Nota stampa
della seduta n. 122 pomeridiana del 26 giugno 1996

 


Il Consiglio ha ripreso i lavori sotto la presidenza dell'on. Selis.

Disegno di legge 248 - Proroga dei termini di scadenza
degli organi di amministrazione e di controllo degli Enti regionali

Gli impegni presi a suo tempo dalla Giunta su questo tema sono stati disattesi, ha affermato l'on. Amadu (Gruppo Misto), e non si può pretendere di risolvere i problemi con la presentazione di un ordine del giorno. Il Presidente della Giunta, ha proseguito Amadu, ha inviato al Presidente del Consiglio ed ai Capigruppo una lettera con la quale illustra la situazione. Ma allora perché non dire apertamente quali sono i problemi veri, problemi sollevati anche dalla maggioranza?
La riforma degli Enti riguarda direttamente l'economia della Sardegna, ha aggiunto Amadu, e rinviare le nomine è deleterio. E' preferibile una soluzione anche drastica piuttosto che continuare con i palliativi. Ed il tempo che rimane è poco, perché più avanti si va più si sarà soggetti a spinte e pressioni di carattere elettoralistico.
L'impegno di riformare gli Enti, ha detto ancora Amadu, era stato assunto a suo tempo dalla Giunta dietro la spinta del Consiglio. Ed è inutile stabilire date se non vi sono sanzioni per chi non le rispetta, altrimenti il tutto ha il sapore di una strumentalizzazione nella quale si vuole coinvolgere il Consiglio.Il Presidente della Giunta chiede la collaborazione del Consiglio. Ma allora dovrebbe uscire dalla logica della maggioranza e dei partiti.

L'on. Marco Tunis (F.I.) ha quindi definito come un palliativo il provvedimento arrivato in Aula. Il problema degli Enti è un problema annoso e già nel dicembre '95 Forza Italia aveva criticato le dichiarazioni in merito del Presidente della Giunta. Troppo spesso si chiede la proroga di termini perché così si rinviano i problemi e non si danno risposte ai sardi.
Per Tunis si deve dire che il PPI chiede più potere e che la maggioranza è allo sbando. Per di più il Regolamento del Consiglio non prevede lo stralcio di parte di progetti di legge. La Commissione avrebbe dovuto presentare una sua proposta di legge. Tunis ha poi concluso preannunciando il voto contrario del suo gruppo.

Anche il successivo esponente dell'opposizione on. Lippi (F.I.) ha svolto un intervento molto critico nei confronti della maggioranza che regge il governo della Regione; di una Regione - ha precisato - che sta andando a pezzi per l'incapacità di coloro che l'hanno finora guidata. Ha successivamente polemizzato con alcuni organi di stampa ed ha quindi accusato "certi settori della maggioranza di tentare di spartirsi le posizioni strategiche del potere in Sardegna".
Lippi ha affermato quindi che l'opposizione sarà attenta (come lo è anche rispetto alla proposta di legge in discussione) in ogni circostanza senza abbassare la guardia nonostante i continui attacchi da parte della stampa asservita alla maggioranza.

Non costituisce affossamento della riforma la proroga dei termini di scadenza degli organi di amministrazione degli Enti. Se lo costituisse, ha detto il capogruppo dei progressisti on. Scano, noi saremmo contrari alla proroga. E' evidente, però, ha proseguito, che esistono dei ritardi non del tutto giustificati.
Rivolgendosi all'opposizione ed in particolare al consigliere Lippi, Scano ha detto che come è facilmente comprensibile l'atteggiamento critico della minoranza è altrettanto facile dimostrare che la maggioranza sta portando avanti con serietà tutti i problemi della Sardegna. C'è una classe dirigente, oggi, che sta cercando di mettere riparo ai guasti che sono stati fatti in passato. Stiamo vivendo una transazione complicata nella quale la critica distruttiva dell'opposizione non aiuta ad uscire fuori dal difficile momento.
Scano ha aggiunto che il Consiglio non può permettersi di sprecare questa legislatura. E' vero che esistono delle difficoltà e che spesso la maggioranza che regge il governo regionale è aleatoria ed impalpabile, ma è anche vero che da parte nostra si vuole un chiarimento prima dell'estate, per mettere a punto le questioni politiche di fondo, comprese le riforme istituzionali.
Secondo Scano oggi in Sardegna c'è una possibilità di cambiamento ed il gruppo progressista vuole percorrere tutte le vie per giungere e costruire una Regione utile ai Sardi.

Per l'on. Floris (F.I.) le riflessioni dell'on. Scano sono da apprezzare, anche se la sua analisi è intempestiva. L'opposizione svolge il proprio lavoro pur nella difficoltà di conoscere l'attività della Giunta. L'opposizione ha il dovere di controllo, non di governo. Non ci si può lamentare che il Consiglio non va bene, come ha fatto recentemente il Presidente dell'Assemblea. Ma la sua lettera doveva essere inviata solo ai responsabili dello sfascio, cioè alla maggioranza.
E' stata chiesta una proroga di 9 mesi per la riforma degli Enti, ha aggiunto Floris, ma non si conosce quale tipo di riforma si vuol fare, con quali tempi, con quali metodi. L'opposizione è trasparente e non si presta a strumentalizzazioni. Non sarà richiesta la votazione a scrutinio segreto. Se la maggioranza è capace, allora governi o cambi questa Giunta.In questa situazione, c'è solo da sperare che questa legislatura si concluda in fretta, per il bene della Sardegna.

La complessità della riforma degli Enti regionali, oltre 30, per i quali annualmente si spendono più di 300 miliardi per stipendi e spese di gestione, oltre 6.000 dipendenti in organico, più di 4.000 quelli effettivamente impiegati, più di 30 società controllate, sono un insieme di grosse dimensioni, la cui riorganizzazione è un problema di non facile soluzione. Su questo quadro, sulle difficoltà che occorre superare per evitare soluzioni pasticciate ed onerose per le casse regionali, si è soffermato l'assessore agli affari generali, l'on. Manunza.
L'esponente della Giunta ha anche elencato tutte le possibilità sulle quali ha lavorato la Giunta e che vanno dallo scioglimento all'accorpamento, dallo smembramento parziale al coinvolgimento dei privati, dalla semplice razionalizzazione alla trasformazione in società operative di diritto privato, al trasferimento agli Enti locali.
Manunza ha analizzato queste ipotesi e, dopo aver ricordato tutte le iniziative avviate per riformare l'amministrazione burocratica, per razionalizzare tutto il complesso sistema delle autonomie locali e degli enti intermedi, ha sottolineato l'importanza e la complessità di questa riforma.I disagi che si registrano anche all'interno della stessa macchina burocratica regionale, però, hanno fatto allungare i tempi della riforma.
Questa settimana, tuttavia, ha aggiunto l'Assessore, sono in programma incontri con le più rappresentative organizzazioni degli enti locali e con le confederazioni sindacali. Nel corso di queste riunioni saranno intensificati il confronto ed il dialogo su temi di così vasta complessità. Saranno, infine, intensificati questi incontri e saranno trasferite, al Consiglio, tutte le proposte di legge elaborate per razionalizzare l'azione di tutti gli enti regionali. Questo trasferimento avverrà dopo i necessari accordi con le organizzazioni sindacali di categoria.
L'assessore Manunza, dopo una schematica illustrazione dei possibili accorpamenti, ha concluso affermando di voler portare all'attenzione dei componenti dell'Assemblea regionale il frutto di un lavoro intenso, ma proficuo, rammaricandosi di non aver ancora potuto trasmettere i disegni di legge necessari per l'ammodernamento della struttura regionale, l'assessore agli affari generali ha detto di essere certo della bontà del lavoro svolto e di averlo portato avanti con serietà ed impegno.
La proroga richiesta, quindi, per ragioni particolari ed obiettive, deve essere ulteriormente concessa.

E' stato quindi presentato un ordine del giorno firmato dai rappresentanti della maggioranza che è stato poi illustrato dall'on. Ballero (PSFD).
L'ordine del giorno, ha spiegato l'oratore, rispecchia il contenuto di una risoluzione approvata dalla prima Commissione. Esso definisce le linee generali per la riforma degli Enti e ne indica i tempi per l'attuazione. A conclusione, impegna la Giunta a presentare con la massima urgenza, oltre a tutti i disegni di legge di riforma degli Enti ancora non trasmessi al Consiglio, un disegno di legge contenente appunto le norme di carattere generale che consentano l'esame contestuale dei provvedimenti relativi ai singoli enti.

La necessità di un esame globale delle iniziative di riforma per l'intera macchina regionale e degli enti strumentali regionali è stata ribadita dallo stesso presidente della Giunta regionale.
L'onorevole Palomba, intervenendo nel dibattito dopo l'illustrazione dell'ordine del giorno fatta da Ballero, ha ricordato come il programma della Giunta sia un programma di legislatura. Per la sua realizzazione, l'esecutivo, si augura di poter procedere a marce forzate, ma i tempi tecnici non possono essere assolutamente ridotti.
L'assessore Manunza, l'intero esecutivo, la stessa prima Commissione consiliare, hanno fatto e continueranno a fare un buon lavoro. Ed il capo dell'esecutivo si è augurato di trasmettere, entro breve tempo, i necessari disegni di legge per avviare concretamente l'opera di radicale trasformazione della struttura amministrativa regionale e per adeguare il sistema delle autonomie locali alle grandi sfide della società moderna, all'importante processo di trasformazione in senso federalista dello Stato avviato da tempo e che dovrebbe concludersi entro la fine del secolo.
Dopo aver ringraziato consiglieri e Giunta, per l'attenzione con la quale viene esaminato il problema, il Presidente Palomba ha sollecitato l'approvazione del disegno di legge di proroga, riconfermando l'impegno a presentare l'intero sistema delle riforme entro tempi brevi.

Sull'ordine del giorno, per dichiarazione di voto, sono intervenuti gli on. Bertolotti - F.I. (contrario), Masala - A.N. (favorevole solo per la parte espositiva) che ha chiesto il voto per parti, Balletto - F.I. (contrario), Amadu - Misto (contrario), Floris- F.I. (contrario).

L'ordine del giorno messo in votazione per parti, è stato approvato.

Intervenendo per dichiarazione di voto, dopo l'approvazione degli articoli, l'on. Edoardo Usai (A.N.) ha evidenziato le critiche mosse alla Giunta dal capogruppo Scano (Progr. Fed.). Ha quindi preannunciato il voto contrario.

L'on. Casu (F.I.), nel dichiarare il proprio voto contrario, ha affermato che le regole e gli impegni devono essere rispettati da tutti ed ha poi sottolineato le inadempienze della Giunta.

L'on. Scano (Progr. Fed.) ha preannunciato il voto favorevole del proprio gruppo. Ha poi precisato, in merito al proprio precedente intervento, di aver voluto difendere il Consiglio dagli "ipercritici" e di aver richiesto un chiarimento di fondo alla maggioranza sia sugli aspetti programmatici che su quelli politici. Ha poi concluso sostenendo che sul tema delle riforme è necessario l'impegno sia della maggioranza che dell'opposizione.

Anche Bonesu (PSd'A) ha dichiarato che voterà a favore del provvedimento, aggiungendo che la maggioranza è compatta sul problema della riforma degli enti.

L'on. Balia, annunciando il voto favorevole del gruppo di Federazione democratica, ha detto che da parte della maggioranza non c'è totale certezza e omogeneità sui criteri che devono presiedere all'insieme del progetto di riforma degli enti. C'è questa consapevolezza ed è perciò necessario maggior tempo per procedere alla migliore definizione di atti importanti come quello delle riforme. E questo nell'interesse dell'intera Sardegna.

L'on. Floris (F.I.) criticando ancora una volta lo scarso impegno della Giunta in questo settore delle riforme, ha richiamato l'attenzione di Palomba sul fatto che i Sardi possono fare a meno dei viaggi presidenziali all'estero, ma non possono attendere oltre la soluzione dei problemi più impellenti.

Ribadisce la contrarietà del suo gruppo l'on. Montis (R.C.) il quale ricorda che la situazione economica della Sardegna è tale da richiedere azioni urgenti e non dilazione dei tempi. E' necessario governare e fare scelte, anche se difficili. Occorre uno sforzo maggiore che però non si riesce a vedere.

Per Bruno Dettori, capogruppo del Patto, non si può nascondere che vi sono stati pesanti ritardi da parte della Giunta in merito alla riforma degli Enti. Ma si deve anche riconoscere, a parziale giustificazione delle inadempienze, che esistono difficoltà obiettive che impediscono l'operare della Giunta.
Il Patto, ha detto ancora Dettori, ha sottoscritto le linee programmatiche ad inizio di legislatura ed a queste linee si atterrà fino ad arrivare alla soluzione dei problemi e senza far mancare il supporto alla coalizione di maggioranza.

Concluse le dichiarazioni di voto il Presidente ha messo in votazione il provvedimento che è stato approvato a maggioranza. Questo l'esito: Presenti 75, votanti 72, favorevoli 43, contrari 29, astenuti 3.

 


Elezione di un componente
del Comitato regionale di controllo di Cagliari

Il Consiglio regionale, quindi, ha proceduto all'elezione di un componente del Comitato regionale di controllo di Cagliari, categoria D, in sostituzione del dimissionario Antonio Moi. Al termine delle operazioni di scrutinio, è risultato eletto Davide Marini.

 


Elezione di un componente del Comitato
circoscrizionale di controllo di Oristano

Si è, quindi, passati alla elezione di un componente del Comitato circoscrizionale di controllo di Oristano, categoria D, in sostituzione del dimissionario Fernando Ruggeri. A conclusione della votazione è risultato eletto Remigio Sequi.

 


I lavori del Consiglio proseguiranno
domani, 27 giugno, alle ore 9,30.

 

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