Mozione n. 31

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 31

AGUS – ZEDDA Massimo – GANAU – COCCO – CADDEO – LOI – ORRU’ – PIU – SATTA Gian Franco – STARA – COMANDINI – PIANO – PISCEDDA – DERIU – LAI – CORRIAS sul bando di concorso pubblico, per titoli ed esami, per 967 posti di consulente protezione sociale nei ruoli del personale dell’INPS, area C, posizione economica C1, pubblicato il 27 aprile 2018, e sulla mancata trasparenza dei criteri adottati per l’assegnazione delle sedi ai concorrenti e per l’assegnazione dei posti alla Sardegna.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– in data 27 aprile 2018 è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana – IV serie speciale ”Concorsi ed esami” un bando di concorso pubblico, per titoli ed esami, per 967 posti di consulente protezione sociale nei ruoli del personale dell’INPS, area C, posizione economica C1;
– i concorrenti dichiarati vincitori del concorso devono stipulare il contratto individuale di lavoro a tempo pieno e indeterminato;
– nel periodo tra il 30 luglio e il 20 settembre 2018 si sono svolte le prove preselettive e le prove scritte del concorso, mentre le prove orali si sono svolte tra il 29 ottobre e maggio 2019;
– con determinazione del Presidente dell’INPS n. 63 del 19 giugno 2019 sono state approvate le graduatorie finali e dei vincitori del concorso;
– i posti assegnati per i vincitori di concorso, secondo le previsioni dal bando, sono pari a 967, mentre la graduatoria finale che comprende anche gli idonei non vincitori del concorso prevede complessivamente 3.507 posizioni utili;

RILEVATO che:
– né il bando del concorso né successive comunicazioni ufficiali hanno fornito informazioni preventive ai concorrenti sulla distribuzione territoriale dei posti messi a bando, sia in riferimento ai posti assegnati a ciascuna regione che rispetto alle singole sedi territoriali dell’INPS;
Рdal 15 al 19 giugno 2019 ̬ stata attivata una procedura online per la scelta da parte dei vincitori e degli idonei delle sedi di lavoro INPS, mettendo in ordine di preferenza le 103 province italiane; per la Sardegna erano disponibili le sedi di Cagliari, Sassari e Oristano;
– il 21 giugno l’INPS ha pubblicato l’elenco delle sedi assegnate a ciascun candidato e ha inoltre comunicato che la data prevista per l’assunzione dei vincitori di concorso era fissata al 1° luglio 2019 e che non sarebbero state prese in considerazione richieste di differimento;
– le assunzioni con contratto a tempo indeterminato sono state estese fino a 3.009 candidati idonei;
– l’INPS ha inoltre comunicato che avrebbe assunto, nella medesima data del 1° luglio 2019, 498 candidati con contratto a tempo determinato a 30 ore settimanali tra i candidati idonei collocati nella graduatoria finale dal numero 3.010 al numero 3.507;
– per questi ultimi candidati l’INPS ha previsto la possibilità di rinunciare all’assunzione a tempo determinato e di sottoscrivere esclusivamente il contratto a tempo indeterminato, al momento in cui l’amministrazione stessa sarebbe stata autorizzata all’assunzione di ulteriori unità a tempo indeterminato;
– tutti i candidati sottoscrittori di contratto, a tempo indeterminato o determinato, dovevano presentarsi alla data di convocazione del 1° luglio presso le Direzioni regionali INPS di riferimento per le sedi territoriali assegnate ai singoli candidati;

CONSIDERATO che:
– il bando non ha previsto comunicazioni ufficiali circa la distribuzione territoriale dei posti messi a concorso, pertanto i concorrenti hanno svolto il concorso senza alcuna informazione sulla localizzazione delle sedi per le quali si concorreva;
– il tempo intercorso tra la pubblicazione degli esiti finali del concorso con l’assegnazione delle sedi (21 giugno) e la data di convocazione dei candidati per la sottoscrizione del contratto di lavoro (1° luglio) ha rappresentato una notevole difficoltà oggettiva per tutti i candidati e, in particolare, per i candidati sardi che hanno dovuto organizzare in brevissimo tempo un viaggio (nella maggioranza dei casi, di sola andata) attraverso mezzi di trasporto carenti di posti nella stagione estiva;
– la mancata presentazione senza giustificato motivo dei candidati alla convocazione del 1° luglio (l’unica eccezione prevista esplicitamente è l’astensione obbligatoria prevista dalla normativa a tutela della maternità ) è considerata dall’INPS rinuncia alla sottoscrizione del contratto a tempo indeterminato o determinato;

POSTO che:
– i criteri attraverso i quali l’INPS ha assegnato le sede di lavoro a ciascun vincitore e idoneo non sono stati resi pubblici e trasparenti, ad eccezione di alcune informazioni riportate nella pagine web del concorso (Si precisa che in esito al procedimento di indicazione dell’ordine di preferenza delle sedi da parte dei candidati vincitori e idonei, per l’assegnazione a ciascun candidato della sede di lavoro è stato adottato il criterio dell’ordine rivestito nella graduatoria finale, considerando, tuttavia, di assegnare la sede prioritariamente in favore di coloro che versino nelle specifiche condizioni di cui all’articolo 21, legge 5 febbraio 1992, n. 104 e assegnando la sede ai candidati ammessi con riserva, solo all’esito del procedimento di assegnazione della sede in favore degli altri candidati);
– tali informazioni sono state rese note dall’INPS solo successivamente alla pubblicazione delle graduatorie finali di idonei e di vincitori, e solo dopo la chiusura della procedura online attivata il 15 giugno per la scelta da parte degli idonei e vincitori delle sedi di lavoro tra le 103 province italiane;

OSSERVATO che:
– dall’elenco delle sedi assegnate risulta che alla Sardegna spettano 66 posti su 3.507 assegnazioni, pari all’1,88 per cento dei posti previsti su scala nazionale;
– da una prima ricognizione informale i concorrenti sardi idonei al concorso sono oltre 150;
– il bando prevede che i vincitori, salva la possibilità di trasferimenti d’ufficio nei casi previsti dalla legge, sono soggetti all’obbligo di permanenza nella sede di prima destinazione per un periodo non inferiore a 5 anni ai sensi dell’articolo 1, comma 230, della legge 23 dicembre 2005, n. 266;
– la sede di lavoro per i candidati collocati nella graduatoria finale dal numero 3.010 al 3.507, per i quali è prevista la temporanea assunzione con contratto a tempo determinato, è quella indicata nell’elenco delle sedi assegnate il 21 giugno dall’INPS e resterà invariata anche quando sarà sottoscritto successivamente il contratto di lavoro a tempo indeterminato, a prescindere dall’eventuale rinuncia a sottoscrivere il contratto a tempo determinato;
– l’INPS non ha previsto ufficialmente un meccanismo che preveda lo scambio di sede assegnata tra i candidati idonei all’assunzione, sia preliminarmente alla sottoscrizione del contratto di lavoro individuale (a tempo indeterminato o determinato) che successivamente al 1° luglio 2019;

CONSIDERATO che:
– i candidati hanno partecipato al concorso INPS confidando che lo stesso ente pubblicasse per tempo informazioni sul numero di posti disponibili nelle varie sedi territoriali distribuite in tutto il Paese;
– tali informazioni sono rese note (indirettamente) soltanto contestualmente con la pubblicazione delle sedi assegnate a ciascun candidato idoneo e contemporaneamente alla convocazione quasi immediata per la firma del contratto di lavoro;
– il tempo disponibile per organizzare il trasferimento (10 giorni) presso le sede assegnata ha determinato per diversi candidati sardi la rinuncia al contratto a tempo determinato;

RITENUTO che:
– la condizione di insularità della Sardegna, come noto, determina numerosi e permanenti svantaggi per la popolazione residente nell’isola e, in particolare, la mancata garanzia dei diritti alle pari opportunità di mobilità dei sardi rappresenta un fattore critico per i lavoratori in cerca di lavoro oltremare;
– nel caso di cui trattasi, con le convocazioni “improvvise” di concorrenti ad un concorso nazionale da parte di una struttura organizzatrice del reclutamento verso sedi localizzate nella penisola, si generano grosse difficoltà a carico degli concorrenti sardi nel procurarsi “last minute” titoli di viaggio per i vettori aerei e marittimi;
– i prolungati tempi di viaggio, e la sempre più frequente impossibilità a reperire nei periodi di intensi flussi turistici posti liberi nel trasporto aereo nazionale, impediscono ai concorrenti sardi aspiranti ad un posto di lavoro statale di poter avere le stesse opportunità dei concorrenti residenti nel resto del Paese di raggiungere le località sede di prove concorsuali;
– anche con l’auspicio che in futuro il sistema di continuità territoriale adottato dalla Sardegna possa concorrere a limitare il gap sulla mobilità dei sardi dovuto alla condizione di insularità dell’isola, i cittadini residenti nel resto del Paese potranno comunque beneficiare, in extremis, di mezzi ferroviari o trasporti su gomma che gli consentiranno spostamenti immediati nel territorio, determinando un oggettivo vantaggio difficilmente colmabile dai sardi alla ricerca di lavoro fuori Sardegna;

RITENUTO inoltre che le stesse problematiche sulla mobilità si rilevano nel prosieguo della vita lavorativa degli emigrati sardi: lo spostamento quotidiano tra luogo di residenza e sede di lavoro extraregionale per il residente in Sardegna comporterà sempre un definitivo trasferimento verso la penisola e lo obbligherà a un’immediata e drastica riorganizzazione della propria vita privata e familiare;

EVIDENZIATO che:
– le prestazioni erogate dall’INPS sono in continuo aumento dato che l’ente viene chiamato a dare il proprio contributo, quale amministrazione cardine, tutte le volte che devono essere attuati programmi rivolti a cittadini e famiglie;
– gli interventi in materia di sostegno al reddito messi in campo dallo Stato necessitano di sportelli territoriali dell’INPS, in particolare nella nostra Regione;
– il piano nazionale di riorganizzazione delle sedi territoriali INPS ha generato nel recente passato forti preoccupazioni nell’opinione pubblica isolana, a causa della paventata chiusura di un numero elevato di sedi territoriali INPS e la loro trasformazione in punti INPS o in punti cliente di servizio;
– la gestione poco trasparente del concorso e i solo 66 posti assegnati alla Sardegna pongono il dubbio che nei confronti dell’Isola si stiano perseguendo obiettivi di tagli e chiusura di sedi territoriali dell’INPS;

PRESO ATTO che:
– le amministrazioni pubbliche che non dichiarano preventivamente le sedi di lavoro messe a bando per l’accesso al pubblico impiego, il contingente previsto per ciascuna di dette sedi, nonché i criteri utilizzati per la determinazione degli stessi, violano i principi di trasparenza e imparzialità ai quali dovrebbero ispirarsi le pubbliche amministrazioni;
– il difficile contesto socio-economico dell’isola e la perdurante crisi occupazionale che investe la popolazione sarda non consentono alle massime istituzioni regionali di rimanere indifferenti di fronte alle limitazioni di diritti e opportunità per i lavoratori sardi, in particolare quando si tratta di pubblico impiego,

impegna il Presidente della Regione

1) ad avviare un’interlocuzione formale con l’INPS per:
a) verificare se i posti assegnati alle sedi territoriali dell’ente col concorso pubblico, per titoli ed esami, per posti di consulente protezione sociale nei ruoli del personale dell’INPS, area C, posizione economica C1, pubblicato il 27 aprile 2018, garantiscono il completo soddisfacimento delle esigenze di organico delle amministrazioni medesime situate in Sardegna;
b) verificare se i criteri adottati dall’ente nella distribuzione di tutti i posti di lavoro assegnati col bando garantiscono un’equa distribuzione sul territorio nazionale del nuovo personale, a garanzia degli idonei sardi e della loro aspirazione a lavorare presso le sedi INPS situate in Sardegna;
2) a chiedere all’INPS un intervento urgente che permetta ai sardi idonei e vincitori del concorso la possibilità di compensare i limiti dovuti alla condizione di insularità della Sardegna garantendo:
a) che venga consentito loro di prendere servizio nelle sedi assegnate in un termine più ampio del 1° luglio;
b) che venga attivata una procedura eccezionale che consenta loro l’assegnazione della sede di lavoro in Sardegna;
c) l’attivazione di meccanismi di flessibilità nella gestione dei nuovi assunti che preveda un sistema facoltativo di scambio delle sedi di lavoro tra il personale neoassunto;
3) ottenere l’impegno formale da parte di amministrazioni ed enti statali per garantire che nei bandi di concorso per l’assunzione del personale siano inserite apposite deroghe per i residenti in Sardegna, che prevedano:
a) l’adozione di tempistiche di conduzione del procedimento che tengano conto degli svantaggi legati alla condizione di insularità dei concorrenti residenti in Sardegna, con particolare attenzione a quelle connesse alle difficoltà ad ottenere con certezza e per tempo i titoli di viaggio per i vettori aerei e marittimi diretti verso la penisola e a quelle relative al maggior tempo di viaggio necessario per recarsi nelle sedi stabilite per lo svolgimento delle prove concorsuali;
b) l’assegnazione di sedi di lavoro localizzate in Sardegna destinate prioritariamente agli idonei residenti in Sardegna.

Cagliari, 8 luglio 2019

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