Nota stampa
della seduta n. 118 pomeridiana del 30 maggio 1996
Il Consiglio regionale ha proseguito i suoi lavori sotto la presidenza dell'on. Gian Mario Selis.
Legge n. 291, rinviata dal Governo,
sulla repressione dell'abusivismo nell'artigianatoNello scorso mese di gennaio il Consiglio ha approvato una legge per la repressione dell'abusivismo nel settore dell'artigianato. In quel provvedimento, la lotta agli abusi era stata affidata alle Commissioni provinciali dell'artigianato, composte da esterni all'amministrazione regionale, alle quali è stato attribuito il potere di decidere sanzioni, anche pecuniarie, agli artigiani "abusivi". Contro queste disposizioni,le norme approvate dal Consiglio prevedevano la possibilità di ricorrere, genericamente, all'Assessore competente.
Queste norme, però, sono apparse in contrasto con le leggi nazionali che regolano le attività artigiane, specialmente la legge 689/1981. il Governo, quindi, ha rinviato la legge regionale, chiedendo alcune modifiche al testo.
La legge è stata riesaminata dalla Commissione di merito, la Sesta - Industria e Commercio. Il provvedimento, quindi, è stato riproposto all'Aula, per la definitiva approvazione.
L'on. Falconi(Prog. Fed.), illustrando il nuovo testo ha sottolineato come la Commissione abbia accolto le riserve del Governo modificando le parti contestate. Il relatore ne ha, quindi, sollecitato l'approvazione.Anche l'assessore al commercio Lai, ha chiesto la riapprovazione del provvedimento, dopo aver riconosciuto la validità del ruolo delle Commissioni provinciali dell'artigianato, specialmente per ciò che riguarda la tutela dell'attività degli artigiani e le esigenze ed i diritti dei consumatori.
Conclusa la discussione generale, il Consiglio è passato all'esame degli articoli, approvati poi con alcuni emendamenti. Sugli articoli e sugli emendamenti sono intervenuti, con alcuni rilievi e proposte, gli onorevoli Bonesu (Psd'Az), Falconi (Prog. Fed.) e l'assessore Lai.
Il testo è stato infine votato con il sistema del voto elettronico ed approvato all'unanimità, con la sola astensione del Presidente.
D.L. n. 232 - Assegnazione di fondi per lavori
socialmente utili al Fondo sociale della Regione.Il Consiglio ha approvato il Disegno di legge n. 232, presentato dall'Assessore al lavoro Deiana, attraverso il quale si sana la situazione creatasi relativamente alle erogazioni delle integrazioni regionali al sussidio INPS per i lavoratori impegnati nei lavori socialmente utili. Tale situazione era stata sollevata dalla Corte dei Conti che metteva in dubbio la possibilità di ascrivere i fondi alla gestione speciale del Fondo sociale della Regione.
Come ha successivamente spiegato il relatore del progetto di legge on. Gianfranco Tunis (PPI), con questo provvedimento, che è essenzialmente di carattere tecnico, ci si mette al riparo da possibili inficiazioni dell'attività svolta a favore dei lavoratori disoccupati.
Anche l'Assessore al lavoro Deiana ha approfondito i motivi che rendono urgente l'approvazione del provvedimento, mentre l'on. Cherchi (Progr. Fed.), nel dichiararsi favorevole all'approvazione della leggina, ha chiesto all'Assessore al lavoro di predisporre, ad un anno di distanza dal loro inizio, un consuntivo dell'attività svolta in materia di lavori socialmente utili.
Messo in votazione, il provvedimento è stato approvato all'unanimità.
Interpellanza n. 213 - Floris
sullo stato della spesa europea.Una dura critica all'operato della Giunta regionale, è stata fatta dall'on. Floris, capogruppo di Forza Italia, il quale ha accusato l'esecutivo di una lunga serie di inadempienze nei confronti del Consiglio, delle forze politiche, della Comunità sarda. Ne sono una prova il modo con il quale la Giunta tratta l'opposizione, del tutto ignorata, la stessa Assemblea regionale, il Governo e la Comunità europea. L'oratore, dopo aver ricordato la validità delle iniziative decise, anche recentemente, dal presidente Selis, ha sollecitato rapporti più chiari tra Giunta ed opposizione.
Floris si è anche soffermato sulle inadempienze della Giunta regionale, incapace di governare e di affrontare i reali problemi della nostra Isola, con particolare riguardo per l'utilizzo dei fondi europei di sviluppo, di tutte le risorse comunitarie disponibili. E questo nonostante sia stata anche istituita una cabina di regia, per controllare le spese regionali.
Tutto inutile, ha concluso l'esponente di Forza Italia, se è vero che è stato impegnato solo il 12 per cento dei fondi europei destinati alla Sardegna e ne sono stati erogati solamente il 6 per cento. A fine anno, se non sarà stato speso almeno il 40 per cento dei fondi europei, la Regione sarà costretta a restituire i finanziamenti non utilizzati.Il presidente della Giunta Palomba, ha contestato le accuse mosse dal capogruppo di Forza Italia ed ha difeso l'operato dell'esecutivo, specie per ciò che riguarda la Conferenza sul credito, il piano regionale di sviluppo, il rendiconto del conto patrimoniale della Regione, anche per i molti esercizi precedenti. E tutto questo nonostante i gravi problemi di carenza di organico dell'apparato regionale. Per ciò che riguarda i fondi comunitari il presidente della Giunta ha dichiarato che i fondi disponibili sono stati in gran parte destinati agli utilizzi previsti.
L'azione della Giunta, specie per ciò che riguarda i Piani operativi pluriennali, è stata difesa anche dall'Assessore Antonio Sassu, responsabile della Programmazione e del Bilancio regionale. Secondo l'Assessore, i fondi europei utilizzati superano il 47 per cento. Non sarà restituito nulla, quindi, ma si andrà avanti speditamente.
L'Assessore ha poi elencato lo stato di attuazione di tutti i progetti finanziati dalla Comunità europea ed ha sottolineato la tempestività e la bontà delle scelte fatte da questo esecutivo. Studi ed interventi, infatti, sono in fase piuttosto avanzata e la Sardegna, quindi, non corre alcun rischio. Anzi, alla fine dell'anno giungeranno, nell'Isola, nuovi ingenti finanziamenti previsti dal quadro europeo di sostegno allo sviluppo.Le dichiarazioni del Presidente Palomba e dell'assessore Sassu non hanno soddisfatto l'interpellante che ha detto di aver appreso con piacere quanto fatto dall'esecutivo nell'utilizzo dei fondi del POP e degli altri interventi comunitari. Ma non sono stati assolutamente appianati i contrasti politici, anzi, ha aggiunto Floris, l'opposizione viene a conoscenza delle decisioni della Giunta solo attraverso la stampa. Un modo assai anomalo di rispettare il Consiglio, le sue prerogative, le competenze delle diverse forze politiche che ne fanno parte.
Interpellanza n. 168 - Frau, Masala
sull'istituzione dell'oasi faunistica ColucciaAd illustrare l'interpellanza è stato l'on. Frau (A.N.) che ha ricordato che contro l'istituzione dell'oasi di protezione faunistica Coluccia, fecero ricorso i proprietari dei terreni che non erano stati interpellati.
Tra l'altro, ha soggiunto Frau, in base alla legge 32 le oasi dovrebbero essere istituite su terreni demaniali, mentre la Coluccia investe per il 90 per cento su proprietà private. Ha quindi chiesto all'Assessore all'ambiente perchè non è stata data risposta al ricorso e se non si ritenga che l'oasi venga ridimensionata in modo da comprendere soltanto quella parte di terreni riguardante gli stagni, l'unica che sia realmente interessante sotto l'aspetto ambientale.Rispondendo, l'Assessore all'ambiente Saba, ha dichiarato che sono state date le risposte richieste dai proprietari già da oltre un anno. Ha quindi affermato che il Comitato faunistico istituì l'oasi giustificandola con la necessità di proteggere una zona di particolare interesse faunistico e ambientale in un territorio particolarmente vasto. Nella nuova legge sulla caccia che dovrà essere discussa in Aula, verranno certamente riconsiderate le oasi di protezione ove venga accertato il fallimento delle finalità per le quali erano state istituite.
Del tutto insoddisfatto, Frau ha ribadito che i proprietari dei terreni non sono stati informati neanche dopo la presentazione del ricorso.
Interpellanza n. 226 - Bonesu
sui rapporti tra Regione e Banco di Sardegna.I difficili rapporti esistenti tra la Regione ed il Banco di Sardegna sono stati esaminati dall'on. Bonesu (Psd'Az)che si è soffermato sulla gestione "monopolistica" del credito in Sardegna da parte del Banco, la cui azienda bancaria ha un bilancio di gran lunga superiore a quello della stessa Regione.
In questo quadro, ha ricordato Bonesu, la Giunta regionale non riesce assolutamente a muoversi con successo. I consiglieri scelti in rappresentanza della Regione, infatti, non "rispondono" affatto alle indicazioni regionali.
Il credito è settore troppo importante, nello sviluppo economico e sociale dell'Isola, ha concluso Bonesu, mentre Regione e Tesoro devono trovare le opportune intese per controllare, guidare, incidere in qualche modo nelle scelte politiche del sistema creditizio isolano.Controllare il settore del credito, però, secondo l'Assessore alla programmazione Antonio Sassu è assolutamente impossibile. Gli stessi rappresentanti della Regione, che fanno parte della Fondazione che controlla il Banco di Sardegna, non possono interferire nelle scelte della azienda bancaria. La Giunta, quindi, può incidere nelle grandi scelte solo per la sua "autorevolezza", ma non ha altra voce in capitolo.
Comunque, questa Giunta ha fatto bene, secondo l'Assessore Sassu, ad organizzare la conferenza regionale sul credito, perchè si è parlato di banche di fronte ai banchieri e questo è avvenuto per la prima volta.
Per l'esponente della Giunta, infine, nessuna pressione è stata fatta per la nomina degli amministratori del Banco di Sardegna. L'esecutivo, comunque, non intende influenzare le scelte operative degli Istituti di credito, ma cercherà con la sua autorevolezza e con gli strumenti politici dei quali dispone, di incidere sulle scelte in materia di credito, anche con gli opportuni accordi con le autorità monetarie centrali.Le dichiarazioni dell'Assessore alla programmazione sono state giudicate esaurienti dall'interpellante. Bonesu, dopo aver riconosciute le difficoltà nelle quali la Regione è costretta ad operare nel settore creditizio, ha sollecitato iniziative politiche più serie e decise, anche indicando esperti autorevoli nei consigli di amministrazione degli istituti e delle fondazioni che operano nel settore del credito.
La Sardegna, ha concluso Bonesu, non può essere penalizzata dallo scarso coordinamento esistente tra forze politiche ed istituti di credito. Occorrono decisioni ed iniziative politiche più incisive ed in questa direzione deve muoversi la Giunta regionale.
Interpellanza n. 208 - Tunis M. e più
sulla privatizzazione della nuova Sardamag S.p.A. di Sant'Antioco
e sulla correttezza della gestione e della tenuta delle scritture contabili.Il consigliere di F.I. Marco Tunis ha illustrato l'interpellanza ed ha chiesto al Presidente della Giunta ed agli Assessore regionali dell'industria e della programmazione se intendano intervenire con opportune iniziative presso la dirigenza della Sigma Invest, affinchè vengano messi a disposizione del Commissario giudiziale tutti quegli elementi necessari a verificare la corretta gestione della Società ed, inoltre, se intendano procedere tempestivamente alla individuazione di eventuali responsabilità dei dirigenti della Sigama Invest.
L'Assessore dell'industria Murgia ha rassicurato l'interpellante che il salvataggio della Sardamag e la salvaguardia dei posti di lavoro è interesse primario della Giunta regionale ed, inoltre, che sono state date disposizioni al fine di raggiungere un'ampia collaborazione tra la nuova Sardamag ed il Commissario giudiziale, onde poter addivenire positivamente alla privatizzazione della Società.
L'interpellante Tunis ha preso atto delle ampie puntualizzazioni fornite dall'assessore Murgia e si è dichiarato parzialmente soddisfatto.
Interpellanza n. 201 - Ghirra, Scano, Berria, Cherchi,
Cugini, Dettori Ivana , sull'esigenza di potenziare
e rilanciare la sede RAI della Sardegna.Nell'illustrare l'interpellanza l'on. Ghirra (Progr. Fed.), dopo aver rilevato che si intenderebbe trasformare una delle tre reti RAI in una rete federalista che dia spazio e poteri alle Regioni ed agli Enti locali, ha svolto una serie di considerazioni, sulla crisi delle emittenti private ed in particolare sul ridimensionamento avvenuto alla sede RAI di Cagliari, considerazioni che richiedono una immediata azione da parte dell'Assessore della cultura ed informazione affinchè si ottenga dal Consiglio d'amministrazione della RAI un reale potenziamento della sede regionale, con la produzione di programmi da lanciare anche sulle reti nazionali.
Non solo, ha detto Ghirra, la Regione deve anche chiedere la riapertura immediata di Radio Sardegna, operazione che non avrebbe alti costi se rapportati al grande bacino di emittenza isolano. Radio Sardegna, ha conlcuso l'oratore, è stata la prima radio libera dell'Europa ed ha avuto un ruolo culturale di altissimo livello che non può non essere riconosciuto.E' un problema che si pone con forza, ha risposto l'Assessore Serrenti, soprattutto in un momento in cui il dibattito sull'informazione via etere è in primo piano su tutto il Paese. Si sono avuti incontri con le autorità centrali, ma non sono stati fruttuosi. Certo è che la Sardegna non può rinunciare a quei mezzi di informazione. E' per questo che la Giunta regionale sta programmando per l'autunno una conferenza sull'informazione. Si avranno così tutti quegli elementi di conoscenza che permetteranno di richiedere non solo il mantenimento, ma anche il potenziamento di strumenti informativi che sono imprescindibili per lo sviluppo civile dell'Isola.
Ghirra si è detto soddisfatto della posizione della Giunta ed in particolare dell'Assessore.
Interpellanza n. 187 Frau, Masala, Cadoni, Liori,
sulla necessità dell'invaso di "Sa Contra Ruia" nel Goceano.Non è spiegabile, ha detto l'on. Frau (A.N.) nell'illustrare l'interpellanza, come mai sia stato rifinanziato il progetto della diga di Sa Terra Mala, contro la volontà delle popolazioni di ben otto Comuni che si sono espresse in modo contrario e che privilegiavano la realizzazione della diga di Sa Contra Ruia.
I motivi, ha precisato l'Assessore dei lavori pubblici Paolo Fadda, risiedeno nel fatto che, pur essendo i due invasi previsti entrambi nel piano delle acque, si è ritenuto che Sa Contra Ruia avesse costi troppo elevati per il recupero delle acque. Sono, però, allo studio dei progetti alternativi per dotare il Goceano delle risorse idriche per gli usi irrigui e civili.
L'interpellante Frau, ha affermato che, prima di dichiararsi parzialmente soddisfatto, vuole avere certezze, dall'Assessore, della volontà della Giunta di fornire in tempi rapidi l'acqua di cui il Goceano abbisogna per poter aspirare a migliorare le proprie condizioni di vita.
Interpellanza n. 209 - Bonesu, sulla mancata erogazione
dei contributi sulle spese di trasporto degli alimenti
per gli animali alle prese con la grave siccità.I gravi costi sostenuti dagli allevatori sardi per acquistare e trasportare alimenti zootecnici nelle loro aziende sarebbero dovuti essere abbattuti, grazie al contributo regionale. Questo almeno era quanto deciso dalla Giunta regionale, per lenire i danni causati dalla siccità degli anni scorsi. Alcune disposizioni della Regione, però, hanno causato notevoli inconvenienti agli allevatori ed alle cooperative, che hanno effettuato acquisti collettivi di mangime e granaglie. L'onorevole Bonesu, (PSd'Az), ha affrontato il tema, dimostrando come una errata decisione della Giunta, che aveva garantito il 90 per cento delle spese di trasporto, ha provocato notevoli danni finanziari agli allevatori ed alle Cooperative isolane.
L'oratore ha, perciò, chiesto interventi urgenti per evitare questi problemi che aggravano ulteriormente i conti degli agricoltori sardi.La Giunta regionale, comunque, si era resa conto delle difficoltà create dai provvedimenti per la siccità e vi aveva immediatamente posto rimedio. L'Assessore dell'agricoltura, il professor Paba, ha indicato, infatti, come tempestivamente l'Assessorato e lo stesso esecutivo regionale, con alcune delibere, avessero modificato le norme previste dalla legge per gli interventi per la siccità.
Bonesu si è dichiarato soddisfatto ed ha auspicato che, in futuro, le leggi e le delibere, specie se prevedono interventi urgenti, vengano esaminate con maggiore attenzione. Anche per evitare guai e nuovi problemi ai beneficiari dei diversi provvedimenti.
Interpellanza n. 216 - Pirastu, sulla visita
effettuata dall'Assessore dei trasporti alla sede dell'ARST.L'on. Pirastu (F.I.) si è quindi occupato di una "mancanza di stile", mostrata dall'Assessore dei trasporti, il quale, in periodo di campagna elettorale, si era recato nelel sedi dell'ARST, l'Azienda regionale di trasporto, facendosi accompagnare dal candidato del Collegio elettorale di Cagliari, Mario Carboni.
Pirastu ha lamentato questi comportamenti, anche perché il Presidente della Giunta aveva, in più occasioni, ribadito che la Giunta sarebbe stata "estranea" alla campagna elettorale.L'episodio è stato ridimensionato dallo stesso Presidente della Giunta. L'onorevole Palomba ha ricordato come tutta la Giunta abbia partecipato "personalmente" alla competizione elettorale, senza tuttavia utilizzare ruoli e strutture regionali.
La stessa posizione è stata difesa dall'assessore Sanna, il quale ha confermato di essere andato nelle sedi ARST in compagnia del candidato al Parlamento Carboni, ma ha assicurato che nessuna propaganda personale era stata fatta in quella occasione.
Le assicurazioni dell'esecutivo non sono state giudicate "fondate" dall'onorevole Pirastu il quale tuttavia ne ha preso atto.
Interpellanza n. 212 - Floris e più, sulla trattativa
per la "privatizzazione delle attività di gestione
del complesso cabonifero minerario del Sulcis
per la produzione di energia elettrica mediante gassificazione.L'interpellanza è stata illustrata dall'on. Bertolotti (F.I.) che ha affermato che probabilmente la trattativa sta naufragando e che pertanto la Giunta deve avere il dovere di informare il Consiglio.
Bertolotti ha accennato anche alla situazione di grave inquinamento nel Sulcis per cui l'insediamento del nuovo impianto aggraverebbe ulteriormente le condizioni della zona. Tanto più che giungono notizie sul fatto che la Azienda americana utlizzerebbe dei procedimenti di produzione che scaricherebbero nell'atmosfera materiali estremamente tossici. Bertolotti ha criticato, infine, il fatto che le interpellanze vengono discusse con troppo ritardo rispetto alla data di presentazione delle stesse.Sul problema dei ritardi con cui vengono portate in Aula le mozioni e le interpellanze ha risposto il presidente della Giunta Palomba. La Giunta, ha detto, rispetta il sindacato ispettivo dell'Assemblea e non si è mai dato il caso che sia stato chiesto il rinvio di una interpellanza. Solo occasionalmente si è chiesto di ritardare alcuni disegni di legge, ma per motivi ampiamente giustificabili.
Sulla questione specifica sollevata da Bertolotti ha risposto invece l'Assessore dell'industria Murgia, il quale ha premesso che l'argomento avrebbe meritato un più ampio dibattito in Aula senza troppi vuoti sui banchi. Si tratta, infatti, di una questione vitale per l'area del Sulcis, che vedrebbe impiegati nell'impianto di gassificazione oltre mille lavoratori. Non consta all'Assessore che i residui della lavorazione del carbone con il coke da petrolio siano nocivi, anzi, il parere degli esperti è che questo tipo di produzione è il meno tossico tra quelli normalmente utilizzati.
D'altra parte, ha detto ancora Murgia, il progetto è soggetto ad una precisa e rigorosa verifica di impatto ambientale per cui se le scorie risulteranno al di sotto dei livelli accettabili, in un'area già altamente compromessa, la trattativa potrà andare a buon fine.Replicando all'Assessore Bertolotti si è detto insoddisfatto ed ha insistito sul problema dell'inquinamento, dando lettura di alcuni passi della convenzione in atto tra l'Azienda americana e la Regione.
I lavori del Consiglio proseguiranno
domattina alle ore 10,00.