Nota stampa
della seduta n. 121 antimeridiana del 26 giugno 1996
Il Consiglio regionale ha proseguito i suoi lavori sotto la presidenza dell'on. Selis.
Disegno di Legge n. 219 - Inquadramento personale
Ente Nazionale cellulosa e carta.La relazione sul disegno di legge, predisposto dalla Giunta regionale su proposta degli assessori Manunza e Saba, è stato illustrato dall'on. Bonesu, del gruppo del PSd'A.
L'oratore, dopo aver ricordato le vicissitudini dei dipendenti delle aziende sarde controllate dall'ENCC, tra le quali la più importante, la SAF di Oristano, ha spiegato la validità delle iniziative prese dalla Amministrazione regionale, per garantire i posti di lavoro che rischiavano di essere soppressi.
Al momento dello scioglimento dell'Ente nazionale cellulosa e carte, infatti, ha aggiunto Bonesu, i dipendenti del vivaio di Campulongu, di proprietà della SAF, erano stati inseriti in un ruolo unico transitorio, regolato dalle norme previste per i Ministeri. Il Consiglio, con una apposita legge, aveva autorizzato, però, una erogazione straordinaria a favore dell'Azienda sarda di Campulongu, in attesa di una definitiva soluzione della vicenda.
In un secondo tempo, ha concluso Bonesu, è apparso opportuno prevedere il passaggio del personale e dell'intera struttura alle dipendenze regionali, equiparando i lavoratori ai dipendenti dell'Azienda Foreste demaniali. E' stato, quindi, predisposto questo disegno di legge che prevede, per il personale, un rapporto di diritto privato, anche se i vivai della SAF sono stati acquisiti al patrimonio regionale. L'oratore ha, infine, sollecitato l'approvazione del progetto di legge.Messo in votazione, il provvedimento è stato approvato. La votazione è avvenuta con il sistema elettronico ed ha avuto il seguente esito: presenze 47, votanti 46, astenuti 1, favorevoli 40, contrari 6.
Disegno di legge n. 231 - Modifica della denominazione
del comune di "Nughedu di San Nicolò" a
"Nughedu San Nicolò".Il provvedimento è stato approvato all'unanimità senza discussione.
Disegno di legge n. 222 - Accelerazione delle procedure
per l'esecuzione delle opere pubbliche.E' un provvedimento che porterà vantaggi sia alle Amministrazioni comunali che ai cittadini, ha detto il relatore on. Ferrari, specificando che il controllo degli atti specifici dei Comuni sarà affidato ai Comitati circoscrizionali di controllo e non più al Comitato regionale.
I motivi dei ritardi, ha successivamente sostenuto l'on. Bonesu, dipendono però sia dalle amministrazioni che non funzionano che dal mancato decentramento da parte della Regione. Occorrerebbe snellire tutte le procedure, ha aggiunto Bonesu. Oggi c'è una situazione di finanziamenti non spesi con gravi danni per l'economia isolana.
Dopo l'approvazione degli articoli con emendamenti, il Disegno di legge è stato approvato all'unanimità.
Proposta di legge n. 8 - Contributi regionali
per le principali manifestazioni tradizionali.La proposta, ha sostenuto il relatore on. Amadu, prevede che vengano erogati dei contributi per l'organizzazione delle più importanti manifestazioni sarde, religiose e laiche. S. Efisio a Cagliari, la Cavalcata sarda e la discesa dei candelieri a Sassari, la sagra del Redentore a Nuoro e la Sartiglia ad Oristano.
Attualmente esiste il regime del rimborso delle spese, che non consente programmazione e limita la partecipazione dei gruppi in costume. La proposta di legge prevede anche la concessione di un contributo per il funzionamento dei gruppi e delle associazioni che partecipano alle manifestazioni.
Concludendo, Amadu ha sottolineato che il provvedimento ha il merito di dare certezze agli organizzatori e quindi la possibilità di rinnovarsi e programmare con largo anticipo per rendere le manifestazioni sempre più interesssanti e ricche di motivi di attrazione turistica.Per l'on. Zucca (Progr. Fed.) la proposta nasce con un limite dovuto al fatto che non è stata esaminata dalla Commissione cultura di cui egli è presidente. "Sarebbe stato opportuno, ha detto, che questa Commissione, competente per materia, avesse potuto dare il proprio contributo".
Nel plaudire alla proposta di legge, l'on. Frau (AN) ha ricordato i molteplici valori delle feste tradizionali sarde sotto il pofilo culturale, religioso, turistico ed anche economico. Ha voluto poi offrire all'Assemblea un'ampia e appassionata esposizione sulla Cavalcata sarda e sulla discesa dei candelieri, manifestazione della sua città natale.
Conclusa la discussione generale, il Presidente ha rinviato a domani l'esame dell'articolato per dare modo al Consiglio di predisporre eventuali emendamenti.
Commemorazione dell'on. Lorettu
Con un breve discorso, il Presidente ha commemorato la figura dell'on. Lorettu, scomparso recentemente.
Proposta di legge n. 30 - Istituzione di una
Commissione speciale per l'ambiente.La gestione delle aree protette e dei parchi naturali è stata regolamentata, con una apposita legge, dal governo nazionale nel 1991. La tutela delle bellezze ambientali ed una corretta gestione della risorsa "natura" impongono, però, scelte e conoscenze ben approfondite anche a livello regionale. La gestione dell'ambiente, infatti, non può essere decisa solamente per settori, trascurando l'importanza della presenza umana e la necessità che l'uomo ha, il suo diritto di vivere ed operare, nel modo migliore nel suo ambiente naturale.
Per giungere, quindi, ad una corretta gestione delle risorse ambientali sarebbe necessaria una attenta indagine conoscitiva. E la costituzione di una Commissione speciale per l'ambiente è stata sollecitata da alcuni consiglieri regionali del gruppo di Alleanza Nazionale.
Gli onorevoli Masala, Edoardo Usai, Liori e Cadoni, con la loro proposta di legge, hanno chiesto l'istituzione di una Commissione speciale, per esaminare i problemi ambientali in generale ed in particolare, una attenta analisi del territorio e delle aree da sottoporre a vincolo protezionistico ed alla creazione di aree protette.
L'onorevole Masala, illustrando la proposta di legge della quale è il primo firmatario, si è particolarmente soffermato sul rapporto uomo-ambiente.Il tema è stato ampliato dall'onorevole Noemi Sanna Nivoli, anch'essa di A.N., la quale ha sollecitato, alla Giunta regionale, maggiore chiarezza nelle decisioni in materia ambientale ed ha chiesto scelte politiche che tengano nel dovuto conto le esigenze dell'uomo. Anche le scelte economiche, gli interventi per risanare vaste aree isolane devono essere valutate tenendo conto delle reali esigenze delle popolazioni che in quelle zone vivono e che devono essere considerate le beneficiarie principali di ogni scelta politica.
La richiesta di costituzione della Commissione speciale è stata contestata dall'on. Scano, presidente del gruppo Progressista Federativo. I compiti della Commissione speciale, ha sottolineato l'oratore, sarebbero dei doppioni di quelli della Commissione Agricoltura. Gli obiettivi generali sono buoni, ma esistono già le strutture consiliari in grado di operare serie scelte politiche ed ambientali.
La verità è che dalle indagini si deve passare ad iniziative concrete e reali, ha aggiunto Scano. I parchi, ad esempio, si possono e si devono istituire, non solo studiare. Concludendo il suo intervento il capogruppo P.F. si è detto convinto che con gli strumenti a disposizione, il Consiglio può decidere, immediatamente, numerose iniziative in difesa e tutela dell'ambiente e dell'uomo, che nel proprio ambiente, deve poter operare nel modo migliore.Qualche perplessità è stata avanzata anche dall'on. Bonesu, del Partito Sardo d'Azione, il quale ha però sottolineato come la proposta di legge arrivi in Aula con troppo ritardo. Gli obiettivi che ci si proponeva, con questa proposta di legge, sono attualmente compresi tra quelli propri della Quinta Commissione. agricoltura ed ambiente. Alcune iniziative, quali quella dell'indagine per la perimetrazione delle aree protette, si scontrano, inoltre, con iniziative analoghe anche nazionali, alcune delle quali hanno avuto esito non proprio positivo.
Alcune critiche sono giunte anche dall'on. Ballero (PsFd) il quale, però, si è soffermato sulle necessità di una migliore organizzazione del lavoro degli uffici consiliari. Per Ballero, infatti, le commissioni permanenti possono svolgere i compiti "speciali", previsti in questa prposta di legge. Indagini ed analisi possono essere fatte anche con gli strumenti ordinari.
Gli obiettivi della legge, una maggiore attenzione ai problemi ambientali, sono stati condivisi anche dall'on. Paolo Fois (Progr. Fed.) il quale si è soffermato su alcuni aspetti particolari, legati all'esistenza di altre leggi nazionali in materia di parchi, di aree protette, di tutela e valorizzazione delle risorse ambientali.
L'attività della Quinta Commissione è stata difesa dal suo presidente, l'on. Ladu. La Commissione Agricoltura, infatti, si è occupata di problemi di particolare urgenza, quale quello sulla caccia, ed ha dovuto necessariamente trascurare alcune problematiche ambientali di grande interesse. Oggi, però, le condizioni sono cambiate e, in tempi rapidi, la Commissione Agricoltura sarà in grado di proporre iniziative concrete, coordinate anche con analoghe leggi nazionali.
Un giudizio positivo, sull'intera materia e sulle inziative decise per l'istituzione di parchi marini e per il recupero di vaste aree della Sardegna, è stato tracciato dallo stesso presidente dell'esecutivo regionale. Il Presidente Palomba, infatti, ha ricordato gli accordi per Molentargius, per il Sulcis, per il parco di La Maddalena e per quello di Tavolara, Molara e Capo Coda Cavallo. La Giunta, quindi, si è mossa bene nel campo ambientale e continuerà a farlo, perchè la risorsa natura è prioritaria per lo sviluppo economico e sociale della Sardegna.
A conclusione del dibattito, il Consiglio ha quindi deciso, a maggioranza, di non passare all'esame degli articoli, giudicando non opportuno un provvedimento di questo genere.
Disegno di legge n. 248 - Proroga dei termini di scadenza
degli amministratori degli enti regionali.Lo scorso anno il Consiglio regionale ha introdotto nuove norme per la riforma e razionalizzazione degli enti strumentali della Regione. Su questo tema il Consiglio si è più volte pronunciato. La stessa Giunta si era impegnata, e lo ha fatto anche recentemente, a riorganizzare gli enti strumentali regionali ed ha razionalizzarne l'attività. Sono passati i mesi, ma le proposte di riforma non sono giunte al Consiglio. Si sono rese necessarie, quindi, alcune proroghe, almeno per ciò che riguarda la permanenza in carica degli amministratori strordinari.
La settimana scorsa, la Giunta regionale ha iniziato una proposta di legge, per una nuova proroga, ma la commissione Autonomia, competente in materia, ha stralciato la gran parte degli articoli del provvedimento ed ha trasmesso all'Aula solo l'articolo con il quale si proroga, sino al 31 marzo 1997, la scadenza degli incarichi di amministratori degli enti regionali.
Questa posizione della Commissione è stata illustrata dall'on. Bonesu, del PSd'Az, il quale ha spiegato gli aspetti giuridici e politici dell'iniziativa. Bonesu, quindi, ha sottolineato come l'orientamento prevalente della Commissione competente sia proprio quello di prorogare di alcuni mesi la permanenza in carica degli attuali amministratori, permettendo all'esecutivo di mettere, finalmente, a punto la riforma degli enti strumentali regionali.Critici, ma per il "merito" della legge, gli interventi degli esponenti delle minoranze. L'on. Masala di A.N., ha ricordato le inadempienze della Giunta, i suoi impegni non mantenuti, le scelte sbagliate ed ingiustificate, la preconcetta opposizione alle proposte fatte dalle minoranze. Gli enti regionali non sono stati modificati perchè la loro gestione va bene così.
Le critiche, specie per l'inefficienza degli enti che operano nell'agro-industria o nel settore delle miniere - come ha poi sottolineato anche l'on. Biggio di A.N. - sono respinte, con atteggiamento preconcetto.
Le idee di A.N. sono buone, ha ricordato Masala, come quelle in materia ambientale, ma devono essere bocciate a priori. A.N. invece, vuole portare avanti una opposizione propositiva. Presenta soluzioni e giudica obiettivamente le proposte della maggioranza. Questa richiesta di proroga, quindi, è sintomo di incoerenza e di incapacità politica e deve essere bocciata.Critico anche l'on. Montis (Gruppo misto - R.C.) L'esponente di Rifondazione Comunista, infatti, ha indicato in questa ennesima richiesta di proroga la assoluta incapacità della Giunta in carica ad affrontare i problemi più urgenti, che assillano la società sarda.
Manca una visione globale dello sviluppo economico che si vuole perseguire, ha detto ancora Montis. E l'attività degli Enti è funzionale al raggiungimento di questo obiettivo di sviluppo. Se manca una visione complessiva, se si trascurano i temi dell'occupazione e del lavoro, se le lacerazioni all'interno della maggioranza ne paralizzano l'attività, non si possono accettare ulteriori proroghe e provvedimenti di rinvio.Anche l'on. Marteddu (PPI) è stato particolarmente duro e critico, nei confronti dell'esecutivo regionale. Dopo aver annunciato il proprio voto a favore solo per correttezza e coerenza con la propria appartenenza ad una partito, che fa parete di una coalizione, l'esponente del PPI ha lamentato i continui rinvii, i ritardi registrati nell'azione dell'Esecutivo.
Contrasti, sovrapposizione di interessi, pressioni esterne possono condizionare le forze politiche. Ma questo esecutivo, ha aggiunto Marteddu, forse esagera nella sua inefficienza e non affronta gli argomenti urgenti, con i quali dovrebbe invece confrontarsi continuamente. Si perde tempo inutilmente, quindi. Ed i continui rinvii non hanno fatto altro che accrescere i problemi che affliggono la società sarda.Per l'on. La Rosa ( Gr. Misto), la proroga deve essere valutata con la massima attenzione. Non si può liquidare il problema come un mero fatto burocratico o organizzativo. C'era l'impegno di presentare entro il '95 i disegni di legge per la riforma degli enti. In Commissione ne sono stati presentati solo due. Se si pongono dei termini, questi devono essere rispettati. Sarebbe stato opportuno allora non porre date di scadenza.
Questo è l'ennesimo impegno non mantenuto, ha poi sostenuto l'on. Bertolotti (F.I.), e si presenta una richiesta di proroga che evidenzia l'assenza di una vera maggioranza capace di governare. Non ci sono stati problemi tecnici. Semmai non si è trovato l'accordo sul da farsi.
Questa è una crisi politica che sta aggravando la situazione economica, ha concluso Bertolotti, e rimane solo una strada: le dimissioni del Presidente della Giunta che costringerebbero i partiti ad un chiarimento. Oggi non c'è maggioranza, non ci sono risposte alla crisi della Sardegna.Secondo l'on. Ballero (PSFD), è necessario che si predisponga un disegno unitario ed articolato che presieda alla riforma generale degli enti: una filosofia complessiva dalla quale discenda la ristrutturazione di ciscun ente regionale. Le linee generali sono state già indicate in una soluzione approvata dalla prima Commissione regionale. La proroga degli amministratori deriva da queste considerazioni e da una ormai accertata inefficienza dell'apparato organizzativo della Regione.
La proroga di nove mesi prevista da questo provvedimento, ha proseguito Ballero, non deve allarmare: sono tempi dettati da diversi fattori che tengono conto della pausa estiva, dell'impegno autunnale per l'approvazione della legge finanziaria e di bilancio e dalla necessità di procedere ad una analisi approfondita delle partecipate regionali; che dovrà portare a creare strutture più efficienti in grado di operare a favore dell'occupazione e di eliminare gli enormi sprechi di denaro pubblico.
Concludendo, Ballero ha auspicato l'approvazione della proposta di proroga.Questa non è una semplice discussione tecnica, ha affermato l'on. Vassallo (Gr.Misto), ma ha valenze politiche. Si è sempre detto che la riforma degli Enti è fondamentale per il rilancio dei settori produttivi.La maggioranza di governo, nata su alleanze di emergenza, non ha ancora deciso come operare concretamente.
Il problema si potrà risolvere solo con un adeguato programma di governo, senza scaricare su altri le responsabilità comuni della Giunta e delle forze politiche che la sostengono. La Regione ha bisogno di un governo che sappia veramente governare, ha concluso Vassallo. Se le forze politiche che sostengono la maggioranza vorranno fare un salto di qualità, allora si potranno fare passi in avanti.Intervenendo sull'ordine dei lavori l'on. Pietro Fois ha chiesto di discutere prima possibile la proposta di legge n. 250 sulla disciplina dell'attività di cava.
I lavori del Consiglio proseguiranno
nel pomeriggio, alle ore 16,30.