Nota stampa della seduta n. 175
antimeridiana, pomeridiana e notturna del 30 gennaio 1997

 


Il Consiglio regionale, sotto la presidenza dell'on. Selis e successivamente dell'on. Cherchi, ha proseguito l'esame della manovra finanziaria predisposta dalla Giunta regionale con una seduta che si è protratta fino a tarda notte.

Prosecuzione della discussione dei Disegni di legge n. 292/A, n. 293/A e del P/23 -
Legge finanziaria 1997 - Bilancio 1997 - Piano triennale 97/99

Così come deciso ieri notte dalla Conferenza dei Capigruppo, il Consiglio ha ripreso l'esame delle leggi Finanziaria e di Bilancio cominciando dal secondo. Gli ultimi tre articoli della Finanziaria saranno infatti esaminati dopo l'approvazione del Bilancio.
Dopo una schermaglia procedurale si è passati all'esame dell'articolato del Disegno di Legge 293. Casu di F.I. ha chiesto che l'esame e l'approvazione dello stato di previsione delle entrate e delle uscite venga fatto per ciascun capitolo del bilancio, ma il Presidente ha stabilito che verrà seguita la prassi consolidata.
In sede di discussione sono intervenuti, anche più volte, i consiglieri Balletto (F.I.), Sassu (assessore al bilancio), Bertolotti (F.I.) e Boero (AN).
Approvati gli articoli, cui erano annessi solo quattro emendamenti, si è passati all'esame delle tabelle allegate al bilancio, che per il numero di emendamenti presentati (213) rappresenta il vero scoglio della manovra contabile.
L'assessore alla Programmazione prof. Antonio Sassu ha voluto ricordare, prima di cominciare l'esame delle tabelle, che la discussione ha già consumato due settimane e che dunque sarà necessario procedere ad una vaglio più rapido del documento.

Pittalis (F.I.), ha replicato affermando che l'assessore vorrebbe mettere il bavaglio all'opposizione, ma da parte di F.I. sarà fatta una disamina precisa, puntuale e critica su tutte le voci in discussione.

Le entrate previste dalla Giunta non hanno convinto tutti i consiglieri regionali. L'on. Balletto, di F.I., ha giudicato sovrastimate le previsioni dell'Esecutivo ed ha criticato il ricorso ai mutui, necessari per ripianare il bilancio. Le entrate saranno inferiori, ha detto l'oratore, ed i mutui da contrarre saranno superiori al previsto, inoltre serviranno esclusivamente per pagare i debiti degli anni precedenti. "Una manovra scorretta, quindi".

Critico anche l'on. Bertolotti (F.I.), secondo il quale le risorse proprie della Regione caleranno, così come diminuiranno i trasferimenti governativi "per la scarsa capacità politica e credibilitàdi questa giunta".

Perplessità sono state espresse anche dall'on. Bruno Dettori, del Patto, per il quale molte delle entrate previste "appaiono troppo elevate, rispetto all'andamento complessivo del sistema economico nazionale e sardo".

La tabella A comunque, che prevede proprio la parte delle entrate della manovra complessiva è stata approvata, così come sono stati approvati tre emendamenti che erano stati presentati dalla stessa Giunta.

Nel corso della discussione sulla tabella B l'Assemblea ha fissato la sua attenzione sul budget previsto per le spese promozionali della Regione, il cui capitolo è stato incrementato di oltre 3 miliardi rispetto al 1996.

Il presidente Palomba ha spiegato i motivi delle maggiori risorse destinate alla promozione della Sardegna, determinate da un insieme di più voci e, per quanto riguarda il capitolo del turismo, ha detto che in occasione dell'anno santo si dovrà fin d'ora promuovere l'Isola perché i pellegrini vengano anche in Sardegna.
L'opposizione ha duramente criticato queste scelte, compresa la sperequazione più volte rilevata nella distribuzione della pubblicità promozionale sui mass-media. Palomba ha contestato i rilievi mozzi affermando che la pubblicità è sempre stata distribuita su tutte le testate regionali e nazionali, in misura oculata e proporzionale al peso di queste testate sia giornalistiche che televisive.
Al termine la tabella B è stata approvata insieme con un emendamento della Giunta. Gli altri emendamenti presentati da F.I. e da A.N. sono stati o ritirati o respinti.

Nel dibattito sono intervenuti, anche più volte, i consiglieri Balletto (F.I.), Scano (Progr. Fed:), Pittalis (F.I.), Bertolotti (F.I.), Masala (A.N.), Sassu G. (Progr. Fed. - relatore di maggioranza), Palomba (presidente della Giunta), Frau (A.N.), Casu (F.I.), Bonesu (PSd'Az), Secci (PPI) e Petrini (Patto).

 


Dopo una breve pausa, il Consiglio ha proseguito i lavori nel pomeriggio . Dopo l'approvazione delle tabelle relative alle entrate generali ed allo stato di previsione degli interventi della Presidenza della Giunta, i Consiglieri hanno esaminato i bilanci degli Assessorati.
Esaminando la tabella delle spese dell'Assessorato agli Affari generali, alla quale sono stati presentati numerosi emendamenti, alcune critiche ai diversi capitoli sono state mosse da esponenti di Forza Italia e di Alleanza Nazionale.
Gli onorevoli Pittalis, Balletto, Bertolotti e Casu, tutti di F.I., tra l'altro si sono soffermati sulle spese previste per consulenze e studi, aumentate di 3 miliardi rispetto ai 200 milioni stanziati nella originaria previsione, e sul rimborso delle spese di viaggio per gli elettori sardi residenti fuori dall'Isola e che vi fanno rientro per le diverse consultazioni elettorali.
Particolarmente critici gli oratori sui fondi destinati agli studi, "riproposti dopo la bocciatura di un analogo stanziamento avvenuta durante l'esame della legge finanziaria". L'aumento di questo stanziamento è stato, infatti, considerato in "modo scorretto, per finanziare in modo surretizio l'emendamento già respinto dal Consiglio".
Il Consigliere Frau, di A.N., dal canto suo ha sottolineato la "non congruità" dei fondi disponibili per il viaggio degli elettori sardi ed ha sollecitato la Giunta a prendere le opportune iniziative, per permettere ai sardi di votare anche nelle loro nuove, attuali, residenze.

Alle critiche degli oppositori hanno risposto gli Assessori Ballero (agli Affari generali), e Sassu (alla Programmazione), i quali hanno difeso le proposte dell'esecutivo.

Nel dibattito è intervenuto anche l'onorevole Bonesu (PSd'A.) il quale ha difeso l'operato della Giunta.
Tabelle ed emendamenti, alcuni ritirati, sono stati approvati con l'eccezione del n. 193, presentato dalla Giunta, che stanziava 3 miliardi "aggiuntivi" per nuovi studi e collaborazioni.
Questo emendamento, dopo una "puntualizzazione tecnica" da parte dell'onorevole Masala, è stato votato a scrutinio segreto e bocciato dall'Aula, con 30 voti a favore e 31 contro.

Il Consiglio, quindi, ha approvato la tabella relativa agli Assessorati alla Programmazione, alla quale sono stati presentati due emendamenti modificativi. Anche su questi fondi sono intervenuti più volte, gli onorevoli Pittalis, Balletto, Bertolotti e l'Assessore Sassu.

Anche la tabella E, relativa all'Assessorato agli Enti locali ed Urbanistica, dopo alcuni interventi, è stata approvata. A queste poste sono stati presentati numerosi emendamenti, sui quali si è acceso un polemico dibattito. Gli onorevoli Pittalis (FI), Liori (AN) e Vassallo (RC), hanno sottolineato la necessità di evitare spese inutili, relative alla attività di comitati e commissioni che "non servono a nulla". Gli oratori hanno anche criticato l'acquisto di automezzi superflui, la concessione "di aiuti" per iniziative clientelari e di dubbia validità, gli onerosi affitti che non si devono più pagare. L'onorevole Vassallo (RC) ha difeso, dal canto suo, la proposta di uno stanziamento di nuovi fondi a favore degli enti locali.

Alle critiche ha risposto l'Assessore Sassu.
Tabella ed emendamenti, poi, sono stati votati, alcuni anche a scrutinio segreto. Gli emendamenti presentati da Forza Italia e da Rifondazione Comunista sono stati respinti, quelli della Giunta, approvati.
Per permettere una "pausa di riflessione" l'onorevole Pittalis, di Forza Italia, ha chiesto una breve sospensione dei lavori.

Quasi un colpo di scena alla ripresa dei lavori: il Gruppo di Forza Italia per bocca dell'on. Balletto ha proposto alla Giunta ed alla maggioranza una via d'uscita per arrivare in tempi rapidi all'approvazione delle leggi di bilancio: Forza Italia ritira gli emendamenti e collabora all'approvazione del bilancio se la Giunta e la maggioranza si impegnano a presentare entro 60 giorni un piano straordinario di investimenti finalizzato alla ripresa dell'economia e dell'occupazione; un piano per il quale la Giunta dovrà trovare le risorse, non meno di 400 miliardi, nelle pieghe del bilancio.
Balletto ha concluso affermando che questa proposta, se accettata, costituirà un segno di ulteriore comprensione da parte dell'opposizione sui problemi che affliggono la Sardegna.

Immediata la risposta del Capo Gruppo dei Progressisti Scano. Siamo disponibili, ha detto, a qualsiasi apertura di dialogo, ha detto, ma è necessario capire: 1) se la proposta è del solo Gruppo di Forza Italia o delle opposizioni di destra; 2) se Forza Italia sarà in grado di mantenere nel tempo gli accordi stipulati perchè l'esperienza ci induce a dubitare; 3) la maggioranza si è già impegnata ad elaborare un piano generale di sviluppo ma non ha difficoltà ad aprire il dialogo con le opposizioni affichè tale processo abbia migliore efficacia; 4) non vede quale nesso esista tra la proposta e l'organizzazione dei lavori del Consiglio in questa tornata dedicata alla Finanziaria.
Scano si è detto perciò d'accordo per una sospensione dei lavori per valutare la proposta.

Dal suo canto il Capo Gruppo di Rifondazione Comunista Montis, dopo aver premesso che da due anni il suo Gruppo richiede il piano generale di sviluppo, ha affermato che la proposta di Forza Italia può essere discussa a patto che si giunga ad un programma organico per il rilancio dell'occupazione con impegni concreti e precisi da parte e della Giunta e della maggioranza.

Sconcerto e stupore, invece, da parte del Capo Gruppo di AN Masala. La proposta di Forza Italia crea rammarico nel suo Gruppo poichè è giunta inaspettata e perchè Alleanza Nazionale non ne è stata informata prima come ci si sarebbe attesi, considerato che finora i due schieramenti avevano lavorato concordemente nell'esame della Finanziaria. "Abbiamo condiviso le fatiche, siamo stati spesso di supporto a FI nel ruolo di opposizione nelle discussione di questi giorni ed avremmo voluto essere messi al corrente di questa iniziativa. Perchè - ha detto - non è chiaro se la proposta abbia attinenza con le regole dei lavori assembleari o con i contenuti e le scelte politiche del Polo. In tal caso dovremmo dubitare della filosofia dei ruoli". Si è detto, a conclusione, favorevole per una sospensione per capire le finalità della proposta dei forzisti.
"Nel censurare gli aspetti negativi e le iniquità che caratterizzano questa Finanziaria e questo Bilancio", il capogruppo Pittalis ha affermato che Forza Italia ha sempre lavorato in piena sintonia con il Gruppo di Alleanza Nazionale. Pittalis, ha quindi sottolineato come, approvando la previsione di spesa della Giunta, quella dei diversi Assessorati, non "ci sia resi conto di quale sperpero di risorse, notevoli, ingenti" si stia compiendo ai danni della Sardegna.
Il senso della proposta avanzata da Forza Italia era proprio questo, utilizzare le risorse disponibili per dare risposte concrete alle esigenze della società sarda. Questa manovra finanziaria è inadeguata, ha aggiunto l'onorevole Pittalis, un piano straordinario per il rilancio dell'economia, per mettere a punto una seria politica per il lavoro può dare, invece, risposte più incisive e concrete.

La richiesta di un nuovo piano straordinario, però, non è stata condivisa dall'onorevole Scano, Capo Gruppo dei P.F. La maggioranza ha presentato un programma di governo, ha aggiunto, e questo progetto politico è stato messo a punto proprio per dare risposte concrete alle esigenze della Sardegna. Questo bilancio, questa finanziaria, sono una prima risposta alla crisi che attanaglia l'Isola, è un programma "perfettibile" ed ogni forza politica può dare il proprio contributo.
Ma i documenti sui quali lavorare esistono. La Giunta, inoltre, si era impegnata a proporre iniziative concrete ed incisive e lo farà nell'immediato futuro. Incontri e confronti, ha concluso l'onorevole Scano, sono utili, ma la manovra finanziaria proposta dall'esecutivo può essere uno "dei tavoli attorno ai quali ci si può, utilmente, confrontare".
La richiesta di sospendere la seduta, a questo punto, è stata ritirata dall'onorevole Pittalis e su questa nuova "iniziativa" di Forza Italia si è acceso un breve e vivace dibattito.
Per il Gruppo Progressista Federativo si può e si deve continuare a lavorare, mentre per il Capo Gruppo del Partito Popolare Italiano una breve sospensione sarebbe stata opportuna. Un confronto, una breve riunione, secondo l'onorevole Giagu, avrebbe permesso di accertare se "esistono le reali pre-condizioni" per un proficuo accordo.

Le tensioni e le repentine chiusure sono state stigmatizzate dall'onorevole Bruno Dettori, Capo Gruppo del Patto. Posizioni così intransigenti non favoriscono il dialogo, ha detto l'oratore, invece in Consiglio ci vuole serenità, chiarezza di rapporti e reciproche aperture.

Particolarmente polemico con le proposte di Forza Italia è stato anche l'onorevole Aresu, del Gruppo Misto. "La sospensione della seduta è inopportuna", ha detto, "e ognuno deve svolgere il suo ruolo con dignità, con coerenza politica". La maggioranza deve portare avanti le sue scelte, l'opposizione deve fare le sue battaglie, senza arrendersi e senza cercare accordi e compromessi di sorta.

Queste affermazioni non sono state gradite dall'onorevole Pittalis, il quale ha iniziato vivacemente a polemizzare con l'esponente del Gruppo Misto.

La Presidente Cherchi, però, ha sospeso la seduta convocando Capi Gruppo e Giunta per una breve riunione.
Alla ripresa dei lavori è stata presa in esame la Tabella F e gli emendamenti ad essa collegati che sono stati illustrati dagli onn. Pittalis, Milia e Nizzi di Forza Italia e Boero di Alleanza Nazionale.
La Tabella F si riferisce ad una serie di interventi riguardanti l'ambiente, la forestazione, i parchi, il servizio antincendi, gli stagni, la pesca, la caccia, la protezione civile, ma anche l'occupazione, i programmi interregionali, i programmi integrati del Mediterraneo.
La previsione di spesa è di oltre 850 miliardi suddivisi in un rivolo di voci. Gli emendamenti presentati dalle opposizioni tendono per lo più a ridurre le somme in posta o a spostare risorse da una voce all'altra.

Il relatore di maggioranza Sassu ha accolto solo due dei 28 emendamenti, e così anche la Giunta. Ciò ha suscitato la reazione dell'on. Boero (AN) che ha definito bulgaro l'atteggiamento di chiusura della maggioranza verso le istanze delle opposizioni che, ha detto, vogliono solo migliorare e qualificare la portata del bilancio.

Si è quindi aperta la discussione sulle poste e sugli emendamenti, dibattito al quale hanno partecipato gli on. Marrocu (Progressisti), Nizzi (AN) che ha spiegato il senso di alcuni emendamenti (volti a conoscere in dettaglio i destinatari di fondi ed a proporre maggiori risorse ad alcune voci quali la pesca e l'ambiente).
Salvatore Sanna (Progr.Fed.) ha affrontato il problema dello smaltimento dei rifiuti urbani. I fondi disponibili non devono essere più distribuiti a pioggia, ma devono servire per risolvere i reali problemi dell'Isola; quindi non iniziative frazionate, ma iniziative in grado di difendere e preservare realmente il territorio sardo.

Le considerazioni dell'on. Sanna sono state pienamente condivise dall'on. Vassallo (R.C.) il quale, però, ha dato un giudizio politico negativo sugli emendamenti presentati da Forza Italia. "Da un lato tagliate, poi, aumentate le spese - ha detto Vassallo - manca quindi una visione organica dei problemi della Sardegna".

Il rispetto dei ruoli, "alla maggioranza le decisioni, all'opposizione il dovere di controllare l'esecutivo" è stato rivendicato dal Capo Gruppo di F.I., Pittalis, il quale ha annunciato che il suo Gruppo, concluso l'esame della manovra finanziaria, intensificherà la propria azione politica per giungere ad una vera stagione delle riforme e ad un concreto e reale programma straordinario per lo sviluppo.

Il rispetto del ruolo di consigliere, il rispetto degli avversari politici deve essere alla base dei rapporti che devono esistere all'interno delle Assemblee. "Si viene da percorsi diversi - ha detto l'onorevole Biggio, di Alleanza Nazionale - ma il rispetto delle libertà individuali, dei diritti di coloro che la pensano diversamente, è alla base della correttezza politica, necessaria in ogni democrazia".

L'onorevole Aresu (Misto) ha invece criticato le notevoli "economie" che si sono avute, lo scorso anno, in troppe poste del bilancio regionale. La mancata spendita dei fondi per la 28, i risparmi e gli avanzi dell'Azienda Demaniale, di altri Enti e strutture regionali sono inconcepibili. I tali e gli storni devono, quindi, servire per rivitalizzare settori in crisi o trascurati.
Il Consiglio, quindi, ha approvato la Tabella dell'assessorato all'Ambiente e gli emendamenti proposti dalla Giunta. Gli emendamenti presentati da Forza Italia e da Alleanza Nazionale sono stati tutti respinti.
Per meglio coordinare l'attività dei Gruppi, l'onorevole Giagu ha, a questo punto, chiesto una breve sospensione dei lavori.

Alla ripresa dei lavori si è affrontata la discussione sulla Tabella G del bilancio e sui 29 emendamenti presentati. La Tabella G riguarda il settore dell'Agricoltura e si dispiega in numerose voci che vanno dai piani organici di trasformazione aziendali, al credito di miglioramento, alle strade, elettrodotti ed acquedotti rurali, ai vari incentivi, agli enti regionali, ecc. Il totale delle somme in posta supera gli 800 miliardi nel triennio 97-98-99.
Gli emendamenti, quasi tutti presentati dalle opposizioni, sono stati illustrati da Ladu (PPI), Masala (AN), Ferrari (FS), Milia (FI), Boero (AN) e Antonio Sassu, Assessore alla Programmazione.
Sia il relatore di maggioranza che la Giunta hanno espresso parere contrario all'accoglimento degli emendamenti delle opposizioni.

Anche in questo caso, nel corso della discussione generale, il capo gruppo forzista Pittalis ha lamentato che la Giunta non abbia avuto alcuna considerazione per i problemi riguardanti il disastrato settore dell'agricoltura, evidenziati negli emendamenti proposti dalle minoranze.

Su questo tema si sono espressi anche i consiglieri Balletto e Marco Tunis. In particolare Balletto (F.I.) ha criticato aspramente la presentazione da parte della Giunta di un emendamento che, in accoglimento di una istanza della maggioranza, stanzia 6 miliardi a favore della realizzazione di impianti cooperativi.

"E' uno schiaffo al Consiglio ed in particolare alle opposizioni", è stato detto da vari oratori di F.I. e di A.N. Sull'argomento hanno parlato Masala, Boero, Liori e Biggio di A.N., Bertolotti di F.I., Ladu del PPI nonché l'assessore al Bilancio e l'assessore all'agricoltura Paba. Quest'ultimo, su sollecitazione delle opposizioni, ha spiegato i motivi che hanno determinato lo stanziamento di 6 miliardi per investimenti mirati allo stoccaggio, alla commercializzazione e alla vendita dei prodotti caseari.
Paba Si è poi soffermato su un emendamento presentato da F.I. riguardante misure finanziarie per i piccoli allevatori che si trovano nel 1997 a dover far fronte alla scadenza dei patti agrari ed ha precisato che il problema è all'attenzione della Giunta e che può essere raccolto l'intento dei proponenti con un impegno a reperire le risorse necessarie nel collegato alla Finanziaria.
L'ora tarda e la consapevolezza dell'ancora lungo lavoro da svolgere ha creato nell'Aula un'atmosfera di tensione e nervosismo, con scontri verbali tra i componenti degli schieramenti della maggioranza e dell'opposizione.
Da parte di F.I. e di A.N. sono stati svolti interventi giudicati dalla maggioranza "ostruzionistici e provocatori", così come dilatorie sono state definite le richieste di scrutinio segreto nel corso della votazione della maggior parte degli emendamenti. Lo stesso consigliere Boero di A.N. aveva infatti affermato che molti dei suoi interventi erano "a perditempo".
Si è comunque votata la Tabella F che è stata approvata dal Consiglio.

A questo punto il Presidente Selis ha chiuso la seduta ed ha riconvocato il Consiglio per l'indomani.

 


I lavori del Consiglio riprenderanno
domani 31 gennaio alle ore 10

 

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