Nota stampa
della seduta n. 106 antimeridiana del 21 febbraio 1996

 


Con la discussione di interpellanze si sono aperti questa mattina i lavori del Consiglio regionale sotto la presidenza del Presidente Selis e del Vicepresidente Cherchi.

In apertura di seduta sono state date le comunicazioni riguardanti:

 


Le dichiarazioni rilasciate dal Presidente della Giunta Palomba sulla partecipazione della banca CIS alla Società Video On Line sono state oggetto dell'interpellanza presentata dall'on. Bonesu (Psd'Az).
Basandosi su quanto riportato da un quotidiano sardo, Bonesu ha chiesto al Presidente Palomba i motivi per i quali ha ritenuto di dover rendere pubblica la richiesta di informazioni rivolta al Cis sull'operazione e come mai abbia poi espresso critiche su tale operazione. Secondo Bonesu, l'azionista Regione sarda avrebbe dovuto esternare le proprie opinioni in sede di Assemblea sociale, mentre l'operato del Presidente Palomba potrebbe avere indebolito la richiesta della Regione di potere concorrere a determinare gli indirizzi generali della politica bancaria.
Rispondendo all'interpellante, che si è in seguito dichiarato soddisfatto, dopo aver riaffermato il principio del rispetto dell'autonomia bancaria sull'operazione, il Presidente Palomba ha ribadito la legittimità della richiesta di informazioni da lui avanzata, pur ammettendo che le prime dichiarazioni erano avvenute senza un quadro preciso di riferimento.
Per il Presidente della Giunta, la partecipazione del Cis alla Società Video On Line è comunque positiva e non si può non concordare con la linea seguita dall'Istituto di credito.

 


La pubblicità istituzionale della Regione sui mezzi di informazione è stato l'argomento della seconda interpellanza, presentata ancora dall'on. Bonesu, secondo il quale le direttive emanate dalla Giunta sull'argomento sarebbero state disattese nei fatti, con la pubblicazione di pagine riportanti nomi e numeri di telefono della Presidenza della Giunta, degli Assessori e dei consulenti.
Il Presidente Palomba, dichiarandosi d'accordo sui rilievi espressi dall'on. Bonesu, che in conclusione si è dichiarato insoddisfatto, ha ribadito l'importanza di avere regole precise ed ha affermato che la pubblicazione alla quale si è fatto riferimento è avvenuta sulla base di una frettolosa iniziativa per la quale sarà effettuata una inchiesta interna dopo l'assunzione di ulteriori informazioni.

 


Successivamente l'on. Edoardo Usai (A.N.) ha illustrato un'interpellanza sull'insediamento della CISI, lo stabilimento che dovrebbe trattare nella zona di Tertenia oltre cinquantamila tonnellate di copertoni usati, per la produzione di polverino, e a favore della quale la Regione dovrebbe erogare quasi 43 miliardi di lire.
L'interpellante ha sottolineato che, pur non esistendo da parte sua un intento persecutorio nei confronti né di Tertenia né della società imprenditrice,sussistono tuttavia alcune perplessità circa il buon esito dell'operazione sia dal punto di vista imprenditoriale, sia dal punto di vista ambientale e sia per quanto riguarda la congruità dei costi a fronte dei vantaggi.

Ad Usai ha risposto l'assessore all'Industria Murgia il quale ha detto di ritenere legittime le preoccupazioni espresse, ma ha anche affermato che tutti gli accertamento sono stati eseguiti con la massima attenzione dal CIS, nel rispetto delle procedure dettate dalla legge. Ha anche soggiunto che altre verifiche dovranno essere fatte prima del decreto definitivo e che comunque la maggior garanzia sulla bontà dell'impresa viene confermata dal fatto che l'imprenditore investe in proprio conto buona parte delle risorse necessarie.
Concludendo, Murgia ha rilevato che la Giunta non ha ragioni per opporsi se tutti gli accertamenti risultano o risulteranno positivi.
Secondo Usai, in sede di replica, l'Assessore ha fornito una risposta articolata ma essenzialmente burocratica, che non ha spiegato alcuni dei punti stigmatizzati nell'interpellanza. Totale, quindi, l'insoddisfazione da parte dell'interpellante.

 


E' stata quindi la volta dell'on. La Rosa (Gruppo misto) che, nell'illustrare l'interpellanza sull'opportunità di iniziative nei confronti del Ministero della P.I. del Governo Dini a sostegno della qualità dell'istruzione e della formazione in Sardegna, ha affermato che purtroppo si dedica poca attenzione ai problemi della scuola, problemi che anche nei mesi scorsi hanno portato alla mobilitazione degli studenti contro i tagli previsti dalla Legge finanziaria.
L'istruzione e la formazione sono alla base dello sviluppo sociale ed economico del Paese e della Sardegna, ha affermato La Rosa, ma nell'isola il sistema scolastico si trova in una situazione drammatica in quanto non si è mai arrivati ad un piano organico di interventi. Anche l'ultimo accordo di programma tra il Ministero della P.I. e la Regione ha deluso le speranze.

E proprio all'accordo di programma si è riferito nella sua risposta l'Assessore alla P.I. Serrenti, il quale ha ricordato che su quella base la Regione ha speso 18 miliardi per interventi finalizzati al mondo della scuola, mentre il Governo ha disatteso tutti gli impegni assunti. Occorrerà un nuovo confronto con il prossimo Governo, ha concluso Serrenti, al quale presentare l'emergenza scuola unitamente all'emergenza occupazione.

Nella replica, l'on. La Rosa ha dichiarato di prendere atto di quanto esposto dall'Assessore, ma, a suo parere, il confronto dovrebbe essere riaperto immediatamente con l'attuale governo il quale, a suo parere, andrà avanti con i tagli preannunciati.

Successivamente, l'on. Locci (An), ha annunciato il ritiro dell'interpellanza presentata sull'intervento della Soprintendenza ai beni ambientali in merito ai lavori di sistemazione della Piazza Umberto di S. Antioco. L'on. Locci ha dato atto all'Assessore alla P.I. Serrenti di essere intervenuto tempestivamente risolvendo il problema.

 


L'intesa sul parco del Gennargentu, sottoscritta da Regione e Governo, è stato l'argomento dell'interpellanza presentata ed illustrata dall'on. Boero (A.N.), un'intesa frettolosa che non ha tenuto conto della volontà delle popolazioni iteressate nè tantomeno della risoluzione n. 25 approvata dalla Quinta Commissione consiliare: questo in sintesi il contenuto dell'intervento di Boero il quale, in diverse occasioni, ha accusato personalmente il Presidente Palomba di non conoscere affatto la situazione sociale, culturale ed economica della zona e di aver voluto firmare l'intesa a scatola chiusa, senza un'analisi delle conseguenze che la realizzazione del parco produrrà sulla popolazione del territorio.
Boero ha anche chiesto di sapere quanti posti di lavoro si riuscirà a creare con "gli spiccioli" che il governo ha promesso, ma si è detto dell'avviso che sia da prevedere un ulteriore incremento della disoccupazione e conseguentemente un aumento della tensione sociale.

Il presidente Palomba ha risposto con chiarezza ed anche con durezza, mettendo in rilievo in particolare che la Giunta si è attenuta ad una successiva risoluzione della Commissione (la n. 32), con la quale si autorizzava la Regione alla firma dell'intesa a condizione che alcuni aspetti della vasta problematica potessero essere regolati successivamente (perimetrazione, composizione del Comitato di gestione, etc.). Evidentemente, ha detto Palomba, l'on. Boero è stato disattento e non si è accorto che la Commissione era andata avanti rispetto alla risoluzione n. 25.
Palomba ha anche risposto alle accuse di non conoscere la società barbaricina, ricordando che per molti anni ha operato come Magistrato in quella zona.
Circa i finanziamenti, infine, Palomba ha precisato quali saranno erogati subito (un regalo del Governo, ha detto) e quali potranno essere dati in seguito, ed ha poi ricordato gli scopi della legge 394 (potenziamento, sviluppo e modernizzazione delle attività attualmente in atto delle zone perimetrate a Parco) nonchè la composizione del Consiglio direttivo che vede una rappresentanza di cinque componenti su tredici riservata ai Comuni interessati al Parco.

Nella replica, Boero ha polemizzato con il Presidente della Giunta ed ha ribadito che l'intesa Regione - Governo ha di fatto trascurato le aspettative della popolazione e gettato nel massimo dispregio le tradizioni culturali del Nuorese. In ogni caso, ha concluso Boero, non è stata data risposta alla domanda più significativa: quanti e quali posti di lavoro saranno creati con la istituzione del Parco.

 


Di ambiente, recupero ambientale e smaltimento dei rifiuti tossici si è occupato l'on. Frau (A.N.) illustrando una interpellanza, presentata assieme al collega Masala, sulla "discarica privata per rifiuti speciali" che dovrebbe essere realizzata a Canaglia, nella Nurra.
L'esponente di AN, dopo aver ricordato che la Regione ha autorizzato l'apertura di una discarica controllata, per lo smaltimento di rifiuti tossici di tipo 2/B, a poca distanza dal fiume Astimini, un torrente che scorre nella Nurra, ha vivacemente contestato questa decisione.
Nella Nurra, infatti, è prevista la realizzazione di una diga in grado di raccogliere le acque reflue di Sassari e Porto Torres e di invasare la acque che scorrono nel piccolo rio. Questo nuovo invaso, per il quale sono stati recentemente finanziati anche gli studi necessari per i progetti esecutivi, dovrebbe invasare oltre 50 milioni di metri cubi e garantire, quindi, l'acqua necessaria per gli usi potabili ed irrigui della vasta e fertile zona che va da Sassari alla costa algherese.
La realizzazione di questa discarica potrebbe provocare l'inquinamento del rio Astimini e, quindi, rendere inutilizzabile l'acqua invasata nel nuovo lago. Per realizzare la nuova discarica controllata, inoltre, si è distrutto il manto vegetale che ricopriva la zona e che aveva in parte ricoperto anche la vecchia ed abbandonata miniera di siderite, nella quale la discarica dovrebbe essere, almeno in parte, realizzata.

Alle preoccupazioni dell'on. Frau ha risposto l'Assessore alla Difesa dell'Ambiente, il professor Saba, il quale ha sottolineato come le discariche controllate siano un modo razionale per recuperare l'ambiente. Si eliminano, infatti, i rifiuti ed i depositi di immondezza, veri pericoli ambientali, purtroppo molto numerosi anche nella Nurra.
La nuova discarica, inoltre, insisterà su un'area mineraria dismessa e, quando non sarà più utilizzata, potrà permettere il recupero completo di una vasta zona. Il fatto che, infine, in quella miniera venisse estratta della siderite, dovrebbe garantire una notevole tenuta del terreno, decisamente poco permeabile. Con alcuni accorgimenti tecnici, quindi, si dovrebbero evitare rischi di inquinamento del suolo e delle falde acquifere. Nessuna preoccupazione per l'ambiente, dunque, e nessun pericolo per l'acqua della nuova ed ancora da realizzare diga.

Le assicurazioni dell'Assessore Saba non hanno, però, convinto l'esponente di Alleanza Nazionale. Frau, infatti, ha ricordato come questo tipo di impianto non sia a completa tenuta e come, in ogni caso, si distruggano piante e macchia mediterranea. L'esponente di Alleanza Nazionale, infine, ha lamentato lo "scollamento" tra gli assessorati regionali, in questo caso quelli alla Difesa dell'Ambiente ed ai Lavori Pubblici, i quali non coordinano neppure gli interventi che intendono effettuare nello stesso territorio.

 


Del trasporto dalle loro case ai centri di cura e di riabilitazione per gli handicappati si è, invece, occupato l'onorevole Marracini, (F.I.), primo firmatario di una interpellanza presentata per conoscere le ragioni che hanno portato "alla soppressione del servizio di trasporto degli handicappati di Elmas, Sarroch e Pula ai centri di riabilitazione".
Secondo l'interpellante il servizio sarebbe stato sospeso ai primi di gennaio, con gravi disagi per i malati di quelle zone, costretti a rinunciare alle terapie riabilitative, proprio per le difficoltà nei trasferimenti.
"E' giusto razionalizzare il sistema sanitario e ridurre gli sprechi- ha aggiunto l'onorevole Marracini - ma chi soffre deve essere curato e per i portatori di handicap bisognerebbe prevedere interventi ancora più massicci ed incisivi, di quelli previsti dalle norme in vigore."

L'Assessore alla Sanità, l'on. Paolo Fadda, rispondendo all'interpellante, ha comunicato la ripresa da parte della Azienda Usl del servizio di trasporto e la decisione del commissario straordinario della stessa azienda di renderlo ancora più efficiente e razionale. L'Assessore ha anche garantito l'impegno della Giunta di intensificare l'opera di assistenza, riabilitazione e recupero dei portatori di handicap.

Al termine della seduta il presidente del Consiglio, on. Selis, ha annunciato che nelle prime ore di questa mattina è stato compiuto un attentato dinamitardo contro la caserma dei Carabinieri di Orune. A nome dell'Assemblea, l'on. Selis ha espresso ai carabinieri, a tutte le forze dell'ordine, alle popolazioni del centro barbaricino la solidarietà personale e di tutti i Consiglieri regionali della Sardegna.

 


I lavori del Consiglio
riprenderanno alle ore 16,30.

 

Alla pagina delle sedute dell'Assemblea