Nota stampa
della seduta n. 145 pomeridiana del 30 ottobre 1996
Il Consiglio regionale si è riunito sotto la presidenza dell'on. Selis.
In apertura di seduta sono state date le comunicazioni riguardanti:
Dibattito sull'elezione
del Presidente della GiuntaIn apertura di seduta l'on. Ghirra, a nome del gruppo Progressista Federativo, ha chiesto un breve rinvio ed il lavori del Consiglio sono iniziati alle ore 19,10, con una dichiarazione dell'on. Palomba.
Il Presidente della Regione, in un breve intervento, ha, quindi, comunicato che tra la presentazione di ieri e la seduta odierna gli sono pervenute alcune rinunce all'incarico di assessore. E ha spiegato le ragioni di queste rinunce.
L'on. Loddo, del Patto, ha ricordato come il suo gruppo preveda la netta distinzione tra le cariche di assessore e consigliere regionale.
L'on. Serrenti, del PSd'Az, ha giudicato inadeguata questa Giunta, per la scarsa coesione della coalizione politica che la sostiene, ad affrontare la crisi della Sardegna.
L'on. Murgia, del P.S.F.D., ha rinunciato perché non sono state accolte tutte le indicazioni fornite dal gruppo al quale appartiene.
L'on. Balia, del P.S.F.D., ha riconfermato la sua personale indisponibilità e ha ribadito la necessità di ripartire dalle indicazioni fornite dalle forze politiche.
Questa situazione impone un nuovo riesame del quadro politico e delle scelte fatte. Il Presidente della Giunta, però, avendo ricevuto il mandato di costituire una Giunta "politicamente attrezzata", in grado di concludere questa legislatura e di portare avanti il programma avviato, ha fatto le sue scelte, pur riconoscendo che "i colleghi di Giunta hanno tutti svolto il loro ruolo con grande abnegazione e con buoni risultati".
La fiducia nei componenti il vecchio esecutivo, però, doveva essere la base per nuove scelte, politicamente più incisive, per affrontare una realtà particolarmente difficile. Nello spirito del mandato ottenuto con la sua rielezione, a questo punto, Palomba ha detto di essersi reso conto della necessità di tener conto "delle diverse esigenze, delle realtà delle diverse forze politiche". Quindi, è emersa la necessità di proporre un adeguamento della composizione della Giunta, anche tenendo conto delle esigenze dei partiti.
Per portare avanti questo riesame è necessario, ha aggiunto Palomba, un altro breve rinvio, secondo la prassi parlamentare e consiliare. Per mettere a punto "questo aggiornamento della proposta di Giunta e della proposta politica", anche alla luce del mandato ricevuto, il Presidente della Giunta ha, quindi, chiesto un "tempo tecnico" di 24 ore.
Per approfondire la situazione creatasi con questa richiesta, l'on. Bonesu, a nome del gruppo PSdAz, ha chiesto la sospensione dei lavori per un quarto d'ora.
La proposta è stata contestata dall'on. Locci, del gruppo di A.N., il quale ha chiesto il proseguimento dei lavori senza ulteriori rinvii.
Sullordine dei lavori è intervenuto anche l'on. Bertolotti, di Forza Italia, il quale ha ricordato gli innumerevoli rinvii ed i ritardi che si sono succeduti in questi ultimi mesi. Il rinvio di 24 ore può anche essere concesso, ha aggiunto Bertolotti, a patto che sia l'ultimo. Se il Palomba non riuscirà ad aggiornare la sua Giunta, infatti, si deve impegnare a presentare le dimissioni dall'incarico.
La richiesta di Bonesu, comunque, è stata accolta ed i lavori del Consiglio sono stati brevemente sospesi.
Alla ripresa della seduta, intervenendo a nome del gruppo Progressista Federativo, il vicepresidente del gruppo, Ghirra, ha annunciato l'accoglimento della richiesta di rinvio per il fatto che sono intervenuti fatti nuovi (le dimissioni di quattro assessori indicati dal Presidente) che comportano una nuova valutazione della situazione. Un confronto, anche se limitato a sole 24 ore, è indispensabile per tentare di dare una Giunta a tutti i sardi.
L'on. Locci, di A.N., ha subito dopo tacciato la maggioranza di irresponsabilità. Si chiedono 24 ore, ha detto, dopo che per dieci mesi si è ingessata l'attività della Regione con una pre-crisi formalizzata poi in crisi definitivamente. Palomba aveva tutto il tempo e le indicazioni per formare la Giunta, ma per lotte di potere che rassomigliano a lotte per bande, non è riuscito o non ha voluto concludere il mandato che aveva ricevuto. Le prassi vecchi ed il modo vecchio di fare politica stanno ritornando a galla. "Non vi rendete conto - ha concluso esprimendo anche la sua contrarietà al rinvio - che state distruggendo la Sardegna. Di questo dovete risponderne davanti a tutta la popolazione".
Favorevole al breve rinvio si è detto, invece, l'on. Giagu, del gruppo del Partito Popolare, il quale ha sottolineato come anche le forze politiche debbano esaminare, al loro interno, ragioni e soluzioni per questa grave crisi.
Per questioni "tecniche" è intervenuto anche l'on. Amadu, del Gruppo Misto, il quale, dopo aver ricordato l'esigenza di permettere alle diverse forze politiche di poter svolgere "un proprio ruolo autonomo", ha annunciato che Rifondazione Comunista è contraria ad un rinvio; i consiglieri Comunisti unitari sono invece favorevoli, mentre l'esponente del CDU è decisamente contrario.
Decisamente contrario, a qualunque rinvio, anche il capogruppo di Forza Italia. L'on. Floris, ha ricordato che la situazione politica è caratterizzata "secondo l'on. Palomba, da sismicità permanente". Ma per combattere questa "sismicità" la maggioranza è in costante e continua verifica. Lo scorso anno la coalizione si è riunita ad Arborea, ma da allora non è cambiato nulla.
La crisi ora è in Consiglio, ma le reali cause dei contrasti sono ancora ignote. Le componenti la coalizione conoscono bene, è vero, le ragioni dei contrasti, ma il Consiglio, i sardi le ignorano. Questa Giunta è la Giunta dei rinvii, ha aggiunto Floris, ed i sardi non possono continuare ad attendere oltre. I sardi, infatti, sono pazienti, ma non si può continuare a rinviare sempre tutto da un giorno ad un altro.
Ciò che accade, inoltre, non è molto chiaro, perché tutti dicono di sostenere questa coalizione, ma poi pochi sono disposti ad entrare a fare parte della Giunta. "Forse l'ostacolo è lei", ha aggiunto Floris, rivolgendosi a Palomba, a meno che i partiti della coalizione non siano decisamente contrari a questo quadro politico.
E' una situazione complessa e difficile e non sarà possibile trovare una soluzione in tempi brevissimi: "se avesse chiesto una settimana per pensarci, ha concluso Floris, avrei votato a favore. Un giorno è un tempo troppo ridotto, e sono contrario a concedere un rinvio tanto breve".Secondo l'on. Bonesu, PSd'Az, il primo impulso è di rifiutare il rinvio. Soprattutto non bisognava aprire la crisi che, si sapeva, sarebbe stata lunga e difficile da ricomporre. Ed ancora più difficile appare la formazione di una nuova Giunta dopo la rinuncia di ben quattro assessori indicati da Palomba. Poiché non è più pensabile pensare ad ulteriori differimenti, il PSd'Az accoglie la proposta con la raccomandazione al Presidente che, ove non riuscisse ad uscire dall'impasse dovrà rassegnarsi a rinunciare al mandato. E accaduto tante altre volte da che esiste la Regione sarda.
Premesso che il Patto è contrario a tutte le liturgie imposte ed a condizionamenti non condivisi, il capogruppo Bruno Dettori ha ricordato all'Aula le tensioni sociali non più comprimibili dovute anche alla lunga crisi regionale. Ha annunciato tuttavia che il suo gruppo è favorevole alle 24 ore di differimento della seduta.
La Sardegna vive condizioni di disagio, e tutti sanno che questo "è un fatto conosciuto". E tutti vogliono fare, in questa Aula, solo ed esclusivamente gli interessi della Regione. Per il capogruppo del PSFD, on. Balia, ci sono volontà e consapevolezze, che derivano da grandi idealità, che spingono a "trovare le ragioni per stare insieme". Non si può certo parlare di partitocrazia o di cose del genere: "ognuno di noi ha raccolto voti dei sardi. Ed in questa aula porta esperienze ed esigenze, volontà e speranze di parte della Sardegna".
Balia ha, quindi, ricordato come prima "ci fosse la corsa alle poltrone". Le rinunce non sono venute in dispregio alle richieste del Presidente, semmai "le rinunce sono venute per chiedere il rispetto dei ruoli". Le dichiarazioni di Palomba, quindi, non sono condivisibili, perché "il Presidente non è una cosa diversa dalla Giunta". Ma sono temi che saranno affrontati ed approfonditi in altri tempi. Balia ha, quindi, annunciato il proprio parere favorevole ad un rinvio, seppure "forse troppo breve".Si è aperta a questo punto una lunga disputa su alcune precisazioni richieste dagli onorevoli. Usai, di A.N. e Biancareddu di F.I.. Il primo ha domandato a Palomba quali modifiche vuole apportare allo scheletro di Giunta presentato ieri: se voglia sostituire gli assessori dimessi o se voglia presentare una Giunta ex novo. Biancareddu ha chiesto invece se sia possibile, a norma di regolamento, che si faccia la votazione a scrutinio segreto. Nel tal caso chiede il voto segreto.
Anche l'on. Masala (A.N.) ha sostenuto che il regolamento consente il voto segreto, ed ha inoltre affermato che le votazioni, secondo la sua interpretazione, dovranno essere due: una per la sospensione ed una seconda per stabilire la durata della sospensione.
Per l'on. Marteddu (PPI) la questione deve essere rinviata alla Giunta per il regolamento. Nel mentre è il presidente dellAssemblea a dover decidere.
Contro l'intervento di Marteddu si è scagliato l'on.Boero (AN). E' scorretto il comportamento del consigliere che suggerisce al presidente ciò che si deve fare, ha sostenuto, stigmatizzando poi la situazione che si è venuta a creare, "un indegno spettacolo che si sta dando ai sardi".
Il Presidente ha quindi sospeso la seduta per valutare a fondo la questione anche alla luce dei precedenti e, alla ripresa dei lavori, ha precisato che il voto, sulla base della prassi e della sua interpretazione dell'art. 86, dovrà essere per alzata di mano e che la votazione, in mancanza di altra proposta, sarà unica.
A questo punto si è aperto un altro capitolo: occorreva stabilire da che ora devono incominciare le 24 ore richieste da Palomba. Sono intervenuti in merito gli onorevoli Balia (PSFD), Biancareddu (FI), Giagu (PPI), Liori (AN), Edoardo Usai (AN) e Pirastu (FI).
Palomba, su richiesta del presidente Selis, ha precisato che le 24 ore di rinvio dovrebbero cominciare a partire dalle ore 19 di questo pomeriggio, cioè dal momento in cui ha fatto la richiesta.
Messa in votazione, la sospensione è stata approvata a maggioranza e per alzata di mano.
I lavori del Consiglio proseguiranno
domani alle ore 19.