate al proprio status di coalizione di governo. Il Consiglio, d'altro canto, ha sollecitato più volte la Giunta a predisporre norme chiare e certe in materia di contabilità generale regionale, in modo da avere manovre finanziarie chiare e non onnicomprensive.
La Proposta di legge 203, ha concluso Balletto, è arrivata in Aula perchè esiste la reale necessità di fare chiarezza in questa importante e delicata materia e perchè, passati inutilmente i tempi necessari per il suo esame, in base all'articolo 100 del regolamento consiliare ne è stata chiesta la discussione in Aula. Non è possibile, quindi, abbinarla ad altre proposte di legge.La richiesta "pregiudiziale" dell'on. Balletto è stata garbatamente respinta dall'on. Secci del PPI. Il Presidente della terza Commissione ha ricordato come la Giunta abbia, ripetutamente, annunciato di voler predisporre e proporre un suo provvedimento di razionalizzazione delle norme che regolano il bilancio e la contabilità regionale.
Secci, quindi, ha proposto di sospendere l'esame della PL 203, in attesa del disegno di legge dell'Esecutivo, così da poter approfondire, e normare, complessivamente, questa delicata materia.Questa proposta, però, è stata giudicata non attuabile dal Presidente Milia, perchè l'articolo 100 del regolamento interno non permette, una volta deciso l'inserimento di un provvedimento nell'ordine del giorno dei lavori del Consiglio, il suo rinvio in Commissione per ulteriori esami.
Secondo l'on. Bonesu (Psd'Az.) la proposta di legge 203 è condivisibile, tuttavia il testo presentato dall'on. Balletto non ha la capacità di creare un nuovo sistame di determinazione della contabilità finanziaria della regione.
Sorretto da alcuni esempi concreti, Bonesu ha dichiarato che il testo deve avere dei forti correttivi ed un maggiore approfondimento. Di conseguenza, ha concluso, o si rinvia la discussione ad altra seduta e nel frattempo si riesamina la materia o l'on. Balletto ritira il provvedimento. In mancanza di una di queste soluzioni, il gruppo sardista voterà contro.L'on. Sassu (Progr. Fed.) è quindi intervenuto per dire di avere apprezzato lo spirito con il quale e per il quale è nata la proposta presentata da Balletto. Già in Commissione, ha detto, si sono ravvisati diversi punti della vigente normativa che dovrebbero essere modificati, per esempio la regolamentazione degli emendamenti ed il problema del voto, che per le leggi finanziarie non dovrà essere segreto.
Occorre invece, ha aggiunto Sassu, che sia la proposta Balletto e sia la proposta che porta la sua firma (la 261) siano ritirati per riproporle all'esame della Commissione insieme con il disegno di legge che la Giunta si impegna a varare entro breve tempo. Tanto più che il Parlamento, ha concluso Sassu, sta preparando un provvedimento quadro in materia di contabilità degli Enti.C'è però l'ostacolo dell'art. 100 che impedisce che un provvedimento richiamato in Aula secondo queste norme possa essere rinviato in commissione e possa esserne sospeso l'esame: così ha sostenuto l'on. Balletto, che ha ricordato come la necessità di regolare meglio la materia delicata come quella delle norme di bilancio, sia stata sottolineata da più parti. Come si può, quindi, sospendere questa discussione in attesa di un "progetto organico" da parte della Giunta, quando questo esecutivo è del tutto inaffidabile?
Balletto ha aggiunto che per venire incontro alla richiesta dell'on. Bonesu, per un più approfondito esame della proposta di legge n. 203 ed anche per elaborare emendamenti migliorativi, si può però decidere una sospensione sino al termine della tornata dei lavori. Ma non si può andare oltre.
Affrontando anche alcuni aspetti tecnici della sua proposta di legge, Balletto ha indicato come sia necessaria ed improcrastinabile l'approvazione di norme rigide da seguire nella predisposizone delle leggi di bilancio e finanziarie, per evitare le omissioni e le irregolarità che hanno contraddistinto la gestione dei fondi regionali in questi ultimi tempi.
Se la maggioranza vuole soprassedere a questo esame, ha concluso Balletto, se ne deve assumere le responsabilità, politiche e morali.I problemi sollevati dall'on. Balletto sono di notevole importanza: per l'assessore al Bilancio Sassu, questa proposta di legge esamina solo problemi "marginali" della contabilità regionale. Se il rischio è quello di avere una finanziaria '98 elaborata con il sistema seguito sinora, questo è un rischio inesistente.
E l'assessore Sassu ha aggiunto che entro il 30 maggio i nuovi criteri sulla predisposizione del bilancio regionale saranno presentati al Consiglio e prima dell'estate, quindi, l'Assemblea potrà approvare una riforma complessiva sulla contabilità regionale.
Per l'assessore al Bilancio, quindi, sarebbe opportuno sospendere ora l'esame di questa proposta di legge e lavorare, pur nella distinzione dei ruoli, ad una reale riforma dell'intera materia.La "pregiudiziale Balletto", il passaggio all'esame degli articoli della PL 203 ed il rinvio in commissione, per un più approfondito esame della PL 261, è stata, perciò, respinta dall'Aula. L'on. Balletto ha, quindi, chiesto il voto segreto per il passaggio all'esame degli articoli della Proposta di legge a sua firma.
Il Consiglio, con 27 voti a favore e 31 contrari, con un solo astenuto, ha respinto il passaggio all'esame dell'articolato.
Dopo la votazione ha preso la parola l'on. Edoardo Usai (AN) per recriminare contro la presidenza in quanto, ha detto, "non ho potuto votare, come anche altri consiglieri, poichè non è stato azionato il cicalino che richiama i consiglieri al momento del voto".
Usai è andato più a fondo, dicendo di essere costretto a censurare il comportamento del Presidente o di chi ha la responsabilità del mantenimento delle prassi consolidate che governano l'andamento dei lavori.Il presidente Milia ha precisato che non vi sono state omissioni e che le operazioni di voto si sono svolte secondo le procedure normali.
DL 270 - Istituzione della tassa regionale
per il diritto allo studio universitario.Il provvedimento è stato illustrato dall'on. Zucca, il quale ha ricordato come una legge regionale del 1995 abbia istituito una tassa regionale per finanziare parte delle attività universitarie, quali l'erogazione di borse di studio e prestiti d'onore.
La situazione sociale ed economica della Sardegna, ha ricordato Zucca, aveva suggerito di optare per la cifra più bassa prevista per questa nuova tassa, per non gravare ulteriormente sulle famiglie meno favorite. Con questa nuova legge la Giunta prevede agevolazioni particolari per molti universitari e l'utilizzo di questa tassa direttamente da parte degli Enti che operano a sostegno degli studenti.
La Commissione cultura del Consiglio, approvando all'unanimità questo disegno di legge, ha concluso l'on. Zucca, ha quindi previsto agevolazioni particolari per alcune categorie di studenti.Il disegno di legge è stato giudicato sufficientemente positivo anche dall'on. Marina Concas (RC), la quale ha però chiesto che nuove agevolazioni siano previste per i portatori di handicap, per i pendolari, per gli studenti di famiglia molto numerosa o che abbiano altri figli all'università.
Un giudizio critico per la eccessiva discrezionalità nell'applicazione della legge ("facciamo leggi incompresibili, poi, ne demandiamo l'applicazione all'assessore") è stato formulato dall'on. Piras (PPI). I giovani non si sanno districare tra leggi e leggine farraginose e poco comprensibili.
Perchè non si approvano norme chiare e semplici, si è chiesto l'on. Piras che ha sollecitato una rapida modifica del testo in esame, altrimenti si vedrebbe costretto "a votare contro".Favorevole alla legge, che prevede interventi per gli universitari sardi più meritevoli, ma convinto della necessità di abolire la tassa "federalista" per lo studio universitario, definita "un ulteriore regalo di Dini" si è dichiarato l'on. Frau.
L'esponente di A.N. ha chiesto interventi a favore dei meritevoli, che non sempre sono i più bisognosi, ma anche un riesame di tutta la materia del "diritto allo Studio" che deve essere gratuito o quasi e che deve permettere a tutti i giovani di accedere ai massimi gradi della cultura.
Quindi, ha concluso l'on. Frau, tutta la legge normativa in materia scolastica dovrebbe essere respinta perchè "lesiva dei diritti della Sardegna".L'on. La Rosa (R.C.), dopo aver premesso che è sempre più frequente il caso di leggi quadro nazionali i cui effetti ricadono pesantemente sulla popolazione della Sardegna, ha affermato che la regione ha il dovere di sostenere i diritti dei suoi cittadini, in questo caso degli studenti, nel contestare un nuovo provvedimento limitativo delle prerogative costituzionali.
Il Consiglio, secondo La Rosa, dovrebbe cercare di migliorare il disegno di legge laddove si impone la tassa ERSU indiscriminatamente per poi rinviare ad organi amministrativi o assessoriali la determinazione delle esenzioni per chi ne avesse diritto.Anche il Capogruppo di A.N. on. Masala ha fatto notare l'incostituzionalità della norma che stabilisce il versamento di una gabella per godere di un diritto che è sancito dalla carta costituzionale, mentre per l'on.Bonesu (PSd'Az) esiste una contraddizione insita nell'articolato del disegno di legge: agli articoli 2 e 3 si stabilisce un'imposta ed all'art. 5 si afferma che l'assessore può decidere l'estensione delle esenzioni a categorie di studenti che non vengono però precisate.
Secondo Bonesu è necessario invece che vengano determinati in legge tutti i casi di esenzione. Ha chiesto quindi il rinvio del provvedimento, richiesta alla quale si sono associati anche i consiglieri Biggio di A.N. e La Rosa di R.C. nonchè l'assessore alla pubblica istruzione Serrenti.La proposta di rinvio è stata accolta ed il Presidente ha dichiarato chiusa la seduta.
I lavori del Consiglio proseguiranno
domani 7 marzo alle ore 9,30.