Nota stampa
della seduta n. 113 pomeridiana del 5 marzo 1996
I lavori del Consiglio sono proseguiti sotto la presidenza dell'on. Selis.
Commemorazione dell'on. Girolamo Sotgiu
In apertura di seduta il Presidente ha tenuto un discorso di commemorazione ricordando la figura dell'on. prof. Girolamo Sotgiu, la cui scomparsa, avvenuta alle prime ore di oggi, ha destato vasta eco di rimpianto.
Successivamente, la seduta è stata sospesa
Proposta di Legge n. 57 - Modifica
della legge sugli usi civiciIl Consiglio, dopo una lunga serie di votazioni, effettuate sia col sistema elettronico che con quello tradizionale, ha approvato la proposta di legge n.57, con la quale si modifica la normativa in vigore in materia di usi civici. I consiglieri sono stati impegnati nell'esame e nell'approvazione degli articoli, ai quali erano stati presentati numerosi ed importanti emendamenti. Sulle modifiche all'articolato sono intervenuti, illustrando le diverse proposte, gli onorevoli Biggio (A.N.), Marroccu (Prog. Fed.), Ballero (PSFD), Lippi (F.I.), Ladu (Ppi), Bonesu (Psd'Az), Marracini (F.I.), Masala (A.N.).
Prima dell'approvazione definitiva del provvedimento, per dichiarazione di voto, sono intervenuti numerosi consiglieri, i quali hanno giudicato, negativamente o positivamente, il lavoro dell'Aula.Particolarmente critico l'on. Bonesu, (Psd'Az), il quale ha giudicato decisamente inadeguata la normativa approvata dal Consiglio. Non si è data risposta alle esigenze delle amministrazioni, ha detto l'esponente sardista, e non si è sanata nessuna delle situazioni difficili create in questi anni. "Sarà ora la magistratura ad interpretare la nuova normativa regionale, ha concluso Bonesu annunciando il suo voto contrario, e per i cittadini saranno nuove, più gravi conseguenze".
Decisamente contrario anche il Presidente della commissione Autonomia. L'on. Ballero, infatti, dopo aver sottolineato come il Consiglio non abbia affrontato nessuno dei punti di tensione, ha giudicato del tutto inutile la nuova legge. "Non modifica, infatti, le norme precedenti, ha aggiunto Ballero, ed i cittadini non vedranno risolti i problemi per i quali attendono risposte". Gli acquirenti, in buona fede, dei terreni gravati da usi pubblici, quindi, saranno costretti a pagare le conseguenze del loro errore o di quello di altri. Questa legge, dunque, è semplicemente un provvedimento formale. Ed ha annunciato il suo voto contrario.
Altre critiche e l'annuncio di un voto contrario sono giunte anche dall'on. Marracini, (F.I.). "Questa è l'ennesima dimostrazione di mancanza di coraggio da parte del Consiglio regionale. Abbiamo subito la pressione di organismi esterni, ha aggiunto Marracini, e non abbiamo avuto il coraggio di modificare una difficile situazione generale. A questo punto sarebbe stato meglio restituire tutto al commissario straordinario agli usi civici". Ed ha annunciato il suo voto contrario.
Un giudizio positivo per il lavoro fatto in commissione è stato, invece, espresso dall'on. Ferrari. L'esponente oristanese dei Progressisti Sardegna Federazione Democratica, infatti, ha dichiarato il proprio voto favorevole ad una legge "certamente perfettibile", ma frutto di un buon lavoro all'interno della commissione Agricoltura. La magistratura dovrà ora interpretarla, ma certamente lo farà tenendo conto di quelli che sono i recenti orientamenti giurisprudenziali, "e certamente non potrà dare validità ad atti che sono nati nulli", come forse si sarebbe voluto fare con questo provvedimento".
Positivo anche il giudizio espresso da un altro esponente oristanese, l'on. Desiderio Casu,(F.I.), il quale ha giudicato la legge forse "non perfetta, ma certamente un primo passo verso la soluzione di problemi reali" ed ha annunciato il proprio voto a favore.
Il lavoro fatto in commissione, l'impianto complessivo del provvedimento sono stati difesi dall'on. Ladu, per il quale "è stato fatto il possibile per dare risposte concrete alle esigenze delle amministrazioni comunali, per dare certezza a molti cittadini in difficile situazione". Non erano possibili altre soluzioni, in situazioni di questo genere. Il Consiglio, quindi, ha avuto il coraggio di mettere a punto una legge che avvierà a soluzione i problemi di molti comuni. Poi, se sarà necessario, saranno apportate le opportune modifiche. "Comunque è indispensabile approvare questa legge", ha aggiunto l'onorevole Ladu, ed ha invitato il Consiglio a farlo.
Giudizi positivi sul lavoro fatto, sulla validità della proposta elaborata, sono stati espressi anche dagli onorevoli Lorenzoni (Ppi), Loddo (Patto) e Marroccu (Prog. Fed.).
"Il problema degli usi civici è stato finalmente affrontato": per l'on. Lorenzoni, (Ppi), sono ora gli enti locali che avranno il compito di decidere come utilizzare il loro territorio e come sanare gli errori commessi in tempi anche lontani.
L'utilizzo pubblico, la conservazione di diritti collettivi, il loro trasferimento ad altre parti dei territori comunali è stato sollecitato dall'onorevole Loddo. L'esponente del Patto dei Democratici, infatti, ha auspicato che gli usi civici vengano mantenuti anche per il futuro, adattandoli alle mutate situazioni.
"E' necessario un utilizzo razionale e moderno dei terreni gravati dagli usi collettivi", ha aggiunto l'esponente ogliastrino, ma con questa legge si è cercato di dare certezza del diritto a molti acquirenti in buona fede e si sono fissate delle norme generali che permetteranno di sanare gli errori del passato, ma che impediranno anche altri abusi nel futuro".Il lavoro dei commissari, attento e sereno, è stato difeso anche dall'onorevole Marroccu. Il rappresentante dei Progressisti Federativi, infatti, dopo aver ricordato che questa non è "una legge truffa o una norma salvaspeculatori" ha detto che "è inutile tenere in piedi vincoli ed usi anacronistici ed indifendibili". Ci sono situazioni irregolari da sanare.
Questo provvedimento, per il quale l'onorevole Marroccu ha annunciato il voto favorevole del proprio gruppo, "serve per risolvere i problemi di molti comuni e per risolvere situazioni ormai decisamente difficili".Più problematici gli interventi, sempre per dichiarazione di voto, dei presidenti dei gruppi dell'opposizione. L'on. Floris, dopo aver annunciato che i consiglieri di Forza Italia avrebbero votato secondo le personali convinzioni, ha dichiarato che "comunque si sarebbe potuto fare un lavoro migliore". La difficile situazione dei troppi terreni gravati dagli usi civici, però, imponeva decisioni corrette e tempestive ed, in sostanza, il lavoro della commissione "è, nel suo complesso, accettabile".
Che la situazione meritasse un intervento legislativo, è stato sottolineato anche dal capogruppo di AN. In molte occasioni, ha ricordato l'on. Masala, certamente gli amministratori comunali hanno agito senza conoscere i gravami esistenti sui terreni delle loro comunità. In altri casi, forse, alcune decisioni sono state il frutto di consapevoli volontà.
Comunque una legge era necessaria e la si è predisposta. Per evitare giudizi affrettati, di soluzione o di condanna, Masala ha, quindi, annunciato l'astensione del proprio gruppo.La proposta di legge n. 57, quindi, sottoposta al voto elettronico dell'assemblea, è stata approvata, dai 52 consiglieri presenti, con 34 voti a favore, 8 contrari e 10 astensioni.
Legge n. 123 - Cooperazione
con i Paesi in via di sviluppo.Ad illustrare le finalità e l'impianto della legge è stato il primo firmatario, Paolo Fois (Progr. Fed.) il quale ha ricordato che con il crollo del muro di Berlino si sono aperte larghe possibilità di cooperazione e collaborazione internazionali e che l'Italia si è data in questo senso una nuova legislazione seguita da molte regioni italiane che hanno approvato provvedimenti legislativi nella stessa materia.
Questa legge, ha detto Fois, ha il compito di colmare il divario tra la legislazione della Sardegna e quella delle altre regioni, nonchè favorire uno stretto rapporto di collaborazione con le altre regioni comunitarie ed in particolare mediterranee, valorizzando il ruolo delle autonomie locali. Ciò comporta che, analogamente a quanto previsto in seguito all'approvazione di un ufficio informativo a Bruxelles, dovranno essere organizzati in modo efficiente gli uffici della Giunta relativi ai rapporti comunitari. Non solo: il Consiglio dovrà formulare indirizzi precisi nel campo della cooperazione e della collaborazione da impartire alla Giunta.
Infine, ha concluso Fois, la legge consentirà di istituire il Collegio Mediterraneo universitario con la finalità di ospitare i figli di emigrati sardi all'estero e giovani provenienti dai paesi in via di sviluppo, che vogliono seguire corsi di specializzazione e conseguire diplomi di laurea presso le università della Sardegna.Sull'articolato e sugli emendamenti presentati si è sviluppato un approfondito dibattito al quale hanno preso parte gli onorevoli Fois e Cherchi (Progr. Fed., Macciotta e Petrini (Patto).
Per dichiarazione di voto sono intervenuti l'on. Floris (F.I.) che ha annunciato il voto favorevole del suo Gruppo e l'on. Concas (R.C.) che si è detta soddisfatta del provvedimento in quanto colma una lacuna particolarmente sentita.
Anche l'on. Biggio (A.N.), pur sollevando alcune perplessità ha dichiarato che il suo Gruppo voterà a favore della legge. Un plauso ai promotori del provvedimento è stato espresso dal capogruppo del Patto on. Bruno Dettori, il quale ha anche auspicato che la legge possa contribuire a migliorare le condizini dei Paesi in via di sviluppo, a prescindere dai vantaggi culturali o di qualsiasi altra natura che ne potrà trarre la stessa Sardegna.Messa in votazione, la legge è stata approvata all'unanimità.
Legge n. 170 - Servizio
di tesoreria della RegioneE' stata successivamente approvata la legge n. 170 che prevede una modifica della disciplina relativa all'affidamento del servizio di tesoreria della Regione.
Legge n. 192 - Scadenza, proroga e decadenza
degli organi amministrativi della RegioneCome ultimo provvedimento della serata è stata esaminata la proposta di legge n. 192 a firma Fois Pietro, Falconi, La Rosa, che propone integrazioni alla legge 21 luglio 1995 n. 18 dal titolo: "Differimento dei termini di legge concernente la scadenza, la proroga e la decadenza degli organi dell'Amministrazione regionale".
La legge è stata approvata all'unanimità.
Il Consiglio sarà
riconvocato a domicilio.