Nota stampa della seduta n. 176
antimeridiana, pomeridiana e notturna del 31 gennaio 1997
Il Consiglio regionale, sotto la presidenza dell'on. Cherchi, quindi dell'on. Federici e infine dell'on. Selis, ha proseguito l'esame della manovra finanziaria predisposta dalla Giunta regionale. In apertura di seduta sono state date le comunicazioni riguardanti:
Prosecuzione della discussione dei Disegni di legge
n. 292/A, n. 293/A e del P/23 -
Legge finanziaria 1997 - Bilancio 1997 - Piano triennale 97/99L'Assemblea regionale ha ripreso l'esame della manovra finanziaria della Giunta. Dopo la seduta di ieri, conclusa a tarda notte con l'approvazione del bilancio dell'Assessorato all'Agricoltura, i consiglieri hanno iniziato l'esame della Tabella H relativa all'assessorato al Turismo, Artigianato e Commercio.
La previsione di spesa prevede, per le diverse voci nelle quali si è diviso il piano di intervento, una dotazione di oltre 242 miliardi per il corrente esercizio. Per il prossimo anno la spesa prevista è superiore ai 171 miliardi, che passano a 172 miliardi nell'esercizio 99.
Il totale delle competenze dell'assessorato al turismo, nel triennio, supera i 586 miliardi. I fondi regionali sono, nel 97-99, di oltre 509 miliardi, mentre sono previsti trasferimenti statali per quasi 77 miliardi.
Esaminando le diverse categorie, in particolare gli interventi maggiori riguardano, sempre per il triennio, incentivazioni alle attività turistico-ricettive, capitolo che prevede una disponibilità di 109 miliardi; incentivazioni alle attività artigiane, per le quali sono previsti 216 miliardi.
Per le iniziative comprese nei PIM e nei POP, programmi finanziati prevalentemente con fondi comunitari, sono previsti interventi per oltre 87 miliardi.
Alla previsione di bilancio per il settore turistico sono stati presentati una ventina di emendamenti, la maggior parte di F.I. e di A.N.
Illustrando questi emendamenti gli onorevoli Oppia, Balletto, Bertolotti e Pittalis di F.I. e Masala di A.N. hanno vivacemente contestato le scelte dell'esecutivo, condizionate da vecchi logiche, da esigenze clientelari. E' inutile continuare a dare quattrini e strutture inefficienti, ad enti e strutture che servono a poco. Così come è ingiusto, ad esempio, nel caso dell'Isola, finanziare organismi che non fatto il loro lavoro e dilapidano risorse pubbliche.
Particolarmente critici, per numerose voci del bilancio, gli onorevoli Balletto e Masala, i quali hanno illustrato come, in alcuni casi, le somme siano eccessive (ad esempio per gli studi, i viaggi, le organizzazioni di promozione e gli enti strumentali di vario genere).
Per incidere realmente nel settore turistico servono iniziative concrete, un veloce riordino degli enti operativi e delle strutture regionali. Così come è necessario sostenere, con iniziative concrete, il settore commerciale, favorendo i consorzi-fidi, consorzi di diverso tipo e genere, limitando anche il proliferare delle grandi strutture di distribuzione.
Critiche vivaci, anche politiche, alle quali hanno risposto gli assessori Costantino (al Turismo) e Sassu (al Bilancio), i quali hanno difeso le scelte della Giunta, garantendo interventi rapidi, urgenti, incisivi per mettere ordine in settori difficili quali sono proprio quelli del turismo, commercio ed artigianato e quello della "gestione" complessiva delle risorse finanziarie a disposizione della Giunta.
L'assessore Sassu, in particolare, ha difeso la manovra complessiva dell'Esecutivo, realmente in grado di dare risposte alle esigenze della società che vive ed opera fuori dal Palazzo.
Prima delle votazioni finali della Tabella H l'on. Boero (AN) ha rivolto parole di ringraziamento all'assessore Costantino per aver voluto spiegare il significato delle scelte operate dal suo assessorato ed ha invitato gli altri assessori a fare altrettanto. Emendamenti della Giunta e Tabelle sono stati approvati mentre sono stati respinti gli emendamenti delle opposizioni.
A questo punto il capogruppo di F.I. on. Pittalis, ha chiesto la sospensione dei lavori per dare modo agli schieramenti del Polo delle libertà di prendere parte ad una Conferenza stampa nella quale F.I., in particolare, avrebbe dovuto informare la stampa dell'atteggiamento del gruppo nel corso dei lavori assembleari con particolare riferimento agli accadimenti dell'altra notte.
Il Presidente ha dichiarato che non poteva bloccare i lavori ed ha invitato le opposizioni a partecipare alla conferenza stampa con le sole dirigenze dei gruppi, in modo da consentire la prosecuzione dei lavori dell'Assemblea nell'interezza della sua rappresentanza politica. Pittalis, capogruppo di F.I. ha però respinto la proposta e, con tutte le opposizioni del Polo, ha lasciato l'Aula.
Dopo un breve intervento di Scano (che ha elogiato il presidente per la decisione presa) si è proceduto all'esame delle Tabelle I (Lavori pubblici) ed L (Industria). L'esame è stato naturalmente spedito per l'assenza delle opposizioni che non hanno potuto illustrare gli emendamenti nè intervenire nella discussione dei vari provvedimenti. Le tabelle sono state approvate. Il che ha comportato, al loro rientro in Aula dopo circa mezz'ora, la reazione degli oratori di F.I. e di A.N. che hanno fatto in tempo a prendere la parola prima dell'ultima votazione.
Balletto (F.I.) ha criticato la maggioranza per l'esiguità degli interventi a favore del settore industriale ed ha accusato la Giunta di non aver progetti e di procedere sotto la pressione di tipo clientalere. Ha ricordato tra l'altro che sono state spese somme ragguardevoli per sostenere le gestioni fallimentari delle società partecipate della SFIRS.
Anche il forzista Bertolotti ha messo in evidenza i limiti della Giunta soffermandosi sulle fallimentari attività imprenditoriali della Regione, per le quali il suo gruppo chiede da tempo lo sciogilimento. Ha poi ricordato i costi dell'EMSA e la scelta di finanziare l'iniziative per l'oro di Furtei concludendo che la Giunta vuole "svendere l'Isola" a finanzieri senza scrupoli.
Boero e Pittalis, infine, hanno entrambi stigmatizzato a nome dei gruppi di A.N. e F.I., il fatto che la maggioranza abbia approfittato dell'assenza del Polo delle Libertà per far passare senza opposizione gli interventi in due settori importanti quali i lavori pubblici e l'industria. Pittalis, in particolare si è soffermato sul fallimento dell'"attività imprenditoriale" della Regione sarda chiedendosi se la Giunta intenda procedere in questo senso a solo ed sclusivo danno della Sardegna e della sua popolazione.La seduta è stata quindi aggiornata al pomeriggio alle ore 16.
Alla ripresa dei lavori, l'Assemblea si è occupata, in un clima più sereno, dello stato di previsione dell'assessorato al Lavoro, Formazione professionale, Cooperazione e Sicurezza sociale. Per il 1997 la proposta di bilancio prevede una dotazione di 341 miliardi, mentre nel triennio 97-99 sono previsti interventi finanziari per più di 1.027 miliardi.
I fondi regionali, nel 97, superano di poco i 208 miliardi; le assegnazioni statali sfiorano i 133. Questa quota resterà uguale nel triennio, mente varierà la dotazione di fondi regionali, che passano dagli attuali 208 miliardi ai 229 del prossimo anno ed ai 190 miliardi dell'esercizio 1999.
Gli interventi più consistenti sono previsti per l'addestramento professionale, con una previsione di spesa triennale di oltre 508 miliardi. Ai provvedimenti per l'occupazione, sempre nel '97, sono destinati 451 miliardi.
Su queste due notevoli voci di bilancio si sono incentrati gli interventi degli oratori, che hanno illustrato anche la decina di emendamenti presentati, prevalentemente, dalla Giunta e dal gruppo di F.I.
La scommessa per lo sviluppo endogeno della nostra isola passa, ha ricordato l'on. Pittalis (F.I.), attraverso una migliore preparazione professionale degli occupati in tutti i diversi settori produttivi.
L'oratore ha poi auspicato una razionalizzazione degli interventi regionali, nel settore della formazione professionale, eliminando inutili sprechi. Così come ha sollecitato una più incisiva politica di sostegno alle attività produttive, eliminando tutti quegli interventi clientelari che caratterizzano - ha detto - anche questa manovra finanziaria.
Gli emendamenti sono stati, quindi, illustrati e gli oratori intervenuti nel dibattito hanno sottolineato la necessità di rivedere l'impostazione complessiva della politica regionale anche in materia di lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale.L'on. La Rosa (R.C.) ha sollecitato uno stanziamento maggiore a favore dei lavori socialmente utili, mentre l'on. Balletto (F.I.) ha lamentato la scarsa attenzione della Giunta e del relatore di maggioranza per un argomento di così grande importanza, quale è la politica dell'assessorato al lavoro, ignorando le richieste e le obiezioni mosse anche dalla minoranza.
L'oratore ha anche deplorato l'uso, da parte dell'Esecutivo, degli emendamenti per riportare molte poste del bilancio ai livelli precedenti al lavoro della Commissione di merito.
"Questa Giunta propone, fa apportare tagli in Commissione, poi presenta un emendamento in aula per ripristinare le somme originarie. Perchè?" si è chiesto l'on. Balletto. "Ma a queste domande Giunta e maggioranza - ha detto - non hanno mai dato risposte e non ne danno neanche in aula".La stessa critica è stata fatta, vivacemente, anche dall'on. Boero, di AN, il quale ha illustrato i due emendamenti modificativi proposti dal suo gruppo. Dopo aver definito "bulgaro, arrogante e sprezzante" l'atteggiamento della maggioranza, l'on. Boero ha sollecitato una qualche spiegazione sul perchè le proposte della minoranza vengono sempre respinte "senza alcuna spiegazione, senza una motivazione, senza alcun dialogo".
Sugli emendamenti a favore delle cooperative, delle organizzazioni di patronato e sulle altre associazioni di vario genere, "decisi dopo legittima pressione da parte delle cooperative stesse" è intervenuto anche l'on. Floris (F.I.) il quale ha, tra l'altro, lamentato che "la Giunta troppo spesso emendi se stessa".L'on. Marteddu, del PPI, ha invece sollecitato l'approvazione di un emendamento a favore dell'associazione provinciale dell'Unione italiana ciechi, organizzazione che opera a sostegno di una categoria benemerita.
Sulla necessità di dare contributi ad associazioni "benemerite" che hanno necessità di un aiuto regionale è intervenuto anche l'on. Pittalis. L'oratore, però, ha anche confermato l'esigenza di non dare fondi regionali ad altre organizzazioni, come quelle sindacali, che ricevono cospicui contributi dallo Stato e che continuano ad essere "finanziate dagli stessi lavoratori, nonostante un referendum abbia dichiarato illegittima l'automaticità del prelievo a favore dei sindacati".
L'on. Pittalis ha anche lamentato come la Giunta abbia presentato la proposta di aumentare i contributi a favore delle organizzazioni sindacali ed ha chiesto di conoscere come avvenga la ripartizione di questi "ingenti fondi".A favore dello stanziamento per le associazioni provinciali dell'Unione italiana ciechi si è espresso anche l'on. Zucca (Progr. Fed.)
Agli oratori ha risposto l'assessore Luca Deiana, il quale ha ribadito l'impegno della Giunta a favore del mondo del lavoro. L'Esecutivo, inoltre, presenterà nuovi provvedimenti legislativi per rendere più efficace l'attività di formazione professionale e più incisivo il sostegno alle cooperative.Sugli emendamenti, alcuni votati a scutinio segreto, sono intervenuti, anche più volte, gli onorevoli Floris, Balletto, Pittalis di F.I. e Boero di A.N.
Le tabelle e gli emendamenti presentati dalla maggioranza sono stati approvati, respinti gli altri.
Con particolare interesse, quindi, il Consiglio ha esaminato la previsione di spesa dell'assessorato alla Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, la tabella N, alla quale sono stati presentati una decina di emendamenti, che prevede interventi per oltre 586 miliardi nel triennio 97-99. Il bilancio 97, in particolare, prevede uscite per più di 220 miliardi, 213 dei quali di provenienza regionale e 7 dallo Stato.
Nel 1998 le competenze di questo assessorato dovrebbero passare a 185 miliardi, per diminuire ulteriormente nel 1999, quando saranno disponibili 180 miliardi complessivi. A diminuire saranno, comunque, i fondi di competenza regionale, rispettivamente 177 e 172 miliardi, mentre lo Stato trasferirà, ogni anno, la stessa somma fissa di 7.492 milioni, quanto previsto per questo esercizio finanziario.
Tra le voci più interessanti, nel 1997 sono previsti 51.792 milioni per il diritto allo studio; 55.092 milioni sono destinati ad enti culturali ed alle istituzioni universitarie; 33.780 milioni saranno utilizzati per attività e servizi culturali e per far fronte ai problemi dell'informazione.
Il bilancio di previsione dell'assessorato prevede, inoltre, 23.850 milioni per i musei e le biblioteche e 20.498 milioni per attività, impianti e manifestazioni sportive. Per gli altri due esercizi di bilancio, 1998 e 1999, tutte queste voci prevedono somme decisamente inferiori.
Nell'illustrazione e, successivamente, nella discussione sulla tabella N e sugli emendamenti sono intervenuti molti consiglieri, trattando problemi di grande rilevanza sociale e culturale anche se di scarso peso finanziario.
Si è è parlato del contributo all'Ente Lirico di Cagliari, di "Sa die de sa Sardigna", delle scuole materne, delle società sportive per dilettanti, dell'Istituto dei Sordomuti di Sassari, di contributi per gli studenti poveri e del Collegiio Mondo unito. Acceso in modo particolare il dibattito sull'Ente lirico a Cagliari per il quale erano stati presentati due emendamenti; uno della Giunta per lo stanziamento di un miliardo a suo favore ed uno di F.I. per la riduzione del contributo a 500 milioni.Su questo tema si sono avvicendati nel dibattito Lippi (F.I.) che ha motivato la riduzione con il fatto che il contributo andrebbe nelle tasche del nuovo sovrintendente e dei suoi due assistenti, che si sono aumentati lo stipendio per un totale di 400 milioni; Bonesu (PSd'Az) che ha sollecitato un controllo sull'attività e sui conti dell'Ente che ottiene dalla Regione sarda oltre sette miliardi all'anno; Ghirra (Progr. Fed.) che ha sostenuto che l'Istituzione porta ricchezza e cultura a Cagliari e che quindi deve essere sovvenzionato per essere all'altezza dei compiti, pur condividendo la necessità di opportuni controlli sulla sua attività; Edoardo Usai (AN) che polemizzando con Ghirra ha ricordato che l'aumento del contributo da parte della Regione deve essere decifrato con il fatto che il nuovo sovrintendente è di area di sinistra.
Sul problema delle scuole materne sono intervenuti Oppia (F.I.) che ha sostenuto la necessità di impegnare i fondi per il settore, in quanto molte scuole, specie nei piccoli paesi, stanno chiudendo "mandando a spasso" dipendenti e bambini con le conseguenze che si possono immaginare; Zucca (Progr. Fed.) che ha condiviso l'attenzione per le scuole materne ma ha anche detto che è opportuno precisare che spesso queste scuole non si attengono ai minimi standard richiesti, per cui sarebbe necessario un riordino normativo di tutta la materia; Balletto (F.I.) che ha ribadito la funzione sociale delle scuole soprattutto nelle piccole comunità dove esse sopperiscono alle lacune dell'intervento pubblico; Serrenti (assessore alla Cultura) il quale, nel ricordare che con la riforma in atto nella scuola si stanno tagliando le risorse statali, scaricandone i costi nella Regione, ha affermato che lo spostamento di tre miliardi non risolve il problema che deve essere invece affrontato in modo organico e programmatico.
Altro argomento del quale si è dibattuto, il contributo all'Istituto dei ciechi di Sassari, sollecitato dall'on. Frau (AN) e quindi richiamato dall'assessore Serrenti che ha annunciato che la Giunta aveva già predisposto uno stanziamento per la stessa somma a favore della benemerita istituzione sassarese.
A favore invece di un contributo mirato a favorire la frequentazione dei convitti da parte degli studenti poveri si è espresso Biggio di AN, mentre Vassallo (RC) ha sostenuto la necessità di contributi più estesi alle società sportive che operano nel settore dilettantistico.
Infine, "Sa die de sa Sardigna", argomento spinoso che ha visto impegnati Bonesu (PSd'Az) che ha affermato che pur non credendo alla validità della manifestazione che può essere sostituita da altre iniziative, è favorevole allo stanziamento predisposto dalla Giunta; Pittalis (FI) che si è detto contrario alla destinazione di ulteriori fondi alla manifestazione; ed infine l'assessore Serrenti che ha parlato diffusamente della riuscita in termini di conservazione delle tradizioni, di spirito autonomistico, di valori dell'identità della giornata dedicata l'anno scorso a "Sa die". Ha anche detto che la RAI sta richiedendo di poterla trasmettere e che nessun'altra manifestazione ha mai portato tanta gente a Cagliari.
Le votazioni, molte delle quali a scrutinio segreto, hanno avuto come esito la bocciatura dell'emendamento a favore di "Sa die de sa Sardigna", l'approvazione di quello riguardante l'Istituto dei ciechi di Sassari e l'approvazione dei fondi a favore delle scuole materne. Gli altri emendamenti, compreso quello che si riferisce al contributo all'Ente Lirico di Cagliari sono stati ritirati, ma solo perchè potranno essere discussi nell'ambito della Finanziaria.
Il Consiglio si è occupato, quindi, del bilancio di previsione dell'assessorato all'Igiene e Sanità, il più consistente come volume di risorse. Nel triennio, infatti, più di un terzo delle somme a disposizione della Regione sono destinate al "problema sanità". Nel 1997-1999, infatti, il totale delle competenze è di 9.243.399 milioni.
Nel 1997 la Regione spenderà 3.255 miliardi, utilizzando 949 miliardi di risorse proprie e 2.305 miliardi di trasferimenti dello Stato. Somme più o meno simili saranno spese anche nel successivo biennio. Nel 98, ad esempio, su un totale di quasi 3.000 miliardi, la Regione utilizzerà 897 miliardi propri e 2.102 miliardi di fondi statali. Nel successivo esercizio 99 le risorse regionali diminuiranno, sino a 887 miliardi e quelle statali passeranno a 2101 miliardi. Una massa finanziaria a destinazione vincolata, comunque, che dovrà essere utilizzata nel modo migliore.A queste tabelle sono stati presentati alcuni emendamenti definiti "tecnici". I rappresentanti delle minoranze, infatti, non hanno presentato emendamenti "politici" perchè, come ha detto l'on. Pittalis, i problemi della sanità sono tali e tanti che meritano un approfondito esame da parte dell'Assemblea regionale. Ma questo "nuovo esame" sarà possibile quando sarà stato presentato il nuovo piano sanitario regionale "perchè la sanità, oggi, è solo programmazione" e pianificazione degli interventi.
La Regione, in questi ultimi mesi, ha approfondito l'esame della situazione sarda ed ha raccolto indicazioni ed esigenze diffuse. Ora il risultato di questa indagine ha permesso di predisporre il piano di riordino delle strutture ospedaliere isolane, piano che, nei prossimi giorni, sarà trasmesso al Consiglio, che potrà avviarne immediatamente l'esame.L'assessore Fadda ha dato assicurazioni in tale senso, confermando la necessità di riavviare un incisivo processo di riordino dell'intero comparto. Qualche perplessità sulla mancanza di indicazioni concrete, almeno per quel che riguarda i malati di mente, è stata avanzata dall'on. Noemi Sanna (AN). Per affrontare problemi di questa importanza servono decisioni incisive, urgenti, un nuovo modo di affrontare i problemi.
La proposta di bilancio presentata dalla Giunta, ha affermato Sanna, non permette un esame così attento ed approfondito. Il Consiglio dovrà trovare i modi più opportuni per mettere a punto una reale riforma dell'intero sistema sanitario regionale, per renderlo più adeguato alle crescenti esigenze della società sarda.
La tabella di previsione dell'assessorato alla Sanità e gli emendamenti presentati dalla maggioranza sono stati, quindi, velocemente approvati.Anche la tabella relativa ai Trasporti, che muove, nelle varie voci, la somma di 454 miliardi nel triennio (202 nel 1997; 136 nel 1998 e 116 milioni nel 1995) è stata approvata. Erano stati presentati alcuni emendamenti tra i quali uno, di F.I. che richiede uno stanziamento di tre miliardi mirato all'adeguamento dei mezzi pubblici al trasporto degli handicappati (scivoli, aperture più ampie, ecc.).
La proposta, illustrata da Bertolotti, ha trovato accogliemento sia nel relatore di maggioranza e sia nell'assessore al Bilancio che hanno "scovato" la somma di un miliardo "nelle pieghe del bilancio".
Dopo l'approvazione dell'emendamento e delle ulteriori tabelle relative al documento contabile della Regione, la seduta è stata temporaneamente sospesa.La seduta è ripresa con la discussione sui tre rimanenti articoli della legge Finanziaria n. 292. Sono intervenuti nella illustrazione e nella discussione degli articoli e degli emendamenti i seguenti consiglieri, anche più volte: Balletto (F.I.), Sassu (Assessore alla Programmazione), Pinna (Assessore all'Industria), Frau (AN), Bertolotti (AN), Vassallo (R.C.), Biggio (A.N.), Montis (R.C.) e Edoardo Usai (A.N.).
Gli articoli sono stati approvati, ma la Giunta si è vista respingere a scrutinio segreto l'emendamento che prevedeva il contributo di un miliardo all'Ente Lirico di Cagliari, mentre un altro emendamento delle opposizione che prevedeva una diminuzione di 500 milioni all'Ente Lirico è stato approvato.Successivamente, con l'approvazione delle tabelle relative alla legge finanziaria si è concluso l'esame dell'articolato della manovra di Bilancio della Regione.
Dopo una breve sospensione, i lavori sono ripresi con l'esame della proposta di programma pluriennale della Giunta per gli anni 1997-99. Concluso l'esame dei capitoli il Presidente ha concluso la seduta.
I lavori del Consiglio riprenderanno
il 1° febbraio.